Il copione si ripete in modo estremamente fortunato da quasi trent'anni ovvero da quando, nel 1983, in Fiat tirarono fuori dal cilindro magico una versione 4x4 della Panda che rappresentava e rappresenta tutt'oggi una risposta alle esigenze di mobilità di migliaia di persone in tutta Europa.
Fiat Panda 4x4, che oggi torna in listino ad un prezzo di 16.950 euro, nel corso del tempo ha saputo assumere anche un ruolo diverso da quello che inizialmente avevano pensato per lei i vertici di Torino: è diventata uno status symbol urbano, forte di una versatilità da riferimento e di un look che pur mantenendo un fortissimo legame con le Panda standard la identifica come un prodotto dalle caratteristiche completamente a sé.
Unica nel proprio genere
Un prodotto unico, scelto da oltre 400.000 persone dagli anni 80 ad oggi e che nella fase di pre-ordine di questa terza generazione, a scatola chiusa, ha saputo conquistare la bellezza del 15% degli ordini sul totale di Panda: numeri che parlano da soli e che confermano la scelta di proseguire sul filone delle 4x4 senza stravolgere, però, i concetti che hanno reso celebri Panda e le sue versioni a trazione integrale.
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Il nostro "confronta modello" ci permette di ricostruire in un click la storia di Panda 4x4 dal 1983 ad oggi
Dimensioni: come la...Panda
Cinque porte, cinque posti, la piccola SUV di Torino prodotta a Pomigliano d'Arco (NA) è lunga 368 cm, larga 167, alta 160 e sviluppata attorno ad un passo di 230 cm: una vettura dalle dimensioni compatte ma che rispetto alla Panda standard dimostra di essere subito "diversa" per via di un'altezza da terra maggiore di 5 cm e di alcuni accorgimenti estetici che trovano posto sui paraurti (finiture in color alluminio) appositamente pensati per sottolineare la presenza di una inedita protezione metallica sottoscocca studiata per superare situazioni difficili senza compromettere la meccanica della vettura.
Interni: piccoli accorgimenti dedicati
All'interno, rispetto alle versioni 4x2, spiccano alcune novità come una nuova variante verde per la fascia che incornicia strumentazione e tascone porta-oggetti, i sedili in tessuto dal design specifico in tre tinte (verde, sabbia, zucca) arricchiti da dettagli in eco-pelle e un ulteriore vano porta-oggetti in aggiunta ai 14 già presenti sulle versioni 4x2. 225 litri la capacità del bagagliaio, ampliabile abbattendo gli schienali posteriori.
Molto completa la dotazione di serie: oltre ai sistemi ESC completo di ELD (ne parliamo sotto), climatizzatore manuale, radio CD/MP3, cerchi in lega bruniti da 15", retrovisori elettrici, chiusura centralizzata con telecomando a distanza e poggiatesta posteriori, Panda 4x4 è dotata di pneumatici 175/65 R15 M+S, ovvero in grado di assicurare buone performance sia d'estate che d'inverno.
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La telecamera del City Brake Control, già vista anche su 500 L, monitora il traffico frenando automaticamente la vettura in caso di possibile impatto. Il sistema assicura il completo arresto sino a 35 km/h, limitando i danni a velocità superiori
Con il City Brake Control frena da sola
Tra gli optional si fanno segnalare il "
City Brake Control", che frena automaticamente Panda nel caso di un possibile tamponamento, oltre che il sedile posteriore scorrevole ed il Blue&Me TomTom2 LIVE.
Alzata a 700 mm l'aspirazione
Il passaggio da Panda a Panda 4x4 non coinvolge, come nel caso delle protezioni sottoscocca, solamente la parte estetica della vettura: per permettere una capacità di guado oltre la media i tecnici Fiat hanno alzato a 700 mm la bocchetta del condotto d'aspirazione e sono state riviste le sospensioni, che ora adottano un McPherson anteriore con traversa meccanica fissata in 6 punti in luogo dei 4 "standard" ed un nuovo ponte torcente posteriore a ruote interconnesse al posto dei bracci tirati a tutto vantaggio del peso, che è di 6,5 kg in meno rispetto a quello della Panda 4x4 di seconda generazione.
