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Cheltenam, Inghilterra – La si aspettava oramai da mesi, si era vista a New York. Dopo quasi 2 anni di avvistamenti e spy-foto, finalmente siamo di fronte ad uno dei miti del fuoristrada e dei SUV “da sogno”: la nuovissima, incredibile e performante Ranger Rover Sport MY 2013 (proposto a partire da 67.000 euro). Diciamolo subito, senza troppi preamboli, e’ “Tanta Roba”: design, motori, prestazioni, off road, comodità, guida ed emozioni. Praticamente in tutte le situazioni la Sport ci ha colpiti, ci ha fatto divertire. “Good Job Land Rover !”
Iniziamo a spiegare cosa è stata Range Rover Sport per Land Rover. Di fatto nata come costola della nuova Discovery, nel corso della gestione Ford, la RRS, ha significato per la prima volta appeal del brand: non solo per appassionati e Gentlemen, ma è stata un auto che, oltre alle qualità fuoristradistiche, era vista come oggetto del desiderio e voluta da tutti. Morale: record di vendite ogni anno, con migliore anno nel 2012, per un totale di circa 415.000 veicoli venduti.
Questo non solo ha indicato la via per Land Rover di come sopravvivere in un mercato auto sempre più competitivo: facendo sì auto esclusive per alcune nicchie, ma da cui derivare auto di appeal per tutti - vedi l’Evoque dall’uso comune semplice, anche se dimostra il DNA Land sempre con capacità 4x4 notevoli - di fatto comunque apprezzate da tutti i guidatori che devono scontrarsi sempre più con un meteo imprevedibile e strade non sempre in ordine.
Da ciò sono nate, la Evoque, successo incredibile, soprattutto per il design “estremo” voluto da Gerry McGovern, e quindi la Range Rover Sport MY 2014, che sarà in consegna a fine settembre in Italia, ma già oggi prenotabile nelle concessionarie con un prezzo a partire dai 67.000 euro della versione Turbodiesel V6 da 249 cv esente dal super bollo, già con una discreta dotazione di bordo.+
Estetica Elegante e dinamica : più Vogue o più Evoque?
La Range Rover Sport è veramente un'auto importante, si notano subito tutti i particolari curatissimi, alla ricerca di linee dinamiche, per rendere un'auto, di comunque 4,85 metri, larga quasi 2 metri e con un passo di 2,92 metri, sportiva e moderna: “Dramatic Design”, come ci spiega il Capo Designer Gerry McGovern. Più corta della sorella grande, la Vogue, di ben 15 cm da cui eredita il telaio, e più lunga della precedente RRS di circa 6 cm, ma più larga e soprattutto con un interasse ben maggiore (circa 17 cm), proprio per dare più abitabilità posteriore.
Gerry McGovern, “geniaccio” dell’Evoque, ci spiega che ben il 75% dei componenti e’ stato cambiato rispetto alla Range Rover “classica”, ma soprattutto sul davanti le somiglianze ci sono, a nostro parere, e anche fin troppe: si poteva lavorare su fari, cofano e griglia per differenziarla maggiormente, magari con forme un po’ più spigolose e quindi da dura, come la vecchia Range sport uscita nel 2005, che tanto fece scalpore.
Indubbiamente le linee più morbide, avranno vantaggi nel conquistare più clientela, magari da possessori di ML, X5 etc. e fanno bene ai consumi. I fari sono molto belli e si allungano sulla fiancata, imponente, che fa capire che nei guadi, fino a ben 85 cm si va tranquilli, linee di cintura alta con i parafanghi pronunciati ed una minigonna laterale, queste linee accompagnano fino al posteriore, secondo noi la parte più originale, e che era la parte meno riuscita della prima serie (pesante e con la gomma di scorta a vista). Grazie alla linea di cintura che si alza e allo spoiler molto pronunciato che scende, la coda appare rastremata, sportiva, con i fari squadrati bellissimi, che danno un tocco classico e che richiamano la sorellina Evoque.
