Volkswagen Golf VII

Volkswagen Golf VII
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Giunge alla settima generazione l'auto oggi icona del brand tedesco. La nuova Volkswagen Golf VII entra in listino da 17.800 euro ed arriverà nelle concessionarie da metà ottobre. L'abbiamo guidata in Sardegna
5 ottobre 2012

Chi se l'aspettava completamente diversa dalle generazioni sarà rimasto un po' deluso ma come confermato dallo stesso Giorgetto Giugiaro, che nel 1974 l'ha inventata, la nuova Volkswagen Golf VII (in listino da 17.800 euro) non avrebbe potuto essere diversa da così.

 
E' la nuova interpretazione di uno spartito scritto 38 anni fa - aggiunge Walter de Silva, Direttore del design del Gruppo Volkswagen - pensata attorno ad una piattaforma completamente nuova sfruttando idee e know how frutto di 38 anni di un'evoluzione mirata a ripetersi...senza ripetersi.
 
E' proprio questo il segreto della Golf, ovvero quello di essere una certezza prima che un prodotto automobilistico. Una vettura che si può comprare ad occhi chiusi con la certezza di mettere in garage un prodotto tecnologicamente al passo coi tempi, sicuro, caratterizzato da un design concreto ma non impersonale ed in grado di essere rivenduto velocemente e senza troppa svalutazione.
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29 milioni di clienti nel mondo

Un mix che da sempre fa felici milioni di clienti nel mondo (2,4 dal 1974 ad oggi in Italia...) di cui circa 60.000 all'anno in Italia con un picco di 108.000 unità fatto registrare nel 1987: un anno molto caldo per via del successo di modelli mitici come le GTI e GTD, ma anche per l'affermarsi di un segmento (il C due volumi) che oggi conta il 30% delle vendite in Italia di cui il 40% realizzato da vetture con carrozzerie 3 e 5 porte come la nuova Golf.
 
Valori, quest'ultimi, che fanno immediatamente capire come il nuovo progetto nato sulla piattaforma modulare MQB del Gruppo Volkswagen sia estremamente importante in termini di numeri ma anche come base di sviluppo dei modelli degli altri brand del Gruppo, che alla stregua della Golf offrono i valori di NVH (Noise, Vibration, Harshness) più bassi della categoria oltre che soluzioni meccaniche e tecnologiche di riferimento.

Immagine più slanciata

Lunga 4.255 mm (+56 mm), larga 1.799 (+13 mm) ed alta 1.542 (-28 mm) il nuovo modello vanta un passo più lungo di 59 mm (2.637) che ha permesso al gruppo di lavoro diretto da Walter de Silva di dare alla Golf un'immagine più slanciata rispetto al passato, grazie ad uno spostamento in avanti di 43 mm delle ruote anteriori ma soprattutto un arretramento dell'abitacolo che ha portato in dote un cofano leggermente più lungo.
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La nuova Golf pesa come quella di 4a generazione (parte da 1.205 kg) ma è lunga 4.255 mm, larga 1.799 ed alta 1.542

-100 kg

Un insieme di elementi che, combinato alla minor altezza da terra ed alle soluzioni di stile pensate per dare un'idea di maggior impronta a terra hanno permesso di dare riscontro anche nello stile ad un impegno che i tecnici si erano presi nel momento in cui sono andati a progettare la nuova Golf, che era quello di levare ben 100 kg di peso dalla Golf VI a parità di motore.

Ispirata alle Golf di Giugiaro e Warkuß

Un obiettivo perfettamente centrato grazie anche a soluzioni di stile ispirate, senza mezzi termini, alle Golf I di Giugiaro IV di Warkuß: parliamo, ad esempio, della sostanziale eliminazione della spalla e dell'introduzione di una sezione trasversale semplificata, interrotta nella sua massima larghezza esterna da uno spigolo che va da passaruota a passaruota (ora come in passato i punti più larghi della vettura) segnando in modo evidente anche il portellone, dove passa elegantemente attraverso il logo Volkswagen.
 
Un elemento, quello della linea che corre attorno alla vettura, che regala estrema coerenza allo stile dimostrando (sempre che ce ne fosse bisogno) che Golf è stata pensata da una sola mano e passata dal foglio bianco alla realtà sfruttando le competenze tecnologiche e tecniche di un Gruppo che, riprendendo una battuta di Giugiaro, costruisce vetture con la stessa precisione di un orologio.

