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Il restyling della Volkswagen Polo GTI, che entra in listino a 23.450 euro, porta con sé numerose novità oltre al pacchetto estetico che negli elementi fondamentali si era già visto su i modelli standard: una su tutte si trova sotto al cofano visto che al posto del precedente 1.4 TSI da 180 CV i tecnici di Wolfsburg hanno scelto un più generoso quadricilindrico 1.8 TSI da 192 CV che dopo il debutto sulla compatta ad alte prestazioni prenderà progressivamente posto nel resto della gamma.
New look ma senza rivoluzioni
Come sulla precedente Polo GTI le novità estetiche non stravolgono i concetti base di uno dei modelli più popolari dell'azienda. Ad essere resi più estremi sono i valori di sportività che si arricchiscono ora di nuovi paraurti con prese d'aria maggiorate, di una nuova calandra con listello trasversale rosso che si estende all'interno dei gruppi ottici, ma anche di un nuovo spoiler posteriore e di cerchi in lega da 17" (canale 7,5).
Piccole novità anche dentro
Tre o cinque porte (650 euro), internamente le news riguardano l'introduzione di un volante e di una strumentazione più sportivi e di chiara ispirazione Golf GTI. Il padiglione ed il rivestimento dei montanti è di colore nero mentre il tessuto scelto per i sedili è l'ormai classico tessuto Clark con superficie esterna nera e cuciture a contrasto rosse. Alluminio, invece, per la pedaliera sportiva.
Tanta tecnologia (a pagamento)
Per quanto concerne la tecnologia l'evoluzione avvenuta con Polo 2014 è stata trasferita anche sulla GTI, in particolar modo per quanto concerne il sistema di riconoscimento della stanchezza, la funzione di frenata anticollisione multipla, il Park Pilot ed il sistema di Infotainment: di serie viene proposto il Composition Media che vanta schermo touch a colori da 6,5" e funzione MirrorLink (162 euro) che replica lo schermo dello smartphone utilizzandone gran parte dei servizi e della potenza di calcolo.
Rimangono opzionali elementi ormai di serie anche su vetture di pregio inferiore alla GTI come il cruise control (399 euro), la videocamera di parcheggio (253 euro), i fari anteriori a led (900 euro), il pacchetto di accensione automatica luci/tergi (900 euro) o la disattivazione del airbag lato passeggero (40 euro). Per chi volesse il top sono disponibili anche i sedili misto Alcantara/pelle (960 euro), il tetto panoramico (839 euro) o il colore Onyx White Perla (990 euro).
Da downsizing a rightsizing
L'anima del progetto GTI, però, non sono tanto i dettagli raffinati/racing ma il motore che per l'occasione propone una potenza massima di 192 CV e 320 Nm di coppia massima assicurando una velocità massima di 236 km/h, una accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi ed un consumo medio di carburante pari a 5,6 l/100 km (139 g/km CO2). Un valore, quest'ultimo, che Volkswagen dichiara addirittura migliore a quello ottenibile con il cambio manuale grazie alla performance DSG a sette marce che in Italia viene proposto di serie.
“Al posto del precedente 1.4 TSI da 180 CV i tecnici di Wolfsburg hanno scelto un più generoso quadricilindrico 1.8 TSI da 192 CV”
Il cambio a doppia frizione è attore protagonista anche nella modifica dei parametri di guida che rientrano sotto al cappello dello Sport Performance Kit, attivabile attraverso uno specifico tasto sulla plancia (354 euro): il sistema regola gli ammortizzatori a controllo elettronico, rivede la curva di progressione dell'acceleratore elettronico e l'intervento del servosterzo elettromeccanico. Come tutte le GTI anche il sistema ESP può essere disattivato per adattare la performance della Polo ad esigenze di guida più pastaiole.
Dal vivo: com'é fuori
La nuova Polo GTI gode delle migliorie estetiche introdotte con il restyling della gamma tradizionale, a partire dai gruppi ottici posteriori a led, pur vantando caratteristiche estetiche uniche dettate dallo specifico pacchetto GTI al quale fanno riferimento paraurti, calandra, scarico e modanature varie. Un pacchetto piacevole, non troppo aggressivo, perfettamente in linea con le esigenze di una vettura che vuole essere sì sportiva ma non estrema.
