In listino a partire da 33.800 euro la nuova berlina di segmento D della Casa di Ingolstadt pesa meno ed è più efficiente della vecchia. Ma soprattutto è molto più tecnologica. Ecco come va
28 settembre 2015
Con il debutto della nuova Audi A4 la Casa dei quattro anelli mira a ridare slancio ad un segmento che, nonostante la forte ascesa delle Sport Utility, continua a confermarsi interessante per chi cerca auto in grado di assicurare ottime performance, costi di gestione relativamente contenuti a fronte di grandi percorrenze ed immagine premium: valori condivisi, con piccole grandi differenze, da rivali del calibro di Mercedes Classe C, BMW Serie 3, Infiniti Q50 e, prossimamente, Alfa Romeo Giulia.
Per la nuova generazione di A4, la nona dal 1972 ad oggi, Audi non si è risparmiata davvero in nulla: il 90% delle componenti sono completamente nuove tanto che la nuova pesa fino a 120 kg in meno della vecchia (1.320 kg la 2.0 TDI) nonostante sia più lunga di 2,5 cm (473), più larga di 1,6 (183) ed alta 143. Notevole anche il valore di passo che ormai sfora ufficialmente in quello che solo qualche anno fa sarebbe stato considerato da segmento superiore: sono ben 282 i cm che separano le ruote a tutto vantaggio dello spazio per i passeggeri (+2,3 cm per le gambe di chi siede dietro) e del volume del bagagliaio che nella berlina tocca quota 480 litri (fino a 965 abbattendo progressivamente gli schienali).
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La nuova piattaforma modulare Audi MLB già usata dalla Q7
Pesa 120 kg in meno
Numeri frutto di una totale riprogettazione di quanto non si vede - la piattaforma - che ora sfrutta il potenziale del nuovo pianale modulare MLB portato al debutto con la nuova generazione della Q7. Una struttura molto sofisticata, pensata per pesare il meno possibile pur senza lasciare la sicurezza e la possibilità di cucire addosso un corpo vettura con caratteristiche aerodinamiche al vertice della categoria: basti pensare che la berlina vanta un Cx di 0,23 mentre la Avant di 0,26.
Forme che si muovono nell'aria in accordo con Eolo ma che hanno permesso agli stilisti Audi di mantenere la solita forte continuità con il passato, pur senza mantenere una sola linea del modello precedente: spiccano, davanti, la calandra single frame ed i fari opzionali in tecnologia full led con indicatori di direzione dinamici sia per quanto concerne l'anteriore che il posteriore.
Strumentazione? Audi Virtual Cockpit
Dove non ci sono particolari richiami al passato, invece, è dentro. Audi ha scelto di percorrere anche con la A4 le strade intraprese con Q7, TT ed R8 facendo ad una strumentazione digitale (optional) denominata Audi Virtual Cockpit (600 euro): in pensione contagiri e tachimetro analogici l'AVC si sviluppa su un display HD da leggere attraverso il volante da 12,3". Tutte le informazioni disponibili, che vanno dalla navigazione con mappe google earth alla gestione di telefono, radio e settaggi della vettura, sono "pilotabili" da volante mentre per quanto concerne il generoso monitor da 8,3", al solito posto al centro della plancia, si utilizzano preferibilmente i comandi del MMI Touch con tasti e manopola con superficie a sfioramento posizionati al centro del tunnel centrale appena più avanti della leva del cambio.
Quello che colpisce della nuova A4 è la varietà di sistemi tecnologici pensati per rendere più piacevole la guida a bordo
Oltre all'architettura della plancia, che integra bocchette dell'aria ad estensione orizzontale a "tutta larghezza", quello che colpisce della nuova A4 è peròla varietà di sistemi tecnologici pensati per rendere più piacevole la guida a bordo: si va dal sistema hotspot wifi basato sulla connessione LTE della vettura all'Audi Smartphone Interface che permette di interagire al meglio con telefoni Android ed iOS passando per i sistemi di ricarica ad induzione (con cellulari abilitati), il suono del nuovo impianto audio B&O 3D (1.370 euro) o il Rear Seat Entertainment che i figli gradiranno alla stregua del tablet firmato Audi.
