Abbiamo provato su strada la vettura elettrica di serie più veloce al mondo. Accelerazione da Ferrari ed autonomia di 340 km, costa cara (più di 100.000 euro) ma assicura grandi emozioni, non solo in termini di guida
Follemente dedicata a tutte quelle persone a cui piace guardare "avanti" senza badare troppo al portafoglio (costa 101.822 euro) o alla vera utilità dell'oggetto in questione, ma anche a chi crede che un'auto elettrica sia inadatta per prestazioni ed autonomia alla società di oggi, Tesla Roadster è certamente una delle migliori rappresentanti della categoria auto elettriche oltre che una delle prime a scommettere sull'elettricità come unica forma di alimentazione per il propulsore.
Precursore dei tempi, visto che a differenza delle proposte ibride a marchio Honda e Toyota di inizio millennio il solo pensiero di arrivare in concessionaria con una vettura completamente elettrica era da considerarsi come fantascienza, Tesla Roadster ha iniziato a far parlare di sé attorno alla metà del primo decennio del Nuovo Millennio, per poi arrivare in concessionaria nel 2009.
Il Tesla Store di Milano è in via Cerva 31, angolo via Borgogna
Decine di milioni di euro di investimenti
Si tratta di un progetto di ampie vedute, in cui Elon Musk - Presidente ed AD dell'azienda di Palo Alto - ha investito più di cinquanta milioni di euro per creare un'azienda, una gamma di vetture, una piccola rete commerciale nelle città più inclini ad accettare nuove tendenze - uno di questi è a Milano - con l'intento diassicurare a Tesla un futuro fatto non solo di sportive di derivazione Lotus: in arrivo sono anche la quattro porte Model S ed una inedita SUV, che si vedrà con ogni probabilità sotto forma di prototipo al Salone di Ginevra 2012.
Grande affinità con Lotus e Daimler
Abbiamo parlato di Lotus Elise e non è stato certamente un errore. I contatti tra Deer Creek ed Hethel sono intensi alla stregua di quelli con Daimler (Mercedes-Benz e Smart, per intenderci), colosso per la quale Tesla ha fornito e fornisce consulenze in ambito di elettrificazione di alcune vetture, Smart in primis: ecco perchè la Roadster americana ricorda così tanto la cugina britannica, anche se le differenze sono più numerose di quanto l'aspetto lascia credere.
Il nostro "confronta modello" svela molte diversità tra la Lotus Elise e la Tesla Roadster nonostante la base tecnica dell'americana sia strettamente derivata da quella della race-car inglese
Come un Elise, anzi meglio
Attraverso il nostro sistema di comparazione "confronta modello", con il quale è possibile paragonare caratteristiche tecniche, prezzi, allestimenti e motorizzazioni di tutte le auto in listino dal 1977 ad oggi, si evince infatti che la Roadster è più lunga (3.945 mm contro 3.785), leggermente più larga (1.728 mm contro 1.719) e di pochi centimetri più alta (1.145 contro 1.117). Come se non bastasse anche il passo è differente, con un valore di 2.352 mm per l'americana e 2.300 mm per l'inglese.
Si ricarica al ritmo di 90 km/ora
Valori indispensabili per fare posto al pacco batterie agli ioni di litio costituito da 6.831 celle singole, studiato per ricaricarsi in 3,5 ore attraverso l'apposito sistema di ricarica Tesla da 240 Volt e 70 Ampere. Un valore eccezionale che in Tesla esprimono furbescamente in 90 km di autonomia/ora di ricarica, che scendono a 51 nel caso in cui si disponga del più semplice "connettore portatile" (6 ore) o 8 km/ora se si sceglie di collegare la Roadster "al muro" senza alcun sistema di ricarica specifico. Molti proprietari di Roadster, oggi oltre 2.100 nel mondo, considerano quest'ultimo cavo come "quello di scorta” e lo usano solo saltuariamente.
Le batterie della Roadster si ricaricano in 3,5 ore ed assicurano 340 km di autonomia
340 km d'autonomia
A conti fatti, dunque, Tesla Roadster è in grado di percorrere l'eccezionale cifra di 340 km con un pieno di energia: un valore che in Tesla ci dicono essere assolutamente reale e spesso verificato dai responsabili dei punti vendita di Montecarlo e Milano ogni qual volta ci sia bisogno di spostare da una parte all'altra una delle Roadster clienti: percorrendo a 120/130 km/h i 300 km d'autostrada, assicurano in Tesla, rimane nelle batterie un discreto margine di sicurezza da utilizzare per far fronte ad eventuali imprevisti.
Da 0 a 100 in 3,7 secondi
Un'autonomia degna di una normale Elise a benzina, verso la quale la Roadster non ha nulla da invidiare nemmeno in termini di prestazioni, anzi: ai "normali" 200 km/h di velocità massima (autolimitati), infatti, la sportiva americana affianca un valore di accelerazione in grado di far impallidire gran parte delle vetture più sportive e "cavallate" al mondo. Per passare da 0 a 100 km/h, infatti, alla Roadster Sport bastano 3,7 secondi mentre alla versione standard appena 2 decimi di secondo in più.
Un valore record che in Tesla hanno ottenuto sfruttando a loro vantaggio l'intrinseca leggerezza della parte telaistica, che nonostante le batterie pesa 1.260 kg (876 una Elise), e la potenza di un motore elettrico ad induzione da 375 volt: raffreddata ad aria l'unità eroga 370 Nm (400 nella versione Sport) di coppia massima da 1 a 5.400 giri/min che tra i 5 ai 6.000 giri (nel caso della Roadster standard o da 4.400 giri a 6.000 sulla più aggressiva Sport) si concretizzano in una potenza massima di 288 CV.