L’effetto viene accentuati dai due scarichi a vista, tondi, forse un po’ old style, abbastanza ravvicinati e separati da una “finta” piastra in materiale plastico che non abbiamo trovato né bella né di buon materiale (al primo fuoristrada si è staccata), forse visto il livello di prezzo dell’auto si sarebbe potuto fare di più, le piastre in alluminio “off road” sono optional anche davanti.
Estetica Interna: grande qualità di materiali e first class per i passeggeri
Entrare in una Range Rover è come al solito un'esperienza: nulla è lasciato al caso, gli interni pieni di materiali degni di una Limousine, il tutto condito con un British Style (molto amato e voluto dal papà Gerry McGovern) sono inconfondibili. Iniziamo da una cosa che ci è molto piaciuta: i sedili, comodissimi.
Finalmente dei sedili ben disegnati, pelle ottima, con ergonomia praticamente perfetta, avvolgenti ma che fanno ben appoggiare la schiena. Una volta seduti, ci si regola il bel volante (uguale a quella della sorella maggiore) che a noi piace molto: non è troppo sportivo, elegante fra pelle ed inserti alluminio, ed ha i comandi ben posizionati soprattutto i micro satelliti a destra e sinistra rispettivamente per regolare il Cruise Control (adattivo optional), ed il sistema multimediale, sound & music.
La strumentazione è completa e ben disegnata, abbiamo avuto a disposizione quella “digitale”, il top di gamma, che mostra dei tachimetri e contagiri tradizionali ma di fatto sono virtuali, l’elemento più bello sono le marce, bene in vista al centro delle sfere contenenti i numeri, che quando si mette la modalità Dynamic, diventano rosso corsa, chiari e aggressivi. La cornice che invece avvolge gli strumenti, che fa il verso rovesciata alla cornice centrale multimediale, non ci è piaciuta, incapsula troppo gli strumenti, in basso, e toglie dinamicità.
“Entrare in una Range Rover è come al solito un'esperienza sensoriale: nulla è lasciato al caso, gli interni sono pieni di materiali degni di una Limousine”
La consolle centrale è caratterizzata dal grosso schermo multimediale da ben 8 pollici che ha tutti i comandi touch, comodo ed intuitivo anche se non velocissimo. La parte più bella è forse la zona cambio ed aria condizionata, elegante e sportiva, sia in finitura “Alu” che in legno pregiato. Comodi i comandi, intuitivi nella loro funzione, al contrario di tante altre consolle complicate. La cloche del cambio, l’oramai noto ZF 8 marce, è nel posto giusto, comoda da utilizzare anche se non precisissima negli innesti Neutral/Retromarcia elettrici, che sono molto sensibili e bisogna (forse anche perché avevamo la guida a destra) farci l’abitudine.
Passeggeri in prima classe
I passeggeri sulla Range Rover sport, avranno ben poco da dire. Comodità assoluta, spazio per le gambe, tanto, soprattutto rispetto alla vecchia il cui difetto era proprio il limitato spazio posteriore. In più, ed è da sottolineare, le Range da sempre non hanno il passante interno dell’albero di trasmissione e quindi si sta comodi anche in 3 adulti, una rarità nelle auto con trazione 4x4. Bello ed esclusivo il sistema di intrattenimento multimediale posteriore, con video incastonato negli appoggiatesta anteriori. TV, musica, games, insomma ci si può dimenticare di essere in viaggio.
Bagagliaio ampio e con “sorpresa”
Il bagagliaio ha anch’esso guadagnato spazio, +9% rispetto al modello precedente, con un totale notevole di 784 litri e con i sedili posteriori abbassati ben 1.761 litri, e grazie anche alla soglia piatta ed al portellone elettrico si può stivare facilmente molto bagaglio. Per le famiglie numerose viene offerto anche con i 2 posti aggiuntivi, adatti più ai bambini , che sono completamente elettrici quindi in pochi secondi la regina del fuoristrada si trasforma in un lussuoso minivan. Purtroppo non abbiamo potuto provarli in quanto le auto a nostra disposizione erano a 5 posti. Proprio nel bagagliaio abbiamo trovato, secondo noi, la seconda sbavatura sulla qualità, ovvero la soglia battente sul telaio è in plastica, poco curata e di qualità mediocre, si poteva con poco fare meglio.
