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Quando un modello, sulla spinta del proprio successo, riesce ad arrivare alla decima generazione, allora non si può più parlare di semplice auto. Ma di qualcosa di più grande e indelebile. Se non di una leggenda, almeno di un cult o di qualcosa che ormai è entrato di diritto nell’immaginario collettivo
È certamente il caso della Honda Civic, sulla cresta dell’onda dall’ormai lontano 1972 e oggi pronta a scrivere un nuovo capitolo della propria storia. L’aspettativa c’è ed è alta, visto che la precedente generazione non ha saputo raccogliere, almeno in Europa, la stessa popolarità delle versioni precedenti. Non dimentichiamoci infatti che in determinati periodi, per esempio tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000, la Civic è stata, anche in Italia, una delle segmento C più apprezzate di sempre.
Un primo segnale, forte, c’è già stato, visto che questa nuova generazione di Civic, venduta in tutto il mondo con varie tipologie di carrozzeria, ha già fatto strage di cuori negli Stati Uniti, dove è stata accolta con grandi entusiasmo e dove viene venduta a ritmo di 20.000 unità al mese. Per tornare a far battere anche i cuori dei clienti europei, i giapponesi hanno ripensato da zero la versione hatchback, che è poi quella che interessa davvero il nostro mercato (dove comunque arriverà anche la Sedan, ma non la sfiziosa coupé), a partire dal design.
Fuori la nuova Civic rimane eccentrica, diversa da tutte le altre. E torna a mostrare i muscoli, con una buona dose di aggressività che però non sconfina negli eccessi da cui si lasciano tentare ogni tanto i designer giapponesi. Il carattere c’è tutto, a partire da quel frontale così netto, che sembra pronto a sferrare l’attacco. Belli i gruppi ottici full led (sono un optional), così come la calandra spiovente in nero lucido. Il posteriore rende omaggio ai modelli precedenti con quella sorta di spoiler che taglia di netto il lunotto, ma in maniera più ragionata rispetto a prima. I gruppi ottici posteriori invece si fanno notare più per la originale conformazione a C raccordata all’alettone, che per la tecnologia, visto che anche sulle versioni più ricche sfruttano ancora semplici lampade ad incandescenza.
Sarà perché è diventata un’auto globale a tutti gli effetti, e che per questo deve mettere d’accordo un po’ i gusti dei diversi mercati, ma dentro la Civic ha perso l’estrema originalità dei modelli precedenti. L’abitacolo oggi è più “all’americana”, quindi piuttosto semplice, lineare, senza quei particolari dettagli in stile astronave, che in passato avevano conquistato più di qualche appassionato. Una plancia estremamente razionale quindi, ma anche decisamente ergonomica e ben fatta. Il simstema multimediale con display touch offre anche Apple CarPlay e Android Auto, mentre il quadro strumenti interamente digitale è molto completo e di facile lettura, ma forse un po’ troppo datato con quella conformazione poliganale e tripartita.
La Honda Civic di decima generazione, almeno in questa variante hatchback pensata per tutti i mercati del mondo, continua ad essere costruita in Gran Bretagna, nello stabilimento di Swindon. La piattaforma, è stata completamente riprogettata per aumentare rigidità torsionale e contenere allo stesso tempo il peso, ma la vera novità che porta con sé questa serie sono i nuovi motori VTEC turbo benzina, particolarmente pepati nonostante la cubatura. Si parte con un 1.0 tre cilindri da 129 CV, per passare al quattro cilindri 1.5 da 182 CV. Oltre al cambio manuale a sei marce, anche in questo caso completamente nuovo, si può scegliere un automatico CVT. Il diesel, che poi sarà sempre il noto 1.6 Honda i-CDTI portato a quota 130 CV, purtroppo arriverà soltanto a partire dall’inizio del 2018. Le versioni più ricche possono contare poi su sospensioni adattive, mentre il pacchetto di sistemi di assistenza alla guida, che comprende tra le altre cose cruise control attivo con Lane Assist e frenata automatica di emergenza, è di serie su tutte le versioni.
La prima notizia è che guidare la nuova Civic regala una buona dose di soddisfazione, in termini di piacere di guida. Per fortuna infatti, anche nel 2017, esiste ancora un costruttore come Honda capace di dedicare così tanta attenzione al coinvolgimento su strada. La nuova hatchback giapponese infatti, grazie ad un telaio piuttosto elaborato e a raffinate sospensioni (dietro c’è il MultiLink su tutte le versioni), restituisce un feeling difficile da trovare sulla maggior parte delle sue competitor. Il merito è però anche del cambio manuale, davvero da 10 e lode, che sembra più quello di una piccola sportiva che di una pacifica segmento C. Innesti cortissimi e precisi, uniti ad una leva di dimensioni ultra-ridotte, regalano un feeling di cambiata spettacolare. Stesso discorso per lo sterzo, con servoassistenza a doppio pignone e rapporto variabile, che è bello consistente, ma anche molto preciso e capace di restituire sempre la giusta rapidità.
Il motore da scegliere, soprattutto nel nostro Paese, è senza dubbio il “piccolo” 1.0 VTEC Turbo da 129 CV. Il sound rimane quello “da frullino”, tipico del tre cilindri, ma il carattere non manca. Spinge bene fin da subito e ai medi regimi diventa quasi divertente. Peccato che il limitatore arrivi già a 5.500 giri: un po’ più di respiro se lo sarebbe meritato. Il più generoso 1.5 da 182 CV naturalmente va più forte e allunga fino a 6.500 giri/min, ma non segna un distacco così netto dal fratello minore con un cilindro in meno e non restituisce sempre l’idea di avere poi tutta quella cavalleria. Sulla Civic insomma risulta per essere un po’ sprecato, quindi il motore da scegliere, soprattutto nel nostro Paese rimane sicuramente la "piccola peste" da 1.0 litro.
Nel corso del nostro breve test al volante della versione 1.0 tre cilindri siamo rimasti intorno ad una media di 7,1 l/100 km (dato del computer di bordo). Un buon risultato considerata la potenza in gioco ma soprattuto il nostro stile di guida. Del resto con un telaio così raffinato e un cambio da manuale non è difficile ritrovarsi spesso nella zona rossa del contagiri... Guidando in maniera più tranquilla comunque siamo sicuri che si riesca a stare tranquillamente intorno ai 6,5 l/100 km.
La nuova Honda Civic di decima generazione irrompe sul mercato europeo rimettendo al centro un piacere di guida sopra le righe. Un aspetto di cui francamente si iniziava a sentire un po’ la mancanza, almeno nel segmento C. Forse le finiture non saranno le migliori in assoluto e i sistemi di bordo potrebbero essere più curati, ma quando si parla di telaio, sterzo, sospensioni e cambio Honda non ha davvero niente da imparare da nessuno. E lo ha dimostrato ancora una volta.
Honda
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