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Oggi parliamo di una delle vetture più affascinanti mai prodotte: la Citroën SM, un’auto che ha catturato l’immaginazione di molti, incluso il narratore, sin dalla sua infanzia. L'ho vista per la prima volta a Venezia, la SM era un’astronave su ruote, una combinazione di eleganza e tecnologia avanzata. Sotto il cofano si nasconde un motore Maserati, un elemento che ha contribuito a farla entrare nel cuore degli appassionati di auto. Presentata nel 1970, la SM era avanti anni luce rispetto alla concorrenza, con una produzione limitata a poco più di 2000 esemplari in Italia, il che la rende particolarmente rara e ambita.
Una delle innovazioni più notevoli della SM è il suo sistema di tergicristalli, che offre un'intensità variabile in base alle condizioni atmosferiche. Questo meccanismo, unico per l'epoca, non utilizza sensori moderni ma un motore che misura la resistenza della spazzola sul vetro. Un'altra caratteristica affascinante sono i fari, che si muovono in base allo sterzo grazie a un sistema idraulico, offrendo una visione migliore nelle curve. Tuttavia, per il mercato americano, questi fari furono sostituiti con modelli più tradizionali a causa delle leggi locali.
Parlando di design, la SM vanta cerchi in fibra composita, un'innovazione che risale ai brevetti NASA, e un sistema di sterzo che si adatta alla velocità dell'auto, rendendo la guida più reattiva. Le sospensioni idropneumatiche, un marchio di fabbrica Citroën, garantiscono un comfort di guida senza pari, permettendo anche di affrontare guadi e di viaggiare su tre ruote se necessario. Queste tecnologie, avanzate per l'epoca, sono state fondamentali per il successo della SM nel mondo dei rally, dove la sua stabilità e il comfort l'hanno resa una vettura vincente.
La linea della SM è altrettanto impressionante, con un coefficiente aerodinamico straordinario di 0,26, che la rende più efficiente rispetto a molte altre auto del tempo. Progettata da Robert Opron, la SM presenta curve sinuose e una coda tronca, frutto di scelte stilistiche innovative. Anche le versioni speciali realizzate da carrozzieri, come la cabriolet Mylord, hanno contribuito a far brillare il nome della SM nel panorama automobilistico.
Nonostante la sua bellezza e tecnologia, la SM ha affrontato diverse difficoltà commerciali, complici la crisi energetica degli anni '70 e i problemi finanziari di Citroën. Solo 13.000 esemplari sono stati prodotti prima che la produzione si fermasse, rendendo questa auto un oggetto da collezione. Chi ha la fortuna di possederne una o di guidarla sa che la SM è più di un’auto: è un’esperienza che porta con sé un pezzo di storia automobilistica, un testimone di un’epoca in cui l’ingegneria e il design si incontravano per dare vita a vetture indimenticabili.