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Renault Mégane nel bene e nel male è da sempre una delle vetture più personali ed originali del segmento C generalista ed oggi, giunta alla sua quarta generazione, conferma la sua vocazione lanciando una nuova interpretazione degli stilemi introdotti prima con Clio e Capture e poi evoluti dall'ammiraglia di segmento superiore Talisman.
Una comunanza di "idee", quelle con la sorella maggiore, che non si ferma al solo profilo estetico ma anche a quello meccanico visto che sotto al vestito trova posto una versione "adattata all'uso" della piattaforma CMF (già di Nissan Qashqai/X-Trail, Renault Espace e Talisman) che porta con sé alcune interessanti soluzioni tra cui le quattro ruote sterzanti.
Lunga 4.359 mm, ovvero 64 in più della precedente, la nuova Mégane è anche più bassa e più larga di 25 e 39 mm, per un totale di 1.447 e 1.810 mm. Numeri che portano in dote proporzioni più aggressive, grazie anche agli sbalzi più contenuti disegnate attorno ad un passo di 2.669 mm, ma anche un abitacolo più spazioso ed un bagagliaio di 384 litri estendibile a 1.247 abbattendo progressivamente (60/40) gli schienali posteriori.
Internamente gli stilisti di Boulogne-Billancourt hanno lavorato per permettere a Mégane di lottare ad armi pari con le migliori interpreti del segmento in termini di spazio, stile ma soprattutto di tecnologia: spicca la strumentazione con una spiccata "influenza" digitale ma soprattutto si fa notare, nelle versioni al top di gamma, il sistema multimediale R-Link 2 che vanta un display touch tra i più grandi della categoria vista la diagonale di 8,7".
Tra gli elementi che fanno parte della dotazione di segmento superiore, oltre alle già citate ruote posteriori sterzanti (4Control) i tecnici Renault hanno integrato anche il sistema Multi Sense con 5 diverse modalità di guida ma soprattutto hanno dotato la vettura di telecamera camera frontale e radar: questo significa che non solo Mégane è in grado di frenare autonomamente in caso di possibile impatto ma anche di regolare la velocità di crociera e la distanza di sicurezza nel caso in cui un veicolo più lento occupi la carreggiata.
La gamma
La gamma per l'Italia prevede quattro allestimenti più due sportivi: Life, Zen, Intens e Bose ai quali si affiancano il look sportivo della GT-Line e le prestazioni/tecnologia della GT.
L'allestimento Life prevede cerchi in acciaio da 16", luci diurne a led, la radio, il climatizzatore manuale, l'hill-start assist ed il cruise control. Life aggiunge a Zen i cerchi in lega da 16", i endinebbia, il volante in pelle e gli alzacristalli elettrici posteriori. Intens incrementa la dotazione di Zen con il display touch da 7", la selleria mista tessuto/velluto, il clima automatico bizona, l'easy-access, il nuovo navigatore R-Link2 con cartografia europea ed i sensori di parcheggio. Chiude Bose, con i fari full-led, i vetri posteriori oscurati, il sistema multimediale con schermo da 8,7" l'impianto audio top, il sedile conducente con massaggio, i sensori di parcheggio anteriori ed il freno a mano elettronico.
Per Zen è disponibile il Pack Comfort (clima bizona, sensori di parcheggio posteriori e display da 7"), per Intens il pack Techno (cerchi da 17", RLink2 con schermo da 8,7" e vetri oscurati) mentre per Bose il pack Easy Park aggiunge il park assist, la retrocamera ed il controllo dell'angolo morto sui retrovisori.
Le nuove Renault Mégane GT-Line e GT viaggiano per conto proprio: il primo allestimento, disponibile su numerose motorizzazioni, aggiunge a Intens i cerchi da 17", i badge GT Line, i vetri oscurati, lo schermo da 8,7", gli interni sportivi ed il look GT all'esterno. GT, invece, è disponibile nelle sole motorizzazioni top (165 CV dCi e 205 CV TCe) e propone cerchi da 18", look dedicato GT, fari full led, interni con sedili sportivi, sensori di parcheggio anteriori e sistema 4Control (quattro ruote sterzanti).
Le motorizzazioni
Molto completa la gamma motori con otto unità che al lancio andranno a dare vita ad una gamma disegnata attorno a diverse esigenze. La gamma benzina offre il nuovo 1.2 TCe in versione da 100 (18.650 euro) o 130 CV (23.350 euro) o due declinazioni del millesei quattro cilindri: la aspirata SCe da 115 CV (non importata in Italia) e la turbo TCe da 205 CV (30.150 euro). Per quest'ultima unità l'unico cambio disponibile è l'automatico a doppia frizione di ultima generazione.
Per quanto concerne il diesel il classico 1.5 dCi si posiziona alla base del listino con le declinazioni da 90 o 110 CV mentre per chi vuole qualcosa in più sono disponibili altrettante versioni del più generoso 1.6 dCi: la prima, monoturbo - 130 CV - e la seconda biturbo da 165 CV abbinata al solo cambio a doppia frizione EDC a sei rapporti. Nel 2017 la gamma si amplierà con l'arrivo di una inedita versione soft-hybrid che utilizzerà il 1.5 dCi da 110 CV come unità termica: di questa combinazione si conoscono ancora pochi dettagli ma Renault parla già di un consumo medio di 2,89 l/100 km.
Dal vivo: com'è fuori
La nuova Renault Mégane giunge alla sua quarta generazione in modo completamente diverso da quanto accaduto con le precedenti: se le prime due verranno ricordate per una certa arditezza nelle forme e la terza per una sostanziale mancanza di personalità, la quarta sembra nascere per mettere assieme il meglio delle prime tre senza andare troppo oltre in alcuna direzione: il tutto attingendo dalle esperienze di Clio e Capture ma soprattutto di Espace e Talisman che recentemente hanno evoluto la linea guida di recente tracciata da Laurens van den Acker.