Guida anche da sola
Tutto qui? No, anzi, non abbiamo parlato del climatizzatore trizona (825 euro) che può prendere il posto di quello più semplice offerto di serie (monozona) o del cruise control attivo (è opzionale come quello da 360 euro standard) che integra svariate funzioni di assistenza alla guida: disponibile nel pacchetto Assistenza Tour (da 1.310 euro in base all'allestimento) include la gestione degli angoli ciechi degli specchietti, il controllo della distanza di sicurezza, la lettura dei cartelli stradali, il cambiamento accidentale di corsia ma soprattutto il sistema di autogestione della marcia nel traffico fino a 65 km/h, a patto che si tenga posata almeno una mano sul volante. Questo per questioni di normative più che di capacità della vettura di muoversi autonomamente nel traffico...
La nuova Audi A4
La nuova Audi A4.Audi Italia
Posted by AutoMoto.it on Lunedì 13 luglio 2015
Nella dotazione di serie mancano alcuni accessori importanti spesso dati per scontati: sensori di parcheggio anteriori e posteriori, la telecamera di retromarcia, il controllo del traffico in arrivo nelle fasi d'uscita dai parcheggi e la gestione degli angoli ciechi degli specchietti devono essere acquistati a parte, meglio se in pacchetto Assistenza City proposto a partire anch'esso da 1.300 euro.
A pagamento anche i fari a matrice di led con funzione antiabbagliamento di chi precede o sopraggiunge: costano 2.280 euro.
Gli allestimenti: saranno tre
Tre gli allestimenti disponibili: Design (a partire da 33.800 euro), Business e Business Sport. La più interessanti per il mercato italiano saranno quelle a partire dall'intermedia Business dove si "incontrano" il pacchetto navigazione, il cruise control, il sensore luci/pioggia ed i sensori di parcheggio con un plus prezzo di 1.970 euro rispetto alla versione d'accsso. Business Sport, invece, costa almeno 3.200 euro in più ma offre una lista di accessori e finiture decisamente superiori rispetto alle due versioni inferiori. Per tutte sono disponibili i pacchetti Evolution (1.810 euro con clima trizona), il pacchetto S Line Exterior (da 1.755 euro), pacchetto S Line (da 2.445 euro con assetto -20mm) e pacchetto Audi design Selection a 2.445 euro con cerchi da 18" gommati 245/40.
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La gamma motori, tutti Euro6, va da 150 a 272 CV. Più avanti la S da 354 CV e la g-tron a metano
Da 150 a 272 CV
La gamma motori è molto ampia e ben strutturata, sin dall'inizio della commercializzazioni. In novembre, infatti, arriveranno in concessionaria due benzina e due turbodiesel con potenze dai 150 a 272 CV, mentre in futuro sono già previste versioni più potenti (S).
Per quanto concerne la gamma benzina a quota 150 CV si trova il 1.4 TFSI ad iniezione diretta disponibile con cambio manuale a sei marce o con doppia frizione DSG mentre il 2.0 TFSI entra in gamma con due livelli di potenza: il 190 CV ultra con cambio manuale o DSG ed il più potente 252 CV abbinato di serie al cambio a doppia frizione. In questo caso la trazione è anteriore o integrale attraverso la tecnologia meccanica a controllo elettronico quattro.
Per quanto concerne i TDI la gamma si apre con i 150 CV della 2.0 TDI ultra (anche S tronic doppia frizione 7 marce) e si spinge ai 272 CV del 3.0 TDI quattro Tiptronic (8 marce) passando per i 218 CV del 3.0 TDI quattro, disponibile anche con cambio S tronic e trazione integrale. Nel corso del 2016 arriveranno anche S4 (354 CV) e metano g-tron, ma solo per la Avant.
Interessante, per il mercato italiano, la 2.0 TDI da 190 CV: questa unità viene proposta anteriore o integrale quattro: in quest'ultimo caso il cambio S tronic è di serie. Per quest'unità Audi dichiara un consumo medio di 3,7 litri di gasolio ogni 100 km con una emissione di CO2 pari a 95 g/km.
