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Parallelo tra due vetture compatte dai nomi molto noti e popolarissime in Europa. Al momento prive di effetto novità, anzi, ma che si trovano pur sempre nella Top-10 tricolore delle vendite, facilmente anche nella Top-5 in alcune nazioni del vecchio continente. Auto di successo grazie alla loro immagine divenuta riferimento, alla percezione di valore del marchio, all’efficiente semplicità, con cinque porte e un ingombro longitudinale vicino ai quattro metri, ma anche le dotazioni tengono il passo con i tempi, rimanendo su prezzi convenienti. Sono auto generaliste, rinnovatesi molto nelle proprie generazioni ma prive di contenuti di nicchia, tanto fuori quanto internamente, nemmeno vantano prestazioni da urlo e senza pensare a necessità particolari, consideriamo proprio le varianti benzina di accesso gamma, entrambe a fine carriera. Sono quelle tipiche da uso sia personale, per giovani anche neopatentati, sia familiare, quando non si è in troppi a saturare quelle che sono pur sempre delle utilitarie in origine, anche se oggi esponenzialmente più prestanti delle antenate del secolo scorso. Listini che a settembre 2016 aprono rispettivamente a 14.300 € (Fiat) e 14.750 € (Ford), in genere molto ben scontati; trazione e motori (quattro cilindri, Euro6) anteriori; asse torcente e tamburi al retrotreno. Similari sulla carta quindi, ma stile, finiture e feeling trasmesso sono differenti: parliamo di Ford Fiesta 1.2 82 CV Titanium e Fiat Punto 1.2 69 CV Lounge.
FIESTA ****. Nata nel 2008, l’attuale Fiesta di sesta generazione (la prima data addirittura 1976) è una compatta abbastanza personale e spigolosa, col suo taglio più netto, oltre che proteso nell’insieme, risulta più pungente rispetto alla nostrana Punto, quasi più cattiva e potenzialmente gradita ai giovani, ma non solo loro. Aggiornata l’ultima volta nel 2013, incarna maggiormente alcuni trend di moda recente con il suo design Kinetic. Ha un ingombro longitudinale poco inferiore ai quattro metri, 3,96 per l’esattezza, con immagine più penetrante della Fiat di segmento B, pur condividendo alcune scelte nel posizionamento degli elementi base, strutturali. La Fiesta è parimenti alta (149 cm) ma poco più larga e corta della Punto, con muso più basso e soprattutto tagli più verticali delle estremità. Esibisce inoltre maggiori nervature sulla parte inferiore della carrozzeria, priva delle forme arrotondate della rivale. Un’estetica più ricercata, con vetri alle porte posteriori in due parti. Le alternative per i colori sono ben undici, oltre il rosso solido base, superiori a Fiat anche se qui si raggiungono i 900 euro di differenza prezzo per alcuni, con possibilità anche di un tetto Shadow black, a 300 euro e dei cerchi in lega da 16’’.
PUNTO ***. Non è per nulla giovane, ma nemmeno appare datata quanto lo è il suo progetto iniziale, che pare dover durare almeno un anno ancora sul fronte vendite. Ultimo aggiornamento di un certo peso nel 2012, seguito da correzioni marginali più recenti, per la cosiddetta grande Punto serie 199 che dal 2005 è sulle strade senza infamia e invero senza lode, in quanto ad appeal estetico. Le forme tondeggianti e d’impatto più voluminoso della concorrente, specie in vista posteriore, della quale è più lunga per dieci centimetri, la fanno vettura apparentemente più pacata come parzialmente si rivela, soprattutto attualmente. Non stimola troppo il target giovanile, salvo personalizzazioni particolari che la Casa oggi nemmeno offre più, ma sente meno le mode, considerando la carriera ultradecennale. Discreto lavoro sulle finiture a vista, date le forme e gli anni, con le più recenti griglie frontali e gli indicatori direzione integrati nel paraurti al di sotto. Sei le colorazioni carrozzeria disponibili, con differenza prezzo rispetto al Blu Riviera base di 500 o 600 euro. Non manca la possibilità dei vetri “privacy” oscurati (180 €), mentre i cerchi sono in lega da 15’’ e i retrovisori, come anche maniglie e paraurti, in tinta.