Dal vivo: com'è dentro
Come di consuetudine la GTIzzazione di una Volkswagen non è un evento stravolgente per i contenuti di una vettura. Sono numerose, però, le novità che permettono al l'abitacolo della nuova Polo di risultare più sportivo ma soprattutto raffinato. Con o senza il rivestimento in pelle/Alcantara dei sedili, infatti, la nuova top performance di Wolfsburg accoglie pilota e passeggeri senza farsi mancare quasi nulla in termini di confort, anche per quanto concerne l'aspetto multimediale: la nuova generazione di sistemi di car-entertainment, infatti, è pensata per essere più veloce ed intuitiva rispetto alla precedente ma soprattutto decisamente "avanti" per quanto concerne l'integrazione con gli smartphone di ultima generazione il cui display può essere visualizzato direttamente sul 6,5" della vettura attraverso la funzionalità MirrorLink (opzionale).
Il posto guida, grazie alla possibilità di regolare sedile e volante in altezza e profondità ed al sedile sportivo, è pensato per far "sentire" meglio la vettura ma allo stesso tempo non è scomodo: una corretta via di mezzo del tutto in linea con lo spirito GTI. Come per le altre Polo la versione a cinque porte è decisamente più comoda, sembra rinunciare a nulla in termini di estetica, ed il bagagliaio è di dimensione corretta per la tipologia di vettura.
Come si guida
La nuova Polo GTI, nonostante le modifiche siano apparentemente di dettaglio, è molto diversa dal modello che l'ha preceduta. Il passaggio da down-sizing a right-sizing, infatti, ha permesso di modificare in modo decisivo il comportamento della vettura. Non parliamo tanto di prestazione assoluta, dove i 12 CV si sentono ma non fanno la differenza, ma di brillantezza ai bassi e medi regimi che sul precedente millequattro era vincolata dall'azione della sovralimentazione. Il milleotto è più pieno a tutti i regimi, non consuma esageratamente ed a differenza del passato è piacevole da guidare anche con il cambio manuale, che però non arriverà in Italia: il plus di coppia permette infatti un uso più moderato del cambio, tanto che su strada si può usare la classica marcia in più senza particolari rinunce in termini di ripresa.
“Dotata di serie del cambio DSG a sette marce si dimostra decisamente più prestazionale ed altrettanto piacevole da guidare”
La versione italiana, dotata di serie del cambio DSG a sette marce, si dimostra in ogni caso decisamente più prestazionale ed altrettanto piacevole da guidare: le marce, in salita ed in scalata, passano dall'una all'altra molto velocemente e la possibilità di scegliere il rapporto ideale attraverso i paddles sul volante rende molto sportiva la guida. Peccato che in modalità manuale, quando si va a cercare il 100% della prestazione, si attivi una fastidiosa funzione di kickdown che inserisce il rapporto "ingegneristicamente" più corretto ma spesso non quello che serve per una gestione più progressiva in uscita di curva.
Non cambia solo il motore. Anche in termini di assetto è notevole lo sforzo dei tecnici Volkswagen per donare a Polo GTI una performance di alto livello: le nuove sospensioni attive, opzionali, quando vengono chiamate in causa attraverso il tasto Sport sulla plancia rendono il comportamento della vettura meno confortevole ma decisamente più preciso quando si inizia a fare sul serio, in particolar modo in pista o su strade in cui l'asfalto è particolarmente livellato: minor rollio, minor beccheggio, maggior sostegno nei cambi di direzione, l'assetto sport permette alla Polo GTI di tirare fuori il meglio di sé in tutte le fasi di guida. Interessanti i consumi: tralasciando il valore di consumo in pista, per forza di cose molto elevato, su strada con una guida non troppo conservativa siamo riusciti a toccare i 7,6 litri/100 km. Un valore niente male se si considerano la cilindrata e la potenza di questo propulsore.
In conclusione
Polo GTI non nasce per essere la migliore in pista o per assicurare la performance assoluta di maggior rilievo nel suo segmento. Come per Golf la volontà è quella di dare un'interpretazione al concetto di "sportività quotidiana" è l'obiettivo sembra essere centrato se si considera il mix tra prestazione e confort di guida che questa vettura è in grado di assicurare. Competitor? Sicuramente non Fiesta ST o Clio RS. L'unica dotata di questo spirito è la Peugeot 208 GTI.
Pro
- È costruita molto bene
- Performance del nuovo 1.8
- Cambio DSG di serie
- Assetto sport ben calibrato
Contro
- Troppi optional ormai "ovvi" a pagamento
- In Italia non c'è manuale e qualche amante del genere ancora c'è
Volkswagen
Viale G.R. Gumpert, 1
Verona
(VR) - Italia
800 865 579
https://www.volkswagen.it/it.html
Volkswagen
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