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Ssangyong, resa popolare anche in Italia dal grande successo Rexton, sembra aver finalmente risolto i guai societari che l'hanno recentemente colpita e, grazie anche agli investimenti dell'indiana Mahindra&Mahindra, torna ad alzare la testa lanciando una nuova SUV pensata per aggredire i segmenti riservati alle Sport Utility medie/compatte con motori millesei turbodiesel e benzina da 115 e 128 CV.
Una vettura che cerca di fare dello stile il suo fiore all'occhiello - anche se alcuni elementi come il tetto sembrano aver preso un po' troppo spunto dalla concorrenza - proponendo linee importanti, solcate da nervature che danno carattere e sottolineano la forma dei parafanghi, in particolar modo di quello posteriore molto pronunciato.
Tetto nero, volendo dotato di cristallo apribile (Visual Pack, 950 euro, con cerchi da 18") la nuova Ssangyong Tivoli è lunga 420 cm, larga 180 ed alta 160 (passo 260 cm) ed offre una capacità del bagagliaio di 309 litri, che possono diventare 1.115 abbattendo gli schienali posteriori. Una vettura pensata per offrire buono spazio interno ma anche per fare spazio ad uno stile ed una qualità dei materiali più adatta ai mercati europei rispetto a qualsiasi altra vettura del brand coreano vista sino ad oggi. Tra le chicche del nuovo modello si fa notare lo schermo da 7" touch, che cela un completo sistema multimediale, la retrocamera di parcheggio ed il navigatore satellitare: quest'ultimo, però, non viene offerto di serie ma con un plus di 750 euro.
Design moderno, la plancia che si sviluppa sotto al grande schermo propone un secondo LCD per il sistema di climatizzazone bizona ed un cospicuo numero di tasti che rende più tecnologico l'insieme. Di certo per rendere l'abitacolo più completo è da segnare tra le opzioni anche il rivestimento in pelle (rossa) dei sedili anche se al prezzo di 2.200 euro: una cifra molto elevata ma in parte giustificata dalla presenza nello stesso "Hot-Pack" di ulteriori elementi di sicurezza (e di stile) quali i fari allo Xeno.
Sotto al cofano della Tivoli, per il momento, pulsa solamente il quattro cilindri 1.6 benzina da 128 CV. Dal prossimo luglio su questa motorizzazione saranno disponibili il GPL e la trazione integral ,mentre per il turbodiesel bisognerà aspettare il prossimo settembre, quando arriverà un'unità da 1.6 litri e 115 CV completamente nuova. 1.597 cc, sedici valvole, il quattro cilindri benzina della Tivoli vanta una coppia di 160 Nm a 4.600 giri e può essere abbinato ad una trasmissione manuale a sei marce o ad un automatico Aisin con convertitore di coppia e sei marce (1.800 euro): l'unità è sostanzialmente la stessa utilizzata da Peugeot sulle nuove 208 e 308 oltre che da Mini sulle nuove Hatchback. Le prestazioni parlano di una velocità massima di 160 km/h e di un consumo medio dichiarato di 13,9 km/l. Un valore in linea con una vettura che non fa del Cx o del peso (1.300 kg) i suoi punti forti.
Dal vivo: com'è fuori
La linea della Tivoli è senz'altro molto complessa, c'è evidentemente tanto studio alle spalle di queste forme e non si può certamente dire che il risultato non sia piacevole. Ben assemblata e dotata di finiture di buon livello la Tivoli è un'auto che si fa notare ed a cui stanno bene i colori sgargianti. Resta il fatto che che alcune soluzioni, come ad esempio quella del tetto, sanno di già visto e la cosa non aiuta quando si cerca di fare dell'originalità uno dei propri punti di forza.
Dal vivo: com'è dentro
Dove la Tivoli davvero stupisce non è tanto fuori quanto dentro. Il salto generazionale con le precedenti produzioni Ssangyong è davvero epocale e sorprende la qualità dei materiali plastici utilizzati per la plancia ed i pannelli porta: ovunque ci sia la possibilità di entrare in contatto con la mano le superfici sono di ottima qualità mentre dove le possibilità sono inferiori, con un occhio di riguardo ai costi, i tecnici coreani hanno deciso di utilizzare materiali più duri ma comunque dal look piacevole.
Buona l'ergonomia dei comandi, chiara la strumentazione, dove pecca la Tivoli è nel sistema multimediale, non all'altezza delle migliori competitor, e nella posizione di guida che è sì regolabile ma con elementi demodé come nel caso dello schienale che non vanta regolazione micrometrica ma a scatti.
Buono anche lo spazio per cinque persone: dietro si sta comodi e grazie anche al tetto alto ed alla generosa apertura delle porte anche i più alti non avranno di che lamentarsi prendendo posto nelle file posteriori. Discreto il vano bagagli: 309 litri non si può certamente definire una cubatura incredibile.
Su strada
Nell'attesa di provarla in abbinamento al più idoneo - almeno per l'Italia - motore turbodiesel da 115 CV la Tivoli dimostra di avere nel motore a benzina una soluzione interessante per gli amanti del cambio automatico e, soprattutto, del GPL: il primo, prodotto da Aisin, si è dimostrato nel corso della nostra prova molto a punto anche se "strano" da pilotare in modalità manuale (ha un tastino + o - sulla leva) mentre la seconda, quando sarà disponibile, potrebbe davvero rappresentare una scelta interessante per chi vuole abbattere in modo drastico i costi vivi.
I 128 CV, infatti, non sono sorprendenti pur rappresentando un valore assolutamente in linea con le esigenze di una vettura come la Tivoli che non nasce certamente per "mangiare cordoli" in autodromo. Tranquillo e silenzioso sino a 3.000 giri l'aspirato Ssangyong prende vita agli alti regimi accompagnato da un sound che non diventa mai fastidioso: buono il comportamento del cambio manuale, molto interessante l'automatico che si dimostra a punto. Nella norma i consumi: dopo 200 km percorsi ad andatura non propriamente "eco" abbiamo registrato una media di 12 km/litro.
Si comporta bene, senza eccessi, in ogni frangente e viste le scarse pretese sportive sorprende un po' che i tecnici Ssangyong abbiano optato per sospensioni così sportive
In termini di maneggevolezza la Tivoli dimostra di essere a punto ed anche per quanto concerne la tenuta di strada non c'è nulla da segnalare: la vettura si comporta bene, senza eccessi, in ogni frangente e viste le scarse pretese sportive sorprende un po' che i tecnici Ssangyong abbiano optato per sospensioni così sportive affiancate ad una gommatura così ribassata: un assetto leggermente più morbido, in termini di confort, non avrebbe guastato. Per gli amanti dei gadget ci sono anche diverse regolazioni della servoassistenza, Comfort, Normal e Sport, anche se la più interessante rimane la Sport.
In conclusione
La Tivoli è un'auto interessante per chi cerca un prodotto diverso dal solito ma soprattutto realizzato utilizzando materiali di buona qualità. Non stupisce per prestazioni ma dimostra di essere a punto nella guida, in particolar modo se dotata di cambio automatico.
Pro
- E' spaziosa
- E' piacevole da guidare
- Con il GPL sarà un prodotto molto interessante
Contro
- Lo stile è curato ma alcuni dettagli sono un po' troppo "ispirati"
- Manca il motore diesel
- Il bagagliaio non sorprende