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Progettare una gomma invernale è davvero molto complesso. Realizzarne una eccezionale poi diventa quasi impossibile. Il perché è presto detto. Mentre un tradizionale estivo si trova a dover lavorare in un numero piuttosto limitato di condizioni ambientali - asciutto o bagnato, a temperature medio-alte - una gomma termica deve districarsi in una miriade di situazioni diverse, tentando di garantire sempre prestazioni e sicurezza.
Perché è difficile costruire un buon invernale?
Un buon invernale infatti deve affrontare ghiaccio, bagnato, temperature rigide e poi la neve, che però si può manifestare in un'infinità di forme molto diverse tra loro. La neve battuta per esempio ha caratteristiche completamente differenti da quella fresca, per non parlare poi di quella ridotta in poltiglia. E potremmo andare avanti all’infinito poi con quella parzialmente ghiacciata o mischiata a terra e fango. Insomma per ingegneri e progettisti sembrerebbero esserci davvero tutte le carte in regola per mettersi le mani tra i capelli. I finlandesi della Nokian però conoscono la neve come le proprie tasche e non si sono mai lasciati troppo intimorire dal Generale Inverno.
Pensate che quest’azienda, che ha sede nell’omonima città (Nokia, la stessa del noto costruttore di telefoni cellulari), ha sviluppato il primo pneumatico da neve della storia, nel lontano 1934. Da allora l’evoluzione di questo particolare tipo di gomme non ha conosciuto sosta e oggi la Nokian può affermare, non senza una buona dose di orgoglio nazionale, di aver maturato una competenza unica nello sviluppo di gomme invernali. Non è un caso se le gomme finlandesi sono le più vendute in tutti i Paesi nordeuropei e in Russia, dove di inverni rigidi se ne intendono abbastanza…
White Hell: il segreto della Nokian è l’Inferno
Parte del merito di un tale successo però va attribuito senza dubbio anche al White Hell, l’Inferno bianco come lo hanno battezzato i finlandesi. Si tratta del centro prova più grande del mondo per lo sviluppo di gomme invernali, dove da oltre 30 anni le gomme Nokian vengono messe a dura alla prova. Il grande vantaggio di un simile centro di sviluppo, situato ancora più a nord del Circolo Polare Artico, sta nel fatto che gli sviluppatori possono provare le gomme in condizioni naturali, senza dover replicare artificialmente neve, ghiaccio o altre manifestazioni climatiche tipiche dell’inverno.
Nokian WR D4
L’ultimo fiore all’occhiello del costruttore finlandese è il Nokian WR D4, una nuova gomma invernale pensata appositamente per i Paesi del Centro Europa (all’estremo nord preferiscono le chiodate…), quindi perfetta anche per le zone settentrionali dell'Italia. Una gomma quindi ideale non solo per condizioni invernali difficili - neve o ghiaccio - ma anche per viaggiare su asciutto e bagnato, come spesso accade alle nostre latitudini. Per trovarla dal gommista però (e per conoscere i prezzi) bisognerà aspettare il prossimo autunno, quando inizierà la commercializzazione sui diversi mercati.
Battistrada: due anime, con un unico obiettivo
Erede del WR D3, il nuovo WR D4 sfoggia innanzitutto un nuovo design del battistrada (Nokian Block Optimized Siping). Al centro gli ingegneri finlandesi hanno posizionato blocchi piccoli, di diverse forme e dimensioni, pensati per garantire grande motricità sulla neve. Ai lati invece, dove lo pneumatico riceve maggiori sollecitazioni, troviamo blocchi solidi, più grandi, ideali per garantire maggiore direzionalità in curva e stabilità durante la marcia, sopratutto su asciutto e bagnato.
