Quale comprare, Confronto: Lamborghini Urus Vs Bentley Bentayga

Quale comprare, Confronto: Lamborghini Urus Vs Bentley Bentayga
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Parallelo tra due veicoli definibili SuperSUV, entrambi per pochi, entrambi sotto il cappello del gruppo VW: l’icona della sportività tricolore e quella del lusso british. Grinta e prestazione, vere, contro maestosità e sfarzo, esagerati
19 marzo 2018

A confronto due veicoli oggi nuovi nel nome oltre che nella sostanza, pensando alla storia del mercato e anche dei relativi, blasonati, marchi. Nuovi in quanto affiancati per la prima volta sui gradini più alti mai raggiunti dal segmento SUV. Valutazioni a oggi senza le piene sensazioni di guida, ancora da confrontare in dettaglio con i dovuti tempi, ma valutazioni interessanti quando si parla di auto dal listino prossimo ai duecentomila euro, con potenze che spaziano intorno a 600 CV e una popolarità mediatica non comune; senza contare il potenziale ruolo da rompighiaccio che esercitano verso un futuro ancora da scrivere per questa nicchia di segmento e che si contendono. Parliamo nello specifico di veicoli entrambi su piattaforma MLB Evo con analoga propulsione, distanti però nella percezione e quindi target: Lamborghini Urus 4.0 Vs Bentley Bentayga V8.

Stessa piattaforma, MLB Evo, ma immagine agli antipodi del segmento superSUV, per Lamborghini e Bentley
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Stile e Immagine

URUS *****. Un’opera a dir poco ben riuscita, quella di Sant’Agata bolognese. Vedere un SUV come Urus è qualcosa d’inatteso solo tornando indietro pochi anni, per come siano sul serio uniti gli stili di segmenti sulla carta distanti. È un veicolo unico da osservare, sportivo come nessun altro nel segmento. L’ispirazione alla LM002 e alle supersportive Lamborghini lo pone ben distante dal modello rivale. Qui si sceglie il massimo senza compromessi in termini di sportività. Minore altezza e diverso anche il rapporto tra superfici di carrozzeria (due terzi) e cristalli (un terzo) con il pregio amato da molti designer automobilistici over50 di un cofano con cupola ispirata (anche) alla Miura e alla Aventador. Una forma che è palesemente più assottigliata e grintosa di Bentayga, da vero coupé con linea unica, dotato di vita “sottile” che poi si allarga verso un retrotreno muscoloso. C’è poi quell’orgoglio tricolore non solo percepito nel chiaro senso di vedere una Lamborghini fatta SUV, ma anche esposto con bandiera nelle prese aria. Offerto in meno varianti di colore, tredici, con tre tipi di cerchio, fino a 23’’. La chicca è di poter scegliere anche tra sei tinte diverse per le pinze freno e tre per i terminali scarico. Non manca un pacchetto off-road, che ritocca sottoscocca e paraurti.

BENTAYGA ****. È la new-entry di gamma, quella potenzialmente più “spaccona” con il V8, ma le forme non sono certo finemente aerodinamiche come Urus. Simile nelle dimensioni assolute, eccezion fatta per la maggiore altezza (di 10 cm) ma diverso, molto, nella percezione visiva. Bentley Bentayga V8 è molto più muscoloso e votato alla solidità, aristocrazia in misura XL senza le molte cure aerodinamiche visibili nei dettagli, ineguagliati, di Urus. Impressiona anch’esso al primo impatto, certo, ma non meraviglia come il concorrente italiano onestamente, automobilisticamente parlando. Dalla sua l’impronta seriosa e forse meno sensibile alle mode, certo, con il suo possibile passare meno osservato con morbosa passione (perché una Lamborghini può sempre accenderla, anche in chiave SUV) o commentato a scena aperta, sempre con rispetto. Chi preferisca la maestosità equilibrata alla dinamica, con Bentayga trova i classici elementi Bentley, della griglia o dei fari circolari. Con questa nuova versione V8 anche Bentayga si concede però qualche dettaglio sportivo, ma non certo capace di avvicinare Urus sul fronte. Maggiori i tipi di cerchio disponibili a catalogo, ben undici oltre quelli 22’’ neri di serie, ma soprattutto le colorazioni, davvero moltissime raggruppate in sette famiglie di tonalità, più quelle bicolore.

