Michelin Latitude Alpin LA2

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Denominate Latitude Alpin le nuove Michelin nascono da una analisi delle esigenze di più di 4.000 automobilisti e da uno studio di 12.000 incidenti. Dedicate alle Sport Utility le nuove coperture sono disponibili in misure da 16 a 21 pollici
6 novembre 2012

Quello della gomma invernale è un mondo in forte e costante evoluzione. Michelin, da anni all'avanguardia nel segmento, non può che essere attenta ad un fenomeno di questo genere e negli anni in cui sempre più automobilisti stanno capendo che la "gomma termica" non è solamente una gomma da neve ma da inverno, il Bibendum scende in campo con una proposta pensata specificatamente per soddisfare le esigenze delle SUV.

Denominate Latitude Alpin le nuove Michelin nascono da una analisi delle esigenze di più di 4.000 automobilisti di Germania, Francia, Russia, Svezia e Canada e da uno studio di più di 12.000 incidenti stradali dovuti a perdite di controllo sulla neve o in situazioni in cui un set di pneumatici invernale avrebbe potuto fare la differenza.

 

Il risultato di queste analisi ha rivelato che gli utenti nei mesi invernali badano di più alla sicurezza che al piacere di guida e la richiesta è quella di avere pneumatici in grado di assicurare potenziale frenante e di sterzata oltre che trazione, in particolar modo in salita sulla neve. 

michelin latitude alpin test di frenata sulla neve
Secondo i test di frenata condotti dal TUV i Michelin Latitude Alpin LA2 assicurano quasi due metri di vantaggio in frenata rispetto ai competitor

 

Richieste che possono essere riassunte nelle parole "esigenza di mobilità" che si traduce in esigenza di controllo su diversi tipi di terreno: dalle strade asciutte ma fredde a quelle innevate o più semplicemente, situazione tipica d'inverno, fredde e bagnate.


Tradotto in numeri, secondo gli studi dell'ente indipendente TUV Sud sulla misura 235/64 R17, le nuove Michelin frenano due metri prima della concorrenza, migliorano il controllo dela vettura su strade innevate o ghiacciate e assicurano più trazione sulle strade coperte di neve o ghiaccio.

Una evoluzione globale, frutto di una nuova tecnologia costruttiva che ha permesso di creare un battistrada con una tassellatura più fitta del 40% ed un numero di lamelle superiore del 75% rispetto al precedente Latitude Alpin.

 

Elementi che permettono al pneumatico di essere certamente più efficace in situazioni difficili ma che, di contro, non dovrebbero andare d'accordo con la tenuta di strada sull'asciutto: l'aumento del numero di sezioni e di lamelle, infatti, portano in dote battistrada più deformabili e quindi meno "prestazionali" con l'aumentare della velocità.

Una evoluzione globale, frutto di una nuova tecnologia costruttiva che ha permesso di creare un battistrada con una tassellatura più fitta del 40% ed un numero di lamelle superiore del 75% rispetto al precedente Latitude Alpin


In Michelin non potevano certamente permettere che questo accadesse, anche per questioni legate alla volontà aziendale non peggiorare mai in alcuna area i risultati ottenuti dai modelli precedenti, e quindi hanno introdotto una speciale combinazione (Ridge N Flex) tra la costruzione geometrica del tassello (StabiliGrip) ed una inedita mescola con olio di semi di girasole (Helio Compound 3G), che alla resa dei conti assicura ad una costruzione di battistrada apparentemente sfavorevole in condizioni meno gravose un livello di performance addirittura superiore a quello delle soluzioni sino ad oggi considerate "standard".

Come vanno?

Abbiamo provato il nuovo Latidude Alpin su una delle Sport Utility di più grande successo del momento, la Range Rover Evoque 4x4 2.2 turbodiesel da 150 CV, scoprendo che Michelin è riuscita davvero ad andare oltre nella performance del precedente modello.

Certo, la bontà del sistema di trazione integrale e l'elettronica che assiste la dinamica della vettura britannica rende la vita più semplice a qualsiasi pneumatico, ma il supporto offerto dal nuovo Latitude Alpin è stato evidente nelle partenze da fermo su salite ben oltre il 10% ed in frenate, dove il nuovo prodotto Michelin dimostra di essere davvero molto a punto.

michelin latitude alpine guida tra i boschi in lettonia 09
Abbiamo guidato delle Range Rover Evoque lungo un sentiero che attraversa un bosco nei pressi di Riga: il comportamento delle Latitude Alpin è stato ineccepibile

Nei tratti più scorrevoli (60-70 km/h) che ci hanno portato fino all'area di prova, sempre su neve, abbiamo avuto modo anche di affrontare alcune curve a velocità più sostenuta rispetto a quella possibile negli impegnativi passaggi attraverso il bosco visibili nel video sottostante: anche in questo caso la performance della copertura Michelin è stata assolutamente all'altezza delle aspettative non solo per quanto riguarda la prestazione assoluta ma anche per la capacità di comunicare l'avvicinarsi del limite.

Su strada bagnata ed asciutta, infine, il Latitude Alpin ci è sembrato molto silenzioso ed anche in questo caso in grado di supportare le esigenze di performance della Evoque senza far rimpiangere in alcun modo il pneumatico estivo: sotto i sette gradi di temperatura esterna, infatti, non esiste alcun pneumatico estivo in grado di assicurare lo stesso livello di performance di un invernale.

 

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