Volkswagen Golf GTI

Volkswagen Golf GTI
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Vanta il 100% di potenza in più rispetto alla Golf GTI di prima generazione pur rimanendo facile ed estremamente piacevole da guidare. La settima generazione della GTI è disponibile da giugno a partire da 30.100 euro
7 maggio 2013

La nuova Volkswagen Golf GTI non è una sportiva come tutte le altre. Anno dopo anno e generazione dopo generazione (sette) la gran turismo iniezione di Wolfsburg sposta in alto l'asticella del suo proverbiale connubio tra confort e prestazioni continuando a rappresentare un punto di riferimento, non solo nella sua categoria.

Rispetto ad inizio carriera, iniziata quasi per scommessa 1.900.000 esemplari fa, la Golf GTI che arriverà nelle concessionarie a giugno 2013 proporrà come sulla seconda e sulla terza serie la possibilità di scegliere tra due diversi livelli di potenza. Rispetto al passato, però, non sarà il numero di valvole (da 8 a 16) a fare la differenza tra una normale: un diverso step di centralina (+10 CV), un impianto frenante potenziato ed un differenziale autobloccante meccanico a controllo elettronico sono gli elementi chiave della punta di diamante GTI Performance.

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La nuova Volkswagen GOlf GTI viene per la prima volta proposta anche nella versione Performance

E' più sportiva, ma con eleganza

Disponibile con carrozzeria a tre o cinque porte (+850 euro) la nuova Golf GTI è lunga 4.268 mm, larga 1.799, alta 1.442 (passo 2.631) e si distingue dai modelli tradizionali non solo per i nuovi cerchi a cinque razze da 18" (596 euro i 19") ma anche per via della sottile linea rossa che corre nella parte inferiore della calandra e dei fari. Si fanno notare anche i nuovi paraurti, più taglienti nel look e dotati alle estremità di tre "baffi" di vaga ispirazione Audi R8. Dietro sono stati introdotti nuovi terminali di scarico cromati - di generose dimensioni - gruppi ottici con architettura a led ed uno spoiler superiore non particolarmente evidente grazie ad un raffinato gioco cromatico.

In generale la vettura appare più aggressiva, rispetto ad una normale Golf VII, anche per via dell'assetto ribassato di 1,5 cm. Più da "intenditori" invece la distinzione tra la normale GTI e la GTI Performance: a differenza del passato, dove Volkswagen giocava con le lettere rosse all'interno delle sigle di allestimento, per distinguere le versioni più potenti è necessario dare un'occhiata alle pinze freno anteriori, per entrambi i modelli rosse. Se riportano la scritta GTI in colore grigio allora si tratta di una Performance.

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Scopri le dirette concorrenti della nuova Volkswagen Golf GTI con il nostro Confronta Modello

Dentro: tra presente e passato

Gli interni della nuova GTI si rifanno chiaramente al passato: come la prima serie il pomello del cambio richiama le forme di una pallina da Golf ed i sedili offrono di serie il classico tessuto scozzese (2.042 euro la pelle, 730 l'Alcantara). Di serie anche le finiture in "carbonio", la pedaliera in alliminio ed il volante, che ad un'impugnatura più corposa ed una finitura in pelle con cuciture rosse affianca una parte centrale rotonda ispirata alla GTI originale. Tra le modifiche apportate si fa notare anche il nuovo fondoscala a 280 km/h (lancette rosse, numeri bianchi, sfondo nero) ed alcune modifiche al software del computer di bordo che ora integra anche la funzione cronometro. Il volume del vano bagagli passa dai 380 litri della configurazione a cinque posti ad un massimo di 1.270 litri abbattendo progressivamente (60/40) gli schienali posteriori.

Gli interni della nuova GTI si rifanno chiaramente al passato: come la prima serie il pomello del cambio richiama le forme di una pallina da Golf ed i sedili offrono di serie il classico tessuto scozzese


Di serie sono proposti il sistema di frenata automatica in caso d'urto, sette airbag, sedili sportivi, clima bizona, radio con schermo touchscreen da 5,8" a colori, Aux-In/USB/SD, Bluetooth, volante multifunzione, cruise control, sensore di pioggia e di luminosità e piano di carico variabile. A richiesta il cruise control con regolazione della distanza da chi precede (552 euro) i fari bixeno con orientamento automatico (1.621 euro) ed i sensori di parcheggio (557 euro).

