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A confronto due vetture familiari, o meglio wagon come globalmente si usa dire oggi giorno. Auto che pur estendendo longitudinalmente dimensione e quindi spazio rispetto alle valide berline da cui derivano, sono divenute meno popolari di qualche anno addietro in Italia, causa il successo anche da noi di prestanti SUV compatti e soprattutto crossover. Sono oggi mediamente al quarto posto come genere di carrozzeria, sul fronte vendite nazionale: 7,4 % nel primo semestre 2016, dietro proprio a crossover e anche fuoristrada ma davanti ai monovolume. In ogni caso, chi viaggi con qualche carico necessario per lavoro o utilizzo familiare, le apprezza ancora non poco, con quello stile divenuto classico e le misure che solo in lunghezza si differenziano dalle più compatte due o tre volumi, mantenendo un’impostazione generale, un certo feeling di guida e un’altezza più note anche a chi abbia gusti più tradizionali. Tra le molte protagoniste del segmento generalista, non troppo esose ma moderne, sicure e accattivanti quanto basti, parliamo di due apprezzate europee molto vicine per ingombri, capacità, cubatura, cavalleria e (quasi) anche costo; ma è l’impronta a essere differente: Peugeot 308 SW Active BlueHDi 120 e Fiat Tipo Station Wagon 1.6 Mjt 120 cv Lounge. Modelli di compromesso tendente al risparmio per l’allestimento, nella media in quanto a prestazioni e doti, pensando a chi le compri continuando a preferire il diesel dovendo percorrere non meno di quindicimila chilometri annui, senza però necessità di sfarzo. I due listini aprono rispettivamente a € 19.700 per Peugeot 308 SW e soli € 17.300 per Fiat Tipo Station Wagon, con la francese che lo estende ben oltre, per le versioni più ricche. Due vetture pronte a una sfida per la vetta delle vendite nel segmento, ora dominato dalla prima con 7236 immatricolazioni da gennaio a giugno 2016.
308 SW ****. Non a caso ha il successo che si merita sui mercati anche fuori dalla madre patria, la francese che forte di tratti al contempo decisi e puliti, vanta un ottimo equilibrio di misure e forme, capace di piacere da ogni prospettiva, perché non esagera in nulla, ma è moderna in tutto. È oggettivamente curata, un po’ più dell’italiana tanto fuori quanto dentro, la Peugeot 308 SW. Lo fa capire da lontano e da vicino, con superfici dotate di maggior copertura in tinta e cromature. Si differenzia per circa quattro cm in meno di altezza e anche nei tagli maggiormente a smusso di cofano anteriore e retrotreno, oltre che per avere finestrini posteriori in elemento singolo, più filanti di quelli in due parti della Tipo Station Wagon e profili full led sui proiettori frontali. Nove le colorazioni disponibili, quasi tutte con piccolo sovraprezzo rispetto al grigio base. Le voci del possibile facelift atteso il prossimo anno, non danno grandi variazioni previste su forme e stile della vettura, che verrebbe solo corretta in alcuni dettagli.
TIPO STATION WAGON ***. È un po’ l’auto della curiosità tricolore nel segmento, attesa e con ottimi riscontri di gradimento al debutto, la nuova Fiat Tipo Station Wagon. Si fa notare in questa variante anche per il nome e il marchio che porta (Fiat mancava sul fronte da qualche tempo), oltre che per le linee generali, semplicemente moderne. Equilibrata nei volumi di cofano e abitacolo, mostra tratti semplici e puliti, al primo sguardo, che rivelano poi da vicino le minime nervature longitudinali e la personalità nei gruppi ottici, a led, nelle due barre sul tetto oltre che nel piccolo spoiler integrato. Il taglio generale è meno ricercato oltre che serioso, rispetto alla rivale francese, che appare poco più raffinata e filante. Il design di quest’auto globale di FCA (nata per esser venduta in vari continenti) è curato dall’Italia e comunque gradevole, ma non modaiolo, salvo l’ampia calandra con cromature: potrebbe essere un vantaggio per chi la mantenga nel lungo termine. Sette i possibili colori metallizzati di quest’allestimento, più un pastello, tutti con sovraprezzo rispetto al perla sabbia base. Scelta senza costi invece per la tonalità, scura o chiara, dei rivestimenti interni.
