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Dopo sei anni e 455.000 clienti acquisiti e soddisfatti, la Casa di Wolfsburg presenta la seconda generazione del suo veicolo commerciale che strizza l’occhio all’avventura. Parliamo dell’Amarok, che è a tutti gli effetti un pick-up di fascia alta (o premium, come si dice oggi). Adatto quindi al lavoro anche più duro, ma a suo agio persino sulle piste da sci delle località modaiole o nei paddock dei circuiti di motocross.
Siamo volati a Monaco per provare la nuova motorizzazione. Il V6 3.0 TDI di derivazione Audi prende infatti il posto del 2.0 TDI, che esce dal listino. Il nuovo propulsore è Euro 6 e viene proposto con tre potenze: 163 cavalli abbinato alla trazione posteriore e al cambio manuale a sei rapporti; 204 cavalli con trazione integrale 4MOTION inseribile manualmente e cambio a 6 rapporti (più ridotte) o con cambio automatico a 8 rapporti e trazione integrale permanente; 224 cavalli con cambio automatico a 8 marce e trazione integrale permanente. Le Amarok con cambio automatico (con convertitore di coppia) non dispongono delle ridotte, in compenso hanno una prima molto corta. Su queste troviamo il differenziale centrale Torsen, che ripartisce la coppia tra avantreno e retrotreno in modo ottimale anche in fuoristrada. In questo contesto il guidatore può sempre bloccare il differenziale posteriore per avere la massima trazione. E di serie c’è anche l’assistenza alla guida nelle discese più ripide.
L’Amarok si pone nella fascia alta del mercato, ma sorprendentemente costa meno rispetto al modello 2.0. Arriverà a ottobre con l’allestimento Confortline che parte da 35.950 euro abbinato alla versione 3.0 TDI da 204 cavalli. La motorizzazione meno potente non sarà distribuita nel nostro Paese e non sono previste al momento versioni a benzina o ibride.
In Germania abbiamo guidato su strada e in offroad la versione top da 224 cavalli; per lei la Casa dichiara consumi di gasolio pari a 7,6 litri/100 km con una produzione di CO2 di 199 g/km.
La nuova Amarok conferma dimensioni big con 5,25 metri di lunghezza e 2,23 di larghezza. Sono numeri importanti, che garantiscono una grande abitabilità e un vano di carico posteriore da record. Il design è in parte rivisto, ora ci sono linee nette, sia orizzontali che verticali. Il muso riprende lo stile delle ultime Volkswagen, soprattutto nei fari e nel taglio del paraurti. Sono rivisti gli interni, che ricevono una plancia dalla linea morbida, che ricorda quella della ultima Tiguan. Le plastiche sono un po’ troppo dure al tatto, ma non bisogna stupirsi; sono fatte per durare nel tempo e per sopportare gli usi professionali più gravosi.
Il pick-up sarà usato tanto anche nel tempo libero, con la famiglia al seguito. Per questo la sicurezza è tenuta in grande considerazione. Ci sono gli airbag frontali e laterali, debutta poi la frenata anti collisione multipla, che avvia una frenata automatica in seguito a un urto del veicolo.
La strumentazioni è chiara e ben leggibile. Ci sono tanti vani dove riporre gli oggetti e troviamo ben tre prese da 12V e una presa USB. L’abitacolo accoglie comodamente 5 persone e anche dietro la panca, pur essendo piuttosto rigida, è comoda e ospitale anche con persone di stazza robusta.
Il cassone posteriore dell’Amarok può ricevere un euro-pallet (sistemato trasversalmente) e pesi fino a 1.000 kg. Il pianale di carico ha una lunghezza di 1,55 m e una larghezza di 1,62 m per una superficie di 2,52 m². In ogni angolo è presente un occhiello utile ad assicurare il carico. L’altezza delle sponde è pari a 50 cm. Anche la capacità di rimorchio è impressionante e arriva fino a 3.500 kg. In Europa arriverà una versione di lancio full optional, denominata Amarok Aventura. Ha cerchi in lega da 20 pollici, assistenza al parcheggio, volante multifunzione, sedili in pelle Nappa, pedaliera in acciao Inox, fari bi-xenon, luci diurne a LED e listelli laterali sotto-porta illuminati da LED.
Iniziamo la nostra prova su strada, dove svetta il comportamento vellutato e silenzioso del V6 TDI da 224 cavalli. Il nobile motore di origine Audi non si sente, se non in piena accelerazione dove ha una sonorità infinitamente più piacevole rispetto a quella del precedente quattro cilindri di due litri. La spinta è piena già a 1.200 giri e il valore della coppia massima (pari a ben 550 Nm a 1.400 giri) rende persino leggera la vettura, che supera i 1.900 kg.
L’Amarok 3.0 V6 raggiunge i 193 km/h e tocca i 100 da fermo in 7,9 secondi. Il V6 garantisce quindi ottime prestazioni, che vanno di pari passo con un confort di alto livello. Il cambio a 8 rapporti è molto rapido e dolce negli innesti e anche il rollio del pickup è contenuto. Le sospensioni sono infatti tarate piuttosto rigidamente al fine di sopportare i colpi in fuoristrada così come i grandi carichi nel vano posteriore. Si avverte quindi qualche lieve movimento sulle asperità, che comunque non dà troppo fastidio ai passeggeri. Convince meno lo sterzo, che rinuncia alla precisione pur di garantire un’azione leggera e facile negli spazi stretti e sui percorsi accidentati. Le capacità offroad della nuova Amarok sono eccezionali, grazie alla grande motricità e alla poderosa spinta del TDI a sei cilindri. Col differenziale posteriore bloccato e grazie alla precisione di quello centrale Torsen, l’Amarok non conosce ostacoli. Occorre solo fare attenzione alle sue dimensioni extra large, che garantiscono sì capacità di carico da record, ma richiedono prudenza nei passaggi più angusti.
Volkswagen Veicoli Commerciali
Viale G.R. Gumpert, 1
Verona
(VR) - Italia
800400300
https://www.volkswagen-veicolicommerciali.it/it.html
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