La linea che corre attorno alla vettura regala estrema coerenza allo stile dimostrando  che Golf è stata pensata da una sola mano e passata dal foglio bianco alla realtà sfruttando le competenze tecnologiche e tecniche di un Gruppo che, riprendendo una battuta di Giugiaro, costruisce vetture con la stessa precisione di un orologio

C'è il classico montante

Di elementi in comune con il passato non c'è solamente la sensazione di una maggiore impronta a terra ma anche la forma e la dimensione del montante posteriore ed il perfetto parallelismo tra la linea che segna il profilo della porta e quella tra montante, gruppo ottico e paraurti, introdotta con la Golf IV.
 
Aria nuova, invece, per quanto riguarda il posizionamento di elementi tecnologici non presenti sul vecchio modello, come nel caso dei LED che tracciano lo sguardo e segnano le linee di coda rendendo Golf riconoscibile anche di notte, della telecamera frontale posta bella vista al centro del paraurti anteriore o dei sistemi anticollisione e lettura dei cartelli stradali che prendono posto appena dietro al parabrezza nella parte alta.

Interni all'insegna dell'ergonomia

Come per l'esterno la volontà non era quella di stupire per lo stile ma piuttosto per l'ergonomia. Sono più di 600 le persone che hanno preso posto nell'abitacolo della nuova Golf nel corso degli studi di ergonomia e per ognuna di esse è stata messa a punto una serie di accorgimenti come la leva del cambio rialzata di 20 mm o la posizione di guida arretrata di 20 mm che, secondo i vertici Volkswagen, possono rendere l'abitacolo da un lato un po' più noioso ma dall'altro estremamente piacevole da vivere per via di un'ergonomia da riferimento.
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Il display da 8" del sistema multimediale Discover Pro

Da 5 ad 8 pollici

Una considerazione, quest'ultima, che trova riscontro anche in elementi come i sedili con supporto lombare ergoactive (345 euro) o nel sistema multimediale Discover Pro (1.680 euro) che si propone come alternativa ai più economici sistemi da 5 (160 euro) o 5,8 pollici (250 euro): a differenza di quest'ultimi i comandi possono essere impartiti attraverso un sofisticatissimo sistema touch con sensore di prossimità, pensato per passare di schermata in schermata con la stessa praticità e piacevolezza di uno smartphone.

Più spazio per le gambe

In termini di numeri l'abitacolo è ora complessivamente più lungo di 14 mm (1.750 totali) ed offre 15 mm in più per le ginocchia di chi siede dietro. Cresce di 31 mm (1.420) anche lo spazio all'altezza delle spalle e di 22 mm (1.469) il valore all'altezza delle spalle. Cresce di 30 litri anche la cubatura del bagagliaio, che ora in configurazione 5 posti tocca quota 380: un valore molto interessante se si considera che il bordo di carico è stato abbassato di 17 mm e la larghezza dell'apertura è aumentata di ben 47 mm. 
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La nuova piattaforma modulare MQB ha permesso di migliorare la Golf sotto ogni punto di vista

Nuova piattaforma modulare

Come precedentemente anticipato lo stile della Golf è stato pensato per evidenziare una forte riduzione di peso (si parte da 1.205 kg) che è stato una delle chiavi di sviluppo dalla piattaforma della Golf VI a quella MQB della VII: la nuova progettazione, l'utilizzo di materiali e lavorazioni in grado di limitare lo spessore dei lamierati ed una maniacale attenzione al contenimento dei pesi richiesta anche ai fornitori (addirittura -6 kg sull'impianto elettrico, 7 kg sui sedili, 0,4 kg sulla plancia...) hanno portato ad un risultato che riporta sostanzialmente il peso a quello della Golf IV pur senza rinunciare a nulla in termini di confort e di soluzioni meccaniche interessanti.
 
Sulla Golf, oltre ai sistemi elettronici e di assistenza alla guida di nuova generazione, debuttano il nuovo sterzo progressivo, il Dynamic Chassis Control di seconda generazione e sospensioni anteriori McPherson con asse modulare posteriore leggero (potenza inferiore ai 122 CV) o modulare Multilink ( oltre 122 CV).

