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In occasione del Salone di Ginevra 2015 Michelin ha presentato e ci ha fatto testare l’innovativo pneumatico CrossClimate. Lo pneumatico è veramente qualcosa di nuovo, infatti si tratta di una gomma estiva, che può essere guidata nei mesi più caldi tranquillamente, ma poi grazie a mescola, disegno del battistrada e tecnologia delle lamelle 3D autobloccanti, va molto bene anche d’Inverno. Il CrossClimate infatti è riuscito ad avere l’omologazione invernale: 3PMSF (3 Peak Mountain Snow Flake); è quindi utilizzabile tutto l’inverno sulle strade dove è obbligatorio l’equipaggiamento invernale (catene o gomme neve).
Di fatto una bella comodità per i guidatori che non frequentano zone alpine molto fredde o non fanno tantissimi chilometri anche in estate. Per gli altri ovviamente esistono prodotti Michelin più performanti e specializzati, soprattutto per le auto più potenti. Lo pneumatico CrossClimate invece è adatto per auto di media potenza e coppia. Il nuovo pneumatico Michelin CrossClimate sarà disponibile in 23 dimensioni, per cerchi da 15 a 17 pollici, in modo da soddisfare il 70% dei volumi del mercato europeo. Nel 2016 è prevista l’estensione ad altre dimensioni. Le vendite inizieranno a maggio 2015 con prezzi che saranno una via di mezzo tra quelli degli pneumatici estivi e quelli degli invernali.
Il segreto dello pneumatico: tecnica esclusiva ed esperienza
Vediamo come è fatto tecnicamente lo pneumatico, e quanta esperienza e tecnologia Michelin è racchiusa in questa gomma “miracolosa”. Iniziamo con l'innovativa mescola che dispone della flessibilità necessaria ad aumentare la capacità della gomma di seguire le minime rugosità della strada, con qualsiasi temperatura. Consente quindi di ottimizzare l’aderenza, in ogni condizione meteo (fondo innevato, bagnato o asciutto). Grazie all’introduzione della silice è stato ridotto il riscaldamento dello pneumatico e quindi la resistenza al rotolamento, con conseguente riduzione del consumo di carburante. Questo aspetto diviene molto importante per l’uso estivo o in autostrada con fondo asciutto.
Scultura a V e lamelle 3D per massima trazione e stabilità
L’altro segreto importante, per l’uso invernale, è il disegno del battistrada a V che permette di ottimizzare l’aderenza sulla neve grazie all’angolazione specifica della parte centrale e la tenuta in curva ed in frenata grazie alle innovative lamelle autobloccanti 3D ultra-ondulate, di spessore variabile ed a geometria complessa. Queste ultime, per evitare il loro consumo in estate e per evitare in curva la sensazione di pneumatico “morbido”, grazie alla funzione autobloccante, si ancorano tra loro per ottenere una maggiore rigidità dei tasselli della scultura. Il risultato è una migliore stabilità dello pneumatico a beneficio della precisione di guida e delle prestazioni su fondo asciutto.
Grazie all’introduzione della silice è stato ridotto il riscaldamento dello pneumatico e quindi la resistenza al rotolamento, con conseguente riduzione del consumo di carburante
Tutte queste grandi innovazioni Michelin in un unico pneumatico hanno avuto risultati piuttosto incredibili, infatti le prestazioni estive (misurate dal TUV SUD Tedesco, in maniera indipendente) sono quasi uguali al migliore riferimento, solo la frenata su asciutto è inferiore, ma i risultati invernali sono comparabili ai migliori pneumatici “neve”. Incredibile: spazi di frenata ridotti su suolo asciutto, "A" in frenata sul bagnato (classificazione massima) e Certificazione invernale 3PMSF! (3 Peak Mountain Snow Flake – simbolo con una montagna a 3 cime e un fiocco di neve, applicato sul fianco dello pneumatico). A queste prestazioni il nuovo pneumatico Michelin CrossClimate aggiunge tutte le qualità più apprezzate dai guidatori: durata chilometrica, efficienza energetica e comfort.
Esperienza e tantissimi Chilometri
Per arrivare ad uno pneumatico così “mirato” Michelin ha fatto molta ricerca. Ogni anno infatti il costruttore d’Oltralpe investe oltre 640 milioni di euro nelle proprie attività di Ricerca e Sviluppo, effettua 75.000 test presso i suoi consumatori in tutto il mondo e intervista circa 11.000 acquirenti di pneumatici. Il numero dei Paesi in cui lo pneumatico CrossClimate è stato testato sono Germania, Canada, Finlandia, Francia, Polonia, Spagna, Svezia con temperature da -30 ° C a + 40 ° C. Infine sono stati percorsi 5.000.000 di chilometri durante i test dinamici, di usura e di durata, per una distanza pari a 125 volte il giro della Terra all’equatore.
Quando è utile questo pneumatico e per chi è adatto ?
