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Chi si aspettava rivoluzioni sicuramente è rimasto deluso. Per tutti gli altri, invece, la Audi A5 (in listino da 45.000 euro circa) rappresenta certamente una realtà fatta di stile personale, tecnologia ed un reparto meccanico assolutamente di spicco. Il tutto "shakerato" in una vettura che, pur ingannando anche i più attenti, non ha un solo bullone o lamierato in comune con il modello precedente. C'è chi dice che anche questa sia una forma d'arte, ma preferiamo lasciare tutti i giudizi estetici a voi.
Quello che ci interessa davvero, invece, è che la A5 (come la S5) sfrutta ora il potenziale della piattaforma modulare MLB nella declinazione studiata per A4, consentendo alla vettura di crescere nella lunghezza (467 cm, 469 S5) ma anche nei valori di larghezza (185) portando il valore di altezza ad un contenuto valore di 137 unità. Numeri che hanno permesso, assieme al passo di 276 cm, di fare più comodamente spazio a quattro persone senza dimenticare 465 litri di bagagliaio (+10) che possono crescere fino ad un volume nettamente superiore abbattendo gli schienali posteriori in modalità 40/20/40.
MLB, piattaforma modulare per motori longitudinali, non porta con se solo più spazio ma anche un peso più contenuto di 60 kg a parità di motore: per intenderci la A5 Coupé 2.0 TDI pesa 1.490 kg. Un peso relativamente contenuto che si combina con un rinnovato valore di Cx che ora tocca quota 0,25.
Quello che differenzia molto il modello nuovo da quello precedente è la forma spiovente del frontale, che viene arricchito da nuove nervature sul cofano: una condizione che fa fa preludio ai nuovi fari proposti di serie nella variante bixeno ma sdisponibili anche con due tipi di tecnologia led: la prima che attiva e disattiva gli abbaglianti senza parzializzazioni sulla base di chi sopraggiunge o precede ed una variante più completa (e costosa) pilotata attraverso radar e telecamere.
Radar e telecamere che lavorano anche su sistemi di sicurezza come il Pre Sense City che rileva auto o pedoni in possibile rotta di collisione intervenendo automaticamente sui freni nel caso non vi sia evidente interesse da parte del guidatore. Il sistema è studiato per riuscire ad evitare completamente gli impatti fino a 40 km/h attenuando le conseguenze fino a 85 km/h.
Opzionale il cruise control adattativo ed il sistema di autoguida in città: la A5 è in grado di seguire e stare a distanze contenute dal veicolo che precede lavorando su acceleratore, freni e sterzo. Sterzo che viene utilizzato anche in autostrada per far restare la vettura in traiettoria all'interno delle corsie: l'unica accortezza è quella di tenere una mano (anche leggera) sul volante.
Gli interni della A5 sfruttano l'esperienza della nuova generazione di A4 con l'unica differenza della zona posteriore, dove sedili ed abitacolo sono cuciti su misura per ospitare quattro persone all'interno di una carrozzeria a tre porte decisamente più spiovente. Oltre al braccetto che porge la cintura, una novità per il brand di Ingolstadt, la nuova A5 propone il display MMI da 12,3" dell'Audi Virtual Cockpit in luogo della strumentazione analogica mentre al centro della plancia spicca l'installazione a sbalzo di uno schermo da 8,3". Per entrambi l'interazione avviene attraverso i tasti sul volante o direttamente dalla consolle MMI sul tunnel centrale.
Le versioni disponibili sono Sport, Design, Business, Business Sport ed Evolution. A questi si aggiungono i pacchetti S line ed Audi Design. Tra le versioni più gettonate ci sarà sicuramente la Business Sport con la motorizzazione a gasolio più contenuta, segno che chi acquista una A5 è un cliente che cerca stile e tecnologia ma allo stesso tempo una valida compagna di viaggio per percorrere tanti km, non solo in autostrada.
Le motorizzazioni disponibili al lancio vanno da 190 A 354 CV: si parte dal benzina 2.0 TFSI da 190 CV a trazione anteriore (anche S tronic e S tronic quattro) e si sale verso il 2.0 TFSI da 252 CV abbinato alla sola trazione quattro ed il cambio automatico. La gamma benzina si chiude, per il momento, con il 3.0 TFSI da 354 CV della S5 abbinato alla trazione quattro ed al cambio tiptronic ad otto marce.
I diesel, 95% delle vendite in Italia, vedono il 2.0 TDI da 190 CV disponibile con cambio manuale i doppia frizione S tronic con trazione anteriore. Good news per chi cerca la trazione quattro visto che è disponibile ma con il solo cambio a doppia frizione. La 190 CV TDI è disponibile anche in variante Ultra e Ultra S tronic mentre per chi cerca qualcosa in più ci si può rivolgere al 3.0 TDI: il V6 è offerto nella variante da 218 CV quattro S tronic e nella nuova declinazione da 286 CV (sempre quattro tiptronic) che sostituisce la precedente da 272 unità.