Quattro cilindri, 220 o 230 CV

Come ogni GTI che si rispetti, però, è il motore ad avere un ruolo chiave nell'immaginario di clienti ed appassionati. Volkswagen nemmeno questa volta si è fatta trovare impreparata e per l'occasione introduce un'evoluzione del due litri, quattro cilindri ad iniezione diretta TSI in grado di erogare nella versione standard 220 CV a 4.500 giri e 350 Nm di coppia costanti tra i 1.500 ed i 4.400 giri e 230 CV a 4.700 giri ed un'estensione di 200 giri (arriva a 4.600) della coppia massima nella versione Performance.

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Gli interni della Golf GTI mantengono i tradizionali sedili a trama scozzese

Il 1.984 cc di Wolfsburg vanta dunque almeno il 100% di potenza in più rispetto ai 110 CV offerti dalla prima GTI pur vantando consumi ed emissioni estremamente contenuti: grazie ad elementi come l'iniezione diretta, lo start/stop, l'integrazione del collettore di scarico nella testata ed il sistema di fasatura variabile delle valvole con doppia regolazione dell'albero a camme, infatti, la GTI vanta un consumo inferiore del 18% rispetto alla Golf VI GTI (6 l/100 km) ed un valore di emissione di CO2 contenuto in 139 g/km (Euro6).

Tocca i 250 km/h

Le prestazioni vanno di pari passo con l'incremento della cavalleria, la riduzione di peso assicurata dal nuovo pianale MQB (da 1.393 della GTI VI si è passati ai 1.351 kg della VII) ed il miglioramento del coefficiente di penetrazione aerodinamica il cui valore "cx x A" passa dal precedente 0,73 m2 all'attuale 0,70: la GTI 220 CV passa da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi toccando una velocità massima di 246 km/h (244 con il DSG) mentre la 230 CV, che in Italia sarà disponibile per il momento con il solo manuale, tocca i 250 km/h (248 km/h) passando da 0 a 100 in 6,4 secondi.

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Per riconoscere la versione Performance occorre vedere se le pinze dei freni riportano la scritta GTI in colore grigio

Sterzo a demoltiplicazione variabile

Oltre al motore Volkswagen ha lavorato sodo anche su altri dettagli tecnici della GTI. Lo sterzo, ad esempio, vanta una rapportatura variabile non presente nei modelli tradizionali. Alle alte velocità le ruote girano meno, a tutto vantaggio di un comportamento meno nervoso, mentre nello stretto lo sterzo si fa più rapido tanto che ora bastano appena 2,1 giri (2,75 per le Golf "normali) per passare dal fine corsa si sinistra a quello di destra.

Sulla Performance c'è l'autobloccante attivo

Un sistema pensato per lavorare al meglio in presenza delle sospensioni a controllo elettronico DCC (1.013 euro) ma soprattutto con il differenziale a controllo elettronico della GTI Performance, che a differenza della "simulazione" offerta dalla GTI (che evita i pattinamenti ma a discapito della velocità della vettura) lavora per trasferire a terra i CV ed eliminare il sottosterzo con il Torque Vectoring (viene accelerata la ruota anteriore esterna alla curva). Un elemento, quest'ultimo, che in combinazione alla maggior potenza ed ai freni maggiorati (ant. autoventilati da 340 mm contro 314 e post. da 310 mm contro 300) offre un vantaggio alla GTI Performance un vantaggio di 8 secondi sulla pista del vecchio Nürburgring.

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Rispetto al passato la nuova Golf GTI appare ancora più aggressiva

Dal vivo: com'é fuori

Come tutte le Golf GTI che l'hanno preceduta anche la nuova Golf VII si presenta nel classico abito sportivo ma allo stesso tempo raffinato. E' una vettura pensata per essere notata ma non troppo e per andare forte ma senza mettere da parte il confort. Per avere qualcosa di più sportivo bisognerà attendere le R, in arrivo a fine anno ma con altri prezzi, anche se già dalla versione Performance ci saremmo aspettati qualcosa di più caratterizzante: limitare le differenze estetiche alla sola grafica GTI sulle pinze rosse è indubbiamente "democratico" nei confronti dei modelli "standard" ma riduttivo rispetto alle modifiche tecniche che distinguono i due modelli.

Dal vivo: com'é dentro

Gli interni della Golf GTI di settima generazione sono indubbiamente azzeccati ed in grado di unire elegantemente il presente al passato. Il tessuto scozzese usato per i sedili, ad esempio, è graficamente identico a quello della prima Golf GTI così come è di chiara ispirazione al passato il volante nel cui centro manca, però, il classico lupo simbolo della città di Wolfsburg (presente nella prima serie).