Sportività inedita, per un SUV, contro lusso classicheggiante
Sportività inedita, per un SUV, contro lusso classicheggiante

Interni, Ergonomia e Dotazioni

URUS *****. Dentro a Lamborghini Urus ci si scorda o quasi, qualunque altro SUV “normale”: ergonomia e dotazioni mirano seriamente a un feeling da pilota. Conducente al centro quindi, dell’attenzione: sedili bassi ma elettrici con 12 regolazioni (anteriormente) e tutti i comandi a portata di mano. Nulla a che spartire con la concorrente british, perché la strumentazione ha un design a Y orientato e console centrale che fa palesemente capire a chiunque vi si trovi dentro di essere su una Lamborghini. Ovviamente presente il tema della forma esagonale, in ogni angolo o quasi. Il volante multifunzione a tre razze qui è smussato inferiormente, integra la gestione Infotainment, mentre un display TFT digitale e personalizzabile, visualizza le informazioni principali con immagini animate 3D. Spazio garantito dal passo oltre i tre metri e la seduta posteriore può essere abbassata per aumentare il portabagagli: da 616 a 1.596 litri. Sei le ambientazioni, pelle o alcantara, in tono anche bicolore. Il volante può essere in pelle forata o anche velluto scamosciato. Tra gli optional Infotainment esteso anche per i passeggeri posteriori ed head-up display. Per quanto riguardi i pacchetti ADAS invece, i sistemi sono simili tra i due rivali, provenendo dalla medesima fonte: su Lamborghini offrono assistenza alla guida di livello 2 (SAE). High Beam Assistant, sensori parcheggio, cruise control e l’innovativo PreCognition, che previene eventuali collisioni o ne attenua gli effetti. Opzionali la gestione del traffico, la telecamera con vista dall’alto e una modalità di accoppiamento rimorchio (ammesso che…). Per accedere è possibile utilizzare anche i sensori tattili nelle porte e nel portellone. Le possibilità di personalizzazione consentono di impostare fino a sette profili (sedili, modalità guida EGO e pre-configurazione infotainment). Il portellone posteriore può essere azionato in tre modi classici (interruttore, pulsante chiave o dal portellone stesso) opzionale invece tramite il movimento del piede. L’angolo di apertura può essere personalizzato, con sistema Easyload di serie per abbassare l’altezza del vano, facilitando carico e scarico.

BENTAYGA *****. Gli interni Bentayga, realizzati artigianalmente a Crewe, sono pienamente Bentley, con pelle in abbondanza e cuciture romboidali. Il SUV inglese è palesemente più accogliente e morbido per sentirsi non piloti ma fortunati viaggiatori di prima classe, con tanto di radica sulla plancia e, volendo, un orologio Breitling con diamanti! È il mondo dei superSUV, ma un altro mondo rispetto a Urus. Qui non si respira quella sensazione che spinge a unirsi fisicamente al veicolo per condurlo, non ci sono a ogni angolo spunti tecnici per settaggi esagerati di telaio o motore, semmai si gode delle sue dotazioni, poco superiori al rivale nella lussuosità percepita e delle prestazioni di viaggio. Un ambiente molto più rilassato, classicheggiante e meno congestionato di elementi, che genera maggior senso di ariosità. Comunque presente un touchscreen 8” per l’infotainment (60GB hard drive) e dietro i passeggeri beneficiano di Tablet 10.2” Android rimovibile. Simili come detto le assistenze guida, pur non tutte incluse nella versione entry-level V8. Può affascinare internamente Bentayga, ma non forse appassionare anche il target più giovanile o dinamico, che con Urus sogna anche sedendovisi dentro, da fermo, di mettere in moto e guidare. Il suo limite è nella possibile mancanza di novità rispetto a Urus, causa certe forme note, con elementi circolari anche internamente. Plus è invece nella spaziosità massima, per occupanti e in parte anche bagagli, avendo qui da 484 a 1774 litri utili.

