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Evoluzione è una parola che in Seat sembrano amare particolarmente e così, evitando di dormire sugli allori conquistati in pista e sul mercato (è una delle auto da corsa più vendute al mondo) con la Leon, per il 2016 la Casa di Martorell ha pensato di introdurre alcuni aggiornamenti tecnici che saranno disponibili come pacchetto di aggiornamento anche per chi ha acquistato la vettura lo scorso anno.
Il look, innanzitutto, mantiene ovviamente le forme della vettura di serie ma in termini di aerodinamica è cambiato un po' tutto, tanto da richiedere a Seat Sport la realizzazione di nuovi stampi: completamente rinnovati sono i paraurti anteriori e posteriori oltre che i passaruota, che ora vanno a coprire l'allargamento della carreggiata (1.950 mm davanti e dietro) con linee ancora più decise e mirate a canalizzare in modo più efficiente i flussi che corrono lungo la fiancata; una miglioria che fa il paio con le nuove prese d'aria anteriori studiate per lavorare con maggior efficacia rispetto alle precedenti anche in funzione del riposizionamento del radiatore dell'intercooler e del rifacimento della presa d'aria sul cofano, che attraverso uno specifico effetto Venturi velocizza il passaggio dell'aria dalla zona anteriore/bassa del paraurti a quella superiore migliorando, di fatto, il raffreddamento.
Migliorie che hanno consentito alla cinque porte spagnola (lunga 4.363 mm, passo 2.666) di migliorare notevolmente il coefficiente di penetrazione aerodinamica ed allo stesso tempo di essere più costante con le temperature di esercizio nei mesi più caldi. Il tutto senza dimenticare un leggero aumento del carico aerodinamico alle medie velocità dettato dal nuovo estrattore d'aria posteriore, che ora integra due linee di scarico laterali in luogo della precedente linea singola centrale.
Tante piccole novità che fanno apparire la nuova Seat Leon TCR molto diversa dal modello precedente e che, sostanzialmente, ottimizzano e rendono più efficiente il lavoro del 2.0 TSI da 330 CV abbinato ad un cambio Sadev a sei rapporti: il cambio, dotato di palette al volante, è a sua volta stato rivisto e corretto nella mappatura e nella meccanica per offrire migliori cambiate ed, anche in questo caso, temperature di esercizio più contenute.
Dotato di dischi da 362 mm davanti e 272 mm dietro l'impianto AP Racing frena ruote da 18" con canale 10" attraverso pinze racing a sei pistoncini. Il reparto ciclistico, tra le altre, vanta anche un affinamento delle sospensioni McPherson anteriori e multilink posteriori attraverso l'introduzione di nuovi ammortizzatori da corsa. La scocca, come al solito, è rinforzata attraverso l'uso di un roll-bar omologato che ha anche il compito di rendere più rigida la struttura. Peso a secco? 1.165 kg.
Guardandola di sfuggita la nuova Seat Leon TCR 2016 non è poi così diversa dalla precedente, perché in buona sostanza l'evoluzione ha evoluto i concetti stilistici iniziali ottimizzandoli in funzione della prestazione. Avvicinandosi, però, alla vettura ci si accorge che sono tantissime le differenze tanto che si può tranquillamente affermare come non vi sia area interessata dal passaggio da vettura stradale a "pronto corsa" che non sia stata evoluta. Molto belli i nuovi paraurti, bellissima nella visione dall'alto la forma dei passaruota posteriori e decisamente interessante lo sviluppo aerodinamico del retrotreno dove spicca il nuovo diffusore con gli scarichi laterali, davvero grintosi.
Non è poi così diversa dalla precedente, perché in buona sostanza l'evoluzione ha evoluto i concetti stilistici iniziali ottimizzandoli in funzione della prestazione
Tanta grinta anche dentro dove è evidente il lavoro di alleggerimento totale della scocca ma anche quello di affinamento delle varie componenti: è una vera auto da corsa ma è evidente come il Seat abbiano voluto curare nel dettaglio il posizionamento di alcuni dettagli ed il passaggio dei cavi e delle tubazioni degli elementi tecnici che compongono la vettura, a dimostrazione di come da un lato anche per questa TCR vi sia stato un approccio "industriale" da parte dell'azienda ma anche di come vi sia grande attenzione per il dettaglio ed una certa dose di attenzione verso il cliente e verso chi su questa vettura dovrà lavorare ogni weekend per farla rendere la meglio.