L’idea Michelin è maturata guardando la realtà e i comportamenti degli automobilisti europei. Sempre più spesso chi guida si trova ad affrontare cambiamenti climatici inattesi, con pioggia, neve e cali improvvisi di temperature. E le soluzioni a disposizione o lo stile di guida adottato spesso non costituiscono una risposta soddisfacente e sicura. Ad esempio le inchieste condotte direttamente da Michelin evidenziano che il 65% degli automobilisti europei utilizza pneumatici estivi tutto l’anno (addirittura il 76% in Francia), compromettendo la propria sicurezza nei periodi freddi, in caso di neve o di ghiaccio. Altra evidenza è che 4 automobilisti europei su 10 considerano il cambiamento stagionale degli pneumatici un fastidio e di fatto rinviano il più possibile il momento del cambio.
Il CrossClimate è quindi il giusto pneumatico per la maggior parte dei guidatori e auto in circolazione soprattutto per un uso “medio”, quindi senza picchi chilometrici o un uso inteso estivo ed in autostrada oppure in zone coperte per molti mesi da neve o ghiaccio. Il risparmio tra acquisto, cambi gomme, e sicurezza ovviamente sono notevoli.
Test e comportamento su strada.
Dopo aver descritto e toccato con mano un prodotto così innovativo, la nostra voglia di metterlo alla prova era grandissima. È veramente così efficace uno pneumatico che promette “l’impossibile”, almeno fino a poco tempo fa ?
Ci mettiamo quindi alla guida dell’auto dell’anno 2014, ovvero la Peugeot 308, con motore Blue HDi da 120 CV, con molta coppia, ed una guida molto precisa. Percorriamo la strada statale che va dal lago di Ginevra, dove avevamo 12 gradi, ad un bel passo alpino innevato con temperature sottozero. Le sensazioni durante la guida sono quasi immediate, buona scorrevolezza, comodità, buona reazione allo sterzo, ovvero precisione delle traiettorie. Proviamo la frenata su asfalto asciutto, ma freddo, la troviamo molto convincente. Man mano che la strada sale l’asfalto si bagna, a causa della neve depositata ai lati e sui tornanti. In seconda, in piena accelerazione, la sensazione di tenuta e motricità è veramente ad ottimi livelli, nella stessa situazione un pneumatico estivo avrebbe fatto intervenire l’ESP. Pennelliamo curve e controcurve, anche in presenza di neve e la sensazione, sia in salita che in discesa, con frenate decise, è di grande sicurezza. In cima al passo troviamo un bel percorso ad anello con neve e fondo ghiacciato. Veramente un situazione limite per un pneumatico estivo, dove l’auto sarebbe stata quasi incontrollabile. Invece il CrossClimate ha sia una buona trazione su neve ghiacciata che grande direzionalità, soprattutto un efficacie tenuta in frenata, con slittamento decisamente ridotto, al pari di un classico pneumatico invernale.
Su neve poi non c’è stata proprio gara. L’estivo infatti non riusciva nemmeno a partire!
Torniamo “alla base Michelin” dove ci aspettano alcuni test dinamici con misurazioni per evidenziare de facto la maggior efficacia del CrossClimate rispetto, ad esempio, a degli pneumatici prettamente estivi. Ci viene data la Golf, un’altra auto dell’anno (nel 2013), un modello diffusissimo, il più venduto in Europa. Le prove sono frenata su asciutto, curva stretta bagnata, spunto in salita su neve morbida. Risultato: per la frenata (a 54 km/h) la differenza con l’estivo è di circa un metro, contro i quasi 4 dell’invernale “vero”; nella curva “continua” bagnata, a 34km/h l’estivo “esce” ed interviene l’ESP, il CrossClimate a 39km/h circa, in maniera molto progressiva, l’estivo invece scivola improvvisamente. Su neve poi non c’è stata proprio gara. L’estivo infatti non riusciva nemmeno a partire!
Conclusioni: il CrossClimate è un buon pneumatico per l’Italia? Sì!
Il nostro giudizio, dopo le prove “sul campo”, è decisamente positivo. Infatti non solo lo pneumatico si comporta egregiamente in ogni situazione, ma offre anche una sensazione di comodità di guida e sicurezza. Si può partire tranquillamente per un viaggio, sapendo di avere comunque lo pneumatico giusto, sia in caso di pioggia o neve. Addio poi alla preoccupazione di rovinare lo pneumatico all’alzarsi delle temperature, tipica quando si montano invernali (un classico in Italia appena arriva il sole). Il CrossClimate infatti, anche una volta arrivata la primavera, non si rovina e non si consuma più velocemente.
Situazioni assolutamente tipiche in Italia quasi tutto l’anno, dove da ottobre a maggio le precipitazioni sono notevoli, e ultimamente improvvise e copiose, e anche la neve fino ad aprile è sempre in agguato, anche se per poche ore, quando magari arriva il “Solleone”.
Molto consigliato a chi fa pochi chilometri, a chi usa l’auto in città e sulle statali. Interessante anche l’aspetto economico, in quanto si risparmiano mediamente (su tre anni) ben 4 cambi gomme, più lo stivaggio. In più la probabilità di fare un incidente per strada scivolosa diminuisce drasticamente.
Ricordiamo comunque a tutti, che in caso di pioggia e neve, la condotta di guida più sicura è sempre quella più prudente; ed anche il 4x4 con 4 gomme estive “che scivolano”, aiuta poco soprattutto in curva o discesa. Bisogna sempre avere i giusti pneumatici.