Tecnica & Prestazioni

URUS *****. Ha il miglior rapporto peso/potenza del segmento (3,38 kg/CV) e potrebbe già bastare, sapendo che parte dei sistemi sono comuni, qui però portati all’estremo e curati in ottica di pura performance. Il V8 biturbo di 4.0 litri di origine Audi sviluppa fino a 650 CV e 850 Nm di coppia (già a 2250 giri/min) abbinato a un cambio ZF a otto rapporti e all'immancabile trazione integrale tarata su un rapporto anteriore/posteriore al 40%/60%. Pesa meno del rivale (2.154 kg) Lamborghini Urus, bruciandolo allo scatto con 0-100 km/h in 3,7 secondi e parzialmente anche in allungo, con velocità di punta poco superiore, a 305 km/h. Le modalità di guida sono sei, dai nomi tricolori: Strada, Terra e Neve (ripartizione della coppia per ridurre il sottosterzo) Sport e Corsa, più Sabbia. Non manca il sistema sterzante posteriore (+/- 3,0 gradi) con riduzione del passo fino a 600 mm per incrementare la manovrabilità, staccando presumibilmente i rivali nelle prestazioni da uso in circuito chiuso. Anche il diametro sterzata “può” essere inferiore, per Urus, a sotto i 12 metri. Il sistema sospensioni, pneumatiche adattive, consente di variare altezza, anche attraverso il controller nella console centrale.

BENTAYGA ****. Raffinata anche sotto i vestiti, certo, oltretutto con sistemi fondamentali provenienti del medesimo grande gruppo tedesco, ma non è Lamborghini, la Bentayga V8, in quanto a prestazione almeno. Questo non vuole dire che non siano di primo ordine tutti i sistemi meccanici ed elettronici del veicolo inglese ma, dati alla mano, qui si ha minore “resa”. Il DNA comune c’è tutto: V8 benzina 4 litri, twin-turbo 32 valvole del tutto analogo nella sua base (non nella configurazione) a quello di Urus, sviluppa qui “solo” 550 CV e 770 Nm di coppia che rapportati al veicolo, dal peso di 3250 Kg, permettono uno 0-100 km/h in 4.5 secondi e 290 km/h di velocità massima. La trasmissione è, vedi sopra, ZF 8 rapporti, con trazione integrale anche qui permanente, 40/60. La mano british non ha inciso sulla prestazione, qui. Un veicolo maestoso da condurre bene anche in città a duemila giri circa, secondo le premesse e prime impressioni di chi lo abbia condotto, che oltretutto proprio con il V8 segna sul contagiri un record per il mondo Bentley, con linea rossa a 7200 rpm, non dissimile dal rivale. La promessa è di accendere anche qui sensazioni sportive, meno ovattate che su altri modelli della Casa, ma i freni carbo-ceramici sono opzionali, con di serie dischi 400 / 380 mm, 10 pistoncini anteriormente. Sospensioni ad aria auto livellanti e quel pregio delle antirollio a controllo elettronico (sistema 48V). Per le manovre il diametro sterzata di Bentley Bentayga è 12,4 metri, nonostante un passo ruota analogo (299 Vs 300). L’autonomia dichiarata con un pieno benzina di 85 litri è 746 km, con valore medio consumo 11.4 l/100 km (ciclo combinato); un valore dato anche dallo spegnimento di metà dei cilindri, quando non servano.