Realizzata nello stabilimento spagnolo di Palencia, la nuova Mégane vanta finiture esterne interessanti nel look ed una buona cura per il dettaglio, ben dimostrata in elementi come la calandra (belli i listelli orizzontali) o l'architettura dei gruppi ottici anteriori e posteriori.
Dal vivo: com'è dentro
Il passo in avanti fatto da Renault in termini di interni è ben visibile nella nuova Mégane. Non parliamo solamente di materiali, di buona qualità nonostante qualche plastica un po' dura, ma soprattutto di ergonomia: non solo nella quarta generazione di Mégane si respira un'aria molto tecnologica, in particolar modo nei modelli al top di gamma, ma soprattutto in termini di ergonomia è stato fatto un concreto passo avanti per rendere più semplice il rapporto tra uomo e macchina.
Tutti i comandi sono disposti in modo razionale ma, soprattutto, nelle versioni al top di gamma sono razionalizzati all'interno del sistema multimediale RLink2. Niente male nemmeno la strumentazione digitale: la commistione con l'analogico, al quale vengono ancora delegate le rilevazioni della temperatura e del livello carburante, è piacevole così come è piacevole la grafica della sezione digitale, che cambia in base alla modalità di guida scelta.
Si respira un'aria molto tecnologica, in particolar modo nei modelli al top di gamma, ma soprattutto in termini di ergonomia è stato fatto un concreto passo avanti per rendere più semplice il rapporto tra uomo e macchina
Realizzata con un occhio di riguardo per lo stile e dotata di finiture di gamma superiore, come nel caso dell'illuminazione interna a led che cambia colore sulla base del driving mode prescelto, la nuova Mégane è dotata di sedili comodi nelle versioni standard e decisamente più sportivo in quella GT: in quest'ultima spiccano anche le finiture sportive e la scelta di utilizzare la pelle per volante, pomello del cambio, retro dei sedili e pannelli porta.
Lo spazio a bordo non manca: in quattro si sta comodi mentre il passeggero centrale della fila posteriore può trovare difficoltà nella sistemazione dei piedi. Niente male il vano bagagli: lo spazio è abbondante e ben disegnato anche se non esalta il profondo scalino che separa il pavimento dalla soglia di carico.
Su strada: come va
Due le versioni che abbiamo avuto la possibilità di provare su strada nel corso della nostra prima presa di contatto: la 1.6 dCi da 130 CV e la più generosa GT da 205 CV. Partiamo dalla millesei turbodiesel che come immaginavamo conferma tutte le caratteristiche positive di questo motore a partire dalla fruibilità ai bassi regimi per arrivare alla buona silenziosità di marcia, che si dimostra tale anche nelle fasi di accelerazione: certo, il classico borbottio del diesel è avvertibile, ma non è fastidioso e questa è certamente una delle caratteristiche che Mégane aggiunge alla voce confort. Il telaio e le sopensioni della nuova segmento C francese, infatti, sono pensati con un evidente occhio di riguardo per il confort piuttosto che la sportività e questo assicura a famiglie e grandi chilometristi una vita a bordo davvero piacevole.
Questo non significa che la prestazione di Mégane non sia di buon livello: i 10 secondi per passare da 0 a 100 ed i 198 km/h di velocità massima sono veritieri ed il dCi si dimostra prestazionalmente "interessante" anche ai regimi medio alti. Quello che manca è forse un po' di reattività e precisione nei percorsi più guidati, non tanto per la precisione dello sterzo o la risposta dell'impianto frenante (entrambi ottimi), ma più che altro per questioni legate all'assetto, che è davvero molto morbido. Bassi i consumi: il computer di bordo a fine prova ci ha restituito un valore di 20 km/litro.
Completamente diverso il discorso legato alla GT: anche in questo caso l'assetto non è da RS, ma la performance del telaio è decisamente più elevata tra le curve e la sensazione di agilità e stabilità viene esaltata dal sistema 4Control: grazie alle ruote sterzanti posteriori la Mégane aggredisce le curve con grande precisione ed il limite in curva è davvero limitatissimo. Anche alle alte velocità l'effetto sterzante posteriore aiuta moltissimo a migliorare la direzionalità e questo è ben avvertibile nei curvoni autostradali, dove la GT si comporta davvero in modo egregio. Tutto perfetto? Quasi, visto che qualche ritardo nel riallineamento del retrotreno ad andature tra i 20 ed i 30 km/h (es. uscendo da una rotatoria) è avvertibile e bisogna farci un po' la mano.
La prestazione della GT, oltre alle buone doti del telaio, è resa piacevole dalla performance del millesei turbo: il benzina francese spinge forte, in particolar modo ai medi regimi, anche se non esalta per la voce che viene riprodotta in digitale attraverso l'impianto audio.
In conclusione
La nuova Mégane giunge alla sua quarta generazione offrendo un mix interessante tra i valori che hanno reso popolari le precedenti generazioni: lo stile è personale ma non estremo come la seconda serie o anonimo come la terza mentre sotto il profilo tecnico la presenza di una generosa gamma di benzina e diesel dovrebbe permettere a Renault di intercettare numerosi clienti. Anche in termini di tecnologia non manca nulla, anche se per avere il massimo bisogna spendere parecchio.
Pro
- Design: è personale senza essere estremo
- Motori: il range, già al lancio, è ampio
- Tecnologia al top
Contro
- Bagagliaio: elevata differenza tra pavimento e soglia di carico
- GT: il sound è artificiale
- Visibilità posteriore: bisogna affidarsi a sensori e telecamere
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