“I 288 CV ed i 400 Nm di coppia massima si concretizzano in un'esperienza di guida totalmente a sé, non solo per le prestazioni assolute che la Roadster è in grado di offrire ma anche per come questa prestazione viene fuori...”
Numeri che alla resa dei conti si concretizzano in un'esperienza di guida totalmente a sé, non solo per le prestazioni assolute che la Roadster è in grado di offrire ma anche per come questa prestazione viene fuori.
288 CV, 19.000 giri, senza cambio
A differenza di tutte le auto sportive dotate di "scheda prestazionale di pregio", infatti, la compatta coupé americana non emette alcun suono e non "puzza" di benzina. In comune con le altre, sempre che si vada su prodotti di rango, c'è una tecnologica assenza alla voce cambio, anche se in questo caso non viene compensata in alcun modo dalle palette up e down di ispirazione F1 che scenograficamente prendono il posto dell'ormai dimenticata cloche: la Tesla ha un solo rapporto che viene spinto senza soluzione di continuità da 1 a 19.000 giri.
Una sensazione strana, perchè l'accelerazione mozzafiato - degna di una moto supersportiva, di una Ferrari o di una Lamborghini dotata di tutti i sistemi di controllo di trazione e launch control - non viene mai interrotta da interventi meccanici: la velocità cresce in modo costante, senza i classici buchi tra una cambiata e l'altra, e solo la resistenza aerodinamica frena l'ascesa prestazionale della vettura ai 200 km/h che i tecnici Tesla hanno fissato come limite alla prestazione velocistica della vettura.
La Tesla Roadster passa da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi senza fare la voce grossa: il silenzio a bordo è "assordante"
Emoziona senza fare la voce grossa
Una prestazione "pura", che emoziona anche senza il rombo del motore in un assordante silenzio a tratti interrotto dagli inevitabili cigolii meccanici di assemblaggi e sospensioni o dal rotolamento degli pneumatici, ai quali si affianca un leggero sibilo di sottofondo emesso dal gruppo motore trasmissione: una vettura divertente, a suo modo in grado di dare una sferzata all'animo ecologico di chi la guida stimolandolo col pensiero di viaggiare al ritmo di una Rossa di Maranello con emissioni (apparenti, visto che produrre energia inquina meno ma inquina comunque) da bicicletta.
Un connubio gestito da un telaio che non ha certamente bisogno di presentazioni, seppur rivisto e corretto per ospitare il voluminoso pacco batteria ed adattare la ciclistica alle esigenze di un maggior peso: chi è abituato a guidare l'Elise, infatti, ritroverà nel telaio in alluminio dela Tesla una certa familiarità di risposta, anche se con le debite differenze dovute ai 400 kg che dividono i due prodotti.
“La Tesla Roadster è un'auto leggerissima in relazione alla potenza disponibile, incredibilmente veloce nei cambi di direzione e chirurgica negli inserimenti in curva, grazie anche ad uno sterzo che definire di derivazione "racing" è un'eufemismo”
Su strada: è una vera auto da corsa
La Tesla Roadster rimane però un'auto leggerissima in relazione alla potenza disponibile, incredibilmente veloce nei cambi di direzione e chirurgica negli inserimenti in curva, grazie anche ad uno sterzo che definire di derivazione "racing" è un'eufemismo. Come se non bastasse frena fortissimo, anche se bisogna insistere sul pedale, e tutto sommato mette poco in crisi nella gestione della potenza, vista la presenza del controllo della trazione. Di bello c'è anche che la Roadster, in pochi istanti, "perde" il tetto avvicinando il piacere di guida a quello che si può provare a bordo di una moto.
Salire e scendere dall'abitacolo di una Tesla Roadster non è cosa semplice. Una volta incastonati nel sedile, però, ospita piloti di tutte le taglie
A bordo: bisogna essere atletici
Di contro la sportiva americana vanta poco spazio a bordo, in particolar modo per riporre oggetti, una spartanità che è strettamente legata al concetto di risparmiare peso tanto caro a Lotus e rifiniture non certamente a livello di una tradizionale auto da centomila euro. Tolti questi "dettagli", che possono anche passare in secondo piano viste le peculiarità della vettura, rimane anche un difficile accesso all'abitacolo sia per pilota che per il passeggero: il brancardo è largo, il montante basso ed inclinato ed il volante, nonostante il ridotto diametro, non agevola certo le operazioni. Una volta incastonati nel sedile, però, anche una persona di 190 cm può stare comoda e godere di un'esperienza di guida che definire entusiasmante è poco.
In conclusione: Tesla è 20 anni avanti
In conclusione possiamo dire che il progetto Tesla non sia certamente quello di un'auto fine a sé stessa o frutto di un centro R&D di qualche gigantesco colosso dell'auto alle prese con la necessità di far vedere che sarebbe anche possibile affiancare un'auto elettrica alla normale produzione di serie. Si tratta di un'auto vera, con una autonomia notevole, estremamente divertente da guidare e venduta, in relazione alle prestazioni da Ferrari o da Lamborghini, ad un prezzo interessante. Inutile spiegare ulteriormente quale sia l'emozione che regala guidare una vettura come la Roadster: tra 20 anni sarà tutto normale. Per il momento non ci resta che suggerirvi di lasciar andare tutti i preconcetti e, se possibile, richiedere un test drive. I ragazzi del Tesla Store di Milano, a riguardo, sono a disposizione.
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