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La grande bellezza. Non ci viene in mente altro modo di definire Range Rover Velar, mutuando una formula usata in altri campi e che oggi sbarca su Automoto.it. Quanto ci siamo divertiti a bordo, e quanto siamo stati comodi. Un po' SUV, un po' fuoristrada. Di fondo: un modello tutto da scoprire.
Quattro metri e 80 di lunghezza, e un design tutto da guardare. Le linee sinuose fanno scomparire alla vista le due tonnellate di Range Rover Velar, che offre un appeal nuovo rispetto alle proporzioni alle quali siamo abituati. Sembra ispirarsi al passato, offrendo però novità dal punto di vista tecnologico, e in generale si respira tutta l'eredità dei Range Rover contemporanei e passati. L'altezza da terra cambia a seconda delle impostazioni delle sospensioni pneumatiche, e in generale la nostra Velar assume un approccio diverso alla strada o al percorso sul quale calarla. I gruppi ottici anteriori sono sobri ed eleganti, ovviamente full led, così come la griglia anteriore nera. I cerchi sono da 21: bellissimi per la strada, meno utili per il fuoristrada, ma contribuiscono certamente a dare ulteriore cattiveria a una vettura che graffia anche nel posteriore, dove i doppi terminali si aggiungono a linee stondate di notevole gusto. Il meccanismo di apertura e chiusura è ovviamente elettroattuato.
Dentro l'approccio premium è tangibile già di primo acchito, quando si ammirano le pelli scelte e ci si siede a bordo per la prima volta. I sedili sono completamente elettrici, con posizioni di memoria di guida memorizzabili. Anche il volante si può orientare in altezza e profondità, e nonostante l'ampio tunnel è semplice trovare la giusta posizione di guida. Particolarissimi sono i comandi sulle razze del volante, touchscreen e modificabili a seconda delle esigenze e delle visualizzazioni del quadro strumenti. Anche quest'ultimo è un display ben incastonato nella plancia: troviamo tutte le informazioni del computer di bordo, gli strumenti canonici ma digitali, e anche le indicazioni del navigatore satellitare. Al centro spiazza lo sdoppiamento su due schermi: sopra abbiamo l'infotainment vero e proprio, per la verità un'unità che nonostante sia touchscreen non offre un'altezza abbondantissima. Sotto gestiamo, tra gli altri, il selettore delle modalità di guida e le impostazioni dei sedili, che tra le altre funzioni hanno anche il pregio di massaggiarci nelle lunghe guide e in generale on demand. Sul tunnel si trova la consueta rotella del cambio automatico, tipica di Jaguar e Land Rover, su plastiche che solo in qualche minimo caso non appaiono del tutto solide. Dietro ci stanno comodamente anche tre passeggeri, con le bocchette del climatizzatore e la presa da 12v. Il portellone offre da quasi 700 fino a più di 1700 litri di capacità di carico utile. Peccato non si possano chiudere anche le serrature quando si chiude il bagagliaio.
300 CV. 3.0 turbodiesel. 700 Nm di coppia massima molto in basso. Si comporta in una maniera che non ti aspetti, Range Rover Velar. Di primo acchito sembra di guidare un benzina, e il motore spinto ci aiuta a librarci sulla strada pur restando sullo sfondo le quasi due tonnellate di peso. Velar accelera da zero a cento in 6.5 secondi, e tocca una velocità massima di 241 chilometri orari. Buono lo spazio di frenata, che richiede però tanta pressione sul pedale. La qualità non manca nemmeno in fuoristrada, dove possiamo guadare ruscelli e fiumi fino a 60 centimetri (dai 15 in su visualizziamo il livello dell'acqua), e dove possiamo bloccare i differenziali centrale e posteriore automaticamente, con una delle modalità di guida completamente automatica che si aggiunge alla discesa uniforme e alla capacità di partire da fermi anche con scarsa trazione. A sorprendere, su quello che penseresti essere esclusivamente un SUV, sono le qualità da fuoristrada, grazie alle quali possiamo pure scegliere il tipo di condizione sulla quale stiamo guidando. I tre grandi display, da quello della strumentazione fino ai due centrali, superiore e inferiore, ci aiutano molto anche se rimane sempre l'impressione che alcuni comandi siano sdoppiati e replicati. Le sospensioni pneumatiche fanno la differenza soprattutto per ridurre la resistenza aerodinamica: ci si alza o si abbassa di 4 centrimetri a seconda delle esigenze.