Dal vivo: com'è fuori
Alla stregua di quanto accaduto per TT ed R8 anche la nuova A4 sulle prime può lasciare perplessi in termini di evoluzione stilistica: guardandola distrattamente, infatti, l'evoluzione non traspare così forte come quando si ha la possibilità di metterle a fianco e confrontarle. Allora sì che si scopre come le novità siano tante ma soprattutto molto forti e proiettate nel futuro. A segnare un passo avanti sono in particolar modo i gruppi ottici, oggi davvero raffinati ed intriganti nella loro "dinamica luminosa", ma anche la calandra single frame che appare più elegante e marcata pur senza strafare. Molto più pulite e slanciate anche le linee della fiancata e più sinuose quelle di coda con un accenno di spoiler molto sportivo senza essere "arrogante".
Guardandola distrattamente l'evoluzione stilistica non appare così forte. E' quando le si affianca che ci si accorge del cambiamento. Ed è molto evidente
Una vettura indubbiamente ben disegnata e costruita con precisione maniacale, che rimane negli schemi dello stile di Ingolstadt pur
evolvendo e dettando il la per le berline del futuro firmate Audi: chi si aspetta grandi rivoluzioni è meglio che si rivolga altrove perché è chiaro che in Audi vogliono che, di modello in modello, prima di tutto si capisca l'identità del brand e poi il modello. Ed in questo i gruppo di lavoro diretto da Marc Lichte sta dimostrando di saperci davvero fare.
Dal vivo: com'è dentro
Chi si aspettava grandi rivoluzioni fuori (e non le ha trovate) troverà invece qualcosa di completamente diverso dentro. Tanto fuori quanto all'interno del corpo vettura l'attenzione per il dettaglio è davvero maniacale e si percepisce immediatamente come nulla sia lasciato al caso. In questo il lavoro sui materiali portato avanti da anni dall'italiana Simona Falcinella si fa notare come si fa notare la qualità degli accoppiamenti e lo stile dei sedili e della plancia, che vantano forme moderne ed allo stesso tempo molto pulite.
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La plancia della nuova A4 con il Virtual Cockpit Display
La posizione di guida è estremamente personalizzabile, ci sono una vasta possibilità di regolazione di volante e sedile...e più avanti ne arriveranno anche con funzione massaggiante e ventilante. L'unico neo è qualche vibrazione in più in zona piedi ed una posizione forse un po' troppo rialzata, alla stregua di quanto accade con le vetture VW con piattaforma MQB: nulla di grave ma alcuni guidatori potrebbero sentirsi un po' troppo "infossati".
Tanto lo spazio a bordo: quello che stupisce della nuova A4 è lo spazio riservato ai passeggero posteriori così come l'ampia cubatura del bagagliaio, ovviamente non degno della station wagon come facilità di carico ma comunque interessante quanto a cubatura e possibilità di utilizzo: questo grazie anche alla possibilità di abbattere gli schienali posteriori con logiche di frazionamento parziale.
Dal vivo: 100% tecnologia
Decisamente interessante e bello nella dinamica del movimento delle immagini, l'Audi Virtual Cockpit è certamente una delle novità di spicco degli ultimi 18 mesi di presenza sul mercato da parte di Audi: il display è super leggibile ma soprattutto vanta una definizione davvero cinematografica ed una leggibilità in ogni direzione tale da rendere quasi superfluo il monitor centrale da 8,3 pollici: un elemento, quest'ultimo destinato presto all'estinzione visto e considerato che la futuristica Concept Prologue mostra chiaramente la cancellazione di tale elemento in favore di un display di dimensione ridotta dedicato esclusivamente al passeggero.
Molto bene le funzioni di integrazione dei telefoni di ultima generazione, interessante l'introduzione (finalmente) di due porte USB (una con funzione di carica rapida) e sicuramente interessante l'idea di ospitare a bordo la ricarica induttiva: presto quasi tutti i telefoni di fascia alta offriranno questa funzione ed Audi si fa trovare pronta.
