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Renault Clio è un punto saldo per il segmento e soprattutto per la Casa francese in Italia, forte di un recente incremento vendite del 14% lo scorso anno, includendo la Sporter e del titolo di “straniera” più venduta nel Bel Paese. Una forza data dall’azzeccato design, by Laurens Van den Acker e rinnovato nel 2016 con la firma luminosa C-Shape Full LED, ma anche da tecnologia e contenuti migliorati, grazie a maggiore connettività (R&Go, Smart Nav, R-Link, Bose system) e materiali soft-touch abbinati a nuove sellerie, in velluto. Quello che però maggiormente cambia per l’hardware inteso nel senso classico dell’auto e la relativa economia, più ecologia, di gestione, è l’introduzione di nuovi motori tra cui il Turbo GPL che abbiamo potuto conoscere in occasione di un primo assaggio sulle strade toscane.
Fuori non cambia rispetto all’ultimo facelift 2016, ma sotto il cofano delle nuove versioni Clio disponibili quest’anno, troviamo tra i sette motori dai 75 ai 220 CV Euro6 il debuttante Energy TCe (Turbo Control Efficiency) 898cc da 90 CV GPL, sovralimentato con doppia alimentazione benzina – gas. Motore che si caratterizza per dare un’offerta a chi tenga in considerazione la convenienza nei consumi, senza togliere prestazioni, mantenendo lo 0-100 km/h in 12,2 sec come la versione normale e medesima coppia, di 140 Nm a 2.500 giri, del fratello a tre cilindri non modificato nell’alimentazione. Fratello perché se badate bene la sigla identificativa di questo motore è differente, pensato e prodotto sapendo che dovrà andare con il GPL e quindi corretto “nell’intimo” quanto basta per non patire certi danneggiamenti possibili a lungo termine quando si applichino impianti gas a motori nati 100% benzina. Non si tratta di un motore tanto diverso e nemmeno nuovo, solo parzialmente evoluto da quanto già presente in gamma Dacia e per gran parte dedicato al mercato italiano. L’incremento di massa per questa Clio è ininfluente, dichiarato di 11 Kg. principalmente per la bombola di capacità 32 litri.
Esattamente uguale a qualunque altra Clio appartenente alla nuova gamma rinnovata nel 2016. La TCe GPL beneficia degli aggiornamenti di stile soprattutto per gruppi ottici frontale e posteriore, enfatizzando la scelta già vincente del 2012. Non a caso Renault l’ha fatta conoscere proprio nei medesimi luoghi dove è stata svelata la quarta generazione, passando dal Museo del tessuto di Prato dove si parla di storia stilistica e di design, punti vincenti per questo modello soprattutto in Italia. Non ci sono particolari loghi che fanno capire da fuori che si tratti della versione GPL, rimane quella macchina che a tutt'oggi piace molto nel segmento B anche ai giovani per il taglio grintoso. Otto le colorazioni disponibili, a partire dal bianco base, con entrambi gli allestimenti GPL che non beneficiano di cerchi in lega d'origine, comunque aggiungibili a parte come tanti altri accessori di personalizzazione del catalogo Renault, genericamente a buon mercato.
Anche internamente la Clio Turbo GPL 2017 non ha alcuna differenza che si possa notare rispetto alle sorelle di pari allestimento, o meglio nulla a parte il commutatore di alimentazione posto nel più classico dei punti, in basso alla sinistra del volante. L'allestimento Zen che abbiamo provato è il migliore dei due, l’altro è il Life (base): offre già dal 2016 miglioramenti della qualità percepita, per materiali plastici e tessuti, con dei pack aggiuntivi per togliersi lo sfizio di una buona connettività, con navigazione (molto semplice da fruire) e dell’assistenza parcheggio. Francamente quello che ci saremmo aspettati, oltre un allestimento superiore che non necessiti di pacchetti volendola subito con piena dotazione, la Clio Turbo Gpl, è anche un dato informativo. Poiché la centralina del gas Landi condivide in rete CAN molti dati usati anche dagli altri sistemi d'origine Renault, nello specifico quelli della ecu motore Valeo, era gradito vedere qualche numero anche non esaustivo relativo a consumi e percorrenze in GPL, cosa che il costruttore ha invece scelto di non fare, lasciando i classici piccoli LED sull’interruttore per valutare quanto sia rimasto nella bombola. A proposito di bombola, essendo posta sotto il vano bagagli, non ne diminuisce il volume, 300 litri, togliendo solo la possibilità della ruota di scorta posta sotto al pannello.