FIESTA ***. L’impronta interna è di quelle più moderne sulla Fiesta, al debutto sembrò addirittura futurista. È anche più avvolgente, ma non per le gambe, infatti, almeno anteriormente accoglie bene chi si sieda, salvo essere davvero molto alti. Dietro invece paga qualcosa alla Punto, da tener quindi in considerazione. Ci sono illuminazioni più caratteristiche e personali guidando la sera, mentre comandi e punti lettura informazioni sono più dispersivi, questione di gusti, al debutto potevano interessare, oggi sono parzialmente superati. I vani portaoggetti non mancano. Similare la sensazione data dall’impugnatura volante, a tre razze come per Punto e con alcuni comandi gestibili tramite pollice. Sebbene più compatta esternamente e parzialmente anche dentro, la Ford Fiesta vanta maggior spazio di carico nel proprio vano bagagli che è di 290 litri, estendibile a 974 con abbattimento sedili (in questo secondo caso meno della Punto) con soglia carico però a 73 cm da terra.
PUNTO ****. Dentro ha ancora il suo perché l’attuale Punto, che non a caso venne chiamata “grande” rispetto alla più minuta serie 188 che sostituì al debutto. Ci si sta comodamente davanti anche se di stazza elevata e dietro lo spazio per due non manca. Sedile posteriore sdoppiabile 40/60, per un bagagliaio che così passa da 275, valore non record, anzi, a 1030 dm3, qualcosa in più della Fiesta in questo secondo caso; peccato la conformazione non ottimale come invece offrono certe nuove concorrenti più attente, mentre la profondità supera di poco i 130 cm. Vani e punti di contatto sono abbastanza coerenti al target, pratici e solidi sì, ma non sopra la media, con la sensazione che lo spazio potrebbe essere oggi sfruttato con qualcosa in più per i molti dispositivi che accompagnano chi sieda in auto. I comandi sono tutti ben funzionali, raggiungibili e gestibili senza particolari malizie, meglio che sulla rivale Ford anche se un po’ orientati al decennio scorso, mentre ci avviamo veloci verso gli anni Venti con tendenza ad avere maggior concentrazione degli stessi. La visibilità è onesta e facilitata anteriormente da vetri e seduta, con dati fondamentali a vista su un cruscotto molto (anche troppo) ordinario e intuitivo. Il terzo passeggero posteriore, non troppo scomodo per una segmento B, se dev’esserci ha il poggiatesta da comprare a parte, come peraltro accade sulla Fiesta.
FIESTA ****. Con insieme di tecnologie motopropulsione comparabili e massa analoga (1051 kg. contro i 1030 della Punto) sotto il cofano della Ford Fiesta si trova oggi un quattro cilindri aspirato 1.2 16v Euro6 poco più prestante del classico 8v Fiat. Non distante per qualità e sistemi, ma i cavalli sono 82 a 5800 giri, il classico “qualcosa in più sopra”, consentendo alla compatta dell’ovale blu miglior prestazioni: velocità massima 168 Km/h e soprattutto accelerazione 13,3 sullo 0-100 Km/h, con discreta superiorità che si percepisce sotto il piede. In città si muove bene e con piccolo vantaggio, per ingombro e passo ruota (248 cm) inferiori, come anche nella guida sostenuta in ambiti tortuosi gode di qualche miglior supporto per la scelta di taratura delle sospensioni, ma non parliamo di grandi differenze poiché entrambe non possono certo essere dei fulmini, ma buone e convenienti compatte. Nonostante tutto, in autostrada con pieno carico a bordo, la due volumi assemblata in Germania (Colonia) ma non solo, potrebbe pagare qualcosa specie in ariosità e quindi comfort alla rivale, sulle lunghe tratte. Il serbatoio contiene 42 litri, tre meno della Punto e ha bocchettone sul lato sinistro, quindi preferibile affiancamento pompa rifornimento accostandosi da lato guida: questione di gusti, sulla Punto è il contrario.