308 SW ****. La francese dentro è più singolare dell’italiana, non poco, con disposizione strumentazione e Infotainment così curata da risultare addirittura un po’ strana come effetto, per chi abbia gusti molto classici. Volante più piccolo e basso rispetto al livello di plancia e quadro, i comandi sono però oggettivamente più moderni, a sfioramento senza troppe leve o tasti a vista. Ci si sente su qualcosa di più interessante forse, che sulla Tipo Station Wagon, qualora non abituati a certe soluzioni alla francese, denominate i-Cockpit e capaci di far sembrare più “pulito” l’ambiente della 308 SW. Davanti si ha tutto racchiuso in pochi elementi, tra cui l’ampio touchscreen da 9,7’’ che merita qualche apprendimento iniziale, perché non risulta immediata la rapida gestione di tutti i comandi. Dietro, il quinto passeggero ha un pochino di spazio in meno che sull’italiana, per le gambe. Il bagagliaio è però ai vertici del segmento, con 610 dm3 che arrivano a 1660 abbattendo i sedili.
TIPO STATION WAGON ****. Come giusto per un modello quasi globale di Casa Fiat, si punta a praticità e spazio e si vede, o meglio percepisce: con buona accoglienza per i cinque possibili occupanti, anche in altezza e per le gambe. Lineare la disposizione dei comandi per il conducente, non certo sfarzosa o futurista come su 308 SW, con un clima a semplici manopole. Sapendo che il lusso non è qui da ricercare, non ci sono elementi di grande interesse o personali come sulla francese, si trovano però vari spazi e ripiani utili, nove, per 12 litri, con un bagagliaio poco meno capiente di quello della rivale, da 550 litri estendibili e accoglienza di oggetti lunghi fino a 180 cm. Il tutto mantenendosi in un ingombro esterno analogo e fruendo di altezza variabile del piano bagagli, comunque lineare (Magic cargo). Le portiere? Si aprono fino a 80°.
308 SW ***. La francese non delude al volante, forte del pianale modulare EMP2 che le regala un passo allungato rispetto alla berlina ma asseconda le esigenze di guida. È gradevole e sicura, non più veloce dell’italiana, anzi, ma con qualche supporto alla guida in più. A disposizione anche il comando per driving mode differenziato, paga alla Fiat Tipo SW solo qualcosa in visibilità posteriore. Sospensioni indipendenti solo anteriormente e sei marce, come l’italiana, senza velleità sportive in questa versione, ma buona stabilità in viaggio con un passo ruota più lungo (di circa 10 cm); mentre sono tre i litri in più nel serbatoio quando si fa il pieno (53 Vs 50), che con consumi dichiarati sostanzialmente analoghi, lasciano qualche virgola di maggior percorrenza.
TIPO STATION WAGON ***. Ci si muove con 457 cm. d’ingombro, circa come con la 308 SW, ma con 50 kg. in meno di massa (a secco 1320 Kg.). Pur meno “dotata” alla percezione statica e negli interni, la Fiat Tipo Station Wagon regala qualcosina in più di prestazione sotto il piede, grazie al 1.6 Multijet2 che ha a suo piccolo favore la coppia, per riprese e anche velocità di crociera minimamente superiori, potendo. Dichiarate velocità massima di 200 chilometri orari e accelerazione da fermo 0 - 100 km/h, in 10,1 secondi. Il feeling non è da vettura premium e tanto meno sportiva, ma l’onestà di pianale e sospensioni garantisce guida priva di affaticamenti e sincera nelle reazioni. Silenziosa a velocità costante, pratica in manovra con diametro sterzata 11 metri (0,2 meno di 308 SW) e senza driving mode ma almeno il tasto city per il servosterzo. Non si ha purtroppo quel margine di solidità che frizione, cambio o volante potrebbero far sentire almeno un pochino al guidatore amante del feeling tonico. In ogni caso auto prevedibile anche quando al limite incrementa il rollio, di contropartita confortevole sullo sconnesso.
