Nissan 350Z

Nissan 350Z
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Più raffinata, più potente, sempre indimenticabile
9 dicembre 2006

La più fast and furious delle coupè di fascia media è arrivata in redazione con l’abito della GT borghese: una carrozzeria blu scuro abbinata a interni in pelle di colore grigio ghiaccio. Un abbinamento insolitamente elegante che sembra fatto apposta per segnalare la raggiunta maturità della Nissan 350Z, che ha ricevuto in dote un nuovo e più moderno propulsore, un cofano con una bella bombatura e alcune migliorie nell’abitacolo.

Un cuore nuovo
La novità più significativa, naturalmente, sta proprio nel propulsore, del tutto nuovo anche se ha mantenuto architettura e cilindrata – V6 di 3.5 litri – del predecessore. In realtà però i cambiamenti sono numerosi e significativi: la potenza è cresciuta di 13 CV, per un totale di 313 CV a 6800 giri, mentre la coppia è aumentata fino a 358 Nm a 4800 giri; il regime massimo, incrementato di 500 giri, tocca ora i 7500. Quasi l’80% dei componenti principali del motore è nuovo, per ottimizzare l’accelerazione e la reattività.

Tra le novità volte a migliorare le prestazioni spicca un doppio sistema di aspirazione con prese d’aria simmetriche e dritte che creano un effetto “ariete” che, a 96 km/h, corrisponde a 3 CV di potenza in più, oltre ad accentuare la sonorità dell’aspirazione.
La fasatura variabile delle valvole ha un range operativo più ampio e il nuovo collettore di scarico riduce la contropressione. Entrambe le modifiche fanno salire la coppia ai medi e bassi regimi.
E ancora, il perno di banco e la spina di biella hanno dimensioni maggiorate per elevare il numero di giri. Per irrigidire l’albero e ridurre le vibrazioni, sotto il propulsore è ancorato un solido telaio a longheroni. L’introduzione di un secondo sensore di battito, la configurazione asimmetrica dei pistoni, il raffreddamento più efficace dei cilindri e le candele all’iridio ottimizzano l’efficienza del ciclo di iniezione. Il tetto di potenza aumenta grazie a un incremento del rapporto di compressione da 10,3 a 10,6:1. Nonostante questi interventi, tuttavia, peso e consumi rimangono invariati, mentre il baricentro del motore è stato ribassato di 15 mm, a tutto vantaggio del comportamento su strada.

 

Il risultato sono prestazioni ancora più esaltanti, con uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 5,7 secondi e una velocità massima autolimitata di 250 km/h. Il tutto con consumi ragionevoli in rapporto al potenziale del propulsore: Nissan dichiara 11,7 l/100 km nel ciclo combinato, 16,8 in città e 8,8 nei percorsi extraurbani.

Le è venuta la gobba…
A fronte dell’arrivo di un propulsore inedito, la 350 Z ha mantenuto i tratti stilisti che la contraddistinguono e che la rendono una delle coupè più originali in circolazione. L’unica novità, per altro piuttosto evidente, è la presenza di un cofano bombato, necessario per fare spazio al nuovo motore. Per altro si tratta di una modifica che accresce ulteriormente la grinta del corpo vettura e che si richiama all’antenata 240Z, auto cult in Giappone e negli USA.
Per il resto ritroviamo il frontale caratterizzato dal possente fascione inferiore e dai passaruota anteriori allargati e il lungo cofano abbinato ad un padiglione compatto dall’andamento rastremato, che termina con una coda raccolta, anche questa muscolosa ma senza inutili orpelli.

Con il nuovo model year, infine, sono disponibili anche tre nuovi colori per la carrozzeria: New Orange, un sorprendente arancione con un’iridescenza di verde che si vede solo in particolari condizioni di luce; New Grey, un inedito grigio; e Night Blue.

Più raffinata e più sicura
Piccole novità anche per l’abitacolo, con la possibilità di optare una nuova tonalità ghiaccio – presente nell’esemplare in prova - che contribuisce a creare un’atmosfera più elegante e sofisticata, da GT europea più che da protagonista di Fast & Furious.
Sul fronte della sicurezza, invece, è da segnalare l’introduzione de poggiatesta attivi che scongiurano il pericolo di lesioni dovute al colpo di frusta in caso di tamponamento, abbinati ai consueti quattro airbag (anteriori e laterali) che garantiscono la sicurezza di guidatore e passeggero.

Rispetto alla prima generazione della 350Z, comunque, sono evidenti anche i progressi compiuti sul fronte dei rivestimenti plastici, in particolare per quanto riguarda la plancia, mentre restano

 

confermatissimi il design accattivante dei comandi e la soluzione originale della strumentazione che si smuove in asse con il volante, per garantire sempre una visibilità ottimale dei principali indicatori. Un’attenzione in più che merita certamente di essere apprezzata e che tuttavia rende ancora più stonata l’impossibilità di regolare anche in profondità il volante. Considerato il tipo di vettura, si tratta a nostro giudizio di una mancanza abbastanza grave.

