Quale comprare, confronto SUV ibridi: Audi Q3 e Vs Hyundai Tucson Plug-in (PHEV Premium)

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Valutazione parallela per due SUV ibridi con spina del 2022, vicini ai 50K di listino (incentivabile) e ai 50 Km di range EV: il coreano che raggiunge livelli premium senza remore, dotandosi anche di trazione 4x4 e il tedesco, sempre riferimento nel segmento, volendo anche Sportback. Su quale meglio puntare e per quali aspetti? Ecco i rispettivi punti forti e deboli
9 maggio 2022

A confronto due auto note, del mondo “SUV medi” a listino prezzi 2022. Modelli riferimento per il segmento e per le rispettive Case, dati i nomi costanti nel tempo. Sono vetture distanti tra loro alle origini, geograficamente e nello stile, ma anche nei sistemi sotto il vestito: la tedesca Audi Q3 (F3) e la coreana Hyundai Tucson (NX4).

Il segmento è ricco, in tutti i sensi, qui siamo nella fascia superiore, per costi e dotazioni. Con un listino prezzi che permette di avvicinare le due rivali, entrambe prossime ai 50.000 euro e declinabili in vari allestimenti. La coreana, più recente, meraviglia chi non conosce l’attuale livello Hyundai ponendosi vicina ad Audi per molti aspetti e anche avanti, in qualche caso.

Quale delle due è meglio? Dipende da esigenze e gusti, entrambe sono capaci di ottenere l’ecobonus statale, grazie alla motorizzazione plugin che rientra ben sotto i 50 g/Km emissioni e aggira i 50 Km, di autonomia EV. Parliamo di Audi Q3 45 TFSI e S tronic Vs Hyundai Tucson Plug-in Exellence 1.6 PHEV.

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Stile & Immagine

Q3 ****. La seconda generazione Audi Q3, nata per il 2018 e fresca di restyling, è indubbiamente gradevole e anche gradita, nello stile. Rispetto al modello coreano rivale, Audi è in vantaggio per buona parte di mercati e anche di gusti. Linee decise, nette, con maggiori nervature ed elementi in dettaglio tipici dei quattro anelli, la fanno apparire più sportiva e dinamica. Più compatta, anche se è solo due centimetri più corta e stretta, ma quattro più bassa, rispetto a Tucson PHEV. Qui i cerchi arrivano ai 20 pollici e gli accessori includibili sono quelli della tradizione “S-portiva” Audi, con finiture e profili che donano senso di modernità e tonicità, ma priva di eccessi.

TUCSON ***. L’auto coreana con questa quarta generazione datata 2020 sceglie di essere abbastanza forte e personale, nell’immagine. O piace o non piace, in quei 4,5 metri di lunghezza che frontalmente partono subito aggressivi, esibendo una griglia “altro che single frame” con elementi tridimensionali e cerchi 19” a fare da base verso terra per un SUV di impatto più voluminoso del modello rivale e, se vogliamo, meno raffinato. Un discorso che vale anche per il posteriore, con impatto più massivo e taglio verticale condito da fanaleria anch’essa personale, per Tucson. Si fa più notare della rivale, da ogni angolazione e sa connotarsi di finiture più “rustiche” con profili plastici a richiamo del potenziale 4x4.

Ergonomia e Vivibilità

Q3 ***. Il passo ruota Audi è 2,68 metri, quanto quello Hyundai, per una buona abitabilità ma non da primato oggi giorno. Discorso peggiore per il vano bagagli, dove Q3 si ferma a 380 litri, estendibili fino a 1.250. Facile trovarsi a proprio agio, per postura e comandi, sono in classico formato Audi: moderno e mediamente più razionale che Tucson. Tanta digitalizzazione e “tanto” sui grandi display, con un orientamento al conducente abbastanza percepibile per chi lo gradisca. Restano classici solo i comandi clima e il tunnel centrale, trattandosi di auto con spina ma non nativa elettrica (penalizza il posto centrale dietro).

TUCSON ****. La plugin coreana vince di poco grazie alle piccole differenze di misura fisica, in abitacolo, che però non servono a tutti, incluso quel basso tunnel comunque presente anche qui, per un quinto passeggero. Più morbida e avvolgente, specie nell’allestimento top di gamma concesso a pari prezzo di una Q3 base. Si avvantaggia maggiormente in capacità di carico bagagliaio Tucson 2022, elemento non da poco per le famiglie (oltretutto gli schienali hanno due posizioni) che devono scegliere oggi un SUV plugin: 558-1.721 litri. Meno ordinate quantità e varietà dei comandi, però, che qui coinvolgono sia il touch 10’’ sia elementi posti centralmente e fanno muovere maggiormente. Anche il volante multifunzione e la lettura dati, pagano qualcosa alla soluzione Audi, in termini di “pulizia”.

