Peugeot Exalt e Quartz concept [video]

Peugeot Exalt e Quartz concept [video]
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Abbiamo avuto la possibilità di salire in esclusiva a bordo di due eccezionali prototipi Peugeot. Vi raccontiamo in che modo Exalt e Quartz anticipano, almeno per certi aspetti, i futuri modelli del Leone
1 luglio 2015

Ad ogni Salone Internazionale che si rispetti tutti i costruttori automobilistici più prestigiosi si divertono a lasciare a bocca aperta il pubblico con le concept car. Stravaganti e bizzarre, questi prototipi sembrano paracadutati negli stand direttamente dal futuro ma quasi sempre sono quanto di più lontano possa esistere dalla realtà. Le concept car non sono però soltanto esercizi di stile fine a se stessi o giocattoli per sedare le manie di grandezza di designer troppo irrequieti. Anzi, i costruttori automobilistici prendono molto sul serio i prototipi perché sono i loro "laboratori viventi”, dove possono sperimentare in grande libertà non solo il design, ma anche le tecnologie che, in parte, arriveranno sui modelli di serie del prossimo futuro.

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La Peugeot Exalt in azione

Funzionano per davvero?

La domanda che tutti si sono fatti almeno una volta nella vita però rimane sempre la stessa. Queste "auto del futuro", così incantevoli nelle loro forme, funzionano per davvero o sono soltanto delle sculture silenziose, tanto affascinanti quanto prive di una vera anima a motore? La risposta in questo caso non è per niente scontata. Bisogna distinguere infatti tra le show car realizzate soltanto per esprimere la nuova direzione che intende prendere lo stile di un determinato marchio da quelle che, oltre al design, vogliono proporre anche innovativi powertrain o tecnologie per la mobilità particolarmente avveniristiche. In quest'ultimo caso si parla di prototipi "marcianti", ovvero in grado di muoversi per davvero, con tanto di motore, sospensioni e soprattutto di un vero e proprio telaio portante.  Il problema è che non capita spesso - anzi, quasi mai - di poter vedere in azione una concept car, magari su una strada vera e propria.

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La Peugeot Quartz anticipa lo stile dei futuri SUV del Leone

Peugeot: concept che funzionano davvero!

Per nostra fortuna però Peugeot è senza dubbio uno dei costruttori che ha preso più sul serio o sviluppo delle concept car. Il Leone infatti, oltre a sfornare un numero considerevole di prototipi, nell'assoluta maggior parte dei casi provvede a renderli persino marcianti. Un approccio ben preciso, che costringe a costi di sviluppo molto più considerevoli rispetto a chi si limita a realizzare soltanto delle show car inanimate, ma che permette una vera sperimentazione sul campo. I francesi negli anni hanno costituito un vero e proprio reparto di eccellenza interamente dedicato ai prototipi, dove non lavorano quindi soltanto i designer - come avviene nella maggior parte dei casi - ma anche meccanici, progettisti e informatici.

A bordo di Exalt e Quartz

Per farci toccare con mano l'incredibile ma ancora poco conosciuto universo delle concept car Peugeot ci ha permesso in via del tutto esclusiva di salire su due dei suoi più recenti prototipi, per vederli in azione. Da un lato l'elegantissima Exalt, dall'altro l'esuberante Quartz. Un'occasione più unica che rara, visto che solitamente i costruttori sono molto gelosi delle proprie show car. Del resto questi veicoli nascondono spesso segreti preziosi che vedremo realizzati solamente su modelli futuri. Considerata la delicatezza dell'argomento, l'evento non poteva svolgersi in un posto qualunque ma solo in un luogo top secret, lontano da sguardi (e obiettivi!) indiscreti.