Anche al volante, la Clio Turbo GPL replica quanto fa la sorella benzina. Nella nostra prima presa di contatto invero, facendo il paragone tra le due modalità specialmente a freddo (ricordando che all’avvio il motore parte comunque incendiando benzina, ndr.) la gestione più finemente calibrata del dosaggio benzina attuata dall'impianto d’origine Valeo regala una fase di minimo più precisa, rotonda e anche un po' più diretta nella risposta al pedale, specie ai regimi, bassi. Regimi che guarda caso sono proprio quelli dove un po' più fatica il tricilindrico francese, se si usino male i cinque rapporti del cambio manuale. Parliamo comunque di piccola cosa, perché anche con alimentazione solo a GPL la Clio 0.9 Turbo si comporta bene, condividendo quel classico fiato corto sotto i 2000 giri dei piccoli tricilindrici. Non a caso sulla strumentazione compare una grossa freccia per suggerire i cambi marcia. La francesina è poi abbastanza corposa in allungo, dove con un minimo di spazio offre prestazioni più che buone in termini velocistici, per usi di viaggio. Mancando l’indicazione di un consumo reale, che approfondiremo magari in occasione di un test più esteso, possiamo giusto rilevare rispetto quanto abbiamo già detto nei precedenti approfondimenti della nuova Clio su Automoto.it, l’ampia autonomia di 1500 km in totale (tra benzina e GPL, 957+557) con soprattutto la possibilità di circolare anche in occasione di alcuni blocchi del traffico. Nei tratti a freddo in città, si percepisce un regime di minimo a GPL poco più alto, dosando questo impianto molto diversamente il carburante (pur sempre derivato “rubando” i tempi iniezione sui comandi degli iniettori benzina, ndr.) anche perché non sottostante ai medesimi limiti. A livello dinamico, sia nel tortuoso traffico fiorentino sia nelle belle strade collinari, ci è capitato di subire una relativa rigidità dell'impostazione sospensioni, a scapito del comfort. Rimane comunque una bella vettura di segmento B da guidare, la Clio, per lo spazio che sa regalare anche i più alti, nella parte superiore e la buona visibilità.
Le due versioni dotate di questa motorizzazione GPL sono solo quelle di attacco, Life e Zen, con prezzi listino rispettivamente di 15.350 € e 16.850 €, non prevista la variante di carrozzeria Sporter. La vettura da noi provata e di cui vedete immagini nelle gallery, era dotata di parecchi accessori inclusi in due dei pacchetti. Detto che la differenza prezzo rispetto al benzina è di circa 1500 € in acquisto, il vero conto è da fare secondo usi e percorrenze personali. Il costo attuale del GPL è ben inferiore alla metà di quello di un litro di benzina, per un “pieno” GPL intorno ai 20 €, mentre i consumi sono sì superiori, ma a quanto dichiarato di circa un 30% qualora si vada a gas (6,1 nel ciclo misto contro i 4,6 del TCe solo benzina). La convenienza c'è, mentre il costo d'acquisto è leggermente più alto di quello di un GPL Aftermarket installato privatamente cercando di risparmiare, ma con la grande differenza che il propulsore uscito dalle linee produttive francesi, in questo caso è pensato per andare con doppia alimentazione e quindi, soprattutto nel lungo termine quando sarà fuori garanzia, non potenzialmente soggetto alle medesime usure di quello normale dotato d’impianto aggiunto. Anche la garanzia della casa ha un valore, perché estendibile ovviamente includendo quanto accada al motore e all’impianto gas. Motore che in ultimo ricordiamo, per quanto riguardi le diagnosi e soprattutto gli aggiornamenti, o la ricodifica elettronica, prevede limiti software accordati dagli ingegneri francesi che hanno lavorato a lungo con Landi per eseguire gli stessi solo presso la rete ufficiale. I tagliandi sono previsti a intervalli di 30.000 km o biennali, con l’onere aggiuntivo di giusto un filtro o entrambi quelli dedicati a questa motorizzazione; per parola degli uomini Renault il costo stimato a intervento è tra i 220 e i 260 €. Fate i vostri conti, ma probabilmente per qualcuno un valore aggiunto ci sarà, poiché la Casa stessa prevede una percentuale sul venduto prossima al 20% in Italia, considerando che la gamma Dacia, dotata della medesima doppia alimentazione per più modelli, raggiunge una percentuale GPL del 35%.
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