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L'arrivo della nuova Ford Focus RS segna un momento molto importante nella storia delle sportive firmate dall'Ovale blu. A differenza di quanto avveniva in passato, infatti, questa Focus non avrà alcuna declinazione sportiva in ambito rally o pista ma è stata pensata al 100% per offrire divertimento e piacere di guida indipendentemente da necessità sportive legate per lo pioù ai regolamenti. I tecnici Ford, insomma, questa volta più di ogni altra hanno avuto carta bianca e così oltre alla reintroduzione della trazione integrale (mancava dal 1995, Escort RS 2000) è stato ben pensato di utilizzare un motore come il 2.3 EcoBoost già visto sull'ultima Mustang con i dovuti accorgimenti del caso.
L'ultima delle Rally Sport, dunque, può contare sui 470 Nm (in overboost a 2.000 giri) del quattro cilindri turbo ad iniezione diretta portato per l'occasione a 351 CV con interventi massicci su elettronica, aspirazione e linea di scarico. Un motore, il 2.264 cc americano, che assicura alla sportiva Ford prestazioni elevatissime con una velocità massima di 266 km/h ed una accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi. Consumi ed emissioni parlano di 13 km/litro (dichiarati) con una produzione di CO2 pari a 175 g/km. Cambio? Sei marce manuale. Non esiste l'opzione per l'automatico.
Numeri indubbiamente eccezionali gestiti da un sistema di trazione integrale in grado di trasferire, in base alla modalità di guida prescelta, fino al 70% della coppia sull'asse posteriore. Asse su cui agisce un differenziale a doppia frizione e controllo elettronico pensato per trasferire coppia alla ruota con maggior aderenza in fase di accelerazione ma anche frenare la ruota interna alla curva (o accelerare l'esterna) per eliminare il sottosterzo attraverso la funzione Dynamic Torque Vectoring. Un sistema molto complesso, davvero lo stato dell'arte in questa categoria (e non solo), calato nel contesto di una vettura lunga 436 cm, larga 182, alta 148 (passo 265) con un peso in ordine di marcia di 1.524 kg. Dimensioni da Focus tradizionale, bagagliaio compreso visto che anche il bagagliaio di 363 litri, estendibile a 1.262 in modo progressivo, è lo stesso delle versioni tradizionali.
Che sia una RS lo si capisce subito: le forme, innanzitutto, sono state riviste in particolar modo nella zona frontale, dove ora spicca lo shark-nose chiaramente ispirato a quello della Mustang. degne di nota anche le enormi prese d'aria per il raffreddamento del motore ma anche dell'intercooler e dei freni anteriori. Dietro spiccano il doppio scarico, l'estrattore d'aria inferiore con luce fendinebbia centrale integrata ed un ala superiore...ben visibile anche dal profilo laterale. Anche l'abitacolo è stato personalizzato secondo i canoni sportivi RS: nuovi i sedili sportivi, disponibili in tre diverse configurazioni tra sportività e confort, così come inedita è la strumentazione che viene integrata per l'occasione con uno specifico pannello strumenti nella parte superiore della plancia con manometro e termometro dell'olio oltre che la pressione di sovralimentazione del turbo.
Spiccano tra i vari accessori anche la pedaliera in alluminio, i rivestimenti in pelle dei pannelli porta con impunture blu - riprese anche su sedili e volante - mentre in termini di tecnologia si fa notare il maxidisplay da 8" al centro della plancia ricco di informazioni e funzionalità: tra le varie possibilità offerte dal Sync2 anche la telecamera posteriore (Rear View Camera) ed alcune funzionalità dedicate alla RS come quella - curiosa - della ricerca vocale dell'autodromo più vicino... Non manca un selettore per le modalità di guida: si trova sul lato sinistro della leva del cambio, anch'essa rivestita in pelle e dotata di una finitura superiore in alluminio. Alla voce sicurezza si fa notare la frenata automatica in città (Active City Stop), attivo fino a 50 km/h, e i fari bi-xenon, dotati della medesima tecnologia adattiva (Adaptive Front Lighting) della nuova Focus.
Sarà anche per l'azzurro - davvero bello - che ne accompagna il lancio ma la nuova Focus RS è un'auto in grado di dichiarare le proprie intenzioni e la diversità dalla gamma tradizionale al primo sguardo: con carreggiate più larghe, diversa conformazione delle prese d'aria, estrattore e profilo alare posteriore e cerchi da 19"...in effetti l'effetto non poteva che essere questo e l'obiettivo, dunque, è indubbiamente centrato. Questo non significa che la Focus RS sia però pacchiana: è evidente che le modifiche, prima che estetiche, sono pensate per esaltare la meccanica e rendere l'ultima delle Rally Sport una vera e propria pietra miliare tra le sportive compatte di questo decennio.
Le modifiche apportate dal team di sviluppo RS alla Focus non sono numerose, anzi, l'abitacolo per quanto evoluto elementi come la strumentazione, con una speciale palpebra centrale dedicata ai manometri, appare meno personalizzato di quanto ci si potrebbe aspettare guardandola da fuori. Certo, la nuova strumentazione, il battitacco, il rivestimento del volante ma soprattutto i sedili racing fanno capire che ci si trova a bordo della Focus più veloce di sempre ma da una vettura del genere ci si poteva aspettare qualcosa di ancor più estremo: anche il selettore delle modalità di guida, vera porta d'accesso al mondo del divertimento, quasi passa inosservato a fianco della leva del cambio. Per il resto non cambia quasi nulla in termini di fruibilità rispetto alla Focus: il bagagliaio e la possibilità di estensione abbattendo gli schienali posteriori è la stessa mentre per quanto riguarda i posti posteriori c'è un po' meno posto per le gambe, dovuto al fatto che i Recaro sono più voluminosi rispetto ai sedili di serie.
