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La Alpine A110 è une delle vetture più iconiche dello storia automobilistica, con un carattere e un fascino intramontabile, dopo una lunga carriera costellata di successi, è addirittura tornata in vita dopo 50 anni con una seconda generazione che ha lasciato tutti a bocca aperta, non solo per il design, ma, come da tradizione, anche per le performance. Se volete una delle vetture appartenenti alla prima serie di Jean Rèdèlè, fondatore dell’Alpine a Dieppe nel 1955, preparatevi a tirare fuori un minimo di 80.000 Euro, per una versione non in ottime condizioni. Se invece avete una Smart Roadster, invece, potremmo avere quello che fa per voi…
Si chiama Smarlinette. Crasi tra Smart e Berlinette, il vezzeggiativo con cui in Francia veniva descritta la piccola sportiva a cavallo degli anni 60 e 70. Proprio questo è il primo indizio che ci rivela l’identità della piccola riproduzione molto fedele all’originale. Philippe Chalot, un imprenditore con base a Quelet, in Francia, ha infatti realizzato un kit in fibra di vetro per la Smart Roadster, che la converte nell’iconica A110 prima serie. Risultato? Bèh sentiamo di dirci che questo umile appassionato un applauso se lo merita, per aver reso omaggio così fedelmente alla piccola sportiva. Il frontale è la parte più incredibile, mancano i particolari cromati sul paraurti (riprodotti anch’essi in fibra di vetro) ma le misure tornano millimetricamente dall’asse ruote in avanti e danno un impatto notevole all’auto anche di fronte agli occhi dei più esperti. Il passo e la struttura centrale della Smart, sono le parti che ‘tradiscono’ di più l’insieme, ma al retrotreno, nonostante l’altezza da terra maggiore, il lavoro replica in maniera davvero fedele le forme.
Troviamo gli stessi interni della Roadster, ci sono solo le nuove finiture per i sedili, in pelle con trapuntatura a contrasto che riprende la carrozzeria, inserti nel pannello porta e alcuni particolari in plastica verniciati. Sul volante invece c’è lo stemma della Smarlinette, dietro a cui si nasconde una bella storia. Non si è cercato di riprendere il logo originale, semplicemente i colori e la ‘A’ inserita all’interno (che si inspira alla A degli Avengers) formano l’acronimo in ricordo del padre di Philippe, Abel, scomparso non molto tempo fa.
Non ci sono stati interventi meccanici sulla vettura. C’è sempre il 700 cc 3 cilindri turbo da 82 CV che spinge una massa ancora più bassa, visto che la fibra di vetro ha fatto scendere il peso sotto gli 800 kg. Phillippe ci dice che volendo si possono raggiungere i 100 CV e accorciare i tempi del cambio automatico single clutch che è sempre stato il tallone d’Achille della Roadster. Ovviamente non abbiamo a che fare con una vettura prestazionale e ci sono sicuramente cose più entusiasmanti da guidare, anche se la posizione di guida molto in basso e fischio del turbo contribuiscono a rendere gradevole l’esperienza di guida. Esperienza di guida che vede il focus spostarsi sullo status. Questa è la vettura adatta per chi vuole sentirsi gli occhi addosso, ad esempio durante il nostro test più di una persona ci ha 'fatto cenno' con il sorriso sul volto, all'apparenza senza essersi accorto che sotto sotto non stavamo giocando un po' sporco. Ma è questo il bello, i meno esperti gioiranno nel vedere le forme di un'auto famosa e magari voi che vi eravate stancati del design della vostra Roadster riuscirete a guardarla con occhi diversi.
Quanto ci vuole per la Smarlinette? Se avete già una Roadster vi serviranno 16,540 Euro per il kit di conversione. Altrimenti dovrete munirvi di un esemplare in buone condizioni da sottoporre alla cura di Philippe. Per adesso sono già sei gli appassionati che hanno deciso di aggiornare la propria Smart e proprio mentre eravamo in visita una settima persona si è aggiunta