Particolare attenzione è stata rivolta anche alla realizzazione delle lamelle, che difatti sei presentano sotto forme diverse
Alle estremità del battiastrada poi spunta un'altra particolarità molto interessante. Nella zona esterna dell'ultima fila di blocchi, a ridosso della spalla, sono state create delle frese, ovvero degli intagli molto profondi, che aiutano a muoversi nella neve profonda e in quella fresca. In più l'ultima fila di blocchi può vantare anche dei veri e propri deflettori (Deep Snow Booster), che aiutano a smaltire la neve in poltiglia, garantendo buone dote dinamiche anche quando le manifestazioni nevose cominciano a sciogliersi. La base delle scalanature infine si presenta perfettamente levigata (Slush Blower), un accorgimento sempre pensato per far defluire meglio la neve in poltiglia.
Ci sono lamelle... e lamelle!
Particolare attenzione è stata rivolta anche alla realizzazione delle lamelle, che difatti sei presentano sotto forme diverse. Al centro le lamelle non attraversano per l'intera lunghezza i blocchi del battistrada. In questo modo ogni singolo blocco rimane più rigido, garantendo non solo maggiore grip ma anche più stabilità. All'esterno del battistrada invece le lamelle diventano sempre meno profonde mano a mano che si avvicina alla spalla e questo va a tutto vantaggio del feeling di guida necessario per affrontare curve e cambi di corsia, anche su terreni difficili.
La mescola nasce dall'esperienza con le chiodate
I tecnici Nokian hanno poi sviluppato una nuova mescola, ancora più morbida, denominata Twin Trac Silica. Il nome Twin (gemello in inglese) indica la doppia natura di questo nuovo materiale che unisce la mescola delle Nokian Hakkapeliitta, le chiodate estreme concepite per l'inverno nord europeo, ad un compound a base di silice pensato per garantire performance nei climi miti. Il risultato è una mescola ricca di gomma naturale, silice e olio di canola, materiali che garantiscono aderenza in condizioni climatiche invernali anche al variare delle temperature e all'aumentare dei chilometri. L'olio di canola in particolare permette alla silice e alla gomma naturale di lavorare assieme, migliorando l'aderenza sul ghiaccio e la resistenza alle lacerazioni della mescola del profilo.
Le Nokian WR D4 in azione
Silenziosità, obiettivo: essere come un estivo
Il tallone d'Achille degli pneumatici invernali, fino a pochi anni fa, era la rumorosità, in alcuni casi davvero penetrante e fastidiosa. Oggi le gomme termiche sono migliorate tantissimo anche da questo punto di vista, ma l'innovazione in questo campo non conosce tregua. Per questo i progettisti Nokian sul WR D4 hanno sviluppato una speciale struttura laterale, realizzata con una mescola sviluppata ad hoc. L'obiettivo è quello di filtrare attivamente il rumore e le vibrazioni che si originano dalla superficie stradale, impedendo che fastidiose onde sonore si trasferiscano attraverso la struttura laterale al cerchio e che giungano quindi nell'abitacolo. Inoltre il WR D4 può vantare una nuova struttura interna in cinghia d'acciaio, più flessibile, che facilita inoltre il rotolamento e il comfort di guida.
Ti dice quando è ora di andare dal gommista
Il nuovo pneumatico invernale Nokian presenta due piccole “genialate” pensate per facilitare sia chi guida, sia chi si ritroverà a dover cambiare la gomma. Sul battistrada si trova il WSI, un indicatore contraddistintto da un fiocco di neve e alcuni numeri che aiutano a capire il livello di usura dello pneumatico. I numeri indicano la profondità delle scanalature principali in millimetri e si cancellano mano a mano che l'usura dello pneumatico avanza.
Il simbolo del fiocco di neve invece resta visibile fino a quando la profondità della scanalatura è di quattro millimetri. Quando il fiocco di neve è scomparso del tutto, significa che è arrivato il momento di sostituire le gomme invernali. Sulla spalla invece troviamo il DSI che si compone di una serie di aree da compilare. Durante la sostituzione degli pneumatici infatti l'area informativa può essere utilizzata (dal gommista) per registrare le corrette pressioni di gonfiaggio, il luogo d'uso e la coppia di serraggio dei bulloni della ruota.
