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Diciamolo subito: le prestazioni di Tesla sono un'altra cosa e la versatilità nel sistema di ricarica Supercharger rimane indubbiamente un punto di forza esclusivo dell'azienda americana. Ma questa nuova Toyota bZ4X qualcosa di speciale lo ha, perché è la prima volta che a fronte di una autonomia tutt'altro che indifferente (516 km la variante a motore singolo, 470 la dual motor) si ha a che fare con un'auto relativamente leggera: sì perché la bZ4X, grazie alla piattaforma eTNGA e le cure "miste" di Subaru e Toyota, pesa "solo" 1.895 kg...a dimostrazione che alcuni dei punti forti di Tesla Model Y (1.950 kg) possono essere battuti quando la progettazione elettrica si fa più mirata rispetto ad una semplice conversione di una piattaforma esistente.
Certo, alcuni errori rimangono quelli tipici di quel tipo di operazione - come l'assenza del frunk, il bagagliaio anteriore - ma in generale possiamo dire che molti degli elementi di questa bZ4X siano realmente interessanti anche oltre al peso...perché la garanzia di 1 milione di km (o 10 anni) è qualcosa di oggettivamente straordinario e la qualità costruttiva fa parte degli standard più elevati del costruttore giapponese. E tutto questo non è assolutamente male considerando che il business dell'auto elettrica, per il momento, è qualcosa che non è ancora entrato del tutto nelle corde di Toyota: da oggi ci sono ed entro il 2030 ci saranno in modo "massiccio", ma il core business rimane chiaramente altro...soprattutto al di fuori dell'Europa dove commercializza il 90% delle 10 milioni di unità annue.
Non si tratta di una vettura elettrica da "wow". Come dicevamo alla primissima presa di contatto la variante da 204 cavalli / 265 Nm per la trazione anteriore e 218/336 per l'integrale la rendono sì piacevole da guidare, ma non esattamente fulminea. Va detto che la performance arriva con grande linearità, enorme silenziosità e soprattutto nelle varianti AWD con una trazione integrale assolutamente invidiabile visto che è frutto dell'esperienza di due colossi dell'auto sul tema: Toyota e Subaru, appunto (che sulla base della bZ4X farà la Solterra).
La batteria di sistema ha una capacità di 71,4 kWh ed oltre ad essere garantita per 10 anni (o 1 milione di km) svolgendo semplicemente la manutenzione, è in grado di essere ricaricata a 11 kWi n corrente alternata AC ed a 150 kW in corrente continua. Come optional sono disponibili i pannelli solari sul tetto che recuperano 1.800 km di autonomia all'anno.
Silenziosa, ben isolata e con un'ottima taratura delle sospensioni, la bZ4X grazie al suo peso relativamente contenuto e all'assetto consistente si è dimostrata piacevole da guidare e nonostante l'assenza del comando di sterzo by wire, che come su Lexus RZ arriverà prossimamente, si è dimostrata diretta e omogenea nei cambi di direzione e ben piazzata sulle ruote da 20". Il mix tra frenata rigenerativa e dissipativa, inoltre, è realmente al top e si percepisce in modo evidente il lavoro di Toyota in questi 25 anni di elettrificazione dell'auto, iniziata nel 1997 con Prius.
La trazione integrale è stata sviluppata in collaborazione con Subaru e la velocità di passaggio "virtuale" della coppia tra i due assi è fulminea. Tra l'altro la vettura è in grado di guadare fino a 50 cm d'acqua grazie alla batteria sigillata ed anche nelle situazioni fuoristradistiche leggermente più estreme rispetto a quelle di una normale strada bianca (che si percorre grazie anche all'altezza da terra di poco inferiore ai 18 cm) la vettura dimostra un potenziale che va oltre, in termini di capacità di grip, rispetto al potenziale del telaio che per forza di cose è studiato per essere quello di un'auto stradale e non certo di una fuoristrada. Ma il potenziale di trazione è elevatissimo e questo è realmente un pregio per chi vive in situazioni tutt'altro che semplici da un punto di vista meteo, come nel nord Europa o nella parte Nord del nostro Paese.
Il design esterno risulta gradevole e di naturale evoluzione del linguaggio stilistico della casa. Ottimi i gruppi ottici in tecnica led e le forme seplificate rispetto a RAV4. Gli interni, aggiornati all'ultima evoluzione tecnologica della piattaforma, offrono una discreta abitabilità, tecnologia di primissimo livello (in particolare il sistema infotelematico, davvero veloce e fluidissimo) e numerosi Adas che fanno guadagnare la guida assistita di livello 2. Da un punto di vista puramente estetico rimane la "solita" costruzione Toyota, che non risulta così moderna soprattutto per via di tasti e di elementi non ben integrati.
Il prezzo non è ancora stato comunicato, visto che l'auto arriverà solamente nei primi mesi del 2023, ma è già possibile manifestare l'interesse ed entrare in contatto con il "piano d'azione" di Toyota che si prefigge di proporre una rata mensile in cui siano integrate anche servizi come le ricariche ed i servizi di manutenzione. Ad ogni modo i prezzi partiranno da 50.000 euro.