PUNTO ***. Non è auto per correre o richiamare certo la sportività, questa Punto del 2016. Specie in Italia la si vede talvolta come morbidamente adatta a istituzioni ed enti, perché non esiste più nelle varianti cattive o modaiole di qualche anno addietro. In effetti soddisfa meglio esigenze urbane o extra-urbane di chi vada tranquillamente, ma non è così “ferma”, anche se il 1.2 aspirato gli va un po’ stretto poiché garantisce velocità massima di 155 km/h e accelerazione, blanda, di 14,4 secondi nel classico 0-100 Km/h. Si gestisce sufficientemente bene in città, pur se non è una vera small (lunga 4,06 metri), grazie anche allo sterzo ben assistito e rimane sempre intuitiva qualora si forzi il ritmo, anche se un po’ morbida per il conducente italiano che apprezzi risposte toniche, qui non presenti né da telaio né da motore. Al proposito, sotto il cofano l’arcinoto quattro cilindri in linea, 1242 8v, eroga 69 CV a 5500 giri e coppia 102 Nm a 3000 giri. Qui si che siamo al riferimento, per gli atri, vista la lunga storia iniziata con il primo Fire degli anni Ottanta. Riferimento spesso migliorato, dalle più recenti soluzioni propulsive che però costano qualcosa in più all’acquisto. Cambio a cinque rapporti, reattivo il giusto, ma le riprese non sono il suo forte, contrariamente alla frenata, più che proporzionata con freni a disco anteriori (257) a tamburo posteriori (203). Come per i freni, anche a livello sospensioni dietro si rinuncia a qualcosa, le indipendenti, usando un classico asse torcente comune alla concorrente dell’ovale blu che non usa soluzioni diverse. Utili i sensori parcheggio posteriori, dal costo onesto. Se la cava bene però anche in autostrada, con passo tranquillo, grazie al buon comfort rispetto al target di segmento B.
FIESTA ****. Impronta meno classica e meno sobria per la Ford Fiesta, però il dettaglio interno non è certo lussuoso o poi molto distante dalla più classicheggiante Punto. Già con questo allestimento medio, la Fiesta offre oggi sufficienti dotazioni che includono oltre quanto previsto di base: bracciolo guidatore, cerchi in lega 15", climatizzatore manuale, fendinebbia, fari posteriori a LED, griglia anteriore superiore cromata, illuminazione interna "red ambient", linea di cintura cromata, console centrale black design, pomello cambio in pelle, proiettori alogeni con luci diurne a LED. Non inclusi ma graditi, tra gli optional da considerare ci sono quelli dei vari pacchetti, talvolta però in promozione come nel momento in cui scriviamo, alcuni addirittura a costo zero. Il New Titanium Pack ad esempio (costerebbe 750 euro) prevede clima automatico, alzacristalli elettrici posteriori, vetri posteriori oscurati e tappetini velluto. Ci sono poi Radio CD/MP3 con comandi al volante, USB, SYNC, sei altoparlanti e Applink. Per la navigazione sono però almeno 250 euro da aggiungere, gli stessi necessari per avere il cruise control. Non dover usare la classica chiave nel blocchetto si può, pagando 500 euro del sistema Keyless. Per i sensori parcheggio posteriori, con anche retrovisori elettrici, ci sono altri 250 euro. In sostanza le possibilità di scelta sono ora maggiori che su Fiat Punto, gradite per personalizzare la Fiesta, abbastanza comprensibili e valutabili con il configuratore online della casa. Anche la pelle per gli interni, antracite, è disponibile volendo a costo di mille euro.
