Verona - C'è chi li vuole grandi e grossi e chi, finalmente, ha capito che l'acronimo SUV non è necessariamente il sinonimo di vettura "superdotata". Anzi, a ben guardare la definizione di Sport Utility Vehicle si adatta forse meglio ad un modello come la nuova Volkswagen Tiguan piuttosto che ai mini-appartamenti a trazione integrale che hanno invaso le strade dello Stivale - e non solo - nell'ultimo lustro.
Gli ingombri ed i pesi in gioco, infatti, sono grosso modo quelli di una Golf...e questo rende particolarmente redditizia la guida della vettura pur senza apparire "povera" nel look o inutilizzabile da un punto di vista pratico: si viaggia tranquillamente in cinque e, all'occorrenza, basta abbattere la fila posteriore di sedili per passare da 470 a 1.510 litri di volume utile. Una vettura che può mettere d'accordo davvero tutti ma ricordatevi di non giocare la scusa del bagagliaio per convincere vostra moglie all'acquisto: potreste ritrovarvi più spesso del solito a montare mobili svedesi. Di buoni motivi ce ne sono davvero tanti altri...
Lunga 4.43 metri, larga 1.81m e alta 1.67m Volkswaegn Tigun se la gioca con vetture come Toyota RAV-4, BMW X3, Land Rover Freelander, Suzuki Gran Vitara ed Opel Antara, puntando su quei concetti stilistici che ormai sono un rassicurante classico per le vetture di Wolfsburg e scelte tecniche interessanti, come l'ultima evoluzione della trazione integrale 4Motion, la totalità dei motori sovralimentati o l'allestimento Truck&Field in alternativa ai "normali" Track&Fun e Sport&Style, che propone un angolo di attacco frontale più ampio (si passa da 18 a 28 gradi a fronte dell'aumento di 30 mm nelle dimensioni) ed una diversa taratura dei sistemi di assistenza elettronici alla guida, che fanno capo al tastino "off-road" disposto nella zona centrale della consolle: cambiano la risposta del gas, l'assistenza alla marcia in discesa ed alle ripartenze in salita e la taratura dell'ABS.
Volkswagen Tiguan, dunque, non è una vettura che gioca a fare la fuoristrada ma, volendo, è una vera e propria 4x4...in grado di traslare istantaneamente dal 10 al 100% della coppia motrice alle ruote posteriori nel caso in cui il normale rapporto (90% anteriore e 10% posteriore) non venga ritenuto idoneo all'ottenimento della massima prestazione da parte del differenziale a controllo elettronico Haldex.
Con Tiguan Volkswagen non debutta solamente nel segmento dei SUV di media taglia, ma per la prima volta propone un motore 2.0 TDI dotato di tecnologia di iniezione diretta Common Rail. L'iniettore pompa, dunque, va in pensione e con lui anche alcuni tipici difetti che affliggevano la vecchia generazione dei 2.0 TDI: l'erogazione aggressiva e la rumorosità. Volkswagen Tiguan 2.0 TDI verrà proposta in due livelli di potenza: 140 CV, già disponibile, e 170 CV...che arriverà in primavera. Per la 140 CV le prestazioni sono già di tutto rispetto: grazie ai 320 N di coppia massima disponibili a 1.750 giri Tiguan è in grado di toccare i 186 km/h di velocità massima passando da 0 a 100 km/h in soli 10.4 secondi, mentre con i 350 Nm di coppia massima a 1.750 giri della 170 si sfiorano i 200 km/h e si passa da 0 a 100 km/h in 8.8 secondi. I consumi in entrambi i casi sono ridottissimi, anche se stranamente la versione più potente consuma meno: 13.8 km/l per la 140 e 14.3 km/l per la 170.
Interessante, ma sino ad oggi lo ha capito solamente i 6% della clientela Golf, la motorizzazione TSI da 150 CV: nonostante una cilindrata di soli 1.4 litri, l'intervento del compressore volumetrico ai bassi regimi ed il soffio del turbo agli alti permette a Tiguan di passare da 0 a 100 km/h in 9.3 secondi assicurando ben 192 km/h di velocità massima. Tutto questo consumando appena 12 litri di verde ogni 100 km. Roba da diesel.
Se ci fosse ancora qualcuno non soddisfatto suggeriammo di attendere ancora qualche mese: a breve, infatti, arriverà il 2.0 TSI da 200 CV, capace di spingere Tiguan sino a 211 km/h permettendo di scattare da 0 a 100 km/h in appena 7.6 secondi. Consumi? 11 km/litro.
Interessante, anche se per il momento è disponibile per le sole motorizzazioni 2.0 TDI e TSI, il nuovo cambio automatico Tiptronic: peccato solo per il listino che parla di una differenza di 1.625 euro.
Tre gli allestimenti disponibili: il già citato fuoristradistico Track&Field, il più economico Trend&Fun ed il più raffinato Sport&Style. Di serie sono compresi sei sei airbag, l'ESP e l'ABS, il freno di stazionamento elettronico la radio con lettore CD ed il climatizzatore semiautomatico. La Sport&Style offre in più i cerchi in lega da 17", il clima completamente automatico, i fendinebbia, gli inserti in Alcantara sui sedili e la possibilità di adottare un sistema di navigazione inedito, con comandi Touch-screen.
Al momento non sono stati resi noti i prezzi delle versioni più potenti, ma per le due motorizzazioni già disponibili in concessionaria i prezzi variano tra i 27.275 euro della Trend&Fun 1.4 TSI ed i 33.175 della 2.0 TDI in allestimento Sport&Style e cambio automatico Tiptronic.