308 SW ****. Scegliendo il secondo livello di allestimento, Active, la 308 SW include quanto di norma si possa volere su un’auto del segmento, con varie regolazioni selleria, cruise control, clima bizona, luci più tergi automatici e retrocamera; non manca la connettività con possibile condivisione dati su App MyPeugeot via Smartphone. Certo, non ci sono particolari chicche, che negli altri allestimenti sono disponibili, ma nemmeno si sconfina su prezzi troppo elevati qualora l’uso sia mirato a esigenze semplici e qualcosa in più di Fiat già si trova, onestamente. Volendo ci sono i pacchetti accessori, più che su Tipo SW ma più costosi. A parte ma utili i fendinebbia e il ruolino di scorta (150 €). Tra le dotazioni accessorie meritevoli un Touchscreen con navigatore da euro 650, con varie alternative e il tetto panoramico, assente per Fiat. Sei gli airbag di serie in questa variante, come sull'italiana.
TIPO SW ***. Con il secondo e comunque conveniente livello di allestimento Fiat, Lounge, la Tipo SW è dotata di cerchi in lega 17’’, climatizzatore, cruise control e regolazione lombare, oltre che i sei airbag e un controllo stabilità. La selleria è in tessuto, ma volante e pomello cambio in pelle. La sensazione sull’italiana assemblata in Turchia è meno ricca di quella sulla francese, per materiali e finiture, ma è comunque coerente ai giorni nostri: presente il sistema Uconnect 7” Radio Tablet con touchscreen (compatibile con Android e iOS) che volendo si può upgradare con TomTom LIVE 3D per Uconnect 7” Radio Nav LIVE HD (€ 750 in abbinamento alla retrocamera). Tra le dotazioni interessanti da implementare, ci sarebbero anche l’Adaptive Cruise Control e il Full Brake Control, che frena automaticamente in caso di emergenza, sono nel Pack Safety plus (€ 350) o in allestimento Business. La ruota di scorta, da 16’’ è disponibile a € 200.
308 SW ****. La variante in oggetto, ben visibile e configurabile online sul sito di Peugeot, costa di listino 23.950,00 €. La differenza con Fiat è di un certo peso, variabile a partire dal 5% in funzione delle promozioni che i due costruttori propongono nel corso del tempo, ma comunque a favore dell’italiana. I contenuti a giustificazione del maggior costo iniziale di Peugeot però ci sono, quindi ripagano chi li desideri per qualità percepita e stile più ricercato, specie negli interni. A livello consumi e manutenzione, le due vetture sono teoricamente allineate, dotate di sistemi non parenti, con la francese che ha qualche soluzione tutta sua (specie per la rete di bordo) ma di livello tecnologico similare. Solo eventuali procedure di ricodifica elettronica nuove parti, potrebbero rimandare necessariamente, anche nel lungo termine, la 308 SW unicamente presso la propria rete ufficiale. In ottica di valore e commerciabilità usato, al momento la francese è ottima protagonista del mercato, apprezzata e ben valutata anche se di due anni meno giovane a livello di progetto e quindi potenzialmente esposta a un gradino in discesa, futuro, antecedente quello della Fiat Tipo Station Wagon.