Agli interessati segnaliamo che in termini prestazionali il Cx ha permesso di ottimizzare la resa del motore 2.0 TDI con una velocità massima di 238 km/h mentre il peso ridotto ha giocato un ruolo fondamentale nell'ottenimento dello 0-100 km/h in 7,7 secondi. Il mix dei due elementi ha consentito di dichiarare un consumo medio di 24,4 km/l.
Tra gli elementi tecnici interessanti, oltre alla disponibilità di trazione integrale, motori V6 e cambi automatici spicca la presenza delle sospensioni magnetoreologiche a controllo elettronico: sulla base del driving mode selezionato la vettura è in grado di variare la taratura degli ammortizzatori.
Come accaduto per la A4 anche sulla nuova A5 si soffre dell'effetto dejavù visto e considerato che la nuova versione è davvero simile nelle forme alla precedente. L'evoluzione, però, c'è ed è molto evidente tanto che se provate ad affiancare le due vetture - noi l'abbiamo fatto - si nota un'evoluzione stilistica davvero forte. Davvero ben fatta e rifinita con cura la nuova A5 è sportiva, ma senza esagerare, anche nella più cattiva motorizzazione S5: una combinazione molto interessante, che rappresenta una via di mezzo tra le normali versioni a benzina e la RS5 (diretta rivale della M4) che arriverà tra qualche mese.
Più che fuori il passaggio generazionale tra le nuove e le vecchie A4 e A5 è dentro: la plancia vanta uno stile invidiabile ed il display MMI che va a sostituire la strumentazione lancia davvero nel futuro gli interni di queste macchine. Come se non bastasse sono costruiti con cura e rifiniti con buon gusto, che non manca mai. Il sistema multimediale è uno dei più avanzati oggi presenti sul mercato: totale l'integrazione con gli smartphone di ultima generazione, molto interessante la disponibilità di funzionalità interessanti per la guida (assistenti al parcheggio, ad esempio) o per il mero intrattenimento.
Una vettura molto completa, in cui si sta comodi davanti ed abbastanza bene anche dietro: certo, due persone alte 190 cm sedute sulla stella linea faticano a starci ma con altezze più in media nazionale la A5 sa anche essere a suo modo comoda.
Abbiamo scelto di guidare per la maggior parte del tempo la 2.0 TDI abbinata al cambio S tronic a doppia frizione e la trazione anteriore: una combinazione che andrà per la maggiore in Italia, soprattutto per questioni di prezzo e capacità di contenere notevolmente il costo/km.
Il motore si dimostra dotato di una buona erogazione. Si percepisce, ma è un'inezia, qualche vibrazione da fermo e ad alcuni regimi ma la cosa è davvero molto contenuta e non costringe certamente a pensare al V6 da 3 litri, che comunque rimane un ottimo affare (anche nella versione da 218 CV) se il preventivo rientra comunque nelle vostre disponibilità. Il 2.0 TDI accelera bene, già da 1.300 giri e si spinge in modo brillante e senza fare troppo rumore fino a 4.000 giri. L'allungo arriva anche oltre, a 4.500, ma oltre certi regimi non serve proprio andare: questo lo si capisce subito anche monitorando il lavoro del cambio S tronic che in quasi tutte le fasi di accelerazione in cui non viene richiesto il 100% del gas si spinge raramente sino alla zona rossa.
Un cambio, l'S tronic (DSG), che ha dalla sua un funzionamento molto veloce ma soprattutto una intelligenza che lo pilota davvero notevole: sembra di guidare un convertitore di coppia con tutti i vantaggi di feeling di guida di un vero manuale. Un plus prestazionale notevole che nelle modalità più confort è in grado anche di strizzare l'occhio ai consumi: difficile stare attorno ai 24,4 km/l promessi ma a 20 in autostrada ci si può arrivare senza eccessi mentre nella guida di tutti i giorni abbiamo ottenuto un comunque interessante 16,6 km/litro.
In termini di confort di bordo la A5 dimostra di non avere molto da invidiare, nella zona anteriore, alla A4: una vettura comoda, pronta a percorrere tanti km senza affaticare troppo chi guida.
Ottimi gli assistenti alla guida: senza tante chiacchiere l'auto dotata di tutti i sistemi di sicurezza di cui dispone sarebbe già in grado di guidare autonomamente, almeno in autostrada. Non lo fa per questioni più legali che tecniche: ad ogni modo basta far sentire la presenza di una mano sul volante per consentire alla A5 di viaggiare tenendo autonomamente la distanza di sicurezza dalla vettura che precede all'interno della corsia autostradale.
La A5 conferma la sua volontà di essere una sportiva che strizza l'occhio ai grandi viaggiatori. Una vettura per chi ha gusti raffinati e per chi non bada troppo all'essenza del piacere di guidare: non è un caso che la motorizzazione più gettonata sia anche la preferita di chi, tra i clienti Audi, percorre più km per andare dritto in autostrada.
Audi
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