Telaio, cura dimagrante all’alluminio: -420kg
Il nuovo telaio della Range Rover Sport è lo stesso della Vogue ma adattato per una maggiore dinamicità. E’ completamente in alluminio, con quindi diversi vantaggi: maggior leggerezza, pesa quasi 400kg meno della precedente, ha un maggior rigidità, +25%, e l’alluminio utilizzato è per gran parte riciclato, con benefici per l' ambiente.
Le sospensioni indipendenti sono in alluminio, con doppi bracci oscillanti anteriori e un avanzato sistema multi link al posteriore. L'escursione delle ruote è da primato (260 mm anteriormente e 272 mm posteriormente), per un'articolazione eccezionale di 546 mm che consente di affrontare agilmente anche le situazioni più difficili, ed è ai vertici assoluti fra le SUV.
La luce massima dal suolo aumenta a 278 mm (+51 mm); il sistema di sospensioni pneumatiche varia automaticamente fra due altezze di marcia, e l'innovativo sistema Terrain Responsi 2 seleziona automaticamente il programma più opportuno. Una funzione automatica, attivata da sensori, alza il veicolo di 35 mm quando necessario. In più c’è l’esclusivo Wada Sensor, che grazie alle telecamere negli specchietti, alzano l’auto in caso di guado. Le sospensioni possono essere inoltre ulteriormente estese di altri 35 mm con comando manuale. Gli angoli di attacco per il fuoristrada sono 33° all'anteriore e 31° al posteriore con 27° di dosso.
Trasmissione 8 marce e trazione integrale al top
Tutte le motorizzazioni - benzina e diesel - della nuova Range Rover Sport sono abbinate all'evoluta trasmissione ZF 8HP70 a 8 rapporti, controllata elettronicamente e tarata dagli ingegneri Land Rover per un cambio di marcia inavvertibile, una risposta rapida e ridotti consumi. Con gli otto rapporti ravvicinati, i cambi di marcia sono quali impercettibili, e ognuno di essi viene completato in soli 200 millisecondi.
“Per la prima volta su una Range Rover si può scegliere fra due diversi sistemi di trazione integrale, entrambi molto sicuri ed efficaci in quanto permanenti”
I comandi comprendono il cambio sportivo a cloche, più l'opzione dei paddle-shift al volante. La più ampia distribuzione dei rapporti, il rapporto lungo dell'over drive e il fatto che non vengono aperte più di due frizioni interne alla volta, lo Start & Stop, contribuiscono alla riduzione dei consumi e delle emissioni.
Trazione integrale, per la prima volta 2 diversi sistemi
Per la prima volta su una Range Rover si può scegliere fra due diversi sistemi di trazione integrale, entrambi molto sicuri ed efficaci in quanto permanenti, quindi sempre attivi, anche in discesa. Il primo, il classico Land, per fuoristradisti, comprende una scatola di riduzione con le ridotte, per il fuoristrada più impegnativo, con una suddivisione di default della coppia 50/50.
La trazione ottimale è mantenuta grazie alla frizione elettronica multidisco nel differenziale centrale, in grado di ripartire la coppia in qualsiasi percentuale, fra il 100% all'asse anteriore e il 100% a quello posteriore. Le ridotte, grazie ad un sistema sincronizzato "shift on the move", permettono di passare dalla gamma bassa a quella alta in movimento, fino alla velocità di 60 km/h, eliminando la necessità di arrestare il veicolo.
Il secondo sistema di trazione integrale 4x4, meno specializzato, è 18 kg più leggero, e presenta una scatola di riduzione a singola velocità e differenziale Torsen, con distribuzione della coppia di default 42/58 (anteriore/posteriore), che privilegia la trazione all'asse posteriore. Ne consegue una dinamica di guida più sportiva, quasi da trazione posteriore, abbinata a un buon comportamento in fuoristrada. Il differenziale centrale Torsen varia la distribuzione della coppia fra il 62% all'anteriore e il 78% al posteriore, secondo le condizioni e dell'aderenza a disposizione.
