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Si è giocata con la Peugeot 2008 la leadership nel segmento B SUV ed oggi, a poco più di tre anni dal lancio, si presenta in concessionaria in una veste rinnovata e migliorata rispetto al passato: parliamo della Renault Captur, che si appresta ad arrivare in concessionaria con un nuovo pacchetto led (davanti e dietro) ed un lifting di alcuni dettagli pensati per renderla visivamente più giovane ed interessante.
Lunga 412 cm, larga 178 ed alta 157 (passo 261) Captur restyling propone anche nuovi colori di carrozzeria, con il blu petrolio e l'arancione Atacama a recitare la voce del padrone, e nuove tinte per gli interni che sono anche stati rivisti nei materiali: tra le novità anche i cerchi da 17" che vantano finiture inedite. Identico anche il volume del bagagliaio: 377 i litri disponibili che possono diventare 455 facendo scorrere i divanetti posteriori o 1.235 abbattendo gli schienali.
Tra le novità anche le plastiche, più morbide, ed una leggera rivisitazione della proposta che ora si basa su quattro allestimenti dotati, sin dalla base, di firma luminosa anteriore a led, cruise control, cruscotto con nuovi materiali soft touch e radio R&Go. Un allestimento più ricco che si completa con il Zen (con il clima manuale ed il touchscreen da 7") e si perfeziona con l'Intens che integra anche i sensori di parcheggio posteriori e lo Smart Nav Evolution con radio Dab. Allestimento molto completo per la Initiale Paris che vanta rivestimenti in pelle, sistema multimediale con android auto e telecamera di parcheggio. Non manca una Edition One (23.900 euro) per la fase di lancio (10-11 giugno l'inizio della commercializzazione) che vanta anche il tetto in vetro panoramico l'Easy Park Assist con sensori a 360° ed il Bose Sound System. I prezzi partono da 16.100 euro per la versione base.
La gamma motori si compone di due benzina e di due a gasolio: il primo è il tre cilindri TCe da 90 CV con consumi di 5,1 l/100 km, mentre il più potente 120 CV (anche con cambio automatico EDC a doppia frizione e 6 marce) è un quattro cilindri con un consumo medio dichiarato di 5,5 l/100 km. I diesel come al solito basano lo sviluppo della loro gamma sul 1.5 dCi, quadricilindrico ultracollaudato con due livelli di potenza: 90 CV, disponibile anche con cambio EDC ed la più potente declinazione da 110 CV, solo manuale. Per entrambi i dCi i consumi si attestano a 3,7 l/100 km.
La linea è sostanzialmente la stessa che l'ha resa popolare e molto apprezzata nei primi tre anni di commecializzazione ed i nuovi interventi estetici ne appesantiscono un po' il look nella zona frontale pur rendendo l'insieme più sofisticato. Nessun cambiamento per la fiancata, se non per il disegno dei cerchi in lega, mentre nella zona posteriore si fanno notare i nuovi gruppi ottici che riprendono lo stile della C luminosa (nel DNA di tutte le nuove Renault) triplicandola all'interno dei gruppi ottici posteriori per donare un effetto tridimensionale molto interessante.
Non cambia nulla per quanto riguarda lo stile dell'arredamento e l'ergonomia dei comandi (dove rimane scomodo il pulsante di attivazione del cruise control e piccola la strumentazione) ma i materiali, rispetto al passato, sono nettamente migliorati: gomma softouch è stata scelta per il rivestimento della plancia ma anche dei pannelli porta, che ora sono decisamente più piacevoli al tatto che in passato.
Il comfort di bordo è di buon livello e la sensazione offerta dalla seduta rialzata è piacevole: si controlla molto bene cosa succede attorno fatta eccezione per la 3/4 posteriore, dove non si vede nulla. Bisogna affidarsi ai sensori di parcheggio e (se disponibili) alle telecamere.
Abbiamo scelto di guidare la nuova Captur con il nuovo motore 1.2 TCe da 120 CV perché dei 1.5 dCi conosciamo già tutto: sono motori ricchi di coppia, discretamente potenti, solo un po' rumorosi in fase di accelerazione ma molto interessanti per quanto riguarda i consumi visto e considerato che si sta attorno ai 5 litri/100 km senza troppa fatica.
Il 1.2 TCe, invece, è una novità per Captur e come sulle altre produzioni Renault si conferma un motore piacevole da guidare e dotato di un brio interessante con l'avvicinarsi della zona rossa: molto ampia la curva di erogazione, discreto il livello di coppia (205 Nm) che consente di usare poco il cambio a sei marce. Niente male l'abbinamento con il sei marce EDC a doppia frizione, che tra le altre ha il pregio di essere costruito in Italia da Getrag.
Rispetto al diesel risulta più piacevole da guidare ed i 10 CV in più rispetto al dCi 110 non fanno certamente una grande differenza in termini di prestazioni ma comunque si sentono: non possiamo parlare di sportività, comunque, ma la più potente delle motorizzazioni è ben intonata ad un corpo vettura che vanta un assetto morbido ed uno sterzo non velocissimo ma una sicurezza in curva a prova di bomba. I consumi? 6 l/100 km. Niente male.
La nuova Captur si aggiorna con le ultime mode in campo automobilistico (led a profusione), perde un filo di eleganza formale ma dà l'idea di essere più curata che in passato. La vera differenza si trova all'interno dove spiccano i nuovi materiali, più morbidi rispetto a quelli duri e poco piacevoli al tatto del passato.
Renault
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