PUNTO ***. Spesso, anche da italiani, la si sente criticare per certi aspetti. Ovvio, è datata, ma nemmeno così povera, la Punto, diciamo funzionale “il giusto”. A distanza di anni dal debutto sulla Fiat modello 199 non sono mai entrati materiali e finiture di alto livello, mantenendola quello che è nel segmento, oggi un po’ sotto il livello divenuto riferimento, è vero. Due soli gli attuali allestimenti e il Lounge considerato è quasi un must, per vettura personale, includendo telecomando, servo guida elettrica, regolazione altezza sedile conducente, airbag frontali e laterali, autoradio CD MP3 con comandi al volante, climatizzatore manuale, retrovisori elettrici riscaldati, volante e pomello cambio in pelle. Alla fine la percezione di qualità interna non paga nulla sui materiali, alla Fiesta, nemmeno lei ricca, solo con misure e conformazioni diverse, da scegliere secondo gusti propri e qualche accessorio in meno. Fronte sicurezza si è a livello sufficiente, ma senza le molte assistenze oggi disponibili e gradite. Troviamo gli ormai ordinari ESP con ASR/MSR e Hill Holder, fendinebbia cornering, e monitoraggio pneumatici TPMS. Sono quindi da considerare a parte, interessanti e utili, varie dotazioni non presenti di serie, ma fortunatamente nemmeno troppo esose in acquisto: ruotino di scorta (150 €) sensori parcheggio posteriori (350 €) Pack Techno (a 270 € include la radio con sistema navigazione a touchscreen 5’’, cruise control, comandi al volante e presa corrente) e bracciolo con vano portaoggetti (150 €). Manca il dettaglio di quanto la concorrete Ford sa offrire, facendolo pagare, per farsela un po’ personalizzata la propria Punto. Qui si sta più sul semplice.
FIESTA ***. Listino di 15.750 euro per la Fiesta di medio allestimento in gamma, ma il prezzo finale può scendere non poco grazie alle promozioni che si susseguono per la piccola Ford anch’essa verso fine carriera, da verificare mensilmente. I consumi del 1.2 16v Euro6 vedono: 6.8 l/100 km Urbano, 4.3 l/100 km Extra urbano e 5.2 l/100 km Misto: piccolissimo vantaggio rispetto alla Fiat Punto 69 CV, che su una percorrenza annua entro i quindicimila chilometri può arrivare ai 20 / 30 litri secondo i percorsi, non molto rilevante. Per quanto riguardi la fidelizzazione del cliente nel post-vendita Ford sviluppa da tempo piani che funzionano, sia tecnicamente (anche per i sistemi usati, da sempre più personali e propri rispetto alla concorrenza in quanto a elettronica) sia finanziariamente. L’estensione di garanzia FordProtect, al costo di 550 euro, estende a cinque anni o centomila chilometri la copertura, con la variante Powertrain, dedicata ai soli motore e cambio, dal costo di 200 euro. Per l’aspetto manutenzioni, con FordService ci sono combinazioni dai due ai cinque anni, partendo da un costo di 500 euro per due tagliandi nei due anni, sino ai 1750 euro della copertura massima, manutenzioni straordinarie incluse. Per chi tenga alla propria auto e sappia di macinare chilometri prossimi ai valori consentiti, possono essere opzioni utili. In quanto a quotazioni usato, nel breve termine gode di piccolo vantaggio sulla Punto, qualora da rivendere.
PUNTO ****. € 15.300 il prezzo di listino attuale (9/2016) per la Fiat Punto 1.2 Lounge, al lordo delle molto interessanti promozioni che Fiat riesce a proporre, su un prodotto prossimo a cedere il passo che gioca in casa. Consumi ordinari e non più premianti quanto al debutto: urbano 7,2, combinato 5,4, extra urbano 4,4 l/100 km. Classica garanzia biennale, con il fattore tecnico di casa Fiat che per l’Italia vuole dire manutenzioni genericamente facili da gestire presso qualunque autoriparatore anche generico e prezzi delle stesse volendo tra i più contenuti, per la gran diffusione del prodotto e del relativo Aftermarket. Questo aspetto è tra quelli che ancora gioca a favore della nostrana Punto, per la clientela, magari di una certa età, che ama sentirsi più padrona della propria macchina anche sotto il cofano (dove si trova un’elettronica tricolore, IAW Marelli). La Punto non solo è solidissima e riferibile nei sistemi ad altre popolari vetture del gruppo, ma difficilmente lascia attendere troppo tempo per qualunque riparazione le possa necessitare, in ogni luogo d’Italia. In ogni caso FCA propone vari servizi Mopar, per estendere garanzia a prezzo relativamente conveniente: Powertrain care sulle sole parti più onerose (da 125 a 435 euro per i 60 mesi) o la completa Maximum care (che arriva fino a 1515 euro per coprire, tutto, fino anche ai 200.000 km) da uno a cinque anni; piuttosto che avere pacchetti di manutenzione prepagata (Easy care, che parte da 375 euro per i due anni con massimo 30.000 km) di analoga durata massima cinque anni. A livello di commerciabilità usato non esistono problemi, salvo un discreto livellamento verso il basso delle quotazioni con il finir di carriera, poco più basse della rivale, anche se non è detto l’equilibrio cambi qualora siano entrambe “pensionate” nei prossimi anni.
