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È la nuova grande berlina cinque porte VW, auto non per tutti specie in Italia, ma cui tutti possiamo guardare per conoscere il nuovo corso stilistico del marchio tedesco. Uno “sguardo” particolare che potrebbe fare discutere secondo i gusti, comunque parte di un insieme pulito e ben filante, pur di una certa dimensione. Sviluppata sul pianale MQB, dotata di quanto serva oggi per viaggiare davvero molto sicuri, è lunga 4,86 metri la nuova VW Arteon; il bello viene però dentro, muovendosi e scoprendo quanto sappia aiutare alla guida.
Da vicino colpiscono i dettagli, di questa grande vettura tedesca per fine anni Dieci che, oltre lunga quasi 4,9 metri, è anche abbastanza larga 1,87, ma non alta: 1,45. A partire dal nuovo frontale ricco di elementi cromati orizzontali, a piena larghezza: su sei righe, capaci poi di trasformarsi in LED per i gruppi ottici, le due superiori. Dietro il lavoro stilistico si concentra per “alleggerire” l’impatto con gruppi ottici abbastanza sottili e affusolati, sovrastati da un lieve profilo aerodinamico. Un posteriore quasi serioso in cui non mancano cromature, meno che davanti e tre elementi inferiori: due “finti scarichi” ben fatti (che diventano veri sulle versioni benzina turbo 280 CV) e un estrattore centrale. Anche ai lati il tema del profilo cromato è ben presente, tanto intorno ai vetri quanto nella parte bassa, o nella finitura di targhetta con l’indicazione modello. Cerchio notevole, come piace agli italiani, da 20’’ (opzionale al 19’’ base) in contrasto per opacità e colore con il resto, risultando però graduale nel suo distacco. Una vettura apparentemente ordinaria da lontano, invece poi abbastanza personale da vicino, la sostituta della vecchia Passat CC.
Internamente è quello che ti aspetti da una moderna berlina top di gamma VW. Forme contemporanee e non fuori dagli schemi, ma un bel mix di plastiche morbide, pelle volendo bicolore e finiture satinate. La strumentazione è completa, con schermo frontale 12,3’’ ben configurabile (in stile “quasi” Audi) e una plancia che evidenzia parecchio la parte orizzontale, riprendendo il medesimo tema di righe cromate viste esternamente nell’anteriore della nuova Arteon. Infotainment gestibile su display 9,3’’ a comandi gestuali. Ovvia la condivisione funzionale con il mondo Apple (Car Play) e Android (Auto Mirror link). Il clima trizona è gestito però in modo canonico con elementi nella parte bassa, fronte leva cambio che è ovviamente un DSG, per l’Italia. La sensazione di comfort anteriore è confermata pensando alla Passat CC, con ottime regolazioni e una crescente presenza di comandi al volante. Anche seduti dietro, anche alti sopra la media, ci si sta comodi sulla nuova Arteon, con spazio per arti inferiori e capo (salvo essere davvero vicini ai due metri). Non mancano prese di alimentazione (12 e 220 V) USB e comandi clima; solo la parte alta di questo elemento comandi centrale limita il quinto a bordo. Bagagliaio ottimale, con 563 litri estendibili a 1557 e sedili inclinabili 40:60 più piccola apertura centrale, il tutto ovviamente accessibile senza attività manuali, per l’ampio portellone dal lunotto poco inclinato elettro-attuato.
La prima cosa percepita su una moderna berlinona come la VW Arteon sono le ottime assistenze alla guida. Pilot assist “autonomo” fino a 210 Km/h, limite che abbiamo provato su strade tedesche dove permesso. Davvero efficiente, con lettura di posizione e condizioni stradali per regolare attivamente la velocità, impostata, tenendo d’occhio i movimenti del conducente per eventuali problemi. Come? Qualora manchino reazioni del conducente per sonno o malessere, non solo avvisi acustici e visivi ma anche un graduale rallentamento e accostamento sino, in casi estremi, al parcheggio. Viaggiare comodi e sicuri ma anche abbastanza veloci, perché la motorizzazione più interessante per l’Italia, 2.0 TDI 240 CV, dona grande accelerazione (0-100 Km/h in soli 6,5 secondi) con cambiate alla soglia di zona rossa contagiri (intorno ai 4500 rpm) e similare regime per andare oltre i 200 Km/h (245 la velocità massima raggiungibile). Negli utilizzi più urbani o tortuosi, la Arteon che ricordiamo è dotata di quattro ruote motrici (priorità anteriore quando “non serva il dietro”) se lasciata andare con il proprio cruise adattivo è capace di rallentare gradualmente prima delle curve, ma anche di salire in velocità quando i limiti (che legge) lo permettano. Insomma, sensori, telecamere e radar, uniti al GPS, lascerebbero quasi dormir, pardon di alleggerir la tensione di guida, per qualche momento in più che su vetture vecchio stampo, o prive di sistemi parimenti efficaci, anche se si sta dentro un mezzo da 1828 Kg che viagga oltre 100 Km/h. Degne di menzione le graduali e adattabili reazioni di volante e sospensioni che, anch’essi, sono coordinati dall’elettronica, con i quattro Driving mode selezionabili vicino alla leva cambio. Certo, la sportività vera non le appartiene, con il suo passone da 2,84 metri, pur buono che sia il feeling sterzo e dotato di potenza il benzina sovralimentato (280 CV).
Stile, tipicamente VW ma in rinnovata e inedita impronta, seria e pulita con quel tocco di grinta, comodità, sicurezza: questi i tre elementi di rilievo per VW Arteon, che non nasce per correre o fare concorrenza alle vetture sportive vere, ma regala i suoi tanti contenuti godibili quando non ci si deve assennare nella guida, a quasi ogni velocità di cui è capace, senza rinunce di dotazioni e comfort. Gamma da 150 (diesel TDI) a 280 CV (Turbo benzina TSI) sempre a quattro cilindri e prezzi per l’Italia "relativamente" competivi, su certa concorrenza (connazionale o europea premium): a partire da 46500 euro, sino ai 55300 per le due top di gamma (sempre con trazione integrale e allestimento Sport, dedicato alle potenze da 190 CV e oltre).
Volkswagen
Viale G.R. Gumpert, 1
Verona
(VR) - Italia
800 865 579
https://www.volkswagen.it/it.html
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