Questa prova, parafrasando Magritte, non è una prova: almeno non nel senso tradizionale del termine, che comprende descrizioni tecniche, dati prestazionali, confronti ed analisi.
Qui c’è molto altro, perché parlando della SL si entra in un territorio speciale, che con l’universo automobilistico classico condivide - quasi fosse un capriccio del destino - solo il possedere quattro ruote. E poco, anzi null’altro.
Grazie al nostro "confronta modello" è possibile ricostruire la storia della SL dal 1979 ad oggi, allestimento per allestimento
Esperienza sensoriale
Si è trattato di un’esperienza sensoriale a 360°, che ha coinvolto letteralmente tutti i sensi: da quello visivo, con lo sguardo rapito dalle forme della roadster tedesca, al tattile, ansioso di toccare con mano prima la carrozzeria, per poi spaziare all’interno dell’abitacolo, alla ricerca di tutte le mille funzioni offerte da un'elettronica sofisticatissima; poi tocca all’udito, che gode del un sound unico del V6 che muove la versione 350.
E se l’olfatto viene esaltato dal sapore di lusso che emana dai preziosi materiali impiegati per l’arredamento, infine, anche il gusto trova ragione di soddisfazione, vista l’evidenza degli sguardi di invidia non astiosa ma anzi complice suscitati al passaggio dell’ammiraglia tedesca lungo le strade che ci hanno portato da Brescia a Roma a seguito della Mille Miglia 2012.
La nuova SL vanta forme più sportive ed aggressive rispetto al modello precedente, in particolar modo nel frontale
SL: scelta di cuore e di testa
Piuttosto, la prova di una dreamcar comporta inevitabili pensieri nel cronista, che si chiede se abbia ancora un senso mettersi al volante di un’auto dal listino di oltre 100.000 euro con la crisi attuale.
Anzi, da vetture da sogno, quelle come la SL rischiano di trasformarsi in modelli da incubo, per esempio alla luce degli annunciati controlli fiscali a carico dei possessori di supersportive, equiparati tout cout - e senza alcuna possibilità di presunzione d’innocenza - a potenziali evasori da mettere alla pubblica berlina.
Insomma, fino a che punto oggi è ancora giusto produrre auto di grossa cilindrata, capaci di prestazioni super abbinate ad un’immagine da sogno? Come in tutte le vicende umane, ci sono almeno due punti di vista da considerare. Il primo possiamo definirlo razionale: il possesso di un’auto elitaria è nient’altro che la soddisfazione del desiderio di esibire ed ostentare il proprio status, anche (o forse soprattutto) correndo il rischio di suscitare l’invidia (questa sì intesa in senso negativo) del prossimo.
Su strada la nuova SL è molto silenziosa e confortevole ma all'occorrenza anche molto sportiva e coinvolgente
Poi ci sono le ragioni del cuore: più che per motivi esibizionistici, possedere auto come la SL va intesa come la soddisfazione di una passione, un desiderio (qualcuno arriva a pronunciare addirittura la parola amore) che trasferisce su quattro ruote sentimenti di solito riservati ai rapporti tra le persone.
Lungo le strade della Mille Miglia 2012
Non so come la pensiate in proposito, ma una confessione devo farla: le 48 ore trascorse al volante della SL sono state forti, emozionali e suggestive mai vissute a bordo di un’auto, esperienza totalizzante e spiazzante come avviene in certi amori adolescenziali, quando sai benissimo che finiranno presto, eppure bruciano con un’intensità rarissima.
Poi te le porti dentro, nella cassaforte inespugnabile dei ricordi più personali ed indimenticabili, da condividere solo con pochi amici, davanti ad bicchiere di cognac, quando la notte sta per consegnarsi all’alba ed arriva il momento magico delle confidenze più intime e profonde. Tra le tante dichiarazioni d’amore verso la SL, ci piace ricordare quella di José Carreras, tenore e grande appassionato di automobili, che disse: «Ho comprato la SL perché ritengo che sia la più bella vettura al mondo». E che, aggiungiamo noi, almeno una volta nella vita si dovrebbe avere il privilegio di poter provare...
