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Il manager in cravatta, il rampollo di buona famiglia, la signora che va dall’estetista: ma tra i potenziali clienti del marchio della Stella non bisogna dimenticare una figura all’apparenza distante da quelle più glamour che vengono subito alla mente citando Mercedes. In ogni angolo del mondo, infatti, ci sono diversi milioni di utenti professionali, più abituati alla tuta di jeans che al completo grigio, che ogni giorno si mettono ogni giorno alla guida di un Mercedes. Non un’elegante berlina, ma un pratico e funzionale veicolo da lavoro.
Lo Sprinter compie 20 anni: dal 1996, lo hanno scelto in tre milioni, distribuiti in 130 diversi Paesi. Veicolo globale a tutti glie effetti, quindi: oggi è prodotto in sei stabilimenti di quattro continent: Düsseldorf e Ludwigsfelde in Germania, Nižnij Novgorod in Russia, Charleston negli USA, Buenos Aires in Argentina e Fuzhou in Cina. Per festeggiarne il compleanno, la Casa teutonica ha realizzato la versione speciale Edition, disponibile nelle varianti Furgone e Kombi, dall’elegante livrea argento brillante metallizzato. Davvero una limited edition, visto che ne saranno prodotte solo 2.000 unità, 30 delle quali per il nostro Paese. Riconoscerla sarà facile: oltre la tinta della carrozzeria, troviamo all’esterno il nero per i gruppi ottici posteriori e per i cerchi in lega da 16”, i cristalli bruniti, la griglia del radiatore cromata e la scritta personalizzata sulla fiancata, mentre all’interno spiccano invece il volante rivestito in pelle ed i nuovi tappetini.
Mercedes ha approfittato del ventesimo compleanno di Sprinter per proporne anche la versione più muscolosa: intervenendo su alcuni dettagli del modello da 5 tonnellate (mensole dei montanti telescopici avvitate, rinforzi e punti di saldatura supplementari sulle lamiere dei longheroni, maggiori misure di irrigidimento) si è ottenuta una notevole maggiorazione del peso totale a terra, che assicura un aumento della portata massima di 450 kg, valore che si traduce nella capacità di carico massima di 2,95 t per lo Sprinter in versione furgone e di 3,41 t per quella con telaio cabinato. La nuova soglia di PTT schiude la porta a diversi tipi di allestimento che potranno essere forniti direttamente da Mercedes-Benz senza ricorrere ad ulteriori omologazioni.
La nuova classe di peso appare inoltre interessante per gli allestitori (officine mobili, veicoli refrigerati o coibentati per il trasporto a temperatura controllata, veicoli per il servizio pubblico, veicoli d’emergenza, bus e camper), che potranno così ampliare capacità di carico e la dotazione di bordo senza salire di classe. Approfondendo i numeri, nella versione 5,5 ton il carico massimo ammesso sull’asse anteriore sale da 1.950 a 2.100 kg, quello sul posteriore passa da 3.500 a 3.600 kg; il rapporto tra carico utile e peso a vuota è di 1,3:1 per la versione furgone e 1,7:1 per l’autotelaio.
A partire dalla seconda metà del 2016, Sprinter verrà offerto con una gamma di motorizzazioni tutta rinnovata. La linea di motori diesel (tutti con omologazione Euro 6/VI grazie alla tecnologia SCR e all’iniezione diAdBlue) è composta da quattro unità: tre 2.1 da 114, 143 e 163 CV e un 3.0 V6 da 190 CV.
La motorizzazione entry level è adesso un 114 CV (84 kW), che rispetto al motore base precedente, presenta potenza e coppia cresciute di ben il 20%. In questo modo la capacità di ripresa raggiunge i 300 Nm. Anche la versione intermedia dei quattro cilindri CDI è stata interessata da un’evidente evoluzione: potenza e coppia aumentano di ben il 10%, passando appunto a 143 CV (105 kW) e 330 Nm. In queste due nuove varianti di potenza, lo Sprinter sfoggia una coppia superiore, disponibile già a 1.200 giri/min, che su strada si tramuta in elasticità e ripresa anche a bassi regimi.