Tuning delle sospensioni raffinato
Quello sulle sospensioni, a detta dei tecnici Fiat, è stato un lavoro estremamente importante perché è migliorata la capacità di filtraggio delle asperità con netti miglioramenti in termini di vibrazioni, che sul sedile si sono ridotte del 24% e sul volante del 22%. Valori che hanno permesso un miglioramento dell'indice di articolazione (la capacità di parlare senza alzare la voce) di ben 6 punti rispetto al passato ma che hanno consentito anche un netto miglioramento della performance visto che nel corso dei test svolti sulla neve tra il vecchio ed il nuovo modello, a parità di pista ghiacciata, è diminuito il tempo sul giro di 15 secondi.
“Panda 4x4 è un prodotto unico, scelto da oltre 400.000 persone dagli anni 80 ad oggi, e che nella fase di pre-ordine della terza generazione ha già saputo conquistare la bellezza del 15% degli ordini sul totale di Panda”
Passa muri al 70%
Un tempo che non è frutto solamente dell'opera di tuning sulle sospensioni (che vantano un twist di 240 mm!) ma anche dell'efficacia del nuovo sistema di trazione integrale che permette di passare pendenze longitudinali fino al 70% (55% laterali) puntando sulla capacità di trasferire coppia dall'asse anteriore a quello posteriore attraverso un giunto a frizioni multiple con comando idraulico studiato per trasferire fino a 900 Nm di coppia massima in 0,1 decimi di secondo.
Per quanto riguarda il passaggio "trasversale" della coppia, invece, Panda 4x4 non utilizza differenziali autobloccanti sugli assi anteriori e posteriori ma, alla stregua della quasi totalità delle 4x4 di ultima generazione, sulla base delle indicazioni dei sensori dell'ESP frena la ruota che scivola ottenendo l'effetto di trasferire potenza sull'altro lato.
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Lo schema tecnico di Panda 4x4 prevede un differenziale idraulico centrale a controllo elettrico. La ripartizione della coppia trasversale, invece, è affidata ai sensori dell'ESP ed al lavoro dei freni, che rallentano le ruote prive di aderenza trasferendo coppia sull'altro lato
Con l'ELD è più reattiva
Il giunto, a controllo elettronico, si attiva o disattiva nel caso in cui il treno anteriore perda aderenza in modo completamente autonomo: il guidatore può scegliere se rendere più rapida questa operazione di trasferimento, fino a 50 km/h, attivando la funzione ELD che precarica l'idraulica del giunto inibendo il controllo di trazione ASR. Con ELD attivato la risposta della trazione integrale è più pronta ed in linea con le esigenze di una guida estrema su fondi "impossibili".
Il sistema di trazione integrale di Panda 4x4 svolge anche un ruolo attivo nella dinamica del veicolo: nel caso in cui si presenti sottosterzo la coppia viene trasferita dietro mentre in caso contrario il giunto privilegia la trazione sull'asse anteriore.
TwinAir 0,9 o Multijet II 1.3
In termini di motori ci sono delle importanti novità per Panda 4x4, in particolar modo per quanto concerne i benzina: al vecchio Fire 1.2 di precedente generazione, infatti, è stato favorito il nuovo bicilindrico 0.9 TwinAir Turbo da 85 CV.
Oltre al 40% di coppia in più la nuova unità porta con sé anche un cambio specificatamente studiato per le esigenze della 4x4 grazie all'adozione di una prima marcia accorciata che abbassa la velocità minima a 5 km/h. Le prestazioni parlano di 12,1 secondi per passare da 0 a 100 km/h e 166 km/h di velocità massima a fronte di un consumo medio di carburante pari a 4,9 l/100 km e 114 g/km di CO2.
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Il bicilindrico 0,9 TwinAir prende il posto del 1.2 Fire nella gamma benzina. Il cambio a sei marce è dotato di una prima corta, che permette una velocità minima di 5 km/h
Un forte miglioramento di coppia rispetto al Multijet di precedente generazione viene anche in dote al 1.3 Multijet II (5 marce): 75 CV e 190 Nm di coppia massima, Panda 4x4 1.3 Multijet II accelera da 0 a 100 km/h in 14,5 secondi assicurando una velocità massima di 159 km/h. 4,7 l/100 km il consumo di gasolio, 125 g/km il valore di emissione di CO2 (Euro5).