Il nuovo invernale Nokian è l'unico ad essersi portato a casa la lettera A nella valutazione sul bagnato
Classe A sul bagnato: l'unico così
Gli ingegneri finlandesi poi si sono già portati a casa una bella soddisfazione. Il WR D4 infatti riuscito a raggiungere la vetta nel sistema di etichettatura per pneumatici previsto dall'Unione Europea. Il nuovo invernale Nokian infatti è l'unico ad essersi portato a casa la lettera A nella valutazione sul bagnato (in alcune misure si scende a B) e nella resistenza al rotolamento si è meritato voti che oscillano tra B e C, niente male per un invernale puro.
Misure: ce n'è per tutti
Difficile infine non trovare la propria misura. Il Nokian WR D4 è disponibile infatti per cerchi da 14 fino a 20 pollici, con codici di velocità da da Q (160 km/h) a W (270 Km/h). Sono disponibili dimensioni su misura per auto sportive, ma anche per veicoli elettrici e soprattutto per i SUV. Molti misure, inoltre, sono offerte anche nella versione XL, che permette la massima capacità di carico possibile per uno pneumatico per autovetture.
Le nostre impressioni di guida
Dove potevamo provare il nuovo WR D4 se non in Finlandia, nel Paese originario della Nokian? Per l'occasione siamo stati nel cuore della Lapponia, centinaia di km a nord del Circolo Polare Artico, all'interno del White Hell, il proving ground del costruttore finlandese. In questo ambiente molto particolare siamo riusciti provare questo invernale in diverse condizioni tipiche dell'inverno, dalla neve al ghiaccio fino all'asfalto asciutto e bagnato. Per non avere dubbi sulle potenzialità della gomma poi, abbiamo scelto di guidarla montata su un'Audi RS5, spinta da un V8 aspirato da 450 CV con trazione integrale.
Cominciamo col dire che il WR D4 garantisce performance eccezionali sulla neve. Nonostante la coppia straripante in gioco (430 Nm!) le invernali Nokian non hanno battuto ciglio sulle strade innevate della Lapponia. Nelle ripartenze da fermo, anche senza risparmiarsi troppo con il pedale del gas, non hanno rivelato quasi la minima incertezza e sono riuscite a garantirci spazi di frenata estremamente contenuti considerato il tipo di superficie estremamente insidiosa.
La neve battuta infatti rimane depositata per mesi sulle strade finlandesi, formando ampie zone di ghiaccio. Anche in questi frangenti però la WR D4 ci ha sempre trasmesso grande confidenza, persino in curva. Sembrava quasi di viaggiare su asfalto asciutto, tanto che le gomme ci invitavano ad osare sempre di più con la nostra RS5, che restituiva un comportamento sempre sincero e sicuro. E sentirsi sicuri con 450 CV tra le mani su una strada lappone coperta di ghiaccio vi assicuriamo che rimane un risultato incredibile, anche per gli standard qualitativi raggiunti oggi dalle gomme invernali di alta qualità.
Su asfalto asciutto invece l'aspetto che ci ha colpito di più è senza dubbio l'estrema silenziosità di marcia
Certo, sensazioni di guida così positive sono senza dubbio state favorite dalla presenza della trazione integrale (di serie sulla RS5), ma in ogni caso siamo rimasti davvero sorpresi dalle performance di questi invernali, capaci di restituire una confidenza non lontana a quella delle ruote chiodate (che abbiamo provato in un secondo momento per valutare le differenze). Su asfalto asciutto invece l'aspetto che ci ha colpito di più è senza dubbio l'estrema silenziosità di marcia, davvero impensabile per un invernale fino a poco tempo fa. Non si avvertono infatti differenze così evidenti tra il rumore di rotolamento di un tradizionale estivo e quello del WR D4.
Peccato non averla provata in maniera approfondita sul bagnato, dove ci sarebbe piaciuto poter valutare le doti in frenata, punto debole delle invernali attuali. Per questo aspetto quindi, non ci resta che fidarci dell'ambita A ricevuto sull'etichettatura europea.