Particolarmente brillanti sono poi le prestazioni assicurate dal più potente quattro cilindri da 163 CV (120 kW), mentre il top delle performance è assicurato dall’unico V6 CDI presente nel settore dei veicoli commerciali, che innalza il livello di potenza fino a 190 CV (140 kW) a 3.800 giri/min, con coppia di ben 400 Nm disponibile a 2.400 giri/min.
La trasmissione è gestita dal cambio manuale a 6 marce Eco Gear di serie, mentre in optional è disponibile l’automatico con convertitore di coppia 7G-Tronic Plus. In alternativa alla potente trazione posteriore, per le classi da 3,5 a 5 t di peso totale, Mercedes offre lo Sprinter 4x4, con trazione integrale inseribile e, a richiesta, con riduttore di coppia supplementare.
Sono oltre mille le varianti possibili: con tre passi, quattro varianti di lunghezza, tre altezze del tetto e pesi massimi ammessi da 3 a 5,5 t, allestito come Furgone e Kombi, autotelaio con cabina singola e cabina doppia, Aautotelaio scudato senza cabina ed autotelaio ribassato, con ruote singole, ruote gemellate e con pneumatici supersingle sull’asse posteriore, oltre alle diverse versioni di motore (ai propulsori diesel vanno aggiunti i due a metano monovalente e bivalente da 156 CV), Sprinter propone un quasi infinito ventaglio di opportunità, per soddisfare anche le esigenze più particolari.
Una potenzialità che il mercato mostra di apprezzare, visto che proprio nel 2015 si è toccato il picco di vendite, con 194.200 unità. I rivestimenti interni e del pianale e varie versioni del sistema di riscaldamento e climatizzazione consentono di configurare il veicolo in modo ottimale: oltre alle sospensioni pneumatiche sull’asse posteriore, è, inoltre, possibile affinare ulteriormente la messa a punto dell’assetto grazie a numerose versioni di molle, ammortizzatori e barre stabilizzatrici.
C’è mancato solo di incontrare Rocco Papaleo e la sua scombinata compagnia: non capita tutti i giorni di percorrere le bellissime strade che uniscono l’Adriatico al Tirreno attraverso Matera e Potenza.
Un lembo d’Italia poco frequentato (ed è un peccato) a disposizione di un’inedita carovana di Sprinter: a fare da damigella all’Edition, infatti, c’erano la prima generazione, quella gialla con la leva del cambio lunga come una katana e vibrante come un cobra, insieme alla già più tecnologica versione del 2002, con cambio automatico, ESP di serie e motori common rail. Innovazioni che al tempo nel settore dei veicoli da lavoro rappresentarono una vera rivoluzione.
La “Edition Sprinter”, è molto accessoriata, proponendo anche sistemi di assistenza alla guida tipici delle berline per la prevenzione degli urti, il mantenitore di corsia e soprattutto il Crosswind Assist, che conserva la stabilità anche in presenza di forte vento laterale.
Molto apprezzata la posizione di guida: con volante verticale e sterzo molto diretto, sembra di essere al volante di una comune vettura, e non di un bestione alto e lungo. Merito anche del cambio automatico, che elimina ogni preoccupazione anche quando la strada si impenna, il fondo diventa più scivoloso e c’è da uscire indenni da passaggio stretti, con tornanti secchi a visibilità ridotta.
Buona la frenata (soprattutto dopo essersi rinfrescati la memoria su quanto fosse… puramente indicativa sulle versioni di qualche anno fa!), migliorabile l’insonorizzazione interna se si viaggia a tutta velocità, da verificare il comfort di guida su fondi sconnessi, quando il sistema di molleggio del sedile trasmette una dose eccessiva di reazioni alla schiena.
Mercedes-Benz
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