Nissan Micra

In città c’è una nuova reginetta di bellezza….

15 dicembre 2006

Con quegli occhioni spalancati che sembrano sorridere a tutto ciò che incontra la nissan Micra è sempre stata un po' ammiccante, così la casa giapponese ha avuto buon gioco a realizzare un'edizione esclusiva della propria cittadina, pensata per chi desidera un veicolo dalle dimensioni compatte ma senza rinunciare a niente in termini di dotazioni e finiture.
Proprio a questa clientela - la stessa di vetture di successo come Lancia Ypsilon e Mini One - si rivolge il nuovo allestimento Active Luxury, disponibile con carrozzeria a cinque porte e abbinato al 1.5 dCi da 86 CV oppure al 1.4 benzina da 88 CV.

Per la nostra prova abbiamo scelto proprio quest'ultima motorizzazione, un po' perché dopo la sbornia da gasolio sembra venuto finalmente il momento di rivalutare la vecchia "verde" (complice un prezzo alla pompa ormai uguale), un po' perché con il 1.4 è previsto come dotazione standard il cambio automatico, che per una vettura di questa categoria costituisce un complemento ideale.

Pelle e alcantara
E così ci siamo ritrovati di nuovo al volante di una Micra, vettura che abbiamo già avuto modo di testare più volte in passato, sia nella variante sportiva 160 SR sia nella recentissima C+C.
Eppure ammettiamo che la nostra sorpresa è stata grande quando la vettura si è materializzata in redazione: è bastato aprire la porta e dare uno sguardo al suo abitacolo, infatti, per comprendere che in nissan hanno saputo conferire alla Micra un carattere inedito, trasformandola in una compatta lussuosa ed elegante, capace di coccolare letteralmente i passeggeri.
I sedili, tanto per cominciare, sono realizzati in alcantara traforata di colore grigio chiaro con inserti in pelle e sono ulteriormente impreziositi da una striscia in cuoio color terracotta che si distende lungo la seduta e la base del sedile. Per aggiungere un ulteriore tocco di eleganza, il colore terracotta è utilizzato anche per il vano portaoggetti.

Alla raffinatezza dell’abitacolo contribuiscono inoltre i rivestimenti delle porte anteriori, anch’essi in alcantara, mentre altri dettagli degni di attenzione sono le maniglie e le finiture in cromo satinato (estese anche alla strumentazione), il volante in pelle grigio scuro con le cuciture color terracotta e in battitacco in alluminio.

Più contenuta, ma ugualmente riuscita la personalizzazione esterna, caratterizzata dall’adozione di cerchi in lega da 16” a 11 razze (gli stessi della Micra C+C), fari anteriori cromati, un discreto spoiler posteriore e i piccoli fari antinebbia all’anteriore. L’insieme dona alla carrozzeria a cinque porte (l’unica disponibile con questo allestimento) un aspetto piacevolmente sportiveggiante.
L’esemplare in prova era inoltre caratterizzato dalla nuova tinta grigio chiaro porcellanato, disponibile in alternativa al nero per l’allestimento Active Luxury.

Relax innanzi tutto!
Al di là della riuscita personalizzazione dell’abitacolo, una volta al volante abbiamo subito ritrovato le qualità che avevamo già riscontrato sulla Micra, a partire da una grande facilità di guida, soprattutto in città, dove le dimensioni contenute e il raggio di sterzata contenuto consentono di muoversi con grande disinvoltura.
Dal punto di vista strettamente dinamico, invece, il quattro cilindri a benzina di 1.4 litri, con i suoi 88 CV, fa quel che può, ovvero garantisce un’andatura piacevole, ma niente di più. Con la nostra strumentazione X-Crono-T by Safoa.net abbiamo rilevato un tempo di 15,67 secondi per passare da 0 a 100 km/h e una velocità massima di 155,43 km/h.
Sul fronte dei consumi, invece, la Micra in prova non ha purtroppo esibito altrettanta “tranquillità”, complice la presenza del cambio automatico: in città abbiamo registrato una media di 9 l/100 km, mentre in autostrada a 130 km/l è difficile fare meglio di 8 litri; molto migliori le performance nei percorsi extraurbani, con medie tra i 6 e i 7 l/100 km. Soprattutto in città e in autostrada si tratta di valori a nostro giudizio piuttosto elevati in rapporto alla categoria dell’auto e alla cilindrata del propulsore, anche considerando la presenza della già citata trasmissione automatica.
Valide, per la categoria, le risposte fornite dallo sterzo e dai freni, mentre qualche parola in più merita di essere spesa per le sospensioni, che hanno evidenziato un comportamento più omogeneo e controllato rispetto ai test precedenti. Pur senza arrivare all’assetto marcatamente sportivo della 160 SR, la vettura in prova ha manifestato un rollio ben evidente ma non fastidioso e una buona stabilità. Anche sul fronte del comfort le sospensioni svolgono egregiamente il proprio compito, anche se talvolta si finisce per desiderare un isolamento ancora migliore dalle asperità del fondo stradale, complice l’abitacolo da vera “piccola ammiraglia”. E lo stesso si può dire per il propulsore, che talvolta fa sentire un po’ troppo la propria voce.

