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L’avventura era partita nel 1997 con la Classe M. A quei tempi il mondo dei SUV viveva in un ‘brodo primordiale’ fatto di auto che coniugavano la praticità a prestazione off road tutto sommato notevoli, pur non potendo contare sui mezzi tecnici dei veri fuoristrada. Di sicuro, però, l’efficienza e la cura per il dettaglio non facevano parte della lista di ingredienti per la categoria all’epoca. Oggi, dopo oltre 20 anni e un passaggio di testimone da ML a GLE, il SUV di segmento E della casa di Stoccarda torna sul mercato rinnovato profondamente nell’estetica e ancora di più nella tecnica.
Gli oltre 2.400.000 esemplari venduti nel corso di questo periodo hanno di sicuro convinto Mercedes a puntare forte sul cavallo di battaglia per la guerra in una delle categorie più contese a livello globale.
Gli 80 mm in più nel passo sono la testimonianza dell’attenzione che gli ingegneri hanno rivolto al comfort di bordo, sia per la vivibilità quotidiana, che per il benessere degli occupanti della terza fila di sedili, da oggi disponibile anche su questo modello. La matita di Wagener ha lavorato a stretto contatto con i tecnici per garantire una riduzione del Cx da 0,32 a 0,29. Valore che aiuta a migliorare l’efficienza e che presenta l’auto con un design rivisto e meno appuntito di quello della Classe A/CLS.
I fari sono dei Multibeam LED con una portata che arriva fino a 650 metri e sotto il cofano, per adesso, c’è il 6 cilindri in linea 3.0 L da 367 CV e 500 Nm di coppia. Questi vano aggiunti ai 22 Cv e 250 Nm di coppia del sistema EQ Boost, che rende di fatto l’auto una Myld Hybrid. Lo 0-100 avviene ben sotto i 6 secondi e la velocità massima è autolimitata a 250 Km/h.
Più grande e più muscolosa. La nuova GLE porta con se 10,5 cm in più nella carrozzeria che non appesantiscono per niente la linea, ben proporzionata e con volumi raccolti. Come accennato, ci sono i gruppi ottici con un design innovativo e anche le connotazioni estetiche per calandra e paraurti sono state riviste.
All’interno del logo sono incorporati i radar che lavorano assieme alla video camera e al resto dei sensori per dar vita a un sistema di ADAS di seconda generazione ulteriormente evoluto anche rispetto a quello dell’attuale ammiraglia, la Classe S. Gli specchietti, ad esempio, integrano il controllo dell’angolo cieco anche quando la vettura è ferma, questo garantisce maggior sicurezza per gli occupanti e per chi è fuori dalla vettura (ciclisti, pedoni).
C’è anche il sistema di frenata attivo che monitora la velocità nei pressi di una svolta per evitare collisioni con le altre vetture ed è anche in grado di gestire, fino a 60 km/h, le situazioni di traffico in coda, mentre, con il Livetraffic, cerca una soluzione per farvi svicolare.
Altro contenuto tecnologico di rilievo sono le sospensioni Airmatic con sistema E-Active Body Control. Si tratta di un sistema sviluppato internamente da Mercedes che da la possibilità di accedere a funzioni mai viste.
Su strada, l’assetto non si limita ad adattarsi grazie alla presenza della telecamera che monitora costantemente la situazione del fondo (Road Surface Scan), ma con la modalità CURVE l’auto si inclina (come una moto) per ridurre le forze trasversali. Il sistema lavora con una tensione di 48 V ed è anche in grado di recuperare energia. Tra l’altro è così efficiente che rispetto a quello montato sulla classe S il sistema assorbe il 50% in meno di energia. Ancora, vi da modo di togliervi dalle situazioni di impiccio in off road (guardate il video) grazie a una ‘danza’ che varia costantemente la pressione delle ruote al suolo, consentendo all’auto di trovare nuovo grip. Infine, potete anche controllare l’altezza di ogni sospensione individualmente per poter superare più tranquillamente gli ostacoli che trovate.
Teatrale, rifinita e completa. Ancora, ergonomica, intuitiva e spaziosa. L’abitacolo è una vera e propria interfaccia tra driver e auto. I due schermi da 12,3” pollici del sistema di infotainment MBUX raccolgono le informazioni relative a tutti i parametri dei vari sistemi e sono a portata di ‘clicl’ grazie ai tasti a sfioramento sulle razze del volante.