Non è possibile nemmeno avvicinarsi alle auto senza la presenza di Pierre

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Gli uomini del Leone hanno scelto il circuito di Mortefontaine, un test ground molto sofisticato nei pressi di Parigi, che comprende anche un anello con curve paraboliche per le prove ad alta velocità, dove diversi costruttori portano avanti segretamente lo sviluppo di futuri modelli. Appena varchiamo i cancelli di ingresso capiamo di trovarci in un luogo molto particolare. Basterà dire che mentre ci aggiravamo per il circuito abbiamo intravisto una Peugeot 308 GTi lanciata a tutta velocità per gli ultimi test in vista del lancio, ma anche una misteriosissima Toyota Auris camuffata e delle curiose Renault Espace impegnate in alcuni test sulla frenata automatica di emergenza.

 

Peugeot Exalt e Quartz in tutta la loro magnificenza

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Pierre, il "concept-sitter"

Appena arriviamo troviamo Exalt e Quartz che ci aspettano, in tutta la loro magnificenza. I due prototipi francesi sono immacolati, tirati a lustro per la grande occasione e monitorati a vista da Pierre - lo chiameremo così - , tecnico che ha dedicato la sua intera vita ai prototipi del Leone e che li conosce meglio di chiunque altro. Non è possibile nemmeno avvicinarsi alle auto senza la sua presenza e non appena una ditata o una gocciolina d’acqua si posa accidentalmente sulle carrozzerie lui è sempre pronto ad intervenire. Per Pierre nulla deve essere fuori posto sulle sue amate concept. La loro estrema delicatezza infatti richiede attenzioni speciali, che solo la sua infinita competenza sa garantire.

le future Peugeot saranno da un lato sempre più raffinate ed eleganti, mentre dall’altro proporranno un design decisamente più aggressivo rispetto ad oggi

Exalt: ecco come diventeranno le Peugeot

Cominciamo dalla Exalt, la concept più elegante e lussuosa. I designer ci spiegano che anticipa una berlina di lusso, anche se piuttosto che considerarla come un'anticipazione di qualcosa che verrà è più utile concentrarsi sui singoli dettagli. Non è detto infatti che questo prototipo indichi la volontà di Peugeot di tornare nel mercato dell'alto di gamma, come faceva un tempo con la 607 (anche perché lo farà molto presto DS…). La Exalt vuole solo dare delle linee ispiratrici, in termini di design e nella ricerca di materiali innovativi. Insomma questa super concept car, un po' sedan, un po' coupé, ci vuole dire come sarà lo stile delle future Peugeot, che con ogni probabilità diventeranno quindi più taglienti, affilate, ma sopratutto eleganti.

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La plancia della Quartz, con finiture in basalto

Quartz: i SUV saranno più aggressivi

Di tutta un'altra pasta invece la Quartz, una esuberante crossover bicolore con mastodontici cerchi da 23" che vuole dettare lo stile delle future SUV del Leone, a partire, probabilmente, dalla prossima 3008. La Quartz sembra prendere in prestito tutta la sua aggressività direttamente dalla 2008 DKR che corre la Dakar. I volumi si contrappongono l'uno con l'altro ma appaiono sempre ben bilanciati, mentre le linee si fanno tese e sempre più affilate. Bellissimi poi i giochi ad effetto 3D - come quello creato sulla calandra anteriore - che fanno apparire forme e colori sempre diversi, a seconda dell'angolazione da cui si guarda. Questi due concept in ogni caso ci vogliono dire una sola cosa: le future Peugeot saranno da un lato sempre più raffinate ed eleganti, mentre dall’altro proporranno un design decisamente più aggressivo rispetto ad oggi.

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Emntrambe le concept mettono a disposizione quattro sedili indipendenti

Dal vivo: come sono dentro

Salire a bordo di un concept è un’esperienza già di per sé eccezionale. La Exalt ci accoglie con un’atmosfera capace di mischiare l’estrema raffinatezza dei materiali, con l’avanguardia dello stile in una sintesi armoniosa. L’abitacolo è sconfinato e mette a disposizione quattro sedili indipendenti. Pulitissima la plancia, semplice e razionale, così come il quadro strumenti completamente digitale. Ci sono soltanto 9 bottoni che ricordano i tasti di un saxofono e qualche altro comando sul cielo. Il numero 9 è stato scelto di proposito perché alcuni studi sulla memoria hanno dimostrato che il cervello umano è in grado di ricordare facilmente fino ad un massimo nove comandi predefiniti.