Al volante della nuova Ford Focus RS si viene subito colpiti da un elemento negativo, forse l'unico vero neo di questa vettura: la seduta, infatti, dà l'impressione di essere alta ed allo stesso tempo il sedile appare troppo morbido nell'imbottitura centrale e troppo rigido nelle sponde laterali. Va un po' meglio con l'opzione più sportiva, offerta a pari prezzo, globalmente più scomodo ma più "lineare" nel supporto. Peccato perché è un dettaglio, soprattutto quello dell'altezza della seduta, che toglie un quid all'immenso piacere di guidare che questa vettura offre. Sì, immenso, avete letto bene. Questa è senza mezzi termini l'auto che va a reimpostare i parametri delle compatte ad alte prestazioni per quanto riguarda la guidabilità. Vero, Mercedes offre tanti CV in più su Classe A e CLA a fronte di una cilindrata addirittura ridotta, ma è evidente come in Ford si siano voluti portare oltre in termini di guida andando a sbaragliare la concorrenza sul piano della guida: una trazione integrale a misura di curva - sovrasterzante in uscita e pronta a puntare la corda in ingresso - del resto non si era mai vista, almeno non con questo genere di prestazioni.
Questa è senza mezzi termini l'auto che va a reimpostare i parametri delle compatte ad alte prestazioni per quanto riguarda la guidabilità
Eppure è questo quello che accade quando si imposta la vettura in modalità Drift: la RS diventa una vera lama, non troppo rigida di sospensioni, ma comunque ben supportata, e pronta ad aggredire curve assicurando una facilità di guida ed una piacevolezza davvero assolute: davvero egregia la progressione con cui il retrotreno allarga fuori dalle curve, perfetta la quantità di coppia che rimane davanti per far fare "strada" alla vettura, notevole il modo in cui il torque vectoring posteriore accelera la ruota esterna alla curva (o frena nel caso della interna) per eliminare il sottosterzo.
Un incontro di qualità che viene ben supportato dalla coppia del motore - è un 2.3 turbo - che non si dimostra incredibilmente prestazionale agli alti regimi pur vantando una spinta eccezionale tra i 2.500 ed i 5.500: oltre a questo regime anche i tecnici Ford attraverso l'accensione della spia RS sul quadro suggeriscono la cambiata, pur lasciando al pilota la possibilità di spingersi sino a 6.800 giri nel caso in cui ci fosse bisogno di una certa dose di allungo tra una curva e l'altra o per chiudere velocemente un sorpasso. Un motore che suona molto bene, che non urla ai medi regimi ma si fa sentire senza essere mai fastidioso, ben intonato anche allo spirito di sportività quotidiana che i tecnici Ford volevano assicurare alla vettura anche nelle modalità Normal e Sport: in questi due driving mode le caratteristiche di ammortizzatori, risposta dello sterzo ed acceleratore sono prettamente stradali, con la Sport leggermente più rigida per assicurare un feeling di guida più "indicata" per chi non sa che farsene di una guida "eco".
Cambia tutto in Circuito: a differenza di Drift i tecnici Ford hanno puntato tutto sulla prestazione, spostando parte della coppia dietro ma non in modo quasi costante come nella modalità più estrema. Questo significa che la vettura è leggermente più sottosterzante in uscita di curva ma soprattutto vanta sospensioni più rigide, che rendono più efficace la guida nelle fasi di frenata e appoggio. Una modalità che permette di ottenere tempi in pista incredibili a meno che il tracciato non sia leggermente bagnato o scivoloso: in quel caso le possibilità offerte dalla trazione integrale in modalità Drift sono più elevate. Drift significa anche "guida di traverso" ed in effetti abbiamo utilizzato la vettura anche per una sessione di vero drifting: la vettura non è ovviamente "pulita" nell'esecuzione di alcuni comandi, come le trazioni posteriori, ma quello che si riesce a fare con la RS attorno ad un birillo è davvero degno di un campione della specialità. Il tutto senza faticare troppo. Il sistema, del resto, è pensato per fare quasi tutto da solo in questa modalità.
Levato il problema della seduta un po' troppo alta la Focus RS è davvero l'emblema di come dovrebbe essere oggi una sportiva compatta: trazione integrale spostata sul retrotreno, 350 CV, coppia da vendere ma soprattutto una taratura di sterzo e freni al top. Ci ha messo tanto ad uscire, molto più del previsto: del resto, proprio come dichiarato dalla stessa Ford, durante la prima fase di sviluppo i tecnici non avevano ritenuto la RS ancora sufficientemente efficace...e si sono presi il loro tempo. Il risultato ha dell'eccezionale e non resta che fare i complimenti a Ford per un'auto che è già un'icona di sportività assoluta. Peccato, come al solito, che in Italia il superbollo la renda proibitiva come costi di mantenimento: il prezzo di 39.500 euro, altrimenti, sarebbe davvero molto interessante.
Ford
Via A. Argoli, 54
Roma
(RM) - Italia
800 22 44 33
https://www.ford.it
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