Dal vivo: com'è fuori
Rispetto alla Panda standard la nuova versione 4x4 vanta un impatto visivo decisamente diverso, pur nel pieno rispetto dello stile del modello: a renderla "diversa" è l'altezza da terra del corpo vettura, il diverso profilo dei cerchi e dei pneumatici oltre che le finiture pensate per dare un tono più fuoristradistico ed "annunciare" la presenza di protezioni, anche nascoste, che la rendono "inarrestabile".
Questa Panda 4x4, in ogni caso, sotto il profilo estetico divide: chi la acquista per girare in città senza rinnegare la possibilità di fare saltuariamente del fuoristrada sarà estremamente felice di elementi eleganti come le luci di posizione a led o i paraurti verniciati, mentre chi della Panda integrale farà un uso più specialistico troverà nell'estetica raffinata ed apparentemente delicata un importante limite.
In soccorso di quest'ultima categoria, che comunque rappresenta una nicchia nel contesto dei clienti Panda 4x4, i vertici Fiat ci hanno parlato del possibile arrivo di una versione più "nuda e cruda" a loro dedicata, ma di questo se ne parlerà più avanti.
“Questa Panda 4x4 divide: chi la acquista per girare in città sarà estremamente felice di elementi eleganti come le luci di posizione a led o i paraurti verniciati, mentre chi della Panda integrale ne farà un uso più specialistico troverà nell'estetica raffinata un limite”
Dal vivo: com'é dentro
Un po' come accaduto fuori, dove il look di Panda è stato semplicemente affinato per essere adattato alla nuova meccanica, anche per gli interni non vi sono novità di spicco se non per quanto concerne il diverso rivestimento dei sedili che può essere scelto nelle tinte verde, sabbia, zucca con finiture in eco-pelle.
Come al solito molto interessante il profilo della plancia - ispirato alle prime Panda nella pratica tasca che si "apre" nella porzione lato passeggero - che propone una leva del cambio rialzata ed una predisposizione in posizione rialzata per il navigatore opzionale. Intelligente e non scontata anche la presenza di una presa USB con la quale far dialogare lo smartphone con il sistema multimediale di bordo o, più semplicemente, ricaricare la batteria senza occupare inutilmente la presa accendisigari.
Buoni materiali
In termini di materiali come sulle versioni 4x2 anche la Panda 4x4 "si tratta bene": sono buoni in relazione alla tipologia ed al costo base della vettura e propongono soluzioni intelligenti per far sembrare più preziosi materiali, come quelli dei pannelli porta, di quello che in realtà sono. La goffratura con il logo Panda è una "chicca" dalla quale anche altre aziende stanno prendendo ispirazione.
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L'abitacolo di Panda 4x4 è molto spazioso e ben studiato. 225 i litri di bagagliaio
Si sta bene in quattro
In termini di spazio a bordo si viaggia comodi in quattro persone mentre per quanto concerne la posizione di guida i più alti potranno sentire la mancanza della regolazione in profondità del volante. Un elemento, quest'ultimo, comunque ben compensato dalla profilatura poco invadente della plancia e dall'escursione del sedile.
Bagagliaio OK per tutti i giorni
Per quanto concerne il bagagliaio Panda sorprende per lo spazio disponibile con gli schienali abbattuti e per la facilità con la quale è possibile caricare la spesa di tutti i giorni: l'apertura del vano è molto ampia e l'altezza della soglia, anche nella più alta 4x4, è a portata di tutti. Molto intelligente, infine, l'idea di sostituire il classico tappo della benzina con un sistema meccanico collegato allo sportellino: più sicuro, più pulito e più pratico.
Su asfalto si guida come la 4x2
Abbiamo provato il sistema 4x4 sulla pista prove off-road di Balocco affrontando alcuni passaggi davvero complicati. Avendo come riferimento il modello precedente, eccezionale nella guida off-road, non ci si poteva attendere che un ulteriore passo avanti anche dalla 4x4 di terza generazione che alla resa dei conti stupisce sia nella versione TwinAir che in quella turbodiesel.