Come va? Prima di salire a bordo della vettura abbiamo voluto dare un'occhiata alle forme. Dal vivo Volkswagen Tiguan appare solida, ben fatta. Certo le linee non sono particolarmente innovative nell'universo di proposte della Casa tedesca, ma non si può certamente dire che manchi di personalità o che ci sia qualche dettaglio fuori posto. E questo aspetto, unito alla fiducia che la clientela ripone nel marchio (152.000 le VW vendute in Italia nel 2007!) è già di per sé un asso che altre rivali non possono giocare.
Gli interni sono ereditati da quelli della Golf Plus. Rispetto alla Golf "normale" le forme sono decisamente più interessanti ed anche la cura negli assemblaggi appare davvero ben fatta. I materiali sono morbidi, i tasti sono tutti al posto giusto e la strumentazione è incredibilmente semplice da leggere. Non manca un bel volante a tre razze, razionale nella fattura e nella disposizione dei tasti multifunzionali, e dei bei sedili avvolgenti e lunghi nella parte inferiore: una elemento, quest'ultimo, che non guasta...soprattutto in presenza di posizioni di guida piuttosto elevate, come in questo caso. Pochi ed in ogni caso trascurabili i difetti: l'unico degno di nota riguarda la differente goffratura tra le diverse sezioni plastiche di plancia e porte, ma siamo certi che saranno davvero pochi i clienti a farci caso.
La prima vettura che abbiamo guidato lungo il fradicio percorso off-road predisposto a poche centinaia di metri dalla sede storica di Volkswagen Group Italia è la Track&Field. La più "rude" delle Tiguan si è mossa lungo twist e ripidissime salite con facilità disarmante, facendo forza sulla trazione integrale 4Motion e su sospensioni davvero a punto, che lavorano a stretto contatto con sistemi elettronici che prendono letteralmente possesso della vettura appena vengono richiamati all'ordine dal pulsatino off-road: l'intervento dell'elettronica è evidente...a tal punto che ci si ritrova quasi costretti a farsi coccolare dalla sua efficacia. Salite e discese dagli angoli di attacco ben oltre i 25°, resi impossibili da 5 cm di fango, sono sembrate più delle semplici passeggiate che impegnativi passaggi fuoristradistici: fino a velocità comprese entro i 15 km/h basta davvero girare il volante.
Certo, con una gommatura estiva...certi passaggi sarebbero stati comunque impossibili, per cui se pensate di acquistare una Tiguan per andare a sciare senza adottare le scarpe giuste (delle "banali" M+S) sappiate che non ci sarà tastino off-road e congegno elettronico che vi aiuterà a procedere in tutta sicurezza lungo un passo innevato...
A questo punto, preso atto che la Track&Field è veramente in grado di impensierire una 4x4 specializzata, non rimane che capire se il migliaio di euro che la differenziano nel listino ufficiale dalla Trend&Fun siano ben spesi o meno. Con un angolo di attacco di 18°, infatti, si va più o meno ovunque - con le gomme giuste naturalmente - ed a parità di prezzo ci si può portare a casa una vettura decisamente più accessoriata. E' una semplice questione di scelte, anche se qualcosa ci dice che in molti non sceglieranno nè la versione off-road nè l'allestimento d'accesso...ma la più aggressiva Sport&Stile.
Su strada la vettura si comporta molto bene. Non siamo al cospetto di una Golf R32, dalla quale ci si aspetta inserimenti in curva fulminei e velocità di percorrenza da F1, ma dobbiamo ammettere come nonostante il baricentro inevitabilmente più alto l'idea sia quella di guidare la CrossGolf. E non parliamo solamente di aspetti legati alla dinamica della vettura, in entrambe i casi estremamente sincera, ma anche di ingombri, visibilità e facilità di guida.
Volkswagen Tiguan rolla e beccheggia poco, frena molto bene e affida la propria direzionalità ad uno sterzo ben tarato ma un po' deficitario in manovra: poter girare le ruote di qualche grado in più sarebbe stato un gran bell'aiuto in alcune situazioni difficili.
Il 2.0 TDI da 140 CV rappresenta una vera e propria rivoluzione in Casa Volkswagen. Via l'iniettore pompa il due litri tedesco diventa nettamente più silenzioso e meno brusco nell'erogazione. Sembra davvero un altro motore tanto che i vecchi clienti stenteranno a trovare il carisma della precedente generazione: noi lo preferiamo così, perchè ora si inizia a fare sul serio già a 1.800 giri e l'entrata in coppia non è più a mo' di gradino come in passato, Davvero un bel lavoro quello compiuto dai tecnici Volkswagen su questo quattro cilindri, che trova nel cambio automatico a sei rapporti Tiptronic un validissimo alleato.
La motorizzazione che abbiamo preferito, però, è la 1.4 a benzina. Un po' ignorata dal mercato tricolore, questa incredibile combinazione di compressore volumetrico e turbocompressore rende addirittura più efficace e divertente la guida rispetto a quanto proposto dal 2.0 TDI. A bassi regimi c'è molta sostanza ed agli alti la spinta è davvero interessante. In più, e secondo noi non è una cosa da poco per una vettura di questo genere, la rumorosità è nettamente inferiore e, stando ai dati dichiarati dal computer di bordo, i consumi sono di poco superiori a quelli del pari turbodiesel. Se dovessimo acquistare una Tiguan sicuramente la prenderemmo con questo motore: i vantaggi, oltre che prestazionali, sono anche di tipo economico...senza considerare che investendo su di un impianto a GPL il divario con la 2.0 TDI si fa letteralmente incolmabile.