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Si usa dire che chi arrivò primo a realizzare un’automobile fu Mercedes, riferendosi al mondo dei costruttori e dei veicoli moderni. Tenendo fede a quel principio, oggi possiamo descrivere grazie a un pionieristico test drive remoto, la papabile regina delle auto elettriche, la EQS. Un cosiddetto co-drive è quello che ha permesso di conoscere per la prima volta e in maniera inusuale, per via della pandemia, la vettura al vertice della gamma EQ tedesca. L'abbiamo “fatta guidare” sulle strade di Stoccarda in una versione pre-serie dopo averne conosciuto i dettagli tecnici e già anticipato su queste pagine molto del design e delle dotazioni. La presentazione ufficiale del modello, con tutti i dettagli commerciali e la data di arrivo in Italia, sarà nelle prossime settimane.
Di come sia fatta fuori Mercedes EQS e del suo stile, abbiamo già parlato con un articolo dedicato. Dentro a quei 5,2 metri di forma tondeggiante, a goccia, con Cx record (0.2) e passo esteso a 3,2 metri per dare grande spazio a tutti, con bagagliaio da 610 litri, si trovano parecchie soluzioni inedite. Anche per l’ergonomia e alcuni comandi, disponibili per la prima volta in assoluto. Su tutti l’incredibile Hyperscreen 56 pollici, con MBUX extra evoluto e tre schermi che occupano tutta la plancia in unica estensione.
Il nostro conducente, Fabian Wuttke, connesso con noi via audio e con tre telecamere live sulla EQS, si è posizionato comodamente. Lo spazio intorno ai suoi arti e al suo capo sembra buono ma non esagerato, per una regina di massimo segmento. Il capo progetto Mercedes è alto qualche centimetro più di chi scrive e sfiora i due metri, ecco il perchè. Dietro di lui, come per tutte le native elettriche, sono assenti altri ingombri per chi sieda al posteriore. La selleria è morbida già a vederla, avvolgente come anche lo sono le forme leggermente curvilinee, ma simmetriche, della EQS.
Tutto quanto si deve e si può fare passa da comandi vocali o pulsanti a sfioramento, piuttosto che su touch. Si possono settare a proprio piacimento le infinite regolazioni e impugnare quel volante che emoziona, almeno in questo momento, abbastanza ampio e completamente circolare. È dotato di tre razze e pulsantiera “giusta” non troppo affollata.
L'esperienza di guida per vie urbane ma anche in autostrada e in fase di parcheggio (il video, in lingua inglese, a fondo pagina) sostanzialmente spiega grazie all’intervista “ambientata” le sensazioni e le prestazioni della EQS, ma anche qualche curiosità sul come gestirla e sul come sia fatta. Per il resto tutti sanno e si stanno già “tarando” sulle sue prestazioni, che diventano nuovo riferimento. I 770 km di autonomia possibili, la connettività con Intelligenza Artificiale che gestisce quasi autonomamente tutte le opportunità di ricarica “smart” disponibili: senza necessità di pagare o di impostare nulla, in plug-and-play correlato a navigazione e impostazioni in abitacolo per il viaggio del momento. Ci sono poi le tre modalità di guida, con oltre 510 CV di potenza e molto altro.
In attesa di poterla toccare con mano e usarla in Italia, tracciamo qui gli elementi distintivi della EQS. Seppur non riguarderanno molti acquirenti e possessori nel Bel Paese, visto il target molto elevato e i limiti nostrani, sono quanto di meglio Mercedes ha sfornato per il mondo BEV chiamato a essere la nuova frontiera dell’auto negli anni Trenta.
Sono due i motori elettrici, volendoli. Un sincrono a magneti permanenti posteriore è quello “base” per la trazione posteriore, la regina delle elettriche Mercedes è però anche integrale 4MATIC, come la EQS in oggetto della prova remota. Con secondo motore anteriore e controllo automatico della ripartizione in base sia al percorso sia allo stile di guida (tra sensori e calcoli, la ecu rivede dati 10.000 volte al minuto).