“Ci piace ricordare quella di José Carreras, tenore e grande appassionato di automobili, che disse: «Ho comprato la SL perché ritengo che sia la più bella vettura al mondo». E che, aggiungiamo noi, almeno una volta nella vita si dovrebbe avere il privilegio di poter provare...”
SL: un passo avanti, anzi due
Elegante, raffinata, sportiva, la sigla SL da 60 anni identifica la roadster suprema di Mercedes, la più fascinosa ed una delle poche a fregiarsi dell’aggettivo “timeless”, grazie a linee slanciate e dinamiche davvero intramontabili.
Il dato più interessante della versione più recente riguarda la diminuzione del peso: grazie all’uso quasi integrale di alluminio (in alternativa, ci sono altre leghe leggere ed elementi speciali, come il magnesio), per la carrozzeria, si sono persi ben 140 kg, a vantaggio di consumi ed emissioni: secondo la Casa, le SL 350 e SL 63 Amg ora richiedono il 30% in meno di carburante, mentre la 500 permette un risparmio del 22%.
Accessori: lista infinita
L’elenco delle dotazioni di serie occupa lo spazio di un volume dell’Enciclopedia Britannica: facendo un torto a mille altre, citiamo solo di passaggio l’Agility Control regola l’assetto (in opzione c’è anche l’Active Body Control, che regola in modo impeccabile le sospensioni su ogni tipo di terreno), l’Attention Assist che valuta il livello di attenzione del guidatore (provato di persona: si è accorto che ero stanco, ed ha suggerito un’opportuna pausa caffé), mentre tra le anteprime assolute di questo modello vanno ricordati il Frontbass, inedito sistema che, sia con tetto aperto che chiuso, regala l’acustica di una sala concerti, e il tergilavacristalli adattivo Magic Vision Control AGIC che spruzza direttamente dalla spazzola il liquido lavacristalli sul parabrezza, a seconda delle necessità e del senso di tergitura, con benefici immediati di pulizia.
Le finiture della nuova SL sono molto raffinate, come da tradizione della Stella
Su strada sa essere veloce ma anche comoda
Grintosa in accelerazione, impeccabile a tutte le velocità e briosa nei passaggi in curva, la SL sa farsi notare su tutte le strade del mondo e in tutte le situazioni di marcia: noi l’abbiamo da Brescia a Roma, godendo appieno di una guida divertente, con incursioni nel regno dell’adrenalina quando abbiamo commutato il cambio dal programma Eco alla funzione sportive, con l'erogazione di potenza più spontanea ed innesti più rapidi, oltre ad una taratura più rigida delle sospensioni.
Come si guida
La selezione delle marce tramite i tasti al volante consente tempi di innesto brevi e libera scelta del regime di cambiata, con visualizzazione della marcia innestata, tra le sette disponibili, in un'area separata del display a colori. Sempre precisa negli inserimenti e pronta nella risposta grazie all’innovativo servosterzo elettromeccanico con assistenza variabile in base alla velocità.
Grazie al Magic Sky Control il tetto della SL è in grado di virare da chiaro a scuro in un istante, proteggendo dai raggi solari di giorno
Un’auto che alza la voce solo se glielo chiediamo: la versione 350 è spinta da un V6 da 306 cv, che impiega meno di 6 secondi per passare da 0 a 100 km/h; la SL 500 monta invece il V8 di 4.663 cc da 435 cv, forte di 700 Nm di coppia massima e capace di accelerare da 0 a 100 in 4,6 secondi. Entrambe dispongono della pratica funzione ECO start/stop di serie.
E poi ci sono le due versioni sportive SL 63 AMG e 65 AMG, le cui mostruose performance sono sorrette da un V8 biturbo 5.5 da ben 537 cv, che per gli incontentabili, grazie al Performance Package, toccano addirittura quota 564 cv, incrementando la velocità da 250 a 300 orari.
SL: un sogno, da 60 anni
Ma anche senza toccare tali vette, il passaggio in strada della SL suscita solo commenti ammirati, solleticati dal gorgogliare cupo del motore, che sembra salutare chi resta a cullare il sogno di una supercar destinata a diventare realtà per pochi fortunati.
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