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La primavera è arrivata e, come sempre, impone un cambio di stagione anche per l'auto, vuoi perché c'è il passaggio dalle gomme invernali alle estive, vuoi perché il nostro caro pneumatico è arrivato alla pensione, che, lo ricordiamo, è obbligatoria quando il battistrada in qualsiasi punto scende sotto gli 1,6 mm, ma noi raccomandiamo non meno di 2 mm. E qui si apre un piccolo dilemma: come e cosa scegliere al suo posto?
Se siete come tanti che decidono di non decidere siete già dal gommista con la carta di credito in mano e non vi fate nessuna domanda, guardando solo la cifra del totale. 400, 500, 600 euro? Ok, ma qui è diverso, non stiamo parlando di una lucidata alla carrozzeria, ma di quattro "piedi" di gomma che sono l'unico vero punto di contatto con l'asfalto di un corpo mobile che può andare a 200 km/h o più, pochi centimetri quadrati attraverso i quali si esercitano le forze di frenata, accelerazione e sterzata. C'è una bella differenza.
Per scegliere quindi le gomme giuste non basta chiedere "amiocuggino"; i rivenditori sono le persone più preparate e titolate per dare un consiglio e lo faranno con competenza e buon senso, ma chi vuole farsi una cultura a partire da zero e una scelta personale può cominciare dai media più autorevoli e non sono molti in Europa a fare dei test indipendenti: i più titolati in assoluto sono i tecnici dell'ADAC tedesco, l'Automobile Club più rispettato per le informazioni agli automobilisti, una specie di Consumer Report teutonico che fa queste prove confronto da 50 anni e, pensate, le ha cominciate proprio in Italia, sulla pista di Vizzola Ticino (VA) nel 1973. Oggi sono addirittura 50 le marche messe sotto esame, dalle più care alle più economiche, prese nella misura più venduta in assoluto in Europa, la 205/55 R16 91V (velocità fino a 240 km/h), per intenderci quella del segmento della Golf. Per capire come si svolgono i test e quali parametri sono vincenti, abbiamo voluto intervistare i tecnici di ADAC che sono stati prodighi di informazioni. Ci risponde Katja Legner, la loro portavoce.
D: Sono cambiate tante cose nella tecnologia dei pneumatici dal 1973: come si confrontano le prove di allora con quelle di oggi?
R: Tanto per cominciare, allora non esistevano quasi le gomme 4 stagioni, oggi proviamo anche quelle. Ma il fatto più importante è che la valutazione tecnica richiede di allargare l'indagine oltre la performance pura e semplice come la frenata o la resistenza all'acquaplaning. Oggi guardiamo anche da vicino i parametri fondamentali dell'efficienza energetica come durata e consumo, fattori che contano almeno per il 30% del voto. La sicurezza però vale ancora per il 70% del giudizio finale, naturalmente. E il prezzo non va trascurato (quelli riportati in tabella sono quelli praticati in Germania ndr).
E allora ecco l'elenco dei primi dieci classificati nel test, che prevede un voto per la guida sull'asciutto e uno sul bagnato, da cui si ricava il fattore di sicurezza Fahrsicherheit che vale per il 70% da sommare in proporzione con lo Umweltbilanz (30%). Vince il Goodyear EfficientGrip Performance 2 e seguono altri marchi molto noti; il punteggio per i primi dieci (da 2 a 2,5 dell'ultima colonna) è considerato buono. Ma il prezzo quanto incide su queste buone qualità?
Con questo giudizio il pneumatico Goodyear si è aggiudicato il primo posto nella classifica di ADAC: "Il Goodyear EfficientGrip Performance 2 ha una buona valutazione complessiva per la sicurezza di guida. Offre al guidatore un discreto feedback sul volante su strade asciutte, si mostra sicuro nell'area limite e vanta uno spazio di frenata superiore alla media su strade asciutte. Sul bagnato, brilla per lo spazio di frenata e maneggevolezza, buona aderenza e guidabilità sicura. Soddisfacenti la rumorosità e l'aquaplaning, chilometraggio oltre la media per la durata e bassa abrasione. L'efficienza è impressionante anche grazie al peso ridotto e al basso consumo di carburante. Un lavoro enorme di qualità ben bilanciate".
D: Molti automobilisti guardano soprattutto al prezzo basso, ma è facile vedere nel test le marche più costose aggiudicarsi sempre i primi posti. Qual è l'equilibrio corretto fra il costo e le performance?
R: Si, il prezzo è un elemento determinante per molte persone, ma ciascuno deve individuare il proprio profilo di guida; se ho bisogno una gomma per fare tanti chilometri scelgo la durata, se voglio una copertura al massimo della sicurezza punto sulle più alte prestazioni. Insomma, un buon pneumatico non è certo il più economico, e un pneumatico che assicura prestazioni durature può più che compensare il costo d’acquisto nel corso del tempo.
Per dare un esempio concreto di quanto sia importante la sicurezza nella scelta del pneumatico, prendiamo uno dei parametri fondamentali, lo spazio di arresto, che viene misurato con una frenata al limite da 100 km/h sull'asciutto e da 80 all'ora sul bagnato. Il primo classificato, il Goodyear EfficientGrip Performance 2 ottiene 37,7 metri su asfalto asciutto e 37,4 metri (da 80 km/h) sul bagnato. L'ultimo classificato, un misterioso quanto economico Premierri Solazo made in Ucraina da 45 euro arriva a 42,9 metri sull'asciutto (5,2 metri in più del Goodyear) e un clamoroso 58,1 metri sul bagnato, ben 20 metri in più del vincitore e una velocità residua di oltre 45 km/h. Una simile distanza e velocità può ben fare una differenza tra un grave incidente e un semplice spavento.