Già pronto per entrare in produzione il 1.4 TSI da 140 CV con sistema di disattivazione dei cilindri ACT (4,7 l/100 km e 109 g/km) mentre per quanto concerne la 1.6 TDI Bluemotion da 3,2 l/100 km (85 g/km) vista al Salone di Parigi non ci sono ancora programmi ufficiali di commercializzazione

Così i motori al lancio

I motori disponibili al lancio sono i benzina (30% delle vendite) 1.2 TSI (manuale 6m) da 105 CV e 1.4 TSI (6m o DSG 7m) da 122 e 140 CV. Per quanto concerne i diesel (70%), invece, si vai da 105 CV del 1.6 TDI (5m o DSG 7m) ai 140 CV del 2.0 TDI con cambio manuale o DSG entrambi a sei marce. I quattro cilindri d'accesso alla gamma consumano rispettivamente 4,9 (1.2 TSI) e 3,8 l/100 km (1.6 TDI) contenento i livelli di emissione a 115 g/km e 99 g/km di CO2.
 
Già pronto per entrare in produzione il 1.4 TSI da 140 CV con sistema di disattivazione dei cilindri ACT (4,7 l/100 km e 109 g/km) mentre per quanto concerne la 1.6 TDI Bluemotion da 3,2 l/100 km (85 g/km) vista al Salone di Parigi non ci sono ancora programmi ufficiali di commercializzazione.
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Gli interni della Golf VII sono molto razionali ma estremamente ergonomici

Tecnologie di sicurezza da ammiraglia

Numerose le tecnologie di sicurezza e di confort disponibili con la nuova Golf: agli airbag frontali, per la testa di passeggeri anteriori e posteriori, laterali integrati negli schienali e ginocchia lato conducente, Volkswagen offre gli appoggiatesta attivi WOKS, tra cui la frenata anticollisione multipla (di serie), la protezione "proattiva" degli occupanti, la regolazione automatica della distanza di sicurezza/cruise controllo attivo ACC il sistema di monitoraggio anteriore (front assist), l'aiuto alla frenata d'emergenza City, il Lane Assist con funzione di adattamento allo stile di guida, il sistema di riconoscimento della stanchezza (di serie), il Light Assist, il riconoscimento della segnaletica stradale, il park assist, il controllo elettronico dell'assetto DCC ed il differenziale autobloccante a controllo elettronico XDS (di serie).

Tre livelli di allestimento

Trendline (5%), Comfortline (30%) e Highline (65%). Oltre agli elementi tecnologici da poco citati Trendline offre di serie l'ESC, l'Hill Holder, la predisposizione isofix, l'indicatore pressione pneumatici, lo start&stop, il climatizzatore manuale, gli alzacristalli elettrici, servosterzo, volante regolabile in altezza e profondità, il freno di stazionamento ad attivazione elettroassistita, la radio touch con schermo monocromatico da 5", la presa aux-in e sd card, i sedili abbattibili 40/60 ed i cerchi in acciaio da 15".
 
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L'abitacolo della Golf VII è stato arretrato ma, grazie ad un passo più lungo, è più spazioso del precedente
Per trovare i cerchi in lega da 16" bisogna passare alla Confortline, che offre anche il cruise control, la radio Colour da 5", lettore CD/MP3/WMA, sedile regolabile in altezza, cassetti portaoggetti sotto i sedili anteriori e la finitura cromata per le bocchette di areazione. 
 
L'Highline, infine, aggiunge il clima automatico, i fendinebbia, la radio Media con schermo da 5,8", la presa USB, il Bluetooth, i sedili anteriori pelle/Alcantara, volante multifunzione ed assetto sportivo con ruote da 17".

Dal vivo: com'è fuori

La prima cosa che si nota guardando la Golf dal vivo, sopratutto nei colori chiari, è che la forte somiglianza alla Golf VI che traspare da alcune immagini di lancio sia un fattore limitato a quelle fotografie. L'impressione che si ha dal vivo, come spiegato anche da Giugiaro, è quella di una macchina completamente nuova, più slanciata ma comunque legata ai modelli precedenti. La Golf è un simbolo di solidità ed una certezza per milioni di automobilisti nel mondo: non avrebbe avuto alcun senso tradirne le origini anche se, non lo nascondiamo, sarebbe uno spunto interessante quello di tornare al gruppo ottico circolare in luodo di quello a doppio elemento carenato adottato con l'avvento della terza generazione.

