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La tradizione Cherokee continua a vivere dal 1984 e in questa quinta generazione, per il 2019, quello che mancava a noi italiani era giusto l’ultima Trailhawk. È la versione maggiormente fuoristradista di questo SUV che qui si rialza e irrobustisce, anche se non si è di certo sulla sorella avventuriera pura Wrangler. Anche lei, la mitica Cherokee, rimane però sempre un mezzo “senza compromessi” come da slogan globale Jeep. Per muoversi pienamente nello stile del marchio e quindi su percorsi non da tutti. Si aggiungono, rispetto a prima, quel confort e quella connettività cui non si può rinunciare oggi, anche se si guida Jeep con sigla Trail Rated in bella mostra.
Chi la usa prevalentemente in strada può pensarci ugualmente, perché con quel nuovo motore benzina da 272 cavalli, secco ma non troppo, che allunga lineare, ci va molto bene in strada. Anche se forse da noi per questioni di oneri (es. fiscali) conviene ancora il noto diesel 2.2 da 195 cavalli: Multijet II riservato ad altri allestimenti Cherokee.
È sempre la Cherokee che conosciamo, nata da qualche anno, ma si aggiorna con l’edizione Trailhawk, di apparenza più robusta e aggressiva. Più alta, perché i centimetri da terra salgono a 22 e connotata dai nuovi gruppi ottici, by Magneti Marelli. Già, almeno un po’ di DNA tricolore per questi led che sono a basso consumo, anche se non pienamente adattivi con matrice. Il bicolore e le possibilità di personalizzazione Mopar non mancano, come sempre. SUV lungo 4 metri e 64 cm. dalle linee morbide, volendo si dota di tetto apribile, ma i cerchi sono da 17 pollici visto l'uso, con pneumatici off-road. Gli esperti notano angoli di attacco e uscita maggiori, esclusive fasce e piastre sottoscocca oltre ai 2 cm in assetto, rialzato. I due tubi scarico sono in evidenza, anche se non troppo “rifiniti”. La linea di Jeep Cherokee non tramonta, semmai paga a rivali più spinte nella ricerca di tendenze e dettagli. Auto che non bada a sottigliezze esagerate e che non vuole nemmeno rincorrere quanto non sia d'impronta coerente al proprio DNA. In questa edizione 2019 si è al passo coi tempi senza strafare, stilisticamente. Chi cerca qualcosa di estremamente moderno o inedito, vuol dire che non si è innamorato del Brand, al contrario i Jeepers se la contendono.
La Cherokee è una vettura di cui abbiamo già parlato sulle pagine di Automoto.it, spaziosa soprattutto per chi sta davanti. Passo di 2.71 metri e paga un po' di comfort posteriormente se a bordo si è tutti corpulenti, o molto alti, sia in aria per il capo sia per gli arti. L’ambiente è moderno senza eccessi, anche nei comandi, dove non siamo sul fronte della novità con la tradizione di pulsantiera e bocchette. Le finiture non sono pregiate ovunque come certe rivali, che espongono altro al posto di certe plastiche, ma le dotazioni sono complete. La Cherokee Trailhawk si fa apprezzare per la solida semplicità, come nei tappetini di gomma ben sagomati, per l'eventuale fango sotto i piedi. Spicca l’Infotainment touch da 8,4 pollici con NAV (Apple e Android integrabili) al contrario della strumentazione con elementi circolari che patisce gli anni. Al centro in ogni caso un display replica navigazione e informazioni interessanti, pensando alle necessità di uso fuoristradista (ma non la facile App di Renegade).
Che si usa con attenzione è però il selettore per i Driving mode, che danno la possibilità di inserimento trazione integrale permanente, marce ridotte e una modalità Rock per andare davvero in pendenza e sui sassi. Apprezzabile il tetto apribile, optional da pagare a parte, mentre selleria e pelle lasciano anche spazio a inserti di tessuto e cuciture rosse. Il vano bagagli, senza abbattere i sedili, va da 448 a 570 litri, perché la seduta è scorrevole, posteriormente. Apprezzabili i vani minori, che sono tanti e solidi, alcuni chiudibili e da nessuna parte, dentro gli stessi vani o a portata di mano, mancano prese USB.
Il nuovo quattro cilindri a benzina Twin Scroll è un motore 2.0 turbo con doppio albero a camme in testa raffinato, nella sua meccanica e anche per l’elettronica. Nulla a che vedere con certi “grandi motoroni” del passato a stelle e strisce, perché molto più vicino al target europeo. Vanta un raffreddamento a liquido dedicato per la parte di collettore aspirazione, turbina e corpo farfallato; elettronica Mopar by Continental ed EGR anche lei raffreddata (C-EGR). La Cherokee viene assemblata in Messico, ma ci sono elementi forniti anche dal gruppo Marelli, come anticipato, persino lo scarico quando la cilindrata sale a 2.4 (non venduta da noi).