Exalt: ecco a voi il “wood-paper”

I rivestimenti meritano un capitolo a parte. La Exalt infatti è una concept in continua evoluzione, che ha continuato ad evolversi negli ultimi tempi. I designer non hanno sperimentato soltanto nuove tinte esterne - noi siamo i primi a vederla in questa nuova colorazione violacea - ma anche innovativi materiali interni, sempre nuovi e diversi.

Se pensate per esempio che il tunnel centrale sia rivestito di classico legno chiaro vi sbagliate di grosso. Tranquilli, ci siamo cascati anche noi, ma francamente era impossibile accorgersi del trucco. In realtà infatti si tratta di uno speciale materiale ricavato da carta di giornale riciclata e pressata, super ecologico e pensato per replicare in tutto le venature tipico del legno! Plancia e pannelli porta poi sono rivestiti con un tessuto gessato, proprio come quello degli abiti più eleganti, mentre alcuni inserti sono realizzati con materiali ricavati con stampanti 3D.

Il tunnel centrale è rivestito in basalto, una pietra scura molto leggera che sembra prelevata direttamente dallo spazio

Quartz: interni in… pietra!

Anche la Quartz però non scherza per niente. Qui l’ambiente è più sportivo, spigoloso e aggressivo. Lo stile dell’abitacolo ricorda in un certo senso il mondo Lamborghini, specialmente i sedili rivestiti in pelle ecologica e la plancia. Bellissimo il quadro strumenti, realizzato con schermi sovrapposti: quello in primo piano visualizza velocità e contagiri, mentre quello più in profondità visualizza tutti i dati accessori, come per esempio quelli del computer di bordo. Anche in questo caso il concept funziona come un laboratorio dove sperimentare nuove soluzioni, in particolare nel campo dei materiali ecosostenibili. Il tunnel centrale è rivestito in basalto, una pietra scura molto leggera che sembra prelevata direttamente dallo spazio, mentre alcuni materiali insospettabili sono in realtà rivestimenti in fibra di poliestere, ricavati dalle bottiglie di plastica riciclate. 

 

Questi prototipi anticipano l'evoluzione dell'i-cockpit di Peugeot

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Come dobbiamo interpretarli?

In definitiva sia Exalt che Quartz ci vogliono anticipare come si evolverà l’i-cockpit delle Peugeot di domani. Inaugurato dalla 208, il rivoluzionario interno con volantino di piccole dimensioni, quadro strumenti rialzato e plancia priva di bottoni sui futuri modelli di serie si evolverà estremizzando ancora di più questi concetti. Con ogni probabilità quindi continueremo a trovare il volantino, forse con forme un po’ più squadrate, proprio come sui concept, e scompariranno sempre di più i tasti fisici, che saranno sostituiti da display touch sempre più evoluti e veloci. Sulle future Peugeot però ritroveremo anche alcuni dei materiali innovativi sperimentati su Exalt e Quartz, come il “wood-paper” o le finiture in pietra (sicuramente sappiamo che ci saranno sulle future DS…). 

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I fari posteriori della Exalt vogliono simulare gli artigli di un leone

Tecnica da prototipo

Trattandosi di prototipi perfettamente marcianti Exalt e Quartz hanno voluto stupire però anche a livello di powertrain. Entrambi i prototipi infatti  nascondono quella che sarà una probabile evoluzione del sistema ibrido HYbrid4, che potrebbe essere applicato in futuro anche a unità a benzina, in configurazioni pensate per ottenere anche altissime prestazioni. Entrambe le concept car infatti nascondono sotto il cofano il pluripremiato 1.6 turbo benzina THP - più volte elogiato anche nelle nostre prove - nella variante più potente, quella da 270 CV che spinge RCZ R e la nuovissima 308 GTi. Sulla Exalt questo quattro cilindri è abbinato ad un motore elettrico da 68 CV (posteriore), mentre sulla Quartz a due unità alimentate a batterie (una per asse, 85 e 115 CV), per una potenza complessiva prossima ai 400 CV.

