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Un modello di straordinario successo, anche nel mercato italiano, è stato presentato nella sua nuova configurazione, in anteprima mondiale, in Francia, a breve distanza da Ginevra. Si tratta di Skoda Kodiaq, il SUV di segmento D che il marchio ceco ha deciso di farci provare, nella sua versione in fase di sviluppo, oltre a mostrarcelo, senza alcun tipo di copertura, sia all'esterno che all'interno, in un evento esclusivo dal quale erano bandite le telecamere.
A cambiare, sul model year 2024. è praticamente tutto: dal design degli esterni, a quello degli interni, passando per le motorizzazioni, che ora includono anche un propulsore mild hybrid e una seconda generazione di ibrido plug-in, per concludere con la tecnologia di bordo. Venite con noi per scoprire come è fatta o fatevelo raccontare da chi vi scrive, con il video che trovate in apertura!
La nuova Kodiaq è, innanzitutto, più grande della precedente generazione. Le dimensioni prevedono ora una lunghezza di 4,758 metri (+61mm rispetto alla precedente), una larghezza pari a 1,864 metri, un'altezza di 1,657 metri e un passo di 2,791. Nella variante a sette posti i passeggeri della terza fila guadagnano 15 mm di spazio per la testa, mentre la capacità del bagagliaio varia da 340 a 845 litri, per la 7 posti, che diventano 910 litri per la 5 posti (+80 litri rispetto alla precedente). Per quanto riguarda il design degli esterni, Skoda definisce il nuovo frontale scultoreo, con passaruota squadrati e ampie ruote che variano da 17 a 20 pollici di diametro, chiamate a enfatizzare l'aspetto possente di questa seconda generazione. Noi l'abbiamo vista dal vivo e quello che vi possiamo dire è di aver avuto l'impressione di avere d'innanzi a noi una vettura più matura, anche nelle linee, pensata per piacere a un numero di persone ancor più ampio, rispetto alla precedente generazione. Ciò ha voluto dire perdere qualcosa in termini di aggressività, rispetto al MY2019, a fornte di linee più armoniose e per certi versi più "istituzionali". A cambiare, in ogni caso, è il frontale, che ora si allinea al family feeling delle ultime vettura del marchio. Sulla tre quarti posteriore spicca un montante a contrasto - quantomeno nell'allestimento che abbiamo potuto vedere senza coperture - e a cambiare sono anche i fari posteriori, con elementi a C che si raccordano idealmente al lettering del brand presente sul portellone.
La nuova Kodiaq è equipaggiata con fari full LED, nella variante base, che si arricchiscono della tecnologia Matrix, opzionalmente. In questa versione, i fari guadagnano un elemento cristallino denominato Crystallinium. Si tratta di una sorta di cristallo colorato che avrà lo scopo di evidenziare i contorni dei fari, apportando un tocco di eleganza e un'ulteriore attrattiva visiva.
Un enorme lavoro è stato svolto all'interno della vettura. Nel video che potete vedere in apertura di questo articolo, non sono mai inquadrati direttamente. Skoda ha, infatti, preferito farci guidare delle auto nella loro configurazione non definitiva, mostrandoci il primo e unico esemplare allestitio con quelli che saranno in effetti i nuovi interni, soltanto staticamente, e senza la possibilità di diffonderne le immagini. Dovrete quindi accontentarvi delle nostre parole! In questo senso, i nuovi interni di Kodiaq ci hanno realmente impressionato per la pulizia delle linee, la ricercatezza delle soluzioni e la raffinatezza degli accoppiamenti che sono stati pensati e realizzato. Pensate che nei pressi delle bocchette di areazione laterali, siamo riusciti a contare fino a 5 materiali diversi, uno sopra l'altro. È questa la testimonianza di una estrema consapevolezza, da parte di Skoda, nelle proprie capacità di realizzare e, soprattutto, assemblare auto con il massimo della qualità possibile. È, infatti, proprio in casi come questi che possono evidenziarsi differenze nella reazione dei materiali, ad esempio, alla dilatazione dovuta al calore, facendo emergere nella migliore delle ipotesi scricchiolii o comunque reazioni non volute. Nessun problema, evidentemente, per