Da parte sua, il cambio automatico dell’esemplare in prova contribuisce in modo decisivo a rendere sempre rilassante la guida, con cambi di marcia sempre molto dolci. La logica di gestione della trasmissione privilegia chiaramente il comfort ed è giusto così, vista l’assenza di velleità sportive della vettura. L’altra faccia della medaglia è che nelle accelerazioni più decise il gruppo motore-trasmissione mostra qualche limite: il cambio scala il rapporto e mantiene correttamente il motore nella zona alta del contagiri, ma questo si traduce più in un aumento tangibile della rumorosità (oltre che dei consumi) piuttosto che in un rapido incremento della velocità. Insomma, il 1.4 benzina della “nostra” Micra, soprattutto se abbinato al cambio automatico, predilige una guida rilassata, quasi accarezzando il gas piuttosto che piazzando il proverbiale “mattone” sull’acceleratore. In questo caso l’andatura sarà comunque sufficientemente brillante ma senza strappi e piuttosto silenziosa, a tutto vantaggio della qualità di vita a bordo.

E’ facile farsi coccolare!
Un fattore, questo, al quale contribuisce in modo decisivo il raffinato ambiente interno dell’allestimento Active Luxury, che offre tutto quello che si può desiderare per rendere gradevole la permanenza bordo della Micra. I sedili in alcantara e pelle sono gratificanti alla vista e al tatto, e il loro sistema di riscaldamento è esattamente il genere di cose di cui si ha bisogno in questo periodo dell’anno. I comandi al volante rendono tutto più semplice e sicuro, mentre lo stereo con caricatore da 6 cd consente di programmarsi una colonna sonora memorabile anche per i viaggi più lunghi…
Tutto bene quindi? Quasi: l’unico rammarico, in un ambiente così confortevole, è dato dalla conformazione dei sedili, che come nelle altre Micra a nostro avviso presentano una seduta un po’ troppo corta e soprattutto caratterizzata da un’imbottitura laterale che finisce per renderli poco confortevoli nei lunghi viaggi.

Full optional
Con il nuovo allestimento Active Luxury, la dotazione di serie della Micra comprende, tra le altre cose, l’impianto stereo con 6CD, il climatizzatore automatico, i sedili anteriori sportivi e riscaldabili con supporto lombare, i tergicristalli con sensori di pioggia, l’attivazione automatica delle luci e i già vitati rivestimenti in alcantara con inserti in pelle. Sul fronte della sicurezza, invece, sono standard l’ABS, sei airbag (anteriori, laterali e per la testa) ed ESP.

Una dotazione davvero completissima, quindi, che assieme al cambio automatico spiega il prezzo piuttosto impegnativo, pari a 17.150 euro.
E’ da segnalare, comunque, che l’allestimento Active Luxury è disponibile anche con il 1.5 dCi da 86CV e il cambio manuale (17.400 euro) e sulla Micra C+C, solo con il cambio manuale, con il 1.4 (18.550 euro) oppure il 1.6 (19.150 euro), entrambi a benzina.

Da comprare perché:
- poche modifiche hanno trasformato l’abitacolo della Micra in un ambiente davvero raffinato
- la guida è sempre facile grazie alle dimensioni contenute e al cambio automatico
- la dotazione di serie è completa: non manca davvero niente!

Da rivedere:
- la comodità del cambio automatico si “paga” con consumi piuttosto elevati
- comfort non sempre all’altezza del prestigioso allestimento
- prezzo nel complesso impegnativo