La prima cosa che si nota guardando la Golf dal vivo, sopratutto nei colori chiari, è che la forte somiglianza alla Golf VI che traspare da alcune immagini di lancio sia un fattore limitato a quelle fotografie

Dal vivo: com'è dentro

Gli interni della Golf sono quanto di più razionale esista ma allo stesso tempo sono in grado di accogliere con estrema comodità tutti i 600 dipendenti dal metro e cinquanta ai due metri che si sono prestati agli studi di ergonomia. Sulla Golf, in particolar modo nelle versioni con sedile regolabile in altezza, ci si sente davvero a casa: il posizionamento del volante (registrabile in altezza e profondità) la nuova pedaliera con qualche mm in più tra pedale del freno e acceleratore, la visibilità limitata solo sulla 3/4 posteriore (questioni di stile) ed il posizionamento intuitivo dei comandi permettono a chiunque di sfruttare le potenzialità base della Golf senza ricorrere al manuale d'uso.
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Il vano bagagli della nuova Golf VII contiene 380 litri, ha una soglia d'accesso più bassa ed un'apertura più ampia

Più spazio per tutti

Anche per chi siede dietro la vita è migliorata: le migliori geometrie dell'abitacolo ed il maggior spazio per le gambe fanno il paio con un'accessibilità ai posti posteriori molto buona nella cinque porte e, per forza di cose, discreta nella 3 porte. In quest'ultimo modello la porta è forse un po' lunga e rende più complicate le operazioni di salita e discesa nel classico parcheggio da supermercato. Si tratta, però, di un problema comune a tutte le vetture dotate di questa architettura.

Ok i bagagli

Massimo voto al bagagliaio: soglia d'accesso abbassata, maggior larghezza dell'apertura ed una cubatura più generosa fanno per bene la loro parte nel netto miglioramento con la Golf precedente.
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Il motore TDI è disponibile nelle cilindrate da 1.6 e 2.0 litri con potenze di 105 e 150 CV

Tecnologia: touch screen da Smartphone

Per il resto ci vuole ovviamente un po' d'esperienza: il sistema multimediale più avanzato, ad esempio, è intuitivo grazie ad un touch-screen incredibilmente sensibile ed a comandi sul volante molto facili da utilizzare, ma le funzioni sono tante (con il Discover Pro c'è anche il WI-Fi) ed il software richiede un breve periodo di "assuefazione" e di apprendimento. Sorprendente, invece, la mancanza di una porta USB standard o di un connettore accendisigari 12V supplementare: nell'era degli smartphone sempre più assetati di energia un punto di ricarica certo in auto, anche per gli ospiti, è una comodità alla quale è ormai difficile rinunciare.
 
Nella dotazione di serie, anche dei modelli top, mancano purtroppo i sensori di parcheggio e la videocamera posteriore: si pone rimedio spuntandoli nella lista degli optional a 550 e 215 euro.

LCD anche per la strumentazione

Molto moderna la strumentazione, dotata nelle versioni superiori di display a colori LCD: i principali strumenti rimangono di tipo analogico mentre sul display possono scorrere a piacimento schermate legate al computer di bordo, al multimedia o al navigatore. Il tutto con una grafica molto piacevole ed una sensazione di qualità molto elevata.

Tra le tante cose che de Silva ha voluto sottolineare della "sua" Golf c'è una certa cura per gli assemblaggi, sia dentro che fuori: gli stampaggi delle lamiere sono davvero ben fatti, così come non ha rivali la costanza di accoppiamento tra le varie parti della carrozzeria

Assemblaggi da ammiraglia

Tra le tante cose che de Silva ha voluto sottolineare della "sua" Golf c'è una certa cura per gli assemblaggi, sia dentro che fuori: gli stampaggi delle lamiere sono davvero ben fatti, così come ha dell'incredibile la costanza di accoppiamento tra le varie parti della carrozzeria.
 
Stesso leit-motiv per gli interni che sono realizzati con grande cura e materiali di ottima qualità in relazione al prezzo di listino. Molto piacevole il rivestimento pelle/Alcantara delle versioni high-line, che completa una seduta molto comoda ed allo stesso tempo piacevolmente "contenitiva" in curva, così come ci è piaciuta (ed è segno di grande cura) l'estensione del rivestimento morbido anche alla tasca portaoggetti delle porte.

