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C’è un'Azienda che proprio non si rassegna a vedere una Peugeot a due ruote motrici. Certo, starete già pensando che il Leone qualche vettura a trazione integrale in realtà ce l’ha. 3008 e 508 RXH si ritrovano di fatto una trazione integrale grazie alla tecnologia diesel ibrida HYbrid 4. Ma noi stiamo parlando di un vero e proprio sistema a trazione integrale meccanico, fatto di alberi di trasmissione e differenziali. Il suo nome è Dangel, di fatto un preparatore che dal lontano 1978 prende i modelli nati a Sochaux per trasformarli in veri e propri veicoli fuoristrada, molto più alti da terra e soprattutto con quattro ruote motrici.
Tutto è cominciato con lo sviluppo della mitica 504 Dangel, che se vogliamo può essere considerata un’apripista del moderno concetto di station wagon allroad. La società poi ha lavorato su altri modelli francesi, come la 504 Pick-up e la 505, per poi concentrarsi negli ultimi anni esclusivamente sui veicoli commerciali di piccole e medie dimensioni. Una scelta con ogni probabilità motivata da logiche di mercato, dal momento che i mezzi da lavoro 4x4 con grande capacità di carico non sono poi molti ma vengono molto richiesti in particolari zone, come per esempio in montagna, o, perché no, nei grandi cantieri.
Un Come te nessuno mai
Il modello senza dubbio più versatile della gamma oggi è senza dubbio il Peugeot Partner 4x4 Dangel (sono disponibili anche Expert e Boxer), che nella versione passeggeri – i Francesi la chiamano Tepee – si dimostra un mezzo eccezionale in termini di versatilità e a conti fatti unico. Non ci sono infatti concorrenti diretti. Il Partner Dangel è un multispazio derivato da un veicolo commerciale e nel segmento non esistono altri modelli con una vera trazione integrale. Certo, esiste il Fiat Qubo Trekking, ma è molto più compatto e non ha una vero sistema 4x4 ma solo un sistema elettronico per migliorare la motricità dell’asse anteriore a scarsa aderenza.
Due gli allestimenti disponibili: Endurance (da 29.896 euro) ed Extreme (da 31.063). I prezzi si dimostrano piuttosto elevati rispetto ad un Partner Tepee tradizionale (si parte da 17.050 euro). È altrettanto vero però che il Dangel si basa sull'allestimento più ricco Outdoor (da 22.450 euro) e che prevede una preparazione vera e propria, con sospensioni maggiorate e una vera trazione integrale. L'allestimento Extreme aggiunge poi il differenziale posteriore a slittamento limitato e protezioni specifiche al retrotreno.
Dal vivo: com’è fuori
Gli stilisti francesi ce l’hanno messa davvero tutta per nascondere la derivazione dal modello commerciale. La versione passeggeri Tepee in allestimento Outdoor infatti è molto più curata e gradevole nel look grazie ad una serie di modifiche estetiche piuttosto evidenti. Paraurti e fascioni in plastica regalano un’aria simpatica ed avventurosa, mentre le porte scorrevoli laterali danno il massimo dell’accessibilità, risultando davvero molto pratiche. Un po’ meno riuscita invece la soluzione trovata il bagagliaio. Va bene voler mascherare la derivazione commerciale, ma aver scelto un portellone incernierato in alto, come sulle tradizionali automobili, ha comportato un’apertura non solo enorme, quindi difficile da aprire in certe condizioni, per esempio quando si è parcheggiato vicino ad un muro o ad un altro veicolo, ma anche piuttosto pesante da sollevare e chiudere. Avremmo preferito di gran lunga la classica apertura sdoppiata in stile “furgoncino”, molto più pratica e semplice da utilizzare.
“L’aspetto che colpisce di più sulla versione Dangel rimane l’altezza da terra maggiorata fino a 20 cm”
L’aspetto che colpisce di più sulla versione Dangel rimane però l’altezza da terra maggiorata fino a ben 20 cm da terra, grazie ad ammortizzatori specifici. I cerchi in lega però rimangono i classici da 16 pollici, quindi il risultato è un’auto che presenta uno spazio enorme all’interno del passaruota, un aspetto che sbilancia forse un po’ il design della fiancata, ma che tradisce il grosso lavoro di preparazione svolto da Dangel a livello di sospensioni. Del resto il Partner rimane per natura un’auto tutta solidità e concretezza, che bada al sodo e ai risultati, senza soffermarsi troppo sui fronzoli ed effimeri dettagli estetici.
Dal vivo: com’è dentro
Se si esclude il selettore per impostare la trazione integrale, collocato in bella vista sulla plancia, all’interno la versione Dangel rimane in tutto e per tutto identica ad una tradizionale Partner Tepee. Qui la derivazione commerciale è molto evidente, anche se gli uomini del Leone hanno fatto di tutto per rendere l’abitacolo non solo confortevole, ma anche molto pratico. I vani portaoggetti abbondano, mentre i tre sedili posteriori indipendenti, regolabili e abbattibili singolarmente garantiscono il massimo della versatilità. In linea don la filosofia del modello, le plastiche appaiono piuttosto dure e i materiali non entusiasmano al tatto, ma in ogni caso trasmettono una bella idea di solidità e sembrano progettati apposta per durare molto nel tempo.
