Nuova smart forfour

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Dimenticatevi della vecchia forfour. Il nuovo modello è figlio della stessa filosofia progettuale della fortwo. La qualità è molto elevata, ma le dimensioni ultra-compatte vanno a scapito del bagagliaio
14 novembre 2014

smart non lascia anzi raddoppia affiancando per la seconda volta dal debutto ad oggi una forfour (da 13.400 euro) all'ormai classica seppur rivoluzionata fortwo: a differenza della sua "sfortunata" progenitrice del 2004, che di legame alla biposto aveva davvero poco se non nel fatto di essere bicolore, la derivazione con la biposto è particolarmente stretta tanto che, questa volta, è la piccola ad essere una versione accorciata della grande e non la grande che cerca di imitare alla bene e meglio la piccola.

E' fedele alla fortwo

Insomma, dal foglio bianco che ha portato anche la Twingo ad avere il motore posteriore i vertici smart non hanno ricavato solamente una biposto ma anche una quattroporte e quattro posti che con la citycar Renault condivide tutto quello che non si vede (e viceversa) pur differenziandosi in modo evidente sotto il profilo estetico: una missione che gli stilisti di Stoccarda hanno perseguito introducendo una carrozzeria in materiale termoplastico, una cellula tridion concettualmente identica a quella della "piccola" ed uno stile che davanti e dietro ricalca quello della biposto, con grossi gruppi ottici ed un sorriso ammiccante. Molto diversa, per forza di cose, è la fiancata: dai 2,69 metri della fortwo, infatti, si passa ai 3,49 della forfour mantenendo inalterate le dimensioni di larghezza (1,55) e di altezza (1,66) ma naturalmente non quelle di passo che sale da 1,87 a 2,49 per fare posto ad una porta e due posti in più.

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Il design ha lo stesso sapore della fortwo

 

Un passo che ha permesso comunque di far entrare la forfour nel record delle auto a quattro porte che girano su sé stesse nel minor spazio (8,65 metri!) e che ha consentito di creare un abitacolo davvero molto spazioso: all'interno il 77% del volume è lasciato allo spazio e se dovesse servire trasportare oggetti particolarmente ingombranti sono disponibili, reclinando in avanti il sedile del passeggero anteriore, ben 2,22 metri. Il tutto caricato attraverso un accesso posteriore protetto da un lunotto ed una ribaltina indipendenti che celano un accesso di 1,28 x 1 metro. Numeri all'interno dei quali si celano anche un vano bagagli di 185 litri ed una capacità di carico complessiva di 975 litri che scaturisce anche da elementi come i sedili posteriori "readyspace" che, ripiegando su sé stessa la seduta, offrono 12 cm di altezza di carico in più da utilizzare anche attraverso le porte posteriori che vantano una apertura a 90°.

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Le dimensioni rimangono estremamente compatte, ideale per la città

 

Internamente la plancia vanta uno stile moderno, con ampio spazio per la tecnologia: alla normale radio di serie, infatti, è possibile affiancare con una spesa minima (100 euro) un kit che rappresenta sostanzialmente un'evoluzione della vecchia ventosa per lo smartphone. In buona sostanza, collegando via USB un telefono Android o iOS è possibile utilizzare una specifica app che comunica con il sistema multimediale della vettura amplificando i comandi di navigazione, la musica o le telefonate in entrate. Un kit dedicato ad un pubblico giovane e tecnologico che si affianca ad un sistema più sofisticato, di derivazione Renault, che propone a 687 euro propone un vero e proprio Media-System con tanto di navigazione satellitare e display touch screen da 7".

Allestimenti e prezzi

Non di serie ma inclusa nel pacchetto Confort (277 euro) è disponibile la regolazione in altezza di volante e sedile mentre per tutte le versioni sono previsti climatizzatore, vivavoce Bluetooth, comandi al volante, 5 airbag, ESP, Crosswind/ Hill Start assist e regolatore di velocità. Cinque gli allestimenti - Youngster, Sport Edition#1, Passion, Proxy e Prime - che prevedono prezzi e dotazioni di serie crescenti. Youngster (13.400 euro) è basico ma propone climatizzatore, vivavoce Bluetooth, comandi al volante, 5 airbag, ESP, Crosswind/ Hill Start assist e regolatore di velocità.

