Volkswagen Golf R 5 porte: il nostro #AMboxing [Video]

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Possono coesistere la praticità di utilizzo con l'anima racing? È quello che cercheremo di scoprire alla guida della VW Golf R
18 febbraio 2016

Non sempre il piglio racing di una vettura va di pari passo con un design smodatamente pacchiano. È il caso di Volkswagen Golf R, che pur scaricando sulla strada 300 cavalli, riesce a presentarsi con sobrietà. Troppa, secondo alcuni, visto che alcuni particolari la trasformano in un esempio di understatement della velocità. Si guida forte? Certo, ma in maniera pulita. Gli amanti del drift e quelli del sovrasterzo dovranno rivolgere la loro attenzione ad altro. Qui c'è la trazione integrale, e come altre volte due anime alle quali guardare con fiducia.

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Dal vivo: com'è fuori

Lettere R sulla calandra e sul portellone posteriore, cerchi da 18", ampie prese d'aria nel paraurti anteriore. Sono i caratteri distintivi di Volkswagen Golf R, che non regala particolari stilistici agli amanti del tuning. I quattro scarichi dietro sono meravigliosi da vedere e ascoltare, così come la voce del propulsore che entra in plancia. Sulle fiancate spiccano le cinque porte, più versatili rispetto alle consuete tre porte che penseresti più adeguate per una vettura come questa. Eppure, anche così non si perde nemmeno una postilla della chiave racing di Golf R, anzi: ne potranno beneficiare tutti gli occupanti. Davanti i gruppi ottici vedono la presenza delle luci diurne a LED, e dei fari bixeno anabbaglianti e abbaglianti. Lo spoiler posteriore, tipico del modello R, rende ancor più filante e aerodinamico il disegno della vettura. Gli specchietti sono di un argento satinato che non si dimentica, e hanno un solo difetto: sono piccoli.

Al netto del pagamento del superbollo, Volkswagen Golf R rimane una vettura davvero interessante. Soprattutto nella versione cinque porte, aggiunge alla chiave racing anche la capacità di calarsi nei panni di una vettura di tutti i giorni

Dal vivo: com'è dentro

Led sul battitacco; led nella portiera; led sulla plancia. Queste le particolarità più interessanti di Golf R, che per il resto offre una plancia già vista sulla GTI. Non ci sono altri particolari che rimandino a una smodata idea di racing, e secondo noi manca qualche impuntura a vista, tamponata solo in notturna dai LED. La plancia è organizzata in maniera razionale come sempre, e davanti agli occhi il driver ha a disposizione un display LCD che raddoppia le informazioni del sistema infotainment, oltre a rappresentare il puntuale accesso del computer di bordo sul quale non manca nemmeno il lap timer. I sedili sono molto contenitivi, poiché provvisti di fianchetti pronunciati che tengono ancorati gli occupanti anteriori in posizione di guida. I driver più abbondanti avranno qualche potenziale problema in fase di manovra di emergenza, visto che le ginocchia rischiano di battere contro il volante. Quest'ultimo, forse troppo ampio per il genere di vettura, ha infatti una escursione non così pronunciata. Dietro lo spazio basta per cinque occupanti, a patto che non guidi un watusso e che dietro non siano seduti occupanti extralarge. Chi siede dietro può gestire l'apertura e la chiusura delle bocchette dell'aria. Il bagagliaio ha la capacità di 380 litri, che diventano quasi 1300 a sedili posteriori abbattuti. Non manca, su questa Volkswagen Golf R, nemmeno il passa sci, una manna in vista della settimana bianca.

300 CV? Ci piacciono...

Scordatevi il sei cilindri. Su questa Golf R, Volkswagen sceglie il 4 cilindri in linea benzina da 2.0 litri, che eroga 300 cavalli e una coppia intrigante di 380 Nm già disponibili a 1800 giri. Gli scatti sono fulminei, e le prestazioni di tutto rispetto: accelerazione da zero a cento in poco più di cinque secondi, per una velocità massima di 250 orari autolimitati. La frenata di emergenza aggredisce l'asfalto e ci ferma in una manciata di metri, nei quali la vettura non si scompone ma anzi si acquatta senza beccheggiare oltremodo. In fase di marcia, Golf R si dimostra sbarazzina nella guida 2.0 quando schiacciamo con convinzione sull'acceleratore, ma anche matura se preferiamo una guida dolce. Le sporcature non trovano spazio vista la trazione integrale permanente, e i consumi sono brillanti: riusciamo a percorrere 10 chilometri con un litro di benzina in città (merito anche del perfetto start and stop), che diventano 12 a limite autostradale e che salgono addirittura a 14 quando viaggiamo in maniera uniforme intorno ai 110 orari. Il motore, silenzioso quando non andiamo a cercare la performance, viene amplificato in modalità race tramite una cassa dedicata, che fa salire l'adrenalina a bordo portando la voce del motore dentro l'abitacolo. Quando viaggiamo in tranquillità, invece, la modalità Eco ci permette di staccare la frizione e veleggiare, e i 67 dB misurati a 50 chilometri orari, simboleggiano la qualità di costruzione degli interni e il solo rumore del rotolamento degli pneumatici - invernali tra l'altro.