La sensazione che rimane dopo aver guidato a lungo Range Rover Velar è che a prescindere dalla potenza disponibile, ci si portano sempre dietro le quasi due tonnellate di peso. Lo spostamento dei carichi si sente come ci saremmo aspettati, e pur avendo 300 cavalli a disposizione non riusciamo fino in fondo a catalogare Velar come un modello sportivo. Probabilmente non vuole nemmeno averne le credenziali, eppure il divertimento non manca quando si imposta il selettore delle modalità di guida nella opzione più ruggente a disposizione. Lo sterzo è in linea con la vettura, la sensazione di guida sposta inevitabilmente la destinazione sempre più lontano in una accezione marcata da lungo viaggio. Anche in città, però, Velar si comporta in maniera dignitosa: scarso effetto pullman, zero vibrazioni quando si rientra dallo start and stop, una maneggevolezza che trova nella linea di cintura alta l'unico fattore al quale abituarsi nella guida nel traffico. Il cambio è un'unità automatica a otto rapporti perfettamente in linea con il design e le prestazioni del modello. Ci sono anche i paddle.
L'assistente di corsia è attivo, e anche l'angolo cieco ci aiuta quando alle nostre spalle arriva un veicolo contro il quale rischieremmo di andare a sbattere (o al quale taglieremmo la traiettoria). La frenata di emergenza è un sistema che funziona senza pecche, ma l'alta personalizzazione degli interni è il vero valore aggiunto di questa Range Rover Velar.
Gli optional a disposizione sono innumerevoli: si va dalla telecamera posteriore ai sedili riscaldabili, all'hi-fi performante fino alla tecnologia full led matrix per i gruppi ottici. In generale, si respira un approccio premium su moltissimi aspetti, e non si registrano che risibili cadute di stile su alcune plastiche. La telecamera posteriore, pur essendo del tutto decisiva nelle manovre, gode di un'altezza secondo noi non adeguata dal punto di vista dell'interfaccia. La complicità sta nell'organizzazione del sistema infotainment, splittato in due schermi (più quello della strumentazione) e pertanto non abbondante nella parte incastonata nella plancia.
E' un SUV che stupisce in più di un senso, Range Rover Velar. La potenza che ti trovi tra le mani, e insieme le doti off road importanti ne fanno un modello completo ed esclusivo. Si parte da 55.000 euro, si raddoppia giungendo a 112 per la First Edition, nel nostro caso si sfonda quota 100 e si arriva a 105.000 euro. Tanti? Sì. Li vale? Sì. In generale, pensiamo che Velar sia destinata a una nicchia di proprietari esclusivi, che si vogliono far guardare pur restando sobri e non certo del tutto appariscenti. La compreremmo? Sì.
Motore In prova
Cilindrata: 3.0 turbodiesel
Numero cilindri: 6 a V
Potenza: 300 cavalli
Coppia: 700 Nm a 1500 giri
Cambio: automatico 8 rapporti
Trazione: integrale permanente
Consumo km/litro: 8.5 in città, 11.5 a 130, 13 a 110 orari
Emissioni CO2 per km: 167 grammi
Prestazioni:
Velocità Massima: 241 chilometri orari
0-100: 6.5 secondi
Misure:
Lunghezza/Larghezza/Altezza in cm: 480/203/167
Passo: 287 centimetri
Bagagliaio: 673-1731 litri
Pneumatici: 21 pollici
Peso: 1959 chilogrammi
Land Rover
Via Alessandro Marchetti, 105
Roma
(RM) - Italia
800 904 400
https://www.landrover.com/index.html
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