La potenza della EQS varia tra 245 a 385 kW secondo la versione, ovvero arriva a 516 CV, per ora. In breve seguirà infatti una EQS AMG, più prestante. Sono due anche i rapporti e gli assi sterzanti sulla EQS, che è apparsa molto lieve e agile da condurre, nonostante il volume e gli ingombri. Almeno alle velocità tenute in quel di Stoccarda e senza carichi. Le ruote posteriori sterzanti aiutano con un simile passo, sfruttando 4,5° o addirittura 10° (in opzione). Le sospensioni EQS sono delle Airmatic pneumatiche che rispetto alla Classe S termica portano altro peso con tarature dedicate.
La additano come rivale che preoccupi i record Tesla, ma questa vettura non vuole essere sportiva, per ora, nonostante il potenziale, semplicemente vuole far viaggiare “da re” come su Classe S in chiave elettrica, con i vantaggi e il comfort del green. La velocità massima è 210 km/h e lo 0-100 km/h 4,3 secondi, con tre livelli da scegliere per il recupero energia usando il paddle (si arriva fino a 290 kilowatt).
“A occhio e orecchio” da remoto, ci riesce con persino un piglio più simpatico e rilassante rispetto alla cugina termica, a far viaggiare da re questa vettura. Ci mancano da scoprire le vere sensazioni fisiche e le eventuali emozioni, piuttosto che gratificazioni, certamente contenute nella EQS. Ci manca poi il listino prezzi e l’effettivo consumo andando con dei carichi e percorsi nostrani. Intanto, sempre girando dalle parti di Stoccarda “a bordo” della EQS pre-serie con trazione posteriore da circa 325CV, ricordiamo che la batteria (400V ioni di litio, made in Germany) è da 90 o 107,8 kWh secondo la versione, con gestione attiva via software che, ovviamente, si aggiorna nel tempo senza andare in concessionaria. Un pacco batterie garantito dieci anni o 250.000 km. La ricarica super-veloce e controllata, nelle temperature e nei picchi fino a 200 kW, consente in un quarto d’ora di accumulare quanto basti per fare 300 Km, avendo la colonnina giusta. Con la ricarica più “umana” almeno da noi, ovvero fino a 22 kW in AC, la EQS si ricaricherà in un tempo maggiore, presumibile di almeno quattro ore per la carica da zero del modello base.
I sistemi assistenza guida sono simili ma non identici a Classe S, per via della motorizzazione che permette qualche aiuto in più nella gestione della trazione. Tra gli ADAS anche una camera puntata sul conducente, per scrutarne ogni possibile disattenzione (es. mani sul volante o sguardo non rivolto alla strada) e suggerire anche il tipo di guida, dovuta per raggiungere la destinazione ottimizzando la batteria. Anche senza impostare una destinazione, la EQS “legge” la strada di fronte a sé correggendo il flusso di corrente per risparmiare o al contrario dare potenza anticipando le esigenze del guidatore (es. se incontreremo rotonde e tratti montuosi, piuttosto che autostrade).
Vedendo la incredibile superficie estesa dell’Hyperscreen e alcuni riflessi, al nostro dubbio Wuttke ha confermato di non essere minimamente distratto, nemmeno in galleria, da quella fonte luminosa: sulla EQS si sfrutta infatti un Head Up display di quelli completissimi ed estesi. Al proposito, la AI ci ha aiutato in un parcheggio, con realtà aumentata su più visioni come già possibile su questi target di vettura. Da remoto, purtroppo non abbiamo potuto apprezzare quei tre “ambienti audio” che offre la EQS per corrispondere al nostro feeling o a stato d'animo del momento. Onestamente, per deformazione professionale, la curiosità è solo per quello più roboante (roaring) volendo andare più spediti quando possibile. Accontentandosi dell’ottima insonorizzazione per il resto di un normale utilizzo. Il buon Fabian, ovviamente, ha detto di amarla e sceglierla al posto della Classe S questa vettura. Noi ci fidiamo riservando il giudizio finale per quando la proveremo sulle strade italiane, contando anche su una necessaria estensione dei circa 200.000 punti ricarica meCharge europei di Mercedes.
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