Un'esperienza di guida mistica

La guida è meravigliosa, su questa Golf R. A disposizione abbiamo solo una corona forse troppo ampia, ma per il resto non possiamo lamentarci. Il cambio che abbiamo a disposizione è il solito ottimo DSG automatico a sei rapporti, che può essere tarato in termini di risposta e cambiata a seconda delle modalità di guida scelte dal driver. Ce ne sono quattro: Eco, Normal, Comfort e Race, alle quali si aggiunge l'Individual. Tutte consentono al driver di impostare l'assetto, la durezza di uno sterzo che non dà mai risposte inattese, la taratura della centralina, i fari e la climatizzazione. Quest'ultima, bizona, non offre mai grattacapi, se non quando la temperatura esterna cambia repentinamente (come in montagna, per esempio). Proprio sul ghiaccio di Livigno, e quindi in montagna, abbiamo scoperto la trazione integrale 4Motion, che trasferisce coppia all'assale posteriore on demand, grazie al differenziale a lamelle che ci aiuta nelle situazioni limite. Un appunto sul DSG in montagna: preferite la modalità manuale, vi divertirete di più. La driving experience di questa Volkswagen Golf R è eccezionale, perché si capisce di avere tra le mani due anime in un'unica vettura: da un lato quella brillante in città, che si muove sorniona e silenziosa nelle vie cittadine; dall'altra quella racing, da spremere fino al midollo, tanto non si lascerà mai sorprendere dal vostro atteggiamento di guida. In un certo senso, è facile andare forte con questa Golf R, e anche per questo va maneggiata con estrema cura. Si tratta di un mostro polivalente.

Un appunto sul DSG in montagna: preferite la modalità manuale, vi divertirete di più. La driving experience di questa Volkswagen Golf R è eccezionale, perché si capisce di avere tra le mani due anime in un'unica vettura

Sistemi di sicurezza "invadenti"

Tanti i sistemi di sicurezza attivi, manca solo la protezione dell'angolo cieco. A disposizione però, oltre al cruise control adattivo, abbiamo il sistema anticollisione che si è dimostrato in un paio di casi troppo invasivo, frenando addirittura la vettura quando non ve n'era bisogno. Il cruise control porta invece la vettura fino a fermarsi, ma per ripartire servirà un piccolo 'colpetto' sull'acceleratore.

Infotainment completo, anche se il Discovery Pro...

Tra gli altri optional, l'unica cosa che non troviamo è il sistema infotainment Discovery Pro, che abbiamo già conosciuto su Passat Alltrack. A disposizione però abbiamo un infotainment completo, che si può gestire come sempre anche dalle razze del volante. A disposizione abbiamo i sensori del parcheggio e non la retrocamera, uno dei tanti optional che come sempre sulle vetture tedesche, ci consente di personalizzare in maniera estrema la vettura.

A chi si rivolge

Pensata per chi ha bisogno di facile accesso anche dietro, Volkswagen Golf R è pensata per chi non si accontenta. Nella versione cinque porte parte da oltre 43.300 euro, ai quali ne vanno aggiunti 2.000 per il DSG (da prendere assolutamente). Con tutti gli optional dei quali vi abbiamo parlato si toccano i 49.000 euro. Pochi? Tanti? Forse è il prezzo la vera barriera di questa vettura, ma va guidata per capire. Noi ce ne siamo innamorati. Scendere diventa estremamente complicato.

In Conclusione

Al netto del pagamento del superbollo, Volkswagen Golf R rimane una vettura davvero interessante. Soprattutto nella versione cinque porte, aggiunge alla chiave racing anche la capacità di calarsi nei panni di una vettura di tutti i giorni. Una vettura che ruggisce, però.

Pregi e difetti

Pro

  • Ottime sensazioni anche nella guida di tutti i giorni - Versatilità delle cinque porte a fronte di un modello racing

Contro

  • Interni troppo sobri per il piglio racing della vettura - Volante leggermente grande - Specchietti retrovisori troppo piccoli

Scheda

Cilindrata: 2.0 benzina
Numero cilindri: 4 in linea
Potenza: 300 cavalli
Coppia: 380 Nm
Cambio: DSG: meccanico sequenziale con possibile funzionamento automatico 6 rapporti
Trazione: integrale permanente
Consumo: 10km/litro in città, 12 in autostrada, 14 a 110 orari.
Emissioni CO2 per km: 159 grammi

Prestazioni:
Velocità Massima: 250 chilometri orari (autolimitato)
0-100: 5.1 secondi

Misure
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 428/179/144
Passo: 262 cm
Bagagliaio: 380-1270 litri
Pneumatici: 19 pollici
Peso: 1505 chilogrammi

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  • Prezzo da 30.550
    a 66.950 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza da 428
    a 430 cm
  • Larghezza 179 cm
  • Altezza 148 cm
  • Bagagliaio da 273
    a 1.237 dm3
  • Peso da 1.304
    a 1.670 Kg
  • Carrozzeria Berlina
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