Peugeot 504 Cabrio Pininfarina, l'italo-francese [Video]

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La Peugeot 504 Cabrio arriva alle porte negli anni '70. Disegnata da Pininfarina era un'auto di gran classe, con tecnologie formidabili per l'epoca
10 agosto 2016

San Gimignano (SI) – Per molti italiani la storia della Peugeot inizia con la 205 ed il motivo è semplice. È stata l'auto più venduta del Leone, quella che, per la prima volta, ha fatto conoscere il marchio francese al mercato italiano, fino a quel momento dominato da Fiat e gli altri costruttori “nostrani”. In realtà però la storia della Peugeot è antichissima, tanto che la fondazione risale a più di 200 anni fa. E sono innumerevoli i capolavori realizzati da questa azienda da partire dal 1890, anno in cui il Leone inizia ufficialmente a produrre automobili.

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L'auto con "gli occhi di Sophia Loren"

Tra i modelli di maggior successo c'è stata senza dubbio la leggendaria 504. La seconda auto più venduta dalla Peugeot, dopo il successo inarrivabile della 20. Quella che iniziato a proiettare la Casa di Sochaux in una dimensione internazionale. Prodotta in qualcosa come 3 milioni e 680 mila esemplari, la 504 non conquistò infatti soltanto i francesi, ma anche tantissimi clienti in Nord America, Sud America e Africa. Tutto ha inizio al Salone di Parigi del 1968, quando Peugeot toglie i veli per la prima volta alla sua 504. Un'auto pensata fin da subito in grande, con ambizioni internazionali. La formula di base è semplice. Unire la tutta la robustezza e la storica affidaibilità delle Peugeot allo stile indelebile di Pininfarina.

La formula di base è semplice. Unire la tutta la robustezza e la storica affidaibilità delle Peugeot allo stile indelebile di Pininfarina

In particolare, il design viene sviluppato dal grande Aldo Bovarone - il papà della Dino - non senza il contriubuto del centro stile interno Peugeot, capitanato in quegli anni da Paul Bouvot. Sarà lui a proporre i fari anteriori trapezoidali – definiti da Sergio Pininfarina “Gli occhi di Sophia Loren” - che diventeranno il vero tratto distintivo della 504. L'immediato successo spinge i vertici Peugeot ad allargare molto presto la famiglia 504. Soltanto un anno dopo il lancio, nel 1969, vengono presentate le versioni Coupé e Cabriolet, disegnate e prodotte in Italia direttamente da Pininfarina per essere poi spedite in Francia dove veniva aggiunta la meccanica all'interno degli stabilimenti Peugeot.

La Cabrio della Contessa

Nel nostro caso abbiamo avuto la fortuna di guidare una delle 8.185 Cabriolet prodotte. Per di più non un esemplare qualunque, ma quello appartenuto alla contessa Anita Necchi, membro illustre della famiglia di industriali nota per la produzione di macchine da cucire. Perfettamente conservata, la “nostra” 504 è stata immatricolata a Milano nel 1971 con una serie di optional veramente curiosi, voluti espressamente dalla contessa in peronsa, per raggiungere in tutta tranquillità la villa di famiglia a Sankt Moritz. Tra questi spiccavano l'accensione automatica dei fari, resa possibile grazie ad un apposito sensore crepuscolare (oggi fa sorridere, ma siamo sempre negli anni '70!), il portasci da baule e le gomme da neve.

La 504 era un'auto capace di schizzare a 197 km/h, velocità folli per quegli anni

La filosofia della 504 Cabriolet è quella tipica delle Peugeot dell'epoca. Auto elgantissime, sportive ma mai esasperate, per un turismo a lungo raggio che non voleva rinunciare nemmeno ad un bagagliaio capiente. Ed è proprio così che ancora oggi, dopo 45 anni, abbiamo ritrovato questa 504. Silenziosissima e molto comoda, con le sue quattro poltrone in morbida pelle nera. Il motore, un 2.0 litri quattro cilindri da 104 CV, fila via liscio e dolce, con il cambio manuale a quattro rapporti ancora precisissimo negli innesti. Anche le sospensioni anteriori e posteriori indipendenti tradiscono l'anima di quest'auto.

Un'eleganza sportiva

Sempre soffici, sono pensate per garantire un comfort eccezionale durante il viaggio, anche se ovviamente producono fenomeni di rollio e beccheggio piuttosto evidenti. I quattro freni a disco con servofreno, un vero lusso per l'epoca, offrono invece una frenata abbastanza energica e comunque paragonabile a quella delle auto di oggi. Nonostante un peso abbastanza alto – 1.555 kg – dovuto all'irrobustimento della versione Cabrio, la 504 era un'auto capace di schizzare a 197 km/h, velocità folli per quegli anni. La 504 Cabrio però, con la sua trazione posteriore “pulita” e lo sterzo sempre diretto, rimane un'auto con cui godersi il vaggio tranquilli, per andare a passeggio sul lungomare più che per correre.

Ogni esempalre en pelin air costava il doppio di una berlina

Lo dimostra anche uno studio aerodinamico veramente ben fatto tanto che, con la capote abbassata, non si genera alcuna turbolenza all'interno dell'abitacolo. Infine qualche curiosità. La Peugeot 504 rimase in produzione dal 1968 al 1983, ma si continuarono a costruire alcuni esemplari fuori dall'Europa addirittura fino al 2000. Oltre alla berlina, alla cabrio e alla coupé vennero realizzate anche le versioni “break”, ovvero station wagon, e pick-up.E poi c'era il prezzo della Cabrio, davvero stratosferico. Ogni esempalre en pelin air costava il doppio di una berlina. Proprio un'auto da... contessa!

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