Questa volta è la piccola ad essere una versione accorciata della grande e non la grande che cerca di imitare alla bene e meglio la piccola

 

Passion (14.310 euro) aggiunge, volante e leva cambio in pelle, servosterzo parametrico, tetto rasparente, sedili Black/Orange, volante multifunzione in pelle, schermo multifunzione a colori con trip computer. Nella dotazione anche cerchi da 15" con finitura a specchio, tridion silver e dettagli interni dedicati. Sport edition #1 (14.610 euro) propone volante e leva cambio in pelle, servosterzo, tetto trasparente, cerchi da 16” Black, assetto e scarico cromato sportivo. D'impatto la cellula in tridion orange, i bodypanel nella tonalità white e gli interni bicolori Black/Orange. Non manca il pacchetto sportivo. Prime (15.700 euro) ha il radar, il collision waring ed il controllo dell'angolo cieco sugli specchietti, i sensori di parcheggio posteriori, i sedili riscaldabili in pelle, il color display e la predisposizione per l'utilizzo dello Smartphone come sistema multimediale. Compresi anche cerchi bicolor con finitura a specchio e fari diurni a led.

 

Proxy (15.700 euro) offre interni in pelle eco e tessuto bianco/blue marine, la Smartphone integration, cerchi da 16" con finitura a specchio, pacchetto sport e tetto in cristallo. Non manca il Lane keeping assist, che avverte in caso di cambio volontario di carreggiata. Dove non presenti si pagano orologio e contagiri (154 euro), la telecamera di parcheggio (354 euro), il cassettino portaoggetti con serratura (46 euro), il pacchetto sportivo (assetto -10 mm, pedaliera, scarico), la telecamera di parcheggio (354 euro) ma anche il serbatoio da 35 litri contro i 28 offerti di serie (62 euro) o i fari a led (523 euro).

Motorizzazioni: diesel non pervenuto

In tema di motori l'accesso alla gamma è fissato con i 71 CV (91 Nm a 2.850 giri) del 999 cc 4 valvole per cilindro (12 complessivamente) e doppio albero a camme in testa. Un motore che porta il peso complessivo della smart fortwo a 975 kg e che permette una accelerazione da 0 a 100 km/h in 15,9 secondi ed una velocità massima di 151 km/h. 4,2 l/100 km il dato di consumo medio, 97 g/km il livello di emissione di CO2.

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Tutto sommato lo spazio a bordo è buono, peccato solo per il bagagliaio, che con soli 185 litri non entusiasma

 

Più potente, anche se di ridotta cilindrata, il tricilindrico 898 cc turbocompresso di origine Renault caratterizzato da un valore di potenza massima di 90 CV a 5.500 giri ed un valore di coppia di 135 Nm a 2.500 giri permette di toccare i 165 km/h con una media di consumo non ancora dichiarata ma che non dovrebbe discostarsi troppo dai 4,1 litri dichiarati dalla versione da un litro aspirata. Più avanti arriverà anche una versione da 60 CV del mille aspirato mentre per quanto concerne i cambi per tutti i motori è previsto un manuale a cinque marce o, in alternativa da metà 2015, un automatico a doppia frizione di nuova concezione. (1.000 euro)

Dal vivo: com'è fuori

Dimenticatevi completamente della vecchia forfour. La nuova generazione della quattro porte del brand giovane smart è talmente aderente alla filosofia smart da essere lei stessa la base dalla quale i tecnici di Stoccarda hanno ricavato la più "tradizionale" biposto. Una processo evolutivo al contrario che ha permesso alla forfour di godere di un family feeling molto forte, in particolar modo per quanto concerne la zona anteriore e posteriore, ed una fiancata che è per forza di cose diversa dalla fortwo ma molto equilbrata sotto il profilo stilistico.

 

La nuova smart forfour in azione

 

Interessanti, come sempre, le soluzioni bicolore per la carrozzeria, i pannelli in materiale plastico, il portellone posteriore sdoppiato (lunotto e ribaltina apribili separatamente) ma anche lo sviluppo di alcuni elementi determinanti per lo stile come la calandra a nido d'ape, i fari posteriori ad elemento unico e quelli anteriori che, nelle versioni top, si fregiano di un interessante profilo a led. La cura per il dettaglio, insomma, è molto elevata e pare davvero strano, cosa meno evidente su fortwo, che non sia stata prevista una copertura per lo strato a buccia d'arancia di antirombo che si fa notare per tutta la lunghezza nella zona inferiore dei brancardi.

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La nuova forfour nasce sulla stessa piattaforma meccanica che ha dato origine alla Renault Twingo

Dal vivo: com'è dentro

Internamente la fortwo propone soluzioni di arredamento molto interessanti con una plancia dallo stile moderno, un approccio alla multimedialità molto spinto ed una strumentazione semplice ma leggibile. Peccato per la scomparsa di orologio e contagiri dalla parte alta della plancia (ora relegati a sinistra sotto al montante), per il posizionamento sul piantone dello sterzo (regolabile in altezza) della chiave d'avviamento e per le numerose derivazioni Renault di diverse componenti: nulla contro la qualità ma una personalizzazione almeno del pomello del cambio, per intenderci, sarebbe costata poco ed avrebbe fatto apparire in modo meno evidente la genesi comune del progetto. Buono lo spazio a bordo: davanti si sta comodi e si trova velocemente una posizione di guida adatta alle proprie esigenze mentre dietro l'accesso è davvero agevole ma lo spazio è buono solamente per occupanti di taglia media. Degna di nota, ma ormai è la tendenza del segmento, l'assenza del classico finestrino con apertura a "ghigliottina" sostituito da una più economica a compasso.