Trazione Integrale Dinamica grazie al Torque Vectoring
Per ottimizzare trazione e stabilità anche nelle situazioni più estreme, i modelli più potenti della Sport sono equipaggiati con il Dynamic Active Rear Locking Differential, in combinazione con la trazione integrale a due gamme di velocità. Questo differenziale posteriore bloccabile è stato anch'esso ottimizzato per operare in sinergia con il sistema di Torque Vectoring, il controllo di coppia in curva che riduce il sottosterzo, ed il Terrain Response 2 per la guida in fuoristrada.
Questi sistemi, abbinati al Dynamic Response (un controllo del rollio con tecnologia bicanale), rendono la nuova Range Sport quasi una sportiva di razza, a questa modalità si accede ruotando la manopola del Terrain Response sulla posizione Dynamic, che come dicevamo rende anche tutta la strumentazione digitale di colore Rosso Corsa.
Le altre modalità del Terrain Response, sono AUTO, che appunto gestisce la maggior parte delle situazioni, adattando allo stile di guida ed al terreno risposta delle sospensioni e trazione. Le altre 4 posizioni, sono per il fuoristrada specializzato, alzano l’auto, ed adattano la trazione e la risposta dell’acceleratore, in opzione si possono inserire le ridotte. Noi abbiamo utilizzato la posizione MUD & SNOW, ed è incredibile quanto l’auto aiuti il guidatore nei passaggi più scivolosi e difficilmente (anche in mezzo a guadi e fango alto 30cm) si sente l’auto perdere il controllo.
Motori, potenti e progressivi e con consumi ottimizzati
I motori disponibili sulla Ranger Rover Sport sono di fatto 4 e declinati in diverse potenze. Due i benzina, il 5.000 cc turbo da 510 cv ed il 3.000 cc turbo da 340 cv, non importato in Italia. Due i diesel, il v6 turbo 3.000 cc declinato in 2 livelli di potenza 249 cv e 292 cv e si aggiungerà più avanti il 4.400cc sempre turbo da 339 cv con “coppia” monstre.
Già annunciato, l’interessantissimo ibrido con autonomia estesa (si parla di 20-30 km in modalità full-electric) che sarà abbinato al motore v6 turbodiesel da 249 cv. Importante da notare che tutti i modelli con TDV6, SDV6, 3.0 S/C e 5.0 S/C sono disponibili con l'avanzato sistema Stop&Start, che riduce i consumi del 5-7%.
Abbiamo potuto testare i due motori più interessanti per l’Italia. Partiamo con il diesel da 249 cv (all’estero declinato in 258 cv), che è accreditato della potenza massima a 4.000 giri e di una coppia di ben 600 Newton metri a 2.000 giri, con un consumo nel ciclo combinato di 7,3 litri per 100 km ed emette 194 grammi di CO2 per chilometro, il tutto con uno 0-100 in soli 7,6 secondi.
All’accensione e’ veramente silenzioso, merito anche dell’abitacolo super insonorizzato (anche in pista alle altissime velocità). La RRS, grazie anche all'ottimo cambio ZF a 8 marce, procede spinta da un motore sempre pieno e con potenza a disposizione, soprattutto dopo i 2.000 giri.
Il Range Rover Sport in azione all'interno di un Boeing 747
Quando si usa il cambio in manuale, ad esempio con la settima inserita, vediamo che la ripresa c’è comunque da soli 1.200 giri. Dopo i 2.000 giri e fino ai 3.500 c’è veramente tanta birra, in qualsiasi marcia, con un allungo fino a circa 4.300 giri. Divertente da guidare al limite usando il cambio, molto veloce, con i paddle in stile F1, oppure usando l’automatico in souplesse per godersi il bellissimo panorama del Galles. I consumi ci sono sembrati onesti, ovvero attorno ai 10 con un litro, anche se in autostrada a velocità costante, 120 o 130 km ora, si fanno circa 12-13 km al litro. Mica male per un'auto da oltre 2.115 kg.