Come tutte le Golf GTI che l'hanno preceduta anche la nuova Golf VII si presenta nel classico abito sportivo ma allo stesso tempo raffinato

 

Molto intrigante, nella lista dei richiami al passato, anche la palla da Golf utilizzata come pomello del cambio, mentre nella lista degli elementi "nuovi" si fanno notare le finiture (carbonio e pedaliera in acciaio in particolare) che rendono più ricco, sportivo ed elegante l'abitacolo della GTI. Un abitacolo molto confortevole per quattro persone, in grado di offrire spazio anche ad un quinto passeggero ma soprattutto ai bagagli grazie a 380 litri ben sviluppati ed accessibili.

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Il motore 2.0 litri TSI è statp aggiornato. Ora non è solo più potente ma anche anche meno assetato

Multimedia: c'è anche Google Maps

In termini di multimedialità il sistema di serie offre già molto, soprattutto per quanto concerne l'integrazione con device esterni, ma è con il navigatore Discover Pro (1.703 euro) che la Golf dà il massimo di sé: lo schermo a sfioramento da 8" è piacevolissimo da utilizzare ed anche il software in dotazione appare semplice ed intuitivo. Volendo può sfruttare la connessione 3G per trasformarsi in hotspot o per sfruttare il potenziale delle mappe di Google Earth, davvero molto precise e belle da ammirare. Rimane, come nella normale Golf, il dislocamento un po' basso del display che costringe a spostare un po' troppo la vista dalla strada: fortunatamente quasi tutto quello che serve può essere comandato dal volante e controllato dal display al centro del quadro strumenti.

Su strada: è veloce ma facile

Su strada la GTI infonde sicurezza ma soprattutto eroga la sua prestazione con fluidità e "progressione": in particolar modo se dotata delle sospensioni attive DCC, la GTI vanta il confort di bordo di una normale Golf alle basse andature ed una precisione ed una velocità di risposta da vera sportiva quando si sceglie di utilizzare le modalità più sportive.

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Il navigatore Discover Pro può sfruttare le mappe di Google Maps

Una vettura adatta a tutte le situazioni, insomma, ma che in particolar modo nella versione Performance ha "scelto" di spostare ulteriormente in alto l'asticella delle prestazioni: rispetto alla normale GTI non si percepisce tanto la differenza di motore, anche perché i 10 CV sono compensati dai 31 kg portati in dote dalla diversa componentistica, ma piuttosto nel comportamento nelle fasi di guida più estreme, dove il differenziale autobloccante fa davvero la differenza. In accelerazione, in particolar modo fuori dalle curve strette, non solo si accelera più forte ma allo stesso tempo si guida con valori di sottosterzo sconosciuti ad auto di questa categoria e si sfrutta precisione del nuovo sterzo a rapportatura variabile, ben assistito in termini di servoassistenza.

La GTI di settima generazione è una vettura appagante, alla quale si possono chiedere grandi prestazioni ma anche confort di bordo

Piacevole anche con il cambio manuale

Il motore della GTI spinge forte sin dai bassi regimi ed arriva con una forte progressione sino ai 6.500 giri. Il rumore è molto pacato ai bassi regimi mentre quando si sceglie di affondare il piede destro la voce del quattro cilindri penetra in modo deciso nell'abitacolo facendosi accompagnare da un esaltante borbottio ad ogni cambiata del velocissimo DSG. Un discorso analogo vale anche per il cambio manuale, anche se i tempi di cambiata inevitabilmente si allungano: gli innesti sono corti, ben contrastati e non si rilevano impuntamenti, nemmeno nella guida al limite.

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La Golf GTI è disponibile con carrozzeria a tre o a cinque porte

Un cambio perfettamente intonato alla GTI, anche se il massimo della performance viene assicurato con il DSG: non parliamo tanto di prestazione assoluta ma di sfruttamento di elementi utili come il cruise control attivo (opzionale) che a differenza delle versioni con cambio manuale rimane attivo gestendo anche la fermata e la ripartenza della vettura.

In conclusione

La GTI di settima generazione è una vettura appagante, alla quale si possono chiedere grandi prestazioni ma anche confort di bordo. Davvero pregevole il comportamento dinamico della GTI Performance ma altrettanto valido, anche se meno efficace sul lento, quello della "normale" GTI ordinabile già da subito (a differenza della Performance) con il velocissimo cambio DSG a doppia frizione.

Pregi:
- Assemblaggio carrozzeria e finiture interne
- Comportamento su strada, GTI Performance in particolare
- Abitabilità: è molto spaziosa e pratica

Difetti:
- Visibilità posteriore. Indispensabili i sensori di parcheggio
- La GTI Performance non è (ancora) disponibile con il DSG

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  • Prezzo da 30.550
    a 66.950 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza da 428
    a 430 cm
  • Larghezza 179 cm
  • Altezza 148 cm
  • Bagagliaio da 273
    a 1.237 dm3
  • Peso da 1.304
    a 1.670 Kg
  • Carrozzeria Berlina
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