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Le capacità fuoristradistiche della nuova Fiat Panda 4x4 sono inequivocabilmente estreme
Nella guida normale, su asfalto, le differenze rispetto ad una normale Panda sono molto limitate: il lavoro di tuning delle sospensioni ha permesso di limitare l'aumento dei movimenti del corpo vettura in curva ed in accelerazione/frenata dovuto alla maggior altezza del baricentro mantenendo quasi invariata la sensazione di neutralità nelle reazioni che è tipica di questo modello. Il quasi fa riferimento principalmente alla minor reattività delle gomme M+S che per forza di cose hanno reazioni più lente e valori di tenuta laterale leggermente inferiori a quelli delle normali gomme estive montate sulle normali Panda e che possono comunque essere montate anche sulla 4x4.
Pendenze del 70%: estrema
Un delta prestazionale che, viste le caratteristiche della vettura e le pretese della clientela, non verrà assolutamente notato, anzi. Le M+S, assieme al lavoro della trazione integrale e delle sospensioni, rappresentano il plus della vettura quando l'asfalto diventa terra: in questi frangenti, esattamente come in passato, Panda dimostra un potenziale eccezionale "bevendosi" ostacoli apparentemente impossibili con la facilità di un fuoristrada specializzato. Parliamo in particolare dei muri al 70% di inclinazione o della capacità di twist assicurata da un lato dall'escursione di 240 mm delle sospensioni e dall'altro dall'efficacia dei differenziali elettronici nel trasferire coppia esattamente dove serve.
“Panda dimostra un potenziale eccezionale "bevendosi" ostacoli apparentemente impossibili con la facilità di un fuoristrada specializzato. Parliamo in particolare dei muri al 70% di inclinazione o della capacità di twist assicurata da un lato dall'escursione di 240 mm delle sospensioni”
Molto veloce anche il passaggio della coppia dall'asse anteriore a quello posteriore nel caso di perdite di aderenza: in caso di necessità, pensiamo ai fondi innevati, il sistema 4x4 di Panda rappresenta un plus per la sicurezza e la capacità di assicurare mobilità molto importante.
Bene entrambi i motori
Tra la versione Multijet II a gasolio e la TwinAir 0,9 benzina non abbiamo particolari preferenze: in alcuni frangenti, in particolar modo in off-road estremo, la possibilità di contare sulla prima cortissima del benzina permette di ottenere risultati eccezionali con una guida più rilassata mentre nella guida di tutti i giorni, nonostante un indice di rumorosità leggermente più elevato, il turbodiesel assicura consumi mediamente più contenuti ed una guida meno legata all'utilizzo del cambio.
Silenziosissima, infine, la trasmissione: se qualcuno avesse ancora in mente la rumorosità della trazione integrale della prima Panda 4x4 sappia che sul nuovo modello di quella "ruvidità" non c'è davvero nulla. La tecnologia dei blocchi differenziali anteriori e posteriori "simulati" ha dalla sua questo vantaggio oltre che un consumo di pneumatici decisamente inferiore ed uniforme.
In conclusione
La terza generazione di Fiat Panda 4x4 sposta ulteriormente avanti il confine prestazionale di questa dinastia di automobili inarrestabili che nel corso della sua storia ha saputo conquistare 400.000 clienti.
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Il prezzo di poco inferiore ai 17.000 euro non è "popolare": Panda 4x4, però, è l'unica ad offrire questi contenuti nel suo segmento
La mix del modello attuale, a pochi giorni dall'apertura degli ordini, è del 15% sul totale di Panda ed è probabile che anche nel proseguio della commercializzazione questa percentuale possa essere mantenuta: look e capacità di rappresentare uno status symbol, infatti, rappresentano un non plus ultra per la clientela cittadina mentre le capacità fuoristradistiche sono un elemento fondamentale per chi vive in zone difficili e necessita di una vettura compatta ma allo stesso tempo inarrestabile.
Il prezzo, di poco inferiore ai 17.000 euro, può sembrare per certi versi elevato ma le caratteristiche tecniche e di versatilità di Panda sono sostanzialmente uniche nel panorama automobilistico mondiale e ne giustificano sostanzialmente il listino. Rimane da capire se arriverà una versione più basica, dedicata all'utenza più estrema, priva di elementi "cool" quali i fari a led ed i paraurti verniciati e magari con un prezzo di listino più vantaggioso.