TIPO SW *****. Selezionando dal semplice ma funzionale configuratore online di Fiat la Tipo Station Wagon 1,6 Mjt 120cv 6M E6 S&S Lounge, si ha un prezzo di listino € 22.900. Ovviamente qualche cosuccia si può aggiungere come visto, senza sforare troppo nei costi, anzi, beneficiando delle sempre interessanti campagne promozionali in corso. La manutenzione non spaventa perché la base tecnica del nuovo veicolo familiare e dei suoi sistemi elettronici (es. ecu motore Bosch EDC17, di hardware ma non software simile a Peugeot) è parecchio condivisa con modelli già popolari del gruppo FCA. Mopar offre pacchetti sia di estensione garanzia, oltre la biennale di legge, sia si manutenzioni ordinarie. Maximum Care ad esempio da copertura sui componenti meccanici ed elettrici con diverse opzioni di durata e chilometraggio, fino ai tre anni / 150.000 km, la meno cara Powertrain Care copre solo motore e trasmissione. Pensando a una copertura discreta, si potrebbe valutare la seconda per un biennio (120.000 km) a 315,00 euro, che divengono 225,00 limitandosi alla metà del km. A livello tagliandi giocando in casa su una rete ufficiale ma anche indipendente, pronta a gestire molto bene la nuova Tipo, i proprietari potranno scegliere liberamente e probabilmente anche con qualche convenienza rispetto alla rivale francese qualora capitino manutenzioni straordinarie nel lungo termine. Fronte usato permane un dubbio: da verificare come evolverà la quotazione della Fiat Tipo Station Wagon, certamente ben commerciabile ma il cui valore dipenderà anche dalle politiche di prezzo fronte nuovo, ora molto aggressive, che sceglierà la Casa.
ASSICURAZIONE. Valutando le polizze low cost gestibili online per le due auto familiari in esame, scopriamo che le stime per un conducente maturo che inserisca la vettura nel nucleo familiare sono vicine. La sola RC di un guidatore esperto in classe di merito molto bassa, vede in poche decine di euro la differenza con in alcuni casi più onerosa la Fiat Tipo SW. Solo includendo ulteriori garanzie come incendio e furto, atti vandalici, cristalli, collisione, eventi naturali e assistenza, la differenza può salire prossima ai 100 euro annui in più, variabili secondo il valore che si voglia assegnare come riferimento. Peggiorando la classe di merito, parallelamente incrementa anche la differenza costo assicurazione, mentre in termini di valore residuo dell’auto, con il passare degli anni si presume possa essere inizialmente quello della 308 SW a rimanere più alto.
Pro&Contro generali? La sommatoria delle valutazioni qui prese in esame porta a una piccola differenza in favore di Peugeot 308 SW, grazie a dotazioni, stile affermato e qualità generale di finitura per un modello che nasce con dedica maggiore all’Europa. Già vista, ordinabile e disponibile a brevissimo, la Fiat Tipo SW si prepara però a dar del filo da torcere a quella che fino a giugno 2016 è la Wagon più venduta in Italia, soprattutto per chi guardi ai costi e alla sostanza, non a dettagli ricercati, fermandosi a un certo livello di necessità per dotazioni e prestazioni. Per quanto riguardi possibili varianti rispetto a quanto qui preso in esame, Peugeot offre un elenco più completo di versioni, motori (fino a 2.0 gasolio e 1.6 benzina, mentre Fiat differenzia solo col bifuel 1.4 senza salire troppo in potenza) e optional, anche di alto livello, con la station wagon della casa del leone che sa divenire anche sportiveggiante, nelle versioni GT e magari lussuosa, a costi ovviamente ben superiori. Sinora Fiat non ha definito alcuni particolari di un certo rilievo che possono certamente interessare e magari vedremo più avanti in gamma. In ogni caso non manca la trasmissione automatica, anche se difficilmente si potrà sconfinare verso l’alto come la francese, più orientata alla fascia medio alta di segmento. Maggiori numeri insieme alle schede tecniche delle due familiari, potete vederli affiancati nel confronto modelli di Automoto.it.
Fiat
Corso Giovani Agnelli, 200
Torino
(TO) - Italia
800 342 800
https://www.fiat.com
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Torino
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