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Audi ha scelto Venezia per il lancio della nuova A4
Interessanti anche le tecnologie onboard legate alla sicurezza: vero, si paga tutto (e anche caro), ma quando si utilizza l'adaptive cruise control per muoversi nel traffico fino ad una velocità di 65 km/h si viaggia davvero nel futuro. Il legislatore obbliga a tenere una mano sul volante ma quello che si percepisce è che la vettura è davvero in grado di guidare autonomamente mantenendo perfettamente velocità e distanze da chi ci precede o ci circonda nel traffico cittadino. Un assaggio di quella tecnologia "autopilota" che arriverà di serie, nell'arco di due/tre lustri di serie su tutte le auto.
Su strada: come va
Abbiamo scelto di guidare la nuova Audi A4 in abbinamento a due motori che riteniamo tra i più gettonati per il mercato italiano: il 2.0 TDI da 190 CV abbinato al cambio S tronic ed il 3.0 V6 TDI da 218 CV con cambio S tronic e trazione quattro.
Partiamo dal 2.0 TDI scoprendo un motore decisamente in forma sotto ogni punto di vista: molto silenzioso ai bassi e medi regimi il quattro cilindri tedesco vanta una ottima erogazione sin dai bassi regimi ed un crescendo di giri molto vigoroso sino alla zona rossa. E' un motore che permette di avere margine in fase di sorpasso e che, nella marcia autostradale, si dimostra un grande passista oltre che davvero poco assetato di carburante.
Il 3.0 TDI è un motore decisamente più corposo, in particolar modo ai bassi e medi regimi dove la differenza di cilindrata si fa sentire in termini di coppia
Il 3.0 TDI è un motore decisamente più corposo, in particolar modo ai bassi e medi regimi dove la differenza di cilindrata si fa sentire in termini di coppia: il sei cilindri, che risuona più prepotentemente nell'abitacolo, non fa dunque sentire enormi differenze prestazionali (in questa declinazione) ma appare più indicata rispetto alla 2.0 TDI da 190 CV per tutti coloro i quali non pensano di utilizzare l'auto solamente per lavoro ma anche per il tempo libero, magari in montagna: in queste condizioni, grazie anche alla presenza della trazione integrale che offre sicurezza e solidità alla spinta, la A4 3.0 TDI si dimostra superiore in termini di qualità di guida rispetto alla sorella minore.
Le qualità dinamiche del nuovo telaio si dimostrano all'altezza delle aspettative ed anche con i 190 CV della trazione anteriore si fatica a mettere in crisi l'avantreno nelle fasi di accelerazione. Eccezionale lo sterzo, leggero ma estremamente comunicativo e veloce, così come abbiamo trovato molto sicuro l'appoggio in curva: unico neo un po' di sottosterzo in più del previsto in inserimento, ma solamente quando si va davvero forte.
I consumi sono interessanti: abbiamo registrato una media di 6,5 l/100 km con la 2.0 TDI e di 7,4 con il tremila da 218 CV: in entrambi i casi non abbiamo cercato l'economy run ma abbiamo viaggiato normalmente su strade e autostrade poco trafficate a velocità codice.
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Il nostro confronta modello permette di confrontare Audi A4 con le rivali tedesche e giapponesi
In conclusione
La nuova Audi A4 rappresenta una vettura davvero molto avanzata nel suo segmento di appartenenza: la nuova piattaforma modulare MLB ha permesso di abbassare il peso ed allo stesso tempo sono state introdotte tante tecnologie in grado di far fare davvero un balzo nel futuro alla A4. Peccato che tutto quello che fa davvero la differenza con le competitor sia a pagamento (e anche caro).
La versione da prendere in considerazione, al netto dei ragionamenti legati all'utilizzo flotta, è almeno la Business motorizzata con il 2.0 TDI da 190 CV. Meglio ancora se si passa alla 3.0 TDI da 218 CV: con questo motore la A4 può diventare davvero un'auto perfetta per ogni tipo di utilizzo.
Pro
- Tecnologia eccezionale e costruzione maniacale
- Si guida molto bene
- Spazio a bordo
Contro
- Le cose belle si pagano (care) tutte
- Qualche vibrazione in zona piedi
- Posizione di guida leggermente "infossata"