C’è anche il nuovo touch pad e se non vi basta potete anche accedere direttamente dal secondo schermo touch a tutte le funzioni. Lo spazio non manca e la posizione di guida è ottima, la visibilità permette di tenere tutto sotto controllo e per distrarsi il meno possibile c’è anche un head up display che proietta le informazioni principali di fronte a voi. Il design, i materiali e gli assemblaggi sono curatissimi, peccato per le bocchette dell’aria condizionata un po’ trascurate (non reggono il confronto con quelle della Classe E).
Anche dietro c’è tutto lo spazio che si vuole e grazie a un tunnel della trasmissione non troppo ingombrante si riesce a stare davvero comodi anche nel sedile centrale. Il bagagliaio invece ha tutto lo spazio che vi serve: si parte da 825 L e si arriva a 2055 abbattendo gli schienali.
Immaginate di mettere le ruote al salotto di una villa e partire. L’asticella si fa sempre più alta all’interno del segmento e per le rivali sarà davvero difficile tenere il passo. Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di testare il sistema CURVE e nemmeno di saggiare le doti di guida in off-road, gli sconfinati spazi del Texas, del resto, sono disseminati di infiniti rettilinei.
Tra una steppa e l’altra ci siamo ricalibrati e abbiamo deciso di saggiare le doti da cruiser di questa GLE. Non prima ovviamente di esserci tolti lo sfizio di vedere come se la cava in accelerazione con la modalità Sport+. Ebbene, la prestazione è notevole; le 60 miglia orarie (l’auto in prova era in versione US) arrivano in poco più di 5 secondi. Il cambio è deciso e riesce a cavarsela, anche se non ha la stessa taratura delle varianti 43 AMG.
Non siamo di fronte a un difetto, del resto rimane pacato e impercettibile quando lasciate che vi culli tra un rapporto e l’altro, mentre il motore, che con l’aiuto del boost silenzioso si disimpegna facilmente già dai 1500 giri, rimane quieto senza vibrare in alcun modo. Alle volte viene da chiedersi se ci siano davvero sei cilindri la sotto al cofano.
L’aerodinamica, che è molto curata, riduce le rumorosità e i fruscii dovuti ai vari elementi, come gli specchietti e anche l’insonorizzazione contribuisce a rendere l’ambiente molto tranquillo. Bisogna solo stare attenti al tipo di gomme che si scelgono. Nel nostro caso, ad esempio, eravamo equipaggiati con cerchi da 20” e pneumatici misti asfalto, sterrato. Il tipo di carcassa e il battistrada meno rigido producono un rumore di rotolamento accentuato, ma si può ovviare con coperture 100% asfalto.
A rubare le luci dei riflettori sono stati anche gli ADAS di secondo livello che ci proiettano davvero sulla soglia della guida autonoma. Il Distronic, che integra il Lane Assist e il Cruise Control Adattivo, orchestra in maniera impeccabile il tutto e vi lascia spazio per qualche ‘distrazione’ a patto di mantenere le mani sul volante, visto che alla fine è comunque un sistema di ausilio. Inoltre, è capace di sorpassare l’auto di fronte con il semplice azionamento della freccia.
Le 298 miglia percorse ci hanno dato anche modo di tenere un occhio sui consumi: abbiamo notato una media di 30 MgG, che tradotto, vuol dire circa 13 chilometri con un litro. Poco direte voi, ma considerato il peso, la stazza, le quattro ruote motrici e un 6 cilindri da quasi 380 CV, a noi viene da dire che non è affatto male.
Bisogna però sottolineare che in Texas la benzina costa circa 50 centesimi (euro) al litro e la verità è che il nostro esemplare in prova è il modello più "lontano" dal mercato italiano visti i prezzi dei carburanti nel Bel Paese; ma non preoccupatevi, arriveranno anche i diesel a 4 e 6 cilindri.
Va detto che i SUV possono piacere o non piacere, ma è innegabile che in questo caso il lavoro svolto sulla sicurezza, sulla tecnica, sul comfort a bordo e sull'efficienza sia davvero inappuntabile. Questa versione parte da circa 72.000 euro e devono ancora essere comunicati i prezzi per le versioni diesel (che partiranno dalla versione 300 d).
Siamo stati davvero impressionati dall'efficienza degli Adas e dalla tranquillità con cui si riescono ad affrontare traversate notevoli senza il minimo sforzo. Non mancheremo, comunque, di tornare sull'argomento per vedere come se la cava sullo sterrato.
Mercedes-Benz
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