La forfour gira su se stessa in modo sorprendente e questo permette non solo una grande agilità nel traffico ma anche maggiore facilità d'azione nei centri storici

 

Il bagagliaio non è esaltante, solo 185 litri, ma in realtà ci sono molte possibilità di ampliare un vano che comunque si dimostra già di per sé sufficiente per il trasporto di almeno due trolley: gli schienali posteriori si possono abbattere progressivamente ed attraverso uno specifico "movimento" la seduta posteriore può essere ribaltata in avanti creando ulteriore spazio in altezza per gli oggetti più voluminosi. Come se non bastasse la stessa sorte tocca anche allo schienale del passeggero anteriore che, ribaltandosi in avanti, lascia due metri e venti di spazio libero per caricare anche i componenti di un armadio Ikea.

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Lo spazio riservato a chi sta dietro tutto sommato è buono considerate le dimensioni esterne ultra-compatte

 

Per quanto riguarda l'approccio multimediale abbiamo trovato molto intelligente la possibilità di utilizzare il proprio smartphone come navigatore, mp3 player e molto altro ma altrettanto in linea con le esigenze di una clientela trasversale quella di offrire un sistema multimediale vero: un pacchetto che si dimostra molto efficace, dal prezzo relativamente contenuto ed in grado di offrire un notevole miglioramento estetico ad una plancia già di per sé molto moderna nello stile.

Le nostre impressioni di guida

Su strada la prima cosa che stupisce è il diametro di sterzata: la forfour gira su sé stessa in modo sorprendente e questo permette non solo una grande agilità nel traffico ma anche maggiore facilità d'azione nei centri storici con vie strette (situazione tipica in Italia...) e particolare agilità nelle manovre di parcheggio. In termini di guida non stupisce per prestazioni sportive e l'assetto è tendenzialmente sottosterzante: il comportamento, però, è sempre molto sicuro e ben assistito da un impianto frenante ben dimensionato e da un sistema ESP molto sofisticato vista anche la presenza della funzione di correzione del vento laterale. Un plus, quest'ultimo, che fa della smart forfour un'ottima vettura da città alla stregua della disponibilità di coppia del motore 0,9 turbo benzina: si tratta di un motore ricco di coppia, molto silenzioso anche perché installato posteriormente, ed in grado di assicurare consumi molto contenuti: nel corso della nostra prova abbiamo registrato circa 15 km/l.

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Il motore più riuscito è senza dubbio il tre cilindri turbocompresso

 

Meno interessante, ovviamente, la performance del 71 CV anche se questo non significa che non sia un motore in linea con le esigenze di una vettura come la forfour. In particolar modo se non si usa la vettura per lunghi tragitti fuoriporta il mille aspirato può essere una scelta interessante in quanto poco assetato, comunque molto silenzioso e decisamente regolare in termini di erogazione. Buono per entrambi i motori il comportamento del cambio a cinque marce, che ci è sembrato morbido da azionare e preciso negli innesti. Decisamente interessante anche il cambio a doppia frizione che però non è regalato: 1.000 euro rappresenta una cifra che può far convertire molti aficionados della guida senza frizione anche sulla smart fortwo che sin dall'origine aveva abituato i suoi clienti all'automatico di serie.

In conclusione

La nuova forfour è una vettura decisamente diversa dalla sua progenitrice del 2004. Talmente diversa da aver dato lei stessa l'origine alla nuova generazione di fortwo invece che esserne, come accadeva in passato, semplicemente ispirata sotto il profilo estetico. Molto interessanti gli allestimenti proposti, che incontrano diverse tipologie di clientela, buona la proposta di motori: vero manca il diesel ma i consumi delle nuove unità sono particolarmente contenuti.

Pro

- Design personale: è una smart con due porte in più

- Contenuti tecnologici raffinati
- Dimensioni ultra-compatte
- Diametro di sterzata: ha dell'incredibile
- Motore 0,9 turbo: ottime performance e consumi contenuti

Contro

- Guida poco sportiva

- Bagagliaio poco capiente
- Tanti accessori interessanti, pochi di serie (e tutti cari)
- Il cambio automatico arriva solo a metà del prossimo anno

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