Bellissimo il posto guida: il volante è ricco di tasti (utili) ed è bello da impugnare, così come è degna di nota la fattura della pedaliera, tutta in alluminio, Bello anche il Dashboard AIM con personalizzazione Seat Sport: è grande, leggibile e riporta tantissime informazioni utili alla performance ed alla gestione della vettura in gara.
Il bello della Seat Leon TCR, l'avevamo già visto anche sulla versione Cup Racer (con cambio DSG) e sulla TCR di Valentina Albanese (vincitrice dell'Italiano 2015), è che il passaggio da auto stradale ad auto da corsa non ha reso troppo impegnativa e difficile da guidare la Leon. Questo non significa che la Leon TCR non è una vera auto da corsa, anzi - è certamente uno dei migliori prodotti racing degli ultimi anni - ... significa piuttosto che i tecnici della Casa iberica sono riusciti nell'intento di mantenere la comunicatività della Seat Leon Cupra di serie alzando drasticamente il confine della prestazione.
Quei 12 secondi che "ballano" tra una Cupra di serie ed una Leon TCR, dunque, non vengono ricavati a spese dei piloti ma sono frutto di un lavoro di evoluzione ed affinamento che ha reso incredibilmente piacevole e veloce tra le curve una vettura che, nelle versioni più tranquille, nasce per portare la gente al lavoro o in vacanza...
A bordo si respira subito un'aria racing, con sedili OMP da corsa estremamente avvolgenti ed una posizione di guida piuttosto bassa ed arretrata. Il volante ha una fattura, anche in questo caso, estremamente corsaiola e tutto è a portata di mano: una volta avviato il motore è un gusto sentirlo girare. La voce è simile a quella del modello precedente, anche se leggermente più amplificata dal nuovo sistema di scarico, ma quello che che sorprende è la spinta del propulsore TSI da 330 CV, che appare davvero inarrestabile. Una spinta che permette alla Leon di filare ben oltre i 240 km/h ben assistito da un cambio da corsa che spara le marce come fucilate, accompagnando il passaggio da un rapporto all'altro con un "clock" particolarmente racing.
Una volta avviato il motore è un gusto sentirlo girare. La voce è simile a quella del modello precedente, anche se leggermente più amplificata dal nuovo sistema di scarico
La tenuta in curva è eccezionale. La Leon appoggia e percorre le curve con una sicurezza ed una velocità sconosciuta ad un'auto stradale ma soprattutto lo fa senza perdite di aderenza, comunicando sempre al guidatore quello che accade sotto le ruote attraverso un ottimo sterzo ed un retrotreno molto comunicativo. Stesso discorso anche in staccata: la vettura tende ad aprire di retrotreno quel giusto che basta per aiutare l'inserimento in curva, ma senza essere nervosa o imprevedibile. Meno "interessante" la fase di uscita di curva: nelle marce più basse, come in tutte le vetture da corsa a trazione anteriore, i 330 CV si fanno sentire nonostante il differenziale autobloccante ed a manifestarsi è un leggero sottosterzo, che comunque si può mitigare lavorando su assetti più estremi e ponendo maggior attenzione all'uso del gas nelle fasi di accelerazioni più violente in prima e seconda marcia.
Molto bene anche la frenata: il pedale è pesante e molto racing nella sua impostazione ma trasferisce alle ruote un potere frenante incredibile oltre che una modulabilità sconosciuta agli impianti frenanti racing di precedente generazione.
La nuova Seat Leon TCR è dunque una vettura da corsa eccezionale con delle caratteristiche estetiche che la rendono particolarmente piacevole nella sua declinazione più estrema. Il prezzo di 110.000 euro + iva è certamente giustificato dal lavoro di evoluzione e performance che sta dietro a questo progetto e non è nemmeno eccessivo considerando il numero di campionati in cui questa vettura può prendere parte in tutto il mondo.
SEAT
Viale G.R. Gumpert, 1
37137 Verona
(VR) - Italia
800 100 300
https://www.seat-italia.it/
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