 

Si tratta in poche parole di un powertrain ibrido ad altissime prestazioni simile a quello che spinge un altro incredibile prototipo della Peugeot, la 308 R Hybrid. Il sistema è alimentato a batterie agli ioni di litio ed è abbinato ad un cambio automatico a sei marce, azionabile anche in modalità manuale grazie ai paddles dietro al volante. Si tratta inoltre di un sistema plug-in, quindi con possibilità di ricarica delle batterie attraverso una normale presa domestica. Con una ricarica completa, questi prototipi sono in grado di percorre all’incirca 50 km. Un ultimo cenno infine alla struttura portante. Mentre la Exalt infatti sfrutta il nuovo pianale modulare EMP-2 del Gruppo PSA, la Quartz non sfrutta nessuna architettura esistente, ma un telaio creato ad hoc in maniera completamente artigianale.

Su un prototipo tutto è molto delicato e super artigianale come ci ricorda il buon Pierre: «Le concept car vanno trattate come le donne»

Le nostre impressioni a bordo

Mentre siamo rapiti a conoscere ogni dettaglio di queste maestose automobili sentiamo una voce da lontano. E’ Pierre che ci sta chiamando. La pista di prova è libera e finalmente possiamo salire e bordo. Un’impresa tutt’altro che semplice quando c’è di mezzo una concept. Bisogna stare attentissimi a mettere mani e piedi nei posti giusti, altrimenti si rischia di fare danni stratosferici. Con qualche contorsionismo ci ritroviamo a bordo della Exalt prima e della Quartz dopo, per fortuna senza aver rotto niente. Del resto su un prototipo tutto è molto delicato e super artigianale come ci ricorda il buon Pierre: «Le concept car vanno trattate come le donne» - ci dice sorridendo. Bisogna quindi essere dolci e azionare tutto con calma, pazienza e un tocco vellutato. In pochi istanti ci rendiamo conto di quanto una concept car possa essere lontana anni luce da un’automobile vera e propria.

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Le scenografiche portiere ad armadio della Quartz

«C’est un concept car!»

La sensazione è molto particolare perché si viaggia sull’auto del futuro ma mancano le dotazioni basilari della citycar più spartana del listino. Del resto «E’ una concept car» come ci ricorda più volte Pierre. Non c’è un sistema di areazione, i finestrini sono fissi, sospensioni e sedili sono durissimi, mentre piccoli cigolii provengono un po’ dappertutto. Trovarsi su un’automobile così artigianale in movimento però è qualcosa di assolutamente unico. Il mondo fuori dal finestrino in un istante diventa incredibilmente vecchio. E vedere che auto così imponenti e improbabili siano in grado di muoversi tranquillamente fa davvero un certo effetto, specialmente quando passano vicino ad automobili tradizionali.

 

Molto interessante il powertrain ibrido. Si parte nella totale silenziosità, con i soli motori elettrici, per poi sentire l’intervento dell’esuberante THP. Il livello artigianale dei prototipi non ci ha permesso di testare a fondo le prestazioni di questo super powertrain ibrido, ma Pierre ci ha assicurato che già oggi è in grado di regalare emozioni fortissime, con accelerazioni da capogiro grazie alla coppia mostruosa e subito disponibile dei motori elettrici.

Il sogno di un bambino…

Mentre scendiamo dalla Quartz, con le sue spavalde - e delicatissime - portiere ad armadio, per un attimo ci sembra di essere tornati bambini. Del resto l’emozione provata è stata davvero fortissima e ci troviamo a lasciare il Circuit de Mortefontaine con un sogno tanto irrazionale quanto entusiasmante: ma perché le concept car non le fanno per davvero?

 

Tutti i bambini (e non solo) sognano di poter vedere una concept car trasformata in realtà

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