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Si dice sempre che, soprattutto nel mondo dell'auto, non vi sia più nulla da inventare. In realtà, poco più di tre anni fa, Nissan Juke ha davvero detto qualcosa di nuovo andando a creare una nuova nicchia di mercato nel segmento B, a cavallo tra berlina, suv e coupé, su cui pochi davvero avrebbero scommesso. Ed invece i vertici della Casa nipponica ci hanno creduto sin dal primo momento ed i risultati commerciali lo hanno dimostrato.
Restyling: squadra che vince non si cambia
C'è anche un altro elemento, però, che dimostra il successo di Juke e si ritrova nel fatto che non vi siano state particolari mutazioni estetiche tra la versione originale e quella ristilizzata, tanto che anche lunghezza (413), larghezza (176) ed altezza (156) rimangono immutate. I dettagli rinnovati, dunque, si contanto davvero sulle dita di una mano e sono comunque ininfluenti: quello che cambia, invece, è il livello di personalizzazione che ora si può raggiungere con un programma "tailor made" inedito, studiato per soddisfare esigenze di clienti che di certo non apprezzano auto grigie con interni scuri...
Una scelta che fa capire come in Nissan abbiano ben studiato i punti forti della principale competitor, la Mini Countryman, ed abbiano messo a punto una risposta a base di nuovi colori (rosso, bianco, nero e giallo) e specifici pack di personalizzazione di interni, esterni, fino ad arrivare ad un Full Pack che aggiunge i nuovi cerchi in lega da 18” con inserti del colore preferito. Una possibilità di personalizzazione molto ampia, insomma, che permette circa 300 le possibili combinazioni con prezzi che vanno da 350 a 900 euro.
Il tallone d'Achille della Juke era il bagagliaio: forse, un tempo
Non solo look, però, visto che in Nissan hanno lavorato sodo per risolvere uno dei problemi principali di Juke, ovvero la capienza del bagagliaio: scava scava, nelle versioni a trazione anteriore, in Nissan sono riusciti a recuperare ben il 40% di spazio (nelle versioni 2WD) con una capienza che va dai 250 litri del modello precedente agli attuali 354. Un valore che, stando ai numeri, permette di superare anche vetture come Renault Captur e la sempre presente (tra le competitor).
Alla voce tecnologia è stato rivisto il pacchetto tecnologico con l'adozione del Safety Shield (avviso di cambio corsia involontario, copertura angoli ciechi e allerta oggetti in movimento attorno alla vettura) e del Nissan Connect di ultima generazione: già visto su Qashqai, Micra e X-Trail il sistema è stato declinato anche su Juke senza rinunciare ad alcuna delle opzioni che rendono interessante il sistema: dal navigatore al sistema di telecamere che offre una sorta di visione dall'alto passando per la possibilità di accedere ad internet attraverso la connessione del proprio cellulare c'è davvero di tutto. Tre gli allestimenti disponibili: Visia, Acenta e Tekna.
Motorizzazioni e prezzi
La model mix italiana vede nella versione Acenta 1.5 dCi da 110 CV il focus model con una mix di oltre il 70%. I prezzi partono da 16.650 € per la Entry Visia 1.6 benzina da 94 CV. Rivista anche la gamma motori. Il downsizing è un elemento chiave delle nuove Nissan e con il nuovo 1.2 DIG-T i tecnici giapponesi hanno voluto dare una risposta al contenimento di consumi (17,9 km/l), emissioni e costi vivi pur senza tagliare nulla in termini di potenza e coppia massima: il quattro cilindri vanta una potenza massima di 115 CV ed una coppia di 190 Nm, disponibili a partire da 2.000 giri. Un motore nuovo, già visto su Qashqai, per il momento disponibile con la sola trazione anteriore ed il cambio manuale a sei marce, che va ad affiancare nella gamma benzina il già noto 1.6 da 94 CV (5 marce, 2WD), il 1.6 da 117 CV 2WD e cambio CVT ed il 1.6 DIG-T da 190 CV disponibile sia con cambio manuale a sei marce (2WD) che con il CVT/sequenziale e la trazione integrale.
“Il downsizing è un elemento chiave delle nuove Nissan e con il nuovo 1.2 DIG-T i tecnici giapponesi hanno voluto dare una risposta al contenimento di consumi”
Rimane al suo posto anche il 1.5 dCi da 110 CV, tra i preferiti dal mercato italiano: abbinato ad un cambio a sei marce e dotato di 240 Nm di coppia massima il quattro cilindri a gasolio consuma 4,9 l/100 km e consente di passare da 0 a 100 km/h in 11,2 secondi assicurando una velocità massima di 175 km/h.