“Già annunciato, l’interessantissimo ibrido con autonomia estesa, che sarà abbinato al motore v6 turbodiesel da 249 cv. Da notare che tutti i modelli con TDV6, SDV6, 3.0 S/C e 5.0 S/C sono disponibili con l'avanzato sistema Stop&Start, che riduce i consumi del 5-7%”
Poi saliamo sul mito, la Range Rover Sport HSE Dynamic con motore da 510 cv a 6.000 giri, con coppia di 625 Nm a 5.500 giri, un razzo da 0-100 in 5,3 sec. I consumi normalizzati nel ciclo combinato sono di 12,8 litri per 100km ed una CO2 di 298g/km, la velocità massima autolimitata a 250 km/h. Veramente splendida. Accensione: bel rumorino tondo tondo da V8 a benzina.
Fino a 3.000 giri il motore è sontuoso ma molto silenzioso, da 3.000 a 5.000 sembra il classico V8 americano, rauco che spinge appena tocchi l’acceleratore, dopo i 5.000 si scatena l’inferno, fino a quasi 7.200 giri, tutta la tradizione motoristica del Gruppo Jaguar- Land Rover viene fuori: urla potentissimo e comunque molto rotondo. Spettacolo puro.
Abbinato alla trazione 4x4 ed ai sistemi elettronici in pratica fa sì che la Range Rover Sport sia sempre molto controllabile, ma in grado di scattare come un ghepardo. Purtroppo i consumi - utilizzandola come si deve - si attestano sui 5 km con un litro, 10 si riescono a fare a velocità costante in autostrada a 120, ma indubbiamente è il motore perfetto e più entusiasmante per Range Sport!
Comportamento stradale: dinamico, sempre!
Appena ci avviamo per le belle strade delle contee inglesi e gallesi l’auto ci sembra decisamente più stabile e con meno rollio rispetto al precedente modello: è una sensazione piuttosto netta, già alle prime curve, anche se la guida a destra non aiuta a “comparare” le sensazioni! Iniziamo una bella strada tutta-curve che ci porterà in Galles ed apprezziamo sia la precisione delle traiettoria quanto la prontezza del gas e la velocità del cambio 8 marce che aiutiamo con i paddles al volante. Terza-Quarta-Quinta: giù tutto il gas, il turbodiesel si destreggia molto bene.
Arriviamo in autostrada e possiamo finalmente fare un'accelerazione 0-120 km/h ed apprezzare la corposità e l’estrema regolarità del motore V6, veramente ben ottimizzato e “sposato” perfettamente al cambio 8 marce”, impercettibile nelle cambiate se non quando vengono fatte al massimo dei giri. La Range Rover Sport è proprio silenziosa, a tutte le velocità, l’abitacolo è’ insonorizzato in maniera perfetta. Solo lo sterzo potrebbe essere leggermente più pesante e preciso man mano che l'andatura sale.
Off-Road: fango, guadi e salite estreme: sembra tutto facile
Ci avviciniamo al mitico campo prova della Land Rover di EastNor Castle, un nome che evoca in tutti gli appassionati Land Rover, fango a go-go, guadi e saliscendi nei boschi. Il terreno dove sono state sviluppate le Land, ed anche la Range Rover Sport non fa eccezione. Abbiamo la stessa auto usata in prova, quindi standard, con le gomme di serie da 21 pollici M+S. Grazie al Terrain Response 2, selezionata la mappatura “Mud and Snow” iniziamo la nostra lunga prova in off road, durata oltre un'ora.
Le sospensioni si alzano, e ci si sente dominatori del terreno, complice anche il poderoso V6 che ha sempre potenza. In fuoristrada si dovrebbe guidare dolcemente, ma ci lanciamo in qualche accelerata per mettere sotto sforzo il sistema 4x4 (la nostra auto aveva le ridotte ovviamente). Niente, la Range Rover Sport è “sempre sul pezzo”; si fa fatica a farla sbandare e quando si esagera i sistemi elettronici ti aiutano a riprendere trazione sia in salita che in discesa.