Skoda, che ha riconcepito gli interni a partire dalla rimozione del comando del cambio, sul tunnel centrale. Nel corso della prova, gli uomini di Skoda ci hanno parlato, infatti, di preferenze nell'ordine del 93% rispetto al DSG, in alternativa al cambio manuale, nell'acquisto della vettura attualmente in commercio. Quanto basta per decidere di rimuovere del tutto quell'opzione, lasciando carta bianca ai designer, in merito al totale rifacimento degli interni. La leva del cambio è ora posizionata sul piantone dello sterzo, in stile VW iD per capirsi. Il nuovo display centrale touchscreen ha una dimensione di 12,9 pollici (rispetto ai precedenti 8 o 9,2 pollici) e svetta in posizione esterna, al centro della plancia. I clienti possono ora richiedere, inoltre, un head-up display ad integrazione del Virtual Cockpit, ora posizionato a sbalzo e con dimensioni pari a 10,25 pollici. Altro elemento dsitintivo è la presenza di una combinazione intelligente di comandi manuali e digitali. Al centro della plancia trovano posto tre rotori che consentono il controllo manuale delle funzioni legate alla climatizzazione di bordo. Ognuno di essi - realizzato in alluminio e dal feedback super solido - presenta al centro un piccolo schermo a colori, che ci ha stupito per la sua definizione. Il rotore centrale è, per altro, customizzabile nelle informazioni che può restituire al guidatore, restituendo un'ulteriore sensazione di "premiumness". Tra le novità, troviamo ancora uno scomparto portaoggetti posteriore sul tunnel centrale, dotato di un portabicchieri per i passeggeri posteriori, e un dispositivo per la pulizia dei display touchscreen. La seconda fila di sedili può essere spostata e un elemento flessibile nel bagagliaio contribuisce a mantenere l'ordine. Inoltre, il nuovo SUV continua a essere dotato delle caratteristiche protezioni per i bordi delle portiere e dell'iconico ombrello nella portiera del conducente, che ora risulta realizzato con materiali di recupero, al pari di gran parte degli interni della vettura.
Skoda Kodiaq 2024 sarà disponibile con due motori a benzina, con potenze che vanno da 110 kW (150 CV) a 150 kW (204 CV), e due motori diesel, con potenze da 110 kW (150 CV) a 142 kW (193 CV). Il motore diesel 2.0 TDI da 142 kW (193 CV) e il motore a benzina 2.0 TSI da 150 kW (204 CV) sono entrambi equipaggiati con trazione integrale di serie. Ad affiancarli, Kodiaq iV, la prima versione ibrida plug-in di questa serie, dotata di un propulsore termico 1.5 TSI da 110 kW (150 CV), a cui si aggiunge un motore elettrico che, unito al primo, porta la potenza di sistema a 150 kW (204 CV), trasmessa alle ruote anteriori tramite un cambio DSG a 6 rapporti. Su questa variante, una batteria ad alta tensione da 25,7 kWh assicura un'autonomia completamente elettrica di oltre 100 chilometri. L'auto supporta ora la ricarica in corrente alternata fino a 11 kW e in corrente continua fino a 50 kW, consentendo una ricarica dall'0 all'80% in 25 minuti. L'entry level sul fronte benzina è, ora, un mild hybrid 1.5 TSI da 110 kW (150 CV), che segna l'esordio di Kodiaq in questo tipo di tecnologia. Entrambi i motori ibridi fanno parte dell'ultima generazione dei motori EA 211 evo2 e funzionano con il ciclo Miller, che garantisce un basso consumo di carburante. Il motore 1.5 TSI con tecnologia mild-hybrid include anche l'ultima generazione della tecnologia attiva dei cilindri (ACT+).
I sistemi ADAS della nuova Kodiaq godono di tutte le ultime release del gruppo Volkswagen in tema di componentistica e software. Nel caso di specie, meritano di essere segnalati i nuovi radar posizionati nella zona frontale dei passaruota anteriori. Grazie ad essi, la vettura è in grado di prevenire incidenti nelle fasi di svolta, all'interno di un incrocio, e nelle fasi di immissione in una strada perpendicolare a quella di marcia. La loro presenza è, infatti, in grado di segnalare il sopraggiungere di veicoli eventualmente non visti dal conducente, ampliando, di fatto, la "visuale" dell'auto, con uno spettro che va così ad aumentare rispetto alla sola sezione frontale.