Il superSUV tricolore spreme 100CV in più dal V8 biturbo e vanta ruote posteriori sterzanti, netta la sua prevalenza prestazionale
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Economia

URUS **. Prime consegne in primavera 2018 e un prezzo che in Italia è di € 168.852, IVA esclusa. Poco da argomentare sulle convenienze in acquisto a questo livello, considerando anche la relativa unicità del veicolo. I consumi pesano maggiormente su Lamborghini, come ovvio: urbano 16,7 l/100 km, extraurbano 9,7 e combinato 12,3. Tanta spesa insomma, ma non troppa pensando al ristretto target e ai riferimenti, inclusa la concorrenza Bentley. Impossibile dire con certezza come evolveranno le quotazioni di Urus negli anni Venti, dipendendo anche dai riscontri della clientela oltre che dall’indubbia bontà tecnica e rincorsa al possesso di un simile status-symbol, quando inedito. Costa qualcosa in più di Bentayga V8 ma a livello manutenzioni, in ottica di medio e lungo termine, la Casa emiliana sa certamente dare ottima assistenza alla propria clientela, anche fuori garanzia se fossero casi particolari. Al netto del costo, elevato, un plus non scritto ma presente per Lamborghini.

BENTAYAGA ***. Anche Bentayga, parlando di V8 è modello nuovo per la gamma, che arriverà prossimamente in consegna nel Bel Paese. In madre patria costa £136,200, ovvero circa 12.000 euro meno di Urus sulla carta, se pensiamo al teorico cambio valuta senza correzioni per il mercato nostrano. Non sarebbe pochissima la differenza nel caso, a suo favore, mentre è marginale quella dei consumi carburante, a questi livelli: sempre a suo favore e stimabile in 135 litri per un’annata da quindicimila chilometri. Garanzia triennale con percorrenza illimitata e pacchetto roadside assistance sono incluse. Fronte assistenza, per possibili manutenzioni straordinarie, la Casa britannica ha una diffusione di rete meno capillare sul nostro territorio e pur con tutte le dovute capacità presenti (incluso il reparto heritage che garantisce sempre ricambi nel tempo) potrebbe almeno sulla carta nel lungo termine non avere tutte le coccole disponibili per i clienti Lamborghini in Italia. Come Urus anche questo SuperSUV promette alte percentuali di tenuta valore, fronte usato, alla luce delle prime, poche, vetture scambiate dopo il debutto.

BOLLO&ASSICURAZIONE. Siamo nella fascia più alta di un segmento già impegnativo e i due SUV in oggetto pagano molte imposte, in Italia. Dotati di elevatissima potenza su libretto, pur con qualche differenza secondo le località del Bel Paese è sempre un salasso il bollo, o meglio superbollo, per entrambi: Urus paga un’imposta che vede i seimila euro annui nella riga del saldo da pagare allo Stato italiano, circa 1.400 più di Bentayga. Valutando le polizze gestibili online per i due superSUV in esame, scopriamo che le stime per conducenti maturi che li inseriscano nel proprio nucleo familiare, piuttosto che come prima e unica auto, sono vicine. Certo non identiche, ma poco rilevante è la differenza, per questi livelli di veicolo. Vero è che la sola RC viene proposta in automatico, con la parte di furto, incendio e garanzie accessorie da concordare direttamente con l’agenzia assicuratrice: lieve maggior onere, a nuovo, sempre per Lamborghini.

In sintesi

La sommatoria delle valutazioni qui considerate, porta a un lieve vantaggio per Lamborghini Urus, il più nuovo sul mercato, il primo vero SUV da corsa nonostante Bentayga sia stato da record al proprio debutto e alcuni elementi siano comuni, sotto il vestito. Poco da fare, parliamo di un vero modello Lamborghini con vero limite solo nell’eccesso di sportività e di grinta, oltre che nei costi. L'appeal mediatico, prima ancora del vero debutto stradale, dice già tanto. Il muscoloso superSUV britannico è più personalizzabile, da catalogo, per materiali e tinte, non per tecnica; più ricco e confortevole pur senza costi e oneri maggiori, strizza l’occhio a una clientela diversa e in parte matura. Sullo strumento di confronto modelli Automoto.it, a questo link, è possibile affiancare le relative schede per gli allestimenti disponibili su mercato Italia.

Vantaggi Urus Vs Bentayga

Pro

  • URUS: Sportività, Valore emozionale, Prestazione dinamica
  • BENTAYGA: Lussuosità, Comfort, Capacità assoluta di carico

 

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