ASSICURAZIONE. Valutando le polizze low cost gestibili online per le due vetture di segmento B in esame, scopriamo che le stime per conducenti maturi che le inseriscano nel proprio nucleo familiare, con eventuale presenza di un neopatentato, piuttosto che come prima e unica auto, sono poco distanti. La sola RC di un guidatore esperto in classe bassa, vede differenza quasi inesistente. Solo includendo ulteriori garanzie come incendio e furto, atti vandalici, cristalli, collisione, eventi naturali e assistenza, la differenza può salire vicina ai cento euro annui, variabili tendenzialmente secondo il valore veicolo assegnato, superiore per Fiesta, se la si dota di accessori. Peggiorando la classe di merito, parallelamente incrementa anche la differenza costo assicurazione, mentre in termini di valore residuo dell’auto, con il passare degli anni sembra al momento quello di Fiesta a rimanere lievemente più alto, anche se nel lungo termine la cosa potrebbe cambiare e non si tratta di valori troppo significativi.
La sommatoria delle valutazioni qui considerate, porta a un leggero vantaggio per la Ford Fiesta, anch’essa vettura prossimamente in uscita dai listini, ma poco più giovane e tecnologica, oltre che prestante della Punto, soprattutto la Casa per lei non ha ancora tirato i remi in barca, anzi, spinge quanto disponibile mentre Fiat ha già ridimensionato l’offerta a monte, privando la Punto di alcune varianti e personalizzazioni. La Fiesta è quindi, anche per scelta politica differente delle due case, più ricca di contenuti, volendo e personalizzabile, quindi sposa meglio esigenze di giovani e chi guardi allo stile e a qualche gratificazione durante la guida, pur limitata. In ogni caso la buona vecchia Punto è solida e apprezzabile per la sua semplicità, a costo contenuto e con uno stile che anche nel lungo termine rimane classico, accoglie bene chi sieda dietro ed è vivibile comodamente se si deva macinare chilometri in tranquillità. Sempre gestibile facilmente poi fronte assistenza, qualora serva. Le due schede tecniche, con valori affiancati dei due modelli, le trovate sullo strumento di confronto di Automoto.it, a questo link. Per gusti o meglio esigenze distanti da quanto qui discusso, rimanendo su medesima vettura, Ford offre come detto alternative in più sulla propria Fiesta, con motori di varia configurazione (interessante il tre cilindri EcoBoost, 1.0 sovralimentato) anche GPL, di potenze sino ai duecento CV della cattiva ST200, nonché maggiori varianti allestimento rispetto a Fiat Punto, in primis le convenienti Black & White edition al momento disponibili con buon rapporto dotazioni prezzo. Sulla Punto che a quanto pare da qui a un anno qualcuno potrebbe definire “vecchia” causa pensionamento, Fiat offre anche alimentazioni GPL e Metano, con recente ritorno del 1.3 Multijet da 95CV, gasolio, è però questa la cavalleria massima in gamma attualmente, nonché la più costosa, senza più versioni personali. Come detto, ruolo di un certo peso nella scelta di auto di questo genere, la fanno le politiche promozionali, che livellano verso il basso i costi di acquisto rispetto al listino ufficiale: vanno verificate online e quindi dai rivenditori.
Fiat
Corso Giovani Agnelli, 200
Torino
(TO) - Italia
800 342 800
https://www.fiat.com
Fiat
Corso Giovani Agnelli, 200
Torino
(TO) - Italia
800 342 800
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