Dotazioni e Finiture

Q3 ****. Sulla carta e nel pensiero medio, Q3 dovrebbe essere avanti in certi ambiti, ma non lo è. Almeno allineando le versioni del modello Audi a Tucson in termini di prezzo e contando le dotazioni incluse. La tecnologia tedesca è riferimento, quello certamente. Un Virtual Cockpit da 10,3” funzionale oltre che avanzato e più personalizzabile, poi l’Infotainment su touchscreen da 10,1’’: si fanno apprezzare più rapidamente, rispetto alla rivale. Anche la sensazione di funzionalità ordinata, bella da osservare e toccare, fa il suo effetto. Però non svettano i materiali, pur validi, semmai alcune soluzioni gradite, come i sedili posteriori scorrevoli.

TUCSON ****. SUV moderno e tecnologico, non tanto meno di Q3, Tucson si dota di “quadro” e touch centrale che sono in sostanza analoghi alla rivale nella misura (intorno ai 10’’). È un’auto coreana che però integra bene i dispositivi mobili, wireless e sfrutta il proprio Bluelink. Include sedili ventilati e riscaldati, con pelle e plastiche fin troppo morbide, secondo gusti e rispetto a Q3. Non è male sfruttare tutto quanto propone il catalogo della Casa, in relazione al prezzo della rivale, scoprendo quanto la qualità sia soddisfacente. Eccetto forse certi elementi più coreografici che altro (non i “retrovisori camera”) e, per chi sia fissato su tutti i comandi estesi a vocale e digitale, scoprire che qui lasciano più facilmente spazio per funzioni gestite “a sfioramento”.

Tecnica e utilizzo

Q3 ***. Di come “vadano” le tedesche in piattaforma MQB hanno tutti un’idea, vista la grande diffusione del pianale da anni. Bene, senza lodi in questo caso dove si aggiunge l’elettrificazione, salvo averne necessità o sfruttarla in modo particolare. La Q3 PHEV parte a cilindri spenti e spinge sempre con le ruote anteriori fino a 245 CV (400 Nm) usando il 1.4 benzina (1.395cc turbo, 150CV) aiutato dall’elettrico (116 CV, 330 Nm). Un SUV che sa percorrere circa 50 Km a zero emissioni, grazie a batteria da 13 kWh (posta davanti all’asse posteriore). Il cambio, che include il sistema di trazione elettrica, è un noto doppia-frizione a 6 marce che se tirate a fondo permettono lo 0-100 Km/h in 7,3 secondi.

Guidare Q3 plugin consente quattro modalità di prestazione molto diversa: la trazione elettrica (EV, fino a 140 Km/h) l’ibrida automatica (AUTO) le battery hold, che risparmia energia e battery charge. Le funzioni evolute del sistema tedesco sfruttano informazioni live e da navigatore, per ottimizzare la batteria. Apprezzabile, per chi non vuole cedere ai pieni automatismi, la funzione individual che tocca il resto delle prestazioni. La guida, che al massimo riesce a toccare i 210 Km/h, implica quei 1.740 kg a secco (circa 1.815 lordi) che non sono pochi, ma comunque sempre meno della rivale. In sostanza la Q3 lascia al conducente qualcosa in più al volante, dove voglia intravedere nella nota S Audi qualcosa di “sportivo” in questo formato.

TUCSON ****. La piattaforma N3 concede ai coreani di vendere questa Tucson ibrida plugin con trazione integrale e velleità maggiori, rispetto alla rivale, in termini di terreno percorribile. Ma in qualsiasi condizione, chi ricerca maggiore comfort e morbidezza, può preferire Tucson per come è impostato l’abitacolo e come lavorano le sospensioni, non solo sullo sconnesso. Forse si paga qualcosa in visibilità, ma la prestazione di Tucson, apparentemente meno sportivo, è allineata. Grazie ai 265CV combinati, dati dal 1.6 benzina (180CV turbo) e dall’elettrico 91CV, con batteria 13.8 kWh. Anche qui ci sono sei rapporti, automatici, meno goderecci nei tempi di risposta. Qualcosa che si combina con il fatto che Tucson pesa di più, di circa un quintale ed è più gradevole per viaggiare in comodità senza stress, non per farne uso sportiveggiante. Le prestazioni assolute sono inferiori: 0-100 in 8,2 secondi e velocità massima 191 Km/h. Fronte ADAS, con il prezzo allineato a Q3, Tuscon permette qualcosa in più, nei controlli attivi: alcuni possono salvare vite, altri facilitano le manovre “impossibili” da capoluogo congestionato (oltretutto Tucson ha raggio di sterzata minimo inferiore a Q3). Quello che gli manca è l’eventuale supporto di ottimizzazione dei consumi elettrici, rispetto ad Audi che preserva meglio, volendo, i suoi kWh. Strada aperta, in vari sensi, quando si arriva dove termina il manto asfaltato con la selezione “terreni” e una trazione 4x4 controllata elettronicamente che non lo rende vero fuoristrada, ma fa passare e uscire Tucson da situazioni dove Q3 potrebbe dover accostare.