Dal vivo: com'è fuori
Il restyling di Juke non introduce nulla di stravolgente nelle forme di una vettura che di stravolgente aveva già tutto. E' un'auto che piace tanto o non piace per nulla, di certo non lascia indifferenti. Ed è proprio per sottolineare ulteriormente questo punto di rottura e fare il verso alla Mini Countryman in un'area in cui la rivale era decisamente più attrezzata (quella della personalizzazione) i vertici Nissan hanno scelto di fare uno sforzo inserendo una lista di optional e di pacchetti estetici che sottolineano in modo più o meno deciso la già forte personalità della vettura. Per il resto le novità si contano sulle dita di una mano.
Dal vivo: com'è dentro
Tutto tranne che estremamente spaziosa, la Juke restyling condivide con il modello precedente la sensazione di essere all'interno di una piccola coupé ma con il vantaggio della seduta rialzata che facilita le operazioni di salita e discesa. L'originalità continua anche all'interno grazie a tutta una serie di dettagli che riprendono il colore della carrozzeria, creando accostamenti cromatici davvero piacevoli e divertenti. Da notare il conformazione molto particolare del tunnel centrale – era già così prima del restyling – che nella zona del cambio assume una forma che ricorda molto da vicino quella di un serbatoio da moto.
Un'ottima notizia infine l'aumento della capacità del bagagliaio, che ora rende la Juke molto più versatile anche per viaggi medio-lunghi e per soddisfare meglio le esigenze di eventuali passeggeri posteriori (almeno se si rinuncia alla trazione integrale, comunque disponibile sulla poco gettonata versione 1.6 DIG-T).
Le nostre impressioni di guida
Avendo già conosciuto a fondo il collaudato 1.5 dCi da 110 CV, abbiamo scelto di metterci al volante della Juke spinta dal nuovo quattro cilindri sovralimentato 1.2 DIG-T da 115 CV (da non confondere con il DIG-S di Micra e Note da 98 CV, che invece è un tre cilindri turbo),apprezzato a suo tempo sulla nuova Qashqai.
È un motore che, grazie alla sovralimentazione, si dimostra brillante e molto più scattante rispetto al classico 1.6 aspirato di potenza paragonabile. Il merito è tutto della coppia di 190 Nm, che viene offerta già a 2.000 giri. Per avere un raffronto basterà dire che sul 1.6 aspirato da 117 CV la coppia di 158 Nm non è solo inferiore, ma viene resa disponibile solo a 4.000 giri. Il motore DIG-T ben si sposa con il cambio manuale a sei marce, piuttosto preciso e con una corsa non eccessivamente lunga, e riesce perfino ad essere quasi divertente. Vispo anche in ripres,a viene assecondato da un assetto che garantisce inserimenti in curva abbastanza precisi considerata l'altezza da terra e uno sterzo non eccessivamente morbido anche quando si forza il ritmo. Peccato solo che non sia regolabile in profondità, ma solo in altezza.
“La guida alta trasmette quel piacevole senso di sicurezza e di dominio della strada che ultimamente piace tanto agli automobilisti europei”
Sulla Juke si viaggia tutto sommato comodi, nonostante gli spazi non siano quelli ampi e vasti di una monovolume. I sedili offrono un sostegno discreto e la guida alta trasmette quel piacevole senso di sicurezza e di dominio della strada che ultimamente piace tanto agli automobilisti europei. Anche il confort acustico è buono, con il quattro cilindri che fa sentire la sua presenza soltanto nelle accelerazioni più vigorose, ma che in genere rimane nascosto sotto al rumore provocato dal rotolamento degli pneumatici, specialmente quando si viaggia in sesta a velocità costante.
Consumi
I consumi non sono mai stati il punto di forza della Juke, complice un'aerodinamica tutt'altro che favorevole, viste le forme a dir poco stravaganti. In ogni caso il nuovo 1.2 DIG-T si riconferma un buon alleato, capace di mantenere una media prossima, ma anche inferiore se non si esagera, ai 7 l/100 km. Un risultato buono per un'auto con un'altezza da terra e un design che non aiutano di certo il deflusso aerodinamico.
Conclusioni
Juke si riconferma un'auto con cui è difficile passare inosservati, senza dubbio siamo di fronte al crossover compatto con la più forte personalità. Con il restyling arrivano nuove possibilità di personalizzazione, che permettono di distinguersi ancora di più, ma migliora anche molto la capacità del bagagliaio (almeno sulle versioni a trazione anteriore), vero tallone d'Achille della versione precedente. Promosso a pieni voti il benzina sovralimentato 1.2 DIG-T, davvero piacevole e a tratti addirittura divertente, ma per chi vuole fare tanta strada il 1.5 dCi a gasolio da 110 CV resta la soluzione vincente, soprattutto in termini di contenimento dei consumi.
Pregi
- Design: forte personalità e nuove possibilità di personalizzazione
- Bagagliaio: migliora molto la capacità
- Motori: piacevole e quasi divertente il 1.2 DIG-T
Difetti
- Abitabilità: non è il suo forte
- Aerodinamica: il design eccentrico la penalizza
- Sterzo: non è regolabile in profondità
Nissan
Via Tiberina Km 15,740
00060 Caperna
(RM) - Italia
800 105 800
https://www.nissan.it/
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