Da menzionare è anche il nuovo sistema chiamato Crew Protect Assist, che è in grado di chiudere automaticamente i finestrini e, se necessario, il tetto panoramico, attivando anche le luci di emergenza e stringendo le cinture di sicurezza anteriori, qualora la vettura rilevi un imminente impatto. L'Emergency Assist riduce il rischio di incidenti nel caso in cui il conducente non sia in grado di controllare il veicolo, ad esempio a causa di un'emergenza medica. Se il sistema rileva una situazione del genere, prende il controllo dell'auto, accende le luci di emergenza e attiva i freni per fermare dolcemente il veicolo. Tra gli optional anche il nuovo Travel Assist, che comprende il Traffic Jam Assist, in grado di combinare il Predictive Cruise Control con la funzione Adaptive Lane Assist, che consente di avviare, frenare e sterzare automaticamente nel traffico congestionato fino a una velocità di 60 km/h, adattandosi ai movimenti del veicolo. Tra le nuove soluzioni Simply Clever, segnaliamo una nuova Dual Phone Box refrigerata che permette di ricaricare contemporaneamente due telefoni cellulari, un nuovo scomparto portaoggetti posteriore con portabicchieri sul tunnel centrale, oltre a un dispositivo per la pulizia dei display touchscreen.
Oltre a mostrarcela in anteprima, Skoda ci ha permesso anche di mettere le mani su di un paio di prototipi in fase di finalizzazione, in vista dell'avvio della produzione collocata a inizio del prossimo anno. In particolare, abbiamo avuto l'opportunità di guidare, prima il 2.0 TDI da 150 CV e, in seguto, il nuovo mild hybrid 1.5 TSI da 150 CV. Tra le novità da segnalare che impattano in maniera significativa sulla dinamica di guida vi è senza dubbio la presenza di un nuovo sistema DCC (Dynamic Chassis Control). L'ultima versione di questo strumento prevede ora la presenza di un doppio sistema di controllo delle sospensioni, che non interviene più, così, unicamente sulla loro risposta in compressione, ma introduce ora un secondo canale di controllo specifico per il rimbalzo. Ciò si traduce in un comportamento decisamente più composto che beneficia, inoltre, di nuove logiche di funzionamento nelle fasi di ingresso in curva, con le sospensioni esterne alla curva in grado di regolarsi in maniera indipendente rispetto alle altre, offrendo un notevole sostegno e, in questo senso, contrastando in maniera marcata la tendenza al rollio tipica di questa tipologia di vetture. Sempre sul fronte DCC, da notare, inoltre, che le peossibilità di regolazione della risposta degli ammortizzatori passa da 3 a 15 livelli, assicurando un notevole incremento delle possibiltà di personalizzazione, oltre a una più variegata capacità di risposta da parte di un sistema che eredita molto del know-how sviluppato in Casa Porsche per le ultime generazioni dei suoi SUV.
Buona, quindi, la dinamica di guida, mentre un feedback particolarmente positivo viene dal propulsore 1.5 TSI mild hybrid, che è risultato super silenzioso, a fronte di una spinta poco distante (quantomeno, a "pelle") da quella del 2.0 TDI, notoriamente più pronto, nelle fasi di ripresa. Entrambi gli allestimenti si caratterizzano, infine, per una notevole attenzione al disaccoppiamento tra propulsore e trasmissione, in fase di rilascio, al fine di ottenere il miglior contenimento possibile dei consumi.
Nuova Skoda Kodiaq sarà disponibile a partire dal secondo semestre del 2024 ad un prezzo che non è ancora stato comunicato, ma che di sicuro subirà un incremento, in linea con il resto della produzione automobilistica in questo particolare periodo storico. Per scoprire queste ed altre delle nostre prime impressioni di guida, non vi resta che guardare il video che trovate in apertura di questo articolo!