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Michelin è, senza ombra di dubbio, uno tra i marchi più prestigiosi del panorama mondiale. Da sempre vicina al mondo delle competizioni, la casa francese è fornitrice unica del campionato del mondo di Formula E, disciplina dalla quale – giustamente – attinge a piene mani per introdurre su strada pneumatici sviluppati per vetture premium e di chiare origini sportive..
Con questa filosofia costruttiva nascono i Michelin Pilot Sport 4. Diretti eredi dei Pilot Sport 3, migliorano i propri predecessori sotto molteplici aspetti, assicurandosi il primo posto nei test comparativi condotti nell'aprile 2015 da Tuv Sud.
Gli intagli dei Michelin Pilot Sport 4 hanno una doppia funzione: rendere accattivante la gomma sul piano estetico e, particolare di primaria importanza, assicurarne un'efficacia funzionale. Per quanto riguarda il profilo esterno, abbiamo notato uno smussamento degli intagli, volto ad annullare un arricciamento della gomma – e quindi una perdita di aderenza del battistrada – che si presentava in occasione delle frenate più decise. Le quattro scanalature centrali, poi, garantiscono una corretta movimentazione dell'acqua in caso di asfalto bagnato, consentendo un'impronta a terra costante. Dei nuovi elastomeri funzionali, appositamente studiati per questo pneumatico, sono in grado di replicare specularmente la forma del manto stradale, aumentando di conseguenza grip e trazione complessiva.
Vezzo estetico, inoltre, deriva dalla tecnologia Premium Touch, la quale fornisce gli pneumatici di un piacevole effetto velluto in corrispondenza delle marcature laser dove sono apposti i loghi del costruttore. Parte della tecnologia impiegata in Formula E viene direttamente utilizzata in questo pneumatico: la percentuale di intagli è del 10% inferiore rispetto al modello precedente, rendendo il Pilot Sport 4 molto simile per configurazione estetica alla gomma impiegata sulle monoposto elettriche.
La fiducia offerta dal Pilot Sport 4 è immediata. Nella nostra prova comparativa con il precedente modello, è evidente il salto qualitativo della copertura. Si ha come l'impressione di viaggiare sui binari, percorrendo le curve a velocità costante. Anche su fondo bagnato, simulando una vera frenata d'emergenza, lo spazio d'arresto si fa apprezzare: sono tre i metri guadagnati dal PS4 nei confronti del PS3.
Non si tratta di una misura esagerata, ma tuttavia utile in casi di vera necessità. Spingendolo al limite in pista al volante della nuova Audi A4 Avant dotata del 2.0 TDI da 190 CV, poi, se ne apprezza la bontà: l'inserimento in curva è preciso e non sono necessarie grosse correzioni, grazie ad un battistrada più rigido del Pilot Sport 3. La tenuta, anche nei lunghi curvoni in appoggio percorsi a velocità elevate, è stabile, ed il feedback che si avverte è di totale controllo della situazione. Paragonato al suo predecessore, si avverte davvero il balzo in avanti, rispetto ad un prodotto qualitativamente già elevato, ma che iniziava a sentire un po' il peso degli anni – e dell'agguerrita concorrenza.