Renault Scenic | Un'autentica sorpresa! In positivo! [Video]

  • Voto di Automoto.it 7.5 / 10
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Un design curatissimo, interni che stupiscono. Certo, qualche piccola ombra c'è, ma si perde nelle opinioni soggettive. Oggettivamente, è un bel mezzo!
2 gennaio 2018

Un'autentica sorpresa. E' stata questo per noi la nuova Renault Scenic. Rivista rispetto al passato in un fil rouge che va indietro alla quarta generazione di Clio. Da quel momento, nuove linee, nuovo approccio ai vari segmenti, e tanta armonia. Non è però tutto qui. Scopritela in nostra compagnia.

Dal vivo: com'è fuori

Quattro metri e 40 di lunghezza, uno e 87 di larghezza, uno e 65 di altezza. Misure importanti che, completate dal passo di oltre due metri e 70 rendono bene l'idea del comfort di bordo. Davanti il cofano è particolarmente allungato, ma ciò non toglie spazio agli occupanti. I fari sono full led, e la dicitura Initiale porta con sè un bagaglio denso di opportunità a disposizione del driver e di chi salirà a bordo. L'ingresso è keyless, mentre i cerchi bicromatici da venti pollici donano le giuste proporzioni alla vettura pur non facendo perdere nemmeno una goccia di comfort a bordo. Dietro le linee dei gruppi ottici sono strette, ampio il paraurti, leggero a sufficienza il portellone, che si apre manualmente, a rivelare un minimo di 500 litri e un massimo di 1500 quando andremo ad abbattere i sedili posteriori. Come? Con un semplice click direttamente dal bagagliaio. La retrocamera è utile, nonostante la visibilità a bordo non manchi. D'altronde, su questa Scenic Initiale Paris non manca proprio niente, nemmeno i fari full led, nemmeno il clima automatico con l'opportunità di scegliere i flussi degli automatismi, nemmeno interni pregiati e nemmeno l'enorme tetto in vetro che porta parecchia visibilità. Si può rinunciare a qualcosa? Certo! All'head up display che sfrutta un visore in plastica non bellissimo.

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Dal vivo: com'è dentro

Saranno i sedili premium, sarà la versione Initiale Paris, ma riassumendo in poche parole si può dire che Renault Scenic abbia un approccio premium all'essenza del monovolume, solitamente multispazio e pensato per utilizzi svariati e non necessariamente lounge. Stavolta invece in Renault si sono superati, e la nostra definizione passa tutta o quasi dalla versatilità degli spazi a bordo. Il bracciolo centrale si sposta a seconda delle esigenze, così come i sedili posteriori che manualmente si muovono sulla slitta ad aumentare o diminuire lo spazio per le gambe o quello per il carico utile. I sedili anteriori invece si spostano elettricamente, ma è facile trovare la giusta posizione di guida nonostante il tunnel centrale non sia proprio minimal. Il volante è organizzato come svariate altre unità Renault, con il satellite per l'infotainment e le chiamate vocali, e la divisione del cruise control, qui adattivo. Il cruscotto è forse la cosa meno riuscita, perché uno spazio tutto sommato ampio viene sacrificato da alcune scelte discutibili che limitano molto la restituizione di un'informazione nitida e inequivocabile. A correre in soccorso è però il display centrale dell'infotainment, enorme, touchscreen, e orientato in verticale. Ha nella scarsa visibilità con la luce diretta del sole l'unica pecca, ma per il resto offre svariate possibilità all'utilizzatore finale, che trova pure la compatibilità con gli smartphone e una sezione musicale adeguata (e spinta anche da Bose, con il subwoofer nel bagagliaio proprio vicino alla gomma di scorta). Davanti si ha tutto sotto controllo, e il numero di vani portaoggetti è adeguato al pari dei comandi del climatizzatore. Solo i più alti hanno qualche minimo problema in una seduta che non scende più di tanto e quindi fa svettare più di quanto ci saremmo attesi. Poco male. Dietro invece si sta comodi, su tre vere poltrone, e ci sono dietro al tunnel centrale che arriva dal comparto anteriore il jack da 3.5 millimetri, 2 porte USB, 1 da 12V, un cassettino, mentre le bocchette del climatizzatore sono posizionate sulle portiere. Chicca retrò ma utilissima sulle portiere? Le tendine parasole!!!

