Nuova Mazda3

Nata per conquistare quote di mercato puntando al cuore del segmento C scegliendo Golf e Giulietta come avversarie dirette. Mazda3 si presenta sul mercato con caratteristiche che hanno le possibilità di raggiungere lo scopo anche se non è certamente facile, grazie ad un prezzo d'attacco fissato a 17.400 euro sul mercato italiano e alla gamma motori che prevede due benzina Skyactiv-G, un 1.5 da 100 e un 2.0 litri da 120 0 165 CV, e un turbo diesel 2.2 litri Skyactiv-D da 150 CV.

Mazda controcorrente

La filosofia della casa giapponese è quella di puntare su innovazioni uniche che vanno in senso opposto a quelle che stanno guidando le case concorrenti, ovvero diminuzione della cilindrata - accoppiata ad un turbo - e dei cilindri per consumare e inquinare meno.

Mazda ha indirizzato la propria tecnologia verso altri lidi che significano riduzione del peso complessivo adottando materiali come l’alluminio e aumento del rapporto di compressione dei motori fino a raggiungere un valore di 14:1, un risultato sicuramente ai massimi livelli mondiali.

Anche questo  è un tassello nella direzione di vetture sempre più verdi. Il tutto condito da un telaio della serie Skyactiv che si fa apprezzare per la maneggevolezza, l’handling e la precisione di inserimento in curva. Nessuna diminuizione di cilindrata, ma tecnologia che permette di arrivare agli stessi livelli di vetture che vantano motorizzazioni ibride. Il diesel 2.2 della casa giapponese rispetta le normative Euro6 riuscendo a mantenere il piacere di guida tipico di un 2.0 litri ed oltre.

Mazda sarà riuscita a soddisfare la clientela con questa particolare scelta? Non rimane che provare la Mazda3. Prima di passare alla descrizione della prova  sarà bene dare uno sguardo all’estetica, agli interni, alle motorizzazioni.

Il Kodo Design la rende molto dinamica

Anche la 3 si adegua alle nuove linee guida dello stile Mazda, che le conferisce un aspetto veramente piacevole. Anche se si intravedono quei concetti di design che stanno caratterizzando la produzione mondiale di gran parte dei costruttori, i designer Mazda sono riusciti sì a ispirarsi a ciò che di meglio esiste sul mercato, rifacendosi al concetto del Kodo Design, che, secondo il loro giudizio garantisce assoluta originalità sul mercato sia per le varianti hatchback che berlina.

Rispetto alla precedente versione la linea adesso è più bassa e più larga, l’abitacolo è stato arretrato per aumentare la stabilità e la sicurezza, senza tralasciare maggiori spazi per il motore e per gli occupanti. Ne ha guadagnato anche il bagagliaio che ora tocca i 346 litri.

In questa nuova ottica la Mazda3 è caratterizzata dalla tipica calandra del design Kodo che si raccorda lateralmente alle fiancate con linee studiate per esprimere un senso di dinamicità. Disponibile con ruote da 16 e 18 pollici, Mazda3 lascia ampio margine per la scelta dei colori che sono ben nove fra cui il Soul Red Metallic (la vettura da noi provata) e due inedite tonalità: Titanium Flash Mica e Deep Crystall Blue Mica.

Abitacolo: razionalità giapponese

A prima vista c’è il rischio di cadere nell’errore e di pensare di trovarsi di fronte ad un ridimensionamento nella struttura della console. Ad un'attenta analisi invece si nota che è tutto il contrario. Il grande lavoro  di semplificazione dei tecnici giapponesi ha portato ad una razionalità che farà scuola. Niente è lasciato al caso con il preciso compito di offrire completezza, razionalità ma soprattutto sicurezza. Il guidatore diventa l’attore principale al quale viene offerto il compito di utilizzare tutte le più moderne tecnologie elettroniche senza distogliere lo sguardo dalla strada e senza togliere le mani dal volante.

Mazda Connect

In questa ottica la casa giapponese lancia l’innovativo sistema di infotainment Mazda Connect, che si serve di un raffinato dispaly centrale e che permette di integrare perfettamente il proprio smartphone con la vettura. I passeggeri possono visualizzare direttamente sul display sms, e-mail ma anche interagire direttamente con i social network più diffusi a partire da Facebook e Twitter. Il tutto sempre con un occhio di riguardo per la massima sicurezza, senza distrarre il guidatore. Per coloro che vogliono aver il meglio dall’audio inoltre è previsto il sistema Bose con 9 altoparlanti appositamente studiato per Mazda3 con tecnologia Centerpoint per una perfetta tridimensionalità del suono.

Tre benzina

La gamma prevede tre motori a benzina aspirati e un motore turbodiesel. Iniziamo il nostro test alla guida del  nuovo 1.5 benzina da 100 CV che si fa apprezzare in autostrada e negli spostamenti a lunga percorrenza, mentre risulta meno pronto quando si iniziano a trovare salite con tornati. Non sfigura certamente in rapporto alla cilindrata e alla economicità di utilizzo, ma per mantenere un ritmo soddisfacente è necessario lavorare di più con il cambio a 6 marce. Cosa che alla fine può risultare anche piacevole per chi ama una guida sportiveggiante.

