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Dopo averla conosciuta in ogni dettaglio nella nostra prova, è arrivato il momento di vederla in azione. Stiamo parlando della Rolls-Royce Wraith, una icona di eleganza e stile puramente britannica ma che rivela anche un'inaspettata anima sportiva.
Sotto la pelle: un V12 da oltre 600 CV
Andiamo a conoscere i tratti salienti di questa vettura superlussuosa con le parole del nostro #Mastertester Matteo Ulrico Hoepli: "la Wraith nasce direttamente con 2 porte, quindi niente chauffeur, ma una Rolls da guidare. Una classica comodissima, Gran Turismo. Quindi per passeggiare, viaggiare e perché no, avere una guida più dinamica (rispetto alle altre Rolls-Royce) magari su un bel passo di montagna o sulla Costa Azzurra, d’altronde ci sono 12 cilindri e oltre 600 CV sotto il lungo, anzi lunghissimo cofano. Le proporzioni esterne, sono inconfondibilmente da Rolls, ma grazie al tetto spiovente, sembra meno lunga dei suoi oltre 5 metri, ed è comunque circa 30 cm meno lunga delle sue sorelle quattroporte".
"L’auto è lunga 5,27 metri e larga 1,95 metri, con un interasse di oltre 3 metri, con il risultato di essere comodissima, ma non agilissima in curva. Sul megacofano “brilla” la iconica statuetta, che appare dal suo nascondiglio, quando si apre l’auto con il telecomando. I fari incassati, belli, piccolini e squadrati, sono uguali al resto della gamma Rolls, ed insieme alla griglia cromata caratterizzano il muso di tutte le “regine”, ma in questo caso la griglia arretrata di circa 5 cm rende leggermente piu sportiva l’immagine anteriore".
Dentro: si vive da signori
"Aperta la lunga portiera, si ha un vista quasi “mozzafiato” degli interni, difficile vedere qualcosa di più bello e meglio assemblato (molte lavorazioni sono tutt’ora a mano), per non parlare dei materiali pregiatissimi, nel mondo dell’auto. La nostra Wraith in blu brillante “Midnight Sapphire”, internamente dei rivestimenti in meravigliosa tonalità Tabacco. Pelle legni e metalli tutti intonati, comprese le porte che avevano un rivestimento di un particolarissimo legno con la speciale finitura “Canadel Panneling”, che si ispirano ai grandi Yacht".
"La seduta è molto comoda, quasi fin troppo rilassante, e tutti i comandi chiari e a portata di mano. Tutto è sovrastato dal grosso volante - caratteristica delle Rolls - ma dalla buona impugnatura e soprattutto che fa vedere molto bene la strumentazione. Quest’ultima, è resa “vintage” da uno sfondo bianco e dai numeri classici, ci è piaciuta molto, ed è molto chiara. Divertente al posto del contagiri l’indicatore di “riserva di potenza”, da gran signori!".
“Aperta la lunga portiera si ha un vista quasi “mozzafiato” degli interni. Difficile vedere qualcosa di più bello e meglio assemblato - per non parlare dei materiali pregiatissimi - nel mondo dell’auto”
"Il cambio è al volante, all’americana, quindi senza possibilità di scegliere i rapporti, non essendoci i paddles dietro al volante, molto elegante, ma con 632 Cv da gestire sarebbe stato carino potersi un po’ divertire. Abbiamo quindi una consolle centrale ordinatissima, rivestita in legno pregiato con pochi comandi, fondamentalmente il joystick multimediale (di derivazione BMW) che comanda tutte le funzioni del grosso schermo da 10 pollici. Bello e ben posizionato, dalla radio ai file musicali, al navigatore, completo, ma un po’ complicato da utilizzare avendo veramente tantissime funzioni".
Numeri da supercar
"Sotto il cofano della Wraith, pulsa (è proprio il caso di dirlo) un possente e oramai sempre più raro V12, di derivazione BMW, 4 valvole per cilindro e twin-turbo (uno per bancata) che va sviluppare - grazie ai 6,6 litri di cilindrata - ben 632 CV a 5.600 giri, ma soprattutto un incredibile coppia di 800 Nm disponibile da 1.500 a 5.500 giri, necessari per spingere come un nonnulla la pesante (oltre 2300kg a secco) GT della Casa di Crewe".
"All’accensione il motore è silenziosissimo, fino a circa 2.500-3.000 giri e spinge con elegante potenza l’auto, mettendo giù tutto: uscendo da un casello i giri salgono velocissimi, si sentono le due turbine ed i 12 cilindri lavorare e c’è anche un piacevole suono sportivo, mai fastidioso".
"L’auto schizza come fosse una supersportiva con lo Spirit of Ecstasy che sembra volare. Ma di fatto la vettura non invita a spingere, lo sterzo morbido e leggero non si adatta ad un guida veloce e la stazza dell’auto si sente sulle braccia. Purtroppo in qualche ripresa “morbida”, il cambio scala le marce, senza che ce ne sia bisogno, disturbando leggermente la fluidità del 12 cilindri".
“All’accensione il motore è silenziosissimo fino a circa 2.500-3.000 giri e spinge con elegante potenza l’auto mettendo giù tutto: uscendo da un casello i giri salgono velocissimi”
Le impressioni di guida di #Mastertester
"In città la Rolls, avendo un lungo interasse non è facilissima da guidare, bisogna abituarsi e prendere bene le misure, ricordandosi che “chiude” gli angoli. Per le manovre di parcheggio bisogna affidarsi ai sensori ed alla telecamera, sensori che secondo noi intervengono un po’ tardi, sarebbe meglio il bip qualche centimetro prima. Divertente come tutti guardino l’auto, sia per la bellezza sia perché non si sa mai che dentro ad una Rolls-Royce ci possa essere un principe...".
"Nelle strade larghe la Wraith si trova decisamente meglio, poi in autostrada meglio ancora, infatti si riesce a viaggiare in piena souplesse con rumore quasi uguale allo zero, belli comodi ascoltando il super impianto stereo da 1.300 watt e 18 altoparlanti. L’auto è comunque morbida anche se le sospensione adattive, tipo in curva, irrigidiscono l’auto tenendola sempre in traiettoria".
"Solo sulle strette statali del lago di Como abbiamo trovato “troppo“ lento l’adattamento delle sospensioni, anche qui si poteva mettere un bottoncino magico “Dynamic drive” per rendere un po’ piu rigida l’auto, dopotutto e’ la sportiva della gamma Rolls".
"I consumi, un dettaglio per chi compra una Rolls, sono comunque superiori ai 5 km con un litro da computer di bordo, e ben 7,1 km/litro per il ciclo combinato, dichiarati dalla Casa di Crewe. Onestamente visto il motore da ben 6.600cc con 2 turbo pensavamo consumasse di più...".