Quello che colpisce una volta saliti a bordo sono però gli spazi. Il Partner Tepee offre un’abitabilità fuori dal comune e il soffitto particolarmente alto garantisce un’ariosità all’abitacolo difficile da trovare anche sulle più grandi monovolume. Discorso analogo per il bagagliaio, che mette a disposizione uno spazio davvero sconfinato: 642 litri, che diventano addirittura 2.800 abbattendo i sedili posteriori. Valori quasi da record, anche in questo difficili da trovare su automobili più tradizionali.
La prendo diesel
Il Partner 4x4 Dangel viene offerto in abbinamento al collaudato 1.6 HDi nelle varianti da 92 o 115 CV, entrambe abbinate ad un classico cambio manuale a cinque marce. La trazione integrale, attivabile a qualsiasi velocità tramite un apposito selettore posizionato sulla plancia, è realizzata attraverso un giunto viscoso. Quando il sistema avverte perdita di aderenza all'anteriore, la coppia motrice viene trasferita gradualmente al posteriore.
Le nostre impressioni di guida
Siamo molto curiosi di capire come se la cava questo Partner così particolare. Diamo vita al quattro cilindri, che senza troppi complimenti fa riconoscere la sua anima a gasolio. Il 1.6 HDi da 115 CV rivela il tipico ticchettio che ha caratterizzato i motori turbo diesel fino a poco tempo fa e fa filtrare la sua voce all’interno dell’abitacolo anche quando ha raggiunto la temperatura di esercizio ideale. Lo spunto però non gli manca: è piuttosto reattivo, aiutato dalle marce corte, e non dà mai l’impressione di essere sottodimensionato per le esigenze del Partner. La coppia piuttosto abbondante, di 240 Nm, lo rende vivace nelle ripartenze, anche se non ha molto allungo, quindi bisogna lavorare di frequente con il cambio per tenerlo reattivo, per esempio se c’è bisogno di fare un sorpasso.
“Quando si inserisce il 4x4 in ogni caso il Dangel rimane sempre facile e prevedibile, perché la trazione viene inviata al posteriore solo quando serve e in maniera molto graduale”
Il cambio manuale è preciso negli innesti, ma ha una corsa della leva un po’ lunga e solo cinque marce. L’assenza di un sesto rapporto si avverte in particolare in autostrada, con il 1.6 diesel che a 130 km/h “canta” beato a 3.000 giri/min. Un po’ troppi per la verità, perché si alzano sia il livello di rumorosità che i consumi, soprattutto quando si devono affrontare lunghi viaggi. A parità di motorizzazione e allestimento il Dangel cresce di circa 100 kg, arrivando a toccare quota 1.516 kg. Non un'enormità certo, infatti l'aggravio di peso non comporta compromessi avvertibili durante la guida.
Quello che penalizza il Partner 4x4 è piuttosto l'elevata altezza da terra e la maggiore escursione delle sospensioni. Anche a velocità non troppo elevate, prima dei 100 km/h orari per intenderci, si avvertono fenomeni di rollio e beccheggio abbastanza evidenti. Il Partner non dà mai l'impressione di essere insicuro o instabile, nemmeno al retrotreno, però le evidenti modifiche al sistema di trazione ci sono e si sentono tutte. Lo sterzo è davvero perfetto in città e alle basse andature, quando rimane davvero morbidissimo da azionare, ma lo abbiamo trovato un po' troppo inconsistente e preciso quando si alza la velocità.
Ottima la possibilità di escludere totalmente la trazione integrale, soprattutto per i consumi e perché in questo modo il Partner Dangel rimane utilizzabile tranquillamente anche quotidinamente, su asfalto. Quando si inserisce il 4x4 in ogni caso il Dangel rimane sempre facile e prevedibile, perché la trazione viene inviata al posteriore solo quando serve e in maniera molto graduale. In ogni caso in fuoristrada permette di avere quella spinta posteriore aggiuntiva senza la quale non si riuscirebbe a venir fuori da situazioni particolarmente difficili, per esempio in presenza di molto fango o di pendenze elevate in sterrato. 20 cm di altezza da terra poi diventano un bell'aiuto quando bisogna affrontare strade particolarmente dissesstate, ma anche per superare piccoli ostacoli e soprattuto per affrontare pendenze non indifferenti.
Consumi
Durante il nostro test di 500 km, effettuato in diverse condizioni (traffico, città, autostrada, montagna) abbiamo rilevato una media da computer di bordo pari a 6,6 l/100 (più di 15 km/l), un risultato tutto sommato più che soddisfacente per una vettura così alta da terra e con un iongobro aerodinamico non indifferente. Per di più priva di sesta marcia e provvista di trazione integrale!
Conclusioni
La Peugeot Partner 4x4 Dangel rimane una vettura che fa della concretezza la sua bandiera. Offre spazio sconfinato, difficile da trovare su automobili più tradizionali, ma anche una trazione integrale vera e interni robusti, che badano al sodo per resistere nel tempo. È perfetta quindi per chi deve coniugare esigenze lavorative con il tempo libero o la famiglia e può essere una valida alternativa per chi cerca qualcosa di più concreto ed efficace in fuoristrada di un classico SUV.
Pregi
- Spazio sconfinato: difficile trovare qualcosa di simile su automobili tradizionali
- Ha una trazione integrale vera: (quasi) inarrestabile
- Consumi: sanno essere ridotti date le dimensioni
Difetti
- Motore rumoroso/Assenza sesta marcia
- Rollio troppo presente/ Sterzo troppo incosistente
- Interni: evidente la derivazione da veicolo commerciale/Qualche vibrazione di troppo
Peugeot
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