Le due schede modello Q3 e Tucson a confronto
Le due schede modello Q3 e Tucson a confronto

Economia di Acquisto, Manutenzione e Rivendita

Q3 **. La tedesca plugin parte da 49.400 euro ed è disponibile anche con taglio “coupé” Sportback, Q3 45 TFSI e S tronic. Con finanziamento Audi o noleggio (le rate sono da 299 euro o 259 euro) si aumenta il prezzo lordo ma sono includibili manutenzioni, RCA con furto-incendio, sistema di recupero veicolo rubato e soccorso stradale). Q3 risparmia giusto pochi euro sul fronte delle imposte (bollo, relativo alla potenza termica) ma per il resto si allinea. I consumi dichiarati della Q3 plugin, sono di 2,0–1,6 l/100km (benzina) e 16,9–15,8 kWh/100 km (elettrico). Non è impossibile arrivare ai 40/45 chilometri in modalità EV, a vantaggio dei consumi reali di benzina. Per un utilizzo medio ben variegato però, ci si aggira e superano facilmente i 6 litri/100 km di benzina, ovvero intorno ai 16 km/litro. Il sistema di ricarica a 3,6 kW (AC) permette di avere la Q3 plugin a pieno potenziale elettrico in poche ore, se serva, ma non tanto velocemente come la rivale. Dato il valore di brand, in prospettiva Q3 beneficia di una maggiore appetibilità e in parte quotazione, rispetto a Tucson.

TUCSON **. La coreana costa qualcosa meno, su listino prezzi, con accesso a 45.400 euro, che diventano 47.300 euro per la versione ben dotata in oggetto, Tucson Plug-in Excellence 1.6 PHEV Automatica. Una differenza più sensibile in termini di dotazioni, che nei circa 2K assoluti. Il consumo combinato dichiarato è persino più basso di Q3 (1,4 l/100 km) e sfruttando a pieno l’elettrificazione i SUV si allienano, anche in questo. Il termico coreano però, che spinge degnamente una massa e un volume maggiori, consuma di più se messo a pieno carico. La vera differenza è nell’utilizzo, come per tutti i sistemi plugin. Il caricatore, qui da 7,4 kWh, permette di ricaricare la batteria in tempo simile a Q3, ma sfrutta maggiori potenze trovandole per ricaricare a pieno anche in una breve sosta pasto (con Wallbox). Se capita la manutenzione straordinaria a medio termine, la garanzia coreana è già di base più estesa senza aggiungere pacchetti (sulla vettura, identica invece di 8 anni quella sulla batteria).

Q3 plugin sfrutta maggiori integrazioni dei sistemi per ottimizzare la carica
Q3 plugin sfrutta maggiori integrazioni dei sistemi per ottimizzare la carica

In Sintesi

La sommatoria delle valutazioni qui considerate, porta a un vantaggio non assoluto ma relativo, secondo gli usi da fare dei SUV plugin in oggetto. Entrambi non certo economici in un momento storico infelice, oltre che di transizione tecnologica, vedono autonomia elettrica poco migliore per Tucson sulla carta, ma meglio gestibile con Q3 che è anche più diretto da condurre, agile e potenzialmente meglio commerciabile sul mercato dell’usato. Anche se per ora sono entrambi modelli giovani, di volume ridotto e a rischio "superamento prestazionale" a medio termine.

Guardando al portafoglio in acquisto Tucson offre più valore e, soprattutto, più comfort oltre la prestazione, uscendo dal classico percorso della grande città. Lato manutenzioni e consumi, la partita si gioca sul percorso e l'intenso uso: più facile penalizzare Tucson al distributore, ma di poco e secondo il piede. Di contropartira i coreani sono forti sulle garanzie incluse quando si macinano tanti chilometri.

Per ogni esigenza o aspetto diverso da quanto argomentato, contando la gamma varia di entrambe la Case, per questi modelli, a questo link ci sono schede tecniche e listino affiancati, modificabili grazie allo strumento di automoto.it.

Vantaggi (Q3 Vs Tucson PHEV)

Pro

  • Q3: Immagine, Prestazione assoluta, DIgitalizzazione, Appetibilità usato
  • TUCSON: Dotazioni, Rapporto contenuti/prezzo, Spaziosità
Le ruote di Tucson PHEV possono essere tutti di trazione
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