Abitacolo accogliente e confortevole

L'abitacolo della Golf VII è un luogo in cui si sta bene, anche quando il motore è avviato e si viaggia ad andatura autostradale. Il lavoro dei tecnici di Wolfsburg sotto questo punto di vista è eccezionale tanto che anche il più rumoroso 2.0 TDI ora si fa sentire in modo estremamente moderato.
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Su strada la Golf VII è molto confortevole ma allo stesso tempo efficace e sincera quando si spinge sul gas

Assetto morbido ma efficace

Con un occhio di riguardo al confort di bordo è anche l'assetto della vettura: non troppo rigido il setup della nuova Golf permette di tenere ottime andature anche nel misto della Costa Smeralda, dove viene esaltata una componente di sincerità nella perdita di aderenza ed una velocità di inserimento in curva davvero sconosciute alle Golf di precedente generazione. Merito delle nuove sospensioni, dello sterzo molto preciso ma anche di quei 100 kg in meno su cui i tecnici Volkswagen hanno concentrato molte delle loro attenzioni in fase progettuale.

1.4 TSI 140 CV: "rotondo" e potente

A trarne vantaggio dal minor peso sono anche le motorizzazioni: il 1.4 TSI da 140 CV appare come la motorizzazione perfetta per questa vettura. Silenziosissima e ricca di coppia, soprattutto se abbinata al cambio DSG permette di andare a passeggio così come di forzare il passo grazie alla tecnologia che sfrutta una turbina di piccole dimensioni perfettamente integrata al nuovo collettore di scarico integrato alla testata. 
 
Un motore che assicura 212 km/h di velocità massima e 8,4 secondi per passare da 0 a 100 km/h ed un consumo medio di 5 litri/100 km 
che scende a 4,7 nella versione ACT, che abbiamo potuto provare in anteprima rispetto al lancio sul mercato previsto la prossima primavera: la disattivazione automatica di due dei quattro cilindri permette consumi inferiori ed è assolutamente impercettibile quando si attiva. Solo una apposita segnalazione ne annuncia il funzionamento.
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Lo spazio per chi siede dietro è aumentato rispetto alla Golf VI: naturalmente più versatile la versione a cinque porte

2.0 TDI: per grandi chilometristi

Il 2.0 TDI, che abbiamo scelto di provare con cambio manuale, è una motorizzazione tipica per la Golf. Le prestazioni rispetto al 1.4 TSI di potenza "confrontabile" sono apparentemente migliori ai bassi regimi e, per forza di cose, meno esaltanti con l'avvicinarsi della zona rossa mentre i consumi parlano a favore del TDI anche se non di molto: a fine prova siamo passati da una media di 7.5 l/100 km del TSI a quella di 6.4 l/100 km del turbodiesel. Molto bene il cambio manuale: morbido ma preciso negli innesti si combina ad una frizione non troppo pesante da azionare e caratterizzata da un buon feeling.
 
Molto interessanti le tecnologie di aiuto alla guida: cruise control attivo (fino a 0 km/h) e mantenimento della carreggiata sono talmente a punto che potrebbero permettere alla Golf di guidare da sola anche senza "l'ausilio" del pilota. 

Secondo Volkswagen la combinazione più venduta sarà in allestimento Highline, con motore 1.6 TDI e cambio manuale

In conclusione

Più moderna nelle forme e notevolmente migliorata nei contenuti la nuova Golf ha tutte le carte in regola per continuare ad essere il punto di riferimento nella sua categoria.
 
Come se non bastasse i vertici di Volkswagen Italia sono riusciti a contenere il prezzo di listino entro un valore addirittura inferiore a quello del modello precedente, verso il quale la VII offre quasi 800 euro di accessori inclusi in più. Secondo Volkswagen la combinazione più venduta sarà in allestimento Highline, con motore TDI e cambio manuale. Siamo perfettamente d'accordo sull'allestimento, che vale davvero uno sforzo in più, mentre per quanto concerne motori e trasmissioni la nostra scelta ricade su cambio DSG (piacevole e confortevole) ed motore 1.4 TSI da 140 CV.
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  • Prezzo da 30.550
    a 66.950 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza da 428
    a 430 cm
  • Larghezza 179 cm
  • Altezza 148 cm
  • Bagagliaio da 273
    a 1.237 dm3
  • Peso da 1.304
    a 1.670 Kg
  • Carrozzeria Berlina
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