Dal vivo: come si guida

A disposizione per questo test abbiamo una motorizzazione diesel da 160 cavalli, che ci consente anche un certo divertimento oltre alla tranquillità di consumi tutto sommato nella media. La coppia è di 360 Nm, ed è disponibile già in basso; l'accelerazione da zero a cento ferma il crono a 10.7 secondi e la velocità di punta sfonda quota 200 fermandosi a 208. Gli spazi di arresto? Molto molto contenuti, con un beccheggio che non infastidisce e un affondo sul pedale che non richiede una forza smodata. Il motore è elastico, e ci consente di percorrere 14 chilometri con un litro in città, 16 a limite autostradale, 21 se viaggiamo intorno ai 110. Il merito è dello start and stop, ma anche del selettore delle modalità di guida, che ci permette di influire su una serie di parametri che cambiano la nostra percezione della vettura che abbiamo tra le mani.

Il cambio automatico a sei rapporti rispetta la nostra guida senza mai imporsi ma anzi seguendo in maniera sorniona e intelligente le nostre sollecitazioni. Mancano i paddle, ma c'è la modalità sequenziale, con lo sterzo che si declina su un volante magari non bellissimo da un punto di vista di design ma certamente comodo grazie a un servosterzo che non si indurisce mai in maniera particolare. La tenuta sui cordoli autostradali e su percorsi meno agevoli è onesta, con Scenic che non si scompone mai nemmeno quando cerchiamo di lanciarla oltre l'ostacolo. Avevamo una piccola preoccupazione vista la spalla non abbondantissima degli pneumatici da 20 pollici, ma dopo averla guidata per centinaia di chilometri ci siamo ricreduti. Adatta ai grandi viaggi, offre un raggio di sterzata adeguato anche per la guida in città, dove i suoi quattro metri e 40 non sono mai un ostacolo. In più c'è l'assistente di corsia (sonoro o attivo), c'è il protezione dell'angolo cieco (che fa sorridere nella traduzione dal francese - ANGOLO MORTO), c'è la frenata assistita e c'è pure il cruise control adattivo. Unica pecca: sotto i trenta chilometri orari si stacca.

In conclusione:

Dedicata alle famiglie, Renault Scenic parte da 23.000 euro e nella nostra versione, la più potente diesel, tocca i 40.000 euro. E' un modello che noi sceglieremmo perché come tutte le monovolume ha la particolarità di consentire un utilizzo trasversale con uno spazio più che adeguato. In più, qui, Initiale Paris fa la differenza. In positivo. E' stata una autentica sorpresa, questa Renault Scenic. oScenicamente bella.

 

Pregi e difetti

Pro

  • Design Motore Esperienza di guida

Contro

  • Cruscotto Display centrale dell'infotainment poco visibile alla luce solare diretta

 

Voto
7,5

Scheda

Motore In prova
Cilindrata: 1.6 litri diesel
Numero cilindri: 4 in linea
Potenza: 160 cavalli
Coppia: 360 Nm a 1750 giri
Cambio: automatico a 6 rapporti
Trazione: anteriore
Consumo km/litro: 14 in città, 16 a limite autostradale, 21 intorno ai 110
Emissioni CO2 per km: 118 grammi

Prestazioni:
Velocità Massima: 208 chilometri orari
0-100: 10.7 secondi

Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 441/187/165
Passo: 273 centimetri
Bagagliaio: 495-1554 litri
Pneumatici: 20 pollici
Peso: 1689 chilogrammi

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