I sedili, in compenso, sono splendidi per capacità di contenere in modo efficace il corpo ed essere allo stesso tempo molto confortevoli. Rivestiti in pelle di buona qualità, sono anche regolabili elettricamente, ma va detto che anche abbassati al massimo rendono un po’ difficile trovare una posizione di guida ideale per chi supera il metro e ottanta di altezza.
A parte questa considerazione, comunque, va riconosciuto all’abitacolo della 350Z di essere decisamente accogliente e gratificante: lo spazio è più che sufficiente e l’impressione di essere a bordo di una raffinata GT è palpabile, mentre il climatizzatore bizona e il sofisticato impianto stereo con caricatore da 6 cd e lettore mp3 rendono gradevoli anche i lunghi viaggi.

Doppia anima
In effetti, un po’ per la veste particolarmente elegante dell’esemplare in prova, un po’ perché la 350Z ha dimostrato di avere raggiunto la piena maturità (o forse stiamo invecchiando, ma questa francamente è un’ipotesi che ci rifiutiamo di prendere in considerazione…), dobbiamo ammettere che durante il nostro test di durata la sportiva giapponese ha messo in luce doti insospettabili, facendosi apprezzare non solo come sportiva estremamente divertente ma anche come ottima coupè da usare tutti i giorni e capace di macinare centinaia di chilometri senza farci avvertire l’esigenza di soste (a parte quelle per fare rifornimento…).
Il merito va all’abitacolo confortevole e ad un’insonorizzazione che ci è sembrata leggermente migliorata, ma soprattutto alle doti del propulsore e del telaio.

 

Il primo consente di marciare con un filo di gas anche nel traffico cittadino, in quarta o quinta marcia, affidandosi alla generosa coppia per cambiare andatura, finendo così per usare molto di rado il cambio. Una vera goduria… che continua quando il traffico finalmente si dirada e la strada invita a divertirsi un po’. In questi frangenti abbiamo ritrovato subito la coupè molto efficace che ricordavamo, capace di allunghi ancora più incisivi grazie al nuovo propulsore: dotato di una coppia generosa ai medi e bassi regimi, infatti, è capace di accelerazioni di grande efficacia, senza alcun calo di intensità man mano che l’ago del contagiri si avvicina alla zona rossa. Come noto, in questi frangenti il propulsore della precedente generazione tendeva a “sedersi” un poco, mentre ora i 7.500 giri vengono raggiunti con sorprendente rapidità e senza alcun calo di intensità, esibendo una progressione continua che lascia realmente impressionati.

Più si guida la 350Z, però, più ci si rende conto che il suo vero segreto non sta tanto nel propulsore – per quanto molto valido – quanto nello straordinario equilibrio del telaio. L’inserimento in curva è molto preciso, il rollio minimo e l’aderenza totale. Se provocato con l’acceleratore, con il controllo di trazione disinserito è estremamente facile far partire la coda in uno spettacolare sovrasterzo di potenza. Facile ma anche sicuro, perché la vettura giapponese è estremamente progressiva e intuitiva, consentendo anche ai piloti meno esperti di osare in tutta sicurezza, per lo meno dove questo è possibile… Il merito, naturalmente, è del differenziale autobloccante che impreziosisce ulteriormente la scheda tecnica della 350Z, a ulteriore conferma che i tecnici giapponesi hanno fatto davvero le cose per bene progettando la coupè nipponica.

Questa impressione, comunque, trova conferma anche ad andature più turistiche, soprattutto quando si affrontano strade dalla superficie imperfetta: molte coupè blasonate in queste circostanze evidenziano i limiti di un assetto troppo rigido, con saltellamenti che mettono a dura prova le vertebre dei passeggeri e la stabilità della vettura, ma non la 350Z. Passando sopra qualche asperità è possibile sentire molle e ammortizzatori che svolgono diligentemente il proprio compito, smorzando i contraccolpi e mantenendo gli pneumatici sempre a contatto con la strada, a tutto vantaggio del comfort ma anche della guidabilità. Davvero impressionate.

Altrettanto validi, comunque, si rivelano tutti i componenti chiave nella dinamica di guida della 350Z: lo sterzo ha un raggio di sterzata piuttosto contenuto, ma soprattutto è diretto e preciso, i freni sono efficaci e dimostrano una buona resistenza agli sforzi prolungati, mentre il cambio ha innesti secchi e precisi, con una corsa piuttosto brevi. Se non è il paradiso del pilotaggio ci andiamo molto vicini…

Rapporto prezzo\divertimento imbattibile
Il tutto ad un prezzo come sempre molto competitivo: la Nissan 350Z costa infatti 39.350 euro, con una dotazione che comprende tra le altre cose cerchi in lega da 18’’, 4 airbag, ABS ed ESP con controllo di trazione, fari vi-xeno, impianto stereo con caricatore frontale da 6 CD, computer di bordo. Optando poi per il Level 2, che costa 41.850 euro, sono di serie anche i sedili elettrici rivestiti in pelle e riscaldabili, l’impianto stereo Bose e il cruise control.

Da comprare perché:
- è ancora la regina del controsterzo
- 313 CV sfruttabili tutti i giorni
- rapporto prezzo\contenuti vantaggioso

Da rivedere:
- pesa ancora qualche chilo di troppo
- in nuovo motore è più vigoroso ma ha una voce meno emozionante
- volante non regolabile in profondità

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