Apprezzabile nelle lunghe e fangose discese il controllo di velocità, sembra quasi di avere un' “ancora”, e l’esclusivo Wade Sensing, provato in un guado molto profondo (guardate le foto...) dove l’auto automaticamente si è portata alla massima altezza per passare lo stesso. Spettacolare, sulla tecnologia 4x4 c’è poco da dire: Land Rover Rules. Difficile attaccarla.
V8 con i suoi 510 cavalli ruggiscono in aeroporto
Merita alcune note il comportamento stradale del V8. Come dicevamo i 510 cv son ben imbrigliati dal peso e dal sistema 4x4 della Range Rover Sport, ma quando si schiaccia tutto, sono comunque tanti. In strada, nelle curve delle colline delle WorchesterShire, abbiamo apprezzato il nuovo sistema Torque Vectoring che più manda coppia alle ruote più la stessa prende direzionalità.
E' impressionante quanto aiuta nella guida sportiva. In fuoristada, ha le stesse capacità del diesel, a patto di non usare troppo i cavalli si intende! Test finale all’aeroporto di Cotswold, dove non solo siamo entrati agilmente dentro un Boeing 747, ma soprattutto abbiamo lanciato la V8 da 0 a 100 miglia orarie (circa 165 all’ora) per poi fermarla di nuovo in circa 17 secondi, apprezzando la poderosa frenata, e la stabilità del mezzo, nonostante la mole ed il baricentro alto.
Optional a go-go, lusso senza limiti
Land Rover ha una bella caratteristica, ha delle dotazioni di serie piuttosto ricche, i prezzi sono quindi dovuti a vetture già complete dall'allestimento base. Ad esempio la HSE, molto apprezzata in Italia nella precedente versione, ha già di serie pelle, navigatore, bluetooth, cerchi premium, cambio automatico, fari LED, portellone elettrico etc. Certo qualche accessorio in più, perché no? Ad esempio ci sono sembrati interessati il tetto panoramico doppio, che conferisce una grande luminosità anche ai passeggeri posteriori, o il Cruise control adattivo (ACC) con funzione “coda” (ovvero che si ferma e riparte da solo).
O ancora i sette posti per le famiglie numerose. Anche nell'ambito multimediale ci si può sbizzarrire con la possibilità di cambiare la luce nell’abitacolo, ben 10 tonalità, l’utile Hot Spot Wi-Fi per essere sempre connessi, oppure l’impianto stereo da 1700 Watt e con 23 altoparlanti.
La sicurezza per Range Rover comunque non e’ un optional e tutte le versioni sono attrezzate di airbag e controllo di frenata e stabilità. Per chi vuole un'auto più sportiva, anche nel look, con inserti black invece che Alu, c’è la versione Dynamic, abbinabile anche ai pacchetti “off-road”, che adattano l’auto per un uso in fuoristrada. Immancabile la versione Autobiography, dove il full optional regna e bisogna solo scegliere la motorizzazione, V8, of course!
Conclusioni
La Range Rover Sport era un'auto tanto attesa quanto desiderata. Tanti i proprietari della prima versione che la volevano migliorata, tanti quelli che la volevano ancora più elegante e comoda. Se la Vogue e’ impegnativa, la Sport è la versione casual, sempre al posto giusto. Con la nuova estetica più “disegnata ed arrotondata” avrà estimatori ovunque, donne comprese.
Consigliamo indubbiamente la diesel V6 da 249 cv, potenza e consumi giusti, anche grazie allo Start & Stop. Spazio a bordo notevole, quindi un'auto sia per famiglia, che per sportivi e per la loro attrezzatura. Un'auto anche per fare chilometri, tanti, ed in sicurezza e comodità. Sarà molto interessante l’arrivo dell'ibrida per chi vive nelle ZTL, rendendo la SUV, finalmente, da nemica ad amica dell’ambiente e della mobilità.
Land Rover
Via Alessandro Marchetti, 105
Roma
(RM) - Italia
800 904 400
https://www.landrover.com/index.html
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