Alla guida Cherokee Trailhawk conferma quanto già conosciuto dalle nostre prove precedenti, con il vantaggio di andare a cuor leggero e piede magari pesante sui sentieri, come abbiamo fatto passando tra cave e crossodromi. Anche esagerando, non è facile fare danni, salvo sentire toccare il fondo o andare a fine corsa con le sospensioni, in dissesti profondi. Con angolo di attacco 29,9 gradi, uscita 32,2 e dosso 22,9 il vero rischio è lontano sullo sterrato, anche passando da pendenze assolute, grazie al controllo millimetrico di discesa. Al contrario ci si diverte, in percorsi tutelati di fuoristrada.
Il motore sale bene fino ai 6.000 giri, quasi, con la coppia di 400 Nm che si sente tutta e la modalità automatica più che sufficiente, nella classica uscita in montagna o in paese, anche quando piove. La bontà della trazione è garantita dall’elettronica, che non fallisce mai, nemmeno quando sembrerebbe preoccupante la situazione e ci si affida alla velocità fissa impostata. Ci sono sospensioni anteriori e posteriori indipendenti, con tre sistemi di trazione disponibili: Active Drive I, Active Drive II e Active Drive Lock, da noi usato in tutte le situazioni estreme con soddisfazione, risparmiandoci addirittura il Selec-Terrain Rock (esclusiva Trailhawk). Non si arriva alle potenzialità di Wrangler, con questa Cherokee e la sua gommatura “gentile” ma il nuovo motore che si rivela gradevole sorpresa, lascia poi il bello di poterci andare alla grande tornando su asfalto. Proprio andando in strada è una goduria la modalità di piena potenza (0-100 Km/h in 7,2 s) con solo le sensazioni di rollio e beccheggio a tradire la massa, di quasi due tonnellate. Le reazioni, in tutti i casi sono sempre prevedibili, senza sorprese al netto di volumi e massa da conoscere.
Quello che semmai si paga a certa concorrenza premium è la rumorosità. Quella meccanica e persino idraulica a orecchi fini qui non sfugge, guidandola. Con quel grande volante, che ricorda la data di nascita per una marca over70, non ci si affatica e non si rischia. Solo in certi casi e per certi livelli mercato, non sarebbe male avere altro tipo di contenuti e modalità per l'Infotainment. Frenata assistita, mantenimento di corsia Plus, cruise adattivo e ovviamente anche la camera al posteriore (sposabile al parcheggio assistito) qui fanno il loro lavoro, senza mai diventare troppo invasive. Peccato che non ci sia inclusa la visione effettiva a 360° (utile in percorsi molto impegnativi dove bisogna guardare “sotto”) anche se la tutela con avvisi e display è presente. Il cambio automatico a 9 rapporti con doppia frizione è molto onesto e corretto, nel suo lavorare facendo girare il quattro cilindri. Spiace un po' per quel taglio a dovuta distanza dai seimila, soglia che sicuramente questo motore “volerebbe via” ma, giustamente, deve essere tutto affidabile a lungo. Tenendosi quel piccolo lag comune a SUV di simile stazza a potenza, quando si mette a fondo il pedale in certi frangenti. Esiste anche la modalità manuale, con paddle al volante che sottostanno ovviamente ai medesimi vincoli elettronici.
Listino prezzi Italia da € 43.000 per la Cherokee Model Year 2019, con questa variante in arrivo per l’estate. Sono poi varie le promozioni che trovate anche sulle pagine dedicate di Automoto.it e sono tanti i metodi di possesso, diversi dal classico acquisto. Leasys di FCA Bank ha proprio fatto debuttare insieme a Cherokee Trailhawk una nuova carta di credito, dedicata a formule noleggio di cui leggete a parte. Per quanto riguarda gli oneri, nonostante la solidità e l'affidabilità, di benzina ne va dentro il serbatoio (da 60 litri). Al di là dei consumi medi dichiarati (9 l/100 km nel combinato) noi, andando giù col piede pesante anche fuoristrada, vedevamo una media di oltre 14 l / 100 Km. Le rivali ci sono, europee o asiatiche, alcune di convenienza e alcune molto più costose, nessuna però con la sua impronta. Se si vuole provare a essere un jeeper in SUV taglia media, su percorsi non da tutti, bisogna pensare a lei. La scheda modello a questo link nel listino di Automoto.it.
Jeep
Corso G. Agnelli, 200
10135 Torino
(TO) - Italia
800 0426 5337
https://www.jeep-official.it/
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Corso G. Agnelli, 200
10135 Torino
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800 0426 5337
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