La soddisfazione maggiore arriva dal consumo combinato che si ferma a soli 5 litri per cento chilometri, mentre le emissioni di CO2 sono di 118 g/km che vuol dire un abbattimento del 18% rispetto al vecchio motore da 1.6 litri.

Risultati raggiunti grazie alle caratteristiche del nuovo 1.5 in lega leggera dotato di un rapporto di compressione di  14:1, con il collettore di scarico con struttura 4-2-1 e il sistema i-stop, di arresto quando si è al minimo. La velocità massima dichiarata è di 185 km/h che non abbiamo verificato direttamente onde evitare di farsi ritirare la patente dalla Guardia Civil spagnola. In sintesi, il 1.5 aspirato da 100 CV rappresenta una discreta soluzione specialmente per chi cerca confort e risparmio senza una guida esasperata.  

Passando ai motori da 2.0 litri troviamo in listino due possibili alternative. Il primo, definito da Mazda High Power da 165 CV, con una coppia di 210 Nm a 4.000 giri. che con cambio manuale a 6 marce combina bassi consumi di carburante e basse emissioni di CO2 - 5,1 l/100 km e 119 g/km. Il  modello hatchback con cambio manuale è disponibile con il sistema di recupero dell’energia in frenata Mazda e-loop per un risparmio di esercizio calcolato del 14% rispetto al precedente modello nonostante uno sviluppo di potenza del 10 %. La versione Standard del motore scende invece a 120 CV a 6.000 giri/min e, come l’altro, 210 Nm a 4.000 giri/min disponibile in Italia  con il cambio manuale e 5,6 l/100 km.

Il piatto forte è il 2.2 diesel

Il piatto forte per il mercato italiano è rappresentato dal nuovo motore diesel Skyactiv-D da 2.2 Euro6 con 150 CV che combina compressioni estreme e leggerezza strutturale come elementi di base al fine di ottenere motori potenti a basso consumo di carburante. Dotato di doppio turbocompressore variabile e sistema common rail con iniettori piezoelettrici multi-foro, il motore Skyactiv-D 2.2 fornisce una combinazione senza precedenti intermini di autonomia e prestazioni, riducendo in modo significativo le emissioni di ossidi di azoto (NOx) e particolato.

La tecnologia Mazda permette il raggiugimento delle restrizioni anti-inquinamento senza perdere in qualità di guida e senza costosi intereventi per i post-trattamenti degli NOx. Il raggiungimento di queste prerogative è stato possible grazie ad alcune migliorie tecniche a partire da blocco motore in alluminio e testata e pareti dei pistoni più sottili, ma anche adottando un albero motore di diametro minore e un collettore di scarico integrato. La doppia sovralimentazione è composta da due turbocompressori che operano in modo selettivo a seconda delle condizioni di marcia (il più piccolo interviene ai bassi regimi, il più grande agli alti).

Prezzi: si parte da 17.400

La forbice dei prezzi parte da 17.400 euro fino a raggiungere quota 23.400 per le versioni benzina mentre per il diesel si parte da 23.400 euro per arrivare a 25.700. Tre gli allestimenti disponibili in Italia, denominati rispettivamente Essebce, Evolve ed Exceed. Gli optional più significativi sono le vernici metalizzate base e Premium Soul Red (550 e 700 euro) e il cambio automatico per la versione diesel (1.900 euro).

Le nostre impressioni di guida

Una volta saliti  a bordo è facile trovare la giusta posizione di guida sfruttando la possibilità di regolare bene il sedile e allo stesso tempo la distanza giusta dal volante. Una volta partiti la sensazione di trovarsi alla guida di una vettura che conosciamo da molto tempo è immediata. Tutto questo grazie al raffinato telaio Skyactiv e alle sospensioni che rispondono al meglio alle richieste del guidatore senza che la Mazda3 si scomponga anche nella manovre più repentine. Pochi chilometri è tutto è sotto controllo.

Il merito è anche della nuova console che non ha dispersioni di strumenti lungo il perimetro, da destra a sinistra, e che riesce a concentrare tutto ciò che serve a portata di mano. L'head-up display inoltre, utilissimo, visualizza tutte le informazioni utili per chi sta seduto dietro al volante, senza avere il bisogno di distogliere lo sguardo dalla strada. Abbiamo particolarmente apprezzato anche la chiarezza delle informazioni visualizzate sia dal navigatore che dal tachimetro. Non c’è bisogno di spostare gli occhi quando si deve stare attenti ai limiti di velocità o mentre siamo alla ricerca della strada giusta.

Il confort dei passeggeri è di buon livello mentre per quanto riguarda i motori, come abbiamo già detto, la versione 1.5 si fa apprezzare nella guida normale mentre mostra un leggero affanno nelle situazioni in cui si deve avere un maggiore spunto. Azionando in maniera efficiente il cambio manuale in ogni caso si può ben sopperire alla pigrizia del quattro cilindri aspirato a benzina ai bassi regimi. Per quanto riguarda la versione diesel l’aver alleggerito il complesso di oltre 200 kg (l’equivalente di circa tre persone) offre un ottimo rapporto peso-potenza, nonostante i 150 CV possano sembrare non molti per un motore da oltre 2.0 litri.

Pregi

- Design

- Qualità generale

- Motore 2.2 Skyactiv-D

Difetti

- Cambio automatico solo sul diesel

- Motore 1.5 Skyactiv-G da 100 CV pigro ai bassi regimi