Mercedes-Benz Classe A

Mercedes-Benz Classe A
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Lasciato alla B il ruolo di monovolume compatta la nuova Classe A scende in campo con il chiaro obiettivo di recitare un ruolo di leader nel segmento sino ad oggi dominato da BMW Serie 1 ed Audi A3. Costa 22.900 euro e sarà in concessionaria da settembre
17 luglio 2012

Il regno della BMW Serie 1 e della Audi A3 nel segmento delle C Premium, con l'arrivo della nuova Mercedes-Benz Classe A, è sostanzialmente finito.

 

Lasciato alla Classe B il compito di rappresentare la Stella nel segmento delle monovolume compatte, infatti, la nuova A sarà disponibile da settembre in un intrigante abito a due volumi in cui tecnologia e sportività, valori essenziali in questo segmento, non fanno fare i classici salti mortali al prezzo: nella versione d'accesso, con motorizzazione 180 benzina da 109 CV, infatti, la nuova Classe A costa 22.900 euro.

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Il nostro esclusivo "confronta modello" permette di confrontare prezzo, dimensioni, motori, allestimenti della nuova Classe A con quelli di BMW Serie 1, Audi A3 e molte altre vetture dal 1971
 
Un prezzo indubbiamente aggressivo, che da un lato porterà al classico ritocco verso il basso dei listini di Ingolstadt e Monaco (BMW ha risposto con una 114i da 23.900 euro, per la nuova A3 si vedrà) e dall'altro rafforza positivamente l'aggressività di un progetto che ha come obiettivo quello di spiazzare la concorrenza sotto ogni punto di vista. 

Una piattaforma, cinque modelli

Per riuscire a gettare le basi di questa difficile offensiva, da cui Mercedes si attende grandi risultati, i vertici di Stoccarda hanno deciso di anticipare quella che sarà la tendenza anche di altri costruttori lavorando su elementi che non saranno propri solo della A ma anche di altri tre modelli della gamma "baby" e che già fanno parte dell'ultima generazione della Classe B. Piattaforma, elettronica, componentistica, motori, fanno parte di un pacchetto che presto verrà replicato anche su di una coupé a quattro porte di ispirazione CLS (2013), su un piccolo SUV e, con ogni probabilità, una roadster che vada a posizionarsi sotto SLK.
 
Un progetto estremamente ampio, complesso, che parte da lontato e di cui Classe A, più della Classe B che in fondo evolve concetti già visti in Mercedes, rappresenta il punto di partenza di un nuovo modo di fare automobili e di approcciare - finalmente - i più giovani: un universo, quest'ultimo, che secondo le stime Mercedes rappresenta una grossa fetta in un segmento che passerà dai 6.57 milioni di unità vendute nel 2011 ai 10.62 milioni del 2021.
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Quello delle vetture Premium compatte è un segmento in forte crescita. Dopo la B e la A in Mercedes preparano nuovi attacchi con una baby CLS (2013), una piccola SUV e, probabilmente, una roadster compatta

Segmento in crescita

Numeri che danno immediatamente la misura dell'importanza di questa vettura - e della relativa famiglia - nelle strategie presenti e future della Stella: la fetta, infatti, non è solamente molto grande ma mira a crescere enormemente nell'arco dei prossimi 10 anni ed è per questo che a Stoccarda non hanno voluto farsi trovare impreparati all'importante appuntamento con il mercato. Un mercato difficile quello del C Premium, perchè oltre ai valori di brand richiede grandi sforzi in termini di tecnica, di elettronica ma soprattutto di stile. 
 
Design: A come attraente
Lasciato ai modelli di classe superiore il raffinato understatement che caratterizza le forme di alcuni popolari modelli, a Stoccarda hanno lavorato sodo per rendere il più attraente possibile la A.
 
Fiancata muscolosa, sguardo personale e posteriore pensato per sottolineare un'impronta sportiva quasi "atipica" nella produzione Mercedes, il nuovo modello trova nei numeri le conferme a quella che può essere definita una vera e propria rivoluzione nei confronti di quello che era la Classe A sino a ieri: sviluppata su un passo di 2,69 metri, infatti, è lunga 4,29, larga 1.78 ed alta 1.43...ovvero 16 centimetri in meno del modello entrato definitivamente in phase-out.

Gli interni sono un'altro mondo rispetto al passato della A e, per certi versi, anche rispetto ai modelli di larga produzione della Stella. La firma è di Francesca Sangalli, designer del Centro Stile Mercedes-Benz di Como

 
Misure di poco inferiori a quelle di una BMW Serie 1 - misura 4,32 m - che hanno permesso di fare spazio anche ad un vano bagagli di 341 litri, estendibile fino a 1.157 abbattendo progressivamente gli schienali posteriori.

Design: interni made in Italy

Anche gli interni sono un'altro mondo rispetto al passato della A e, per certi versi, anche rispetto ai modelli di larga produzione della Stella: pensato, nelle linee guida, dall'italiana Francesca Sangalli presso il Centro Stile Mercedes-Benz di Como l'interno con la plancia "ad ala" di derivazione SLS AMG rappresenta un ulteriore sviluppo di quanto già visto anche su Classe B ed il preludio di molte delle prossime produzioni Mercedes.
 
Un futuro fatto di forti richiami al passato, come nel caso delle bocchette dell'aria anni 60, ma anche di piacevoli vicinanze alle cose belle di tutti i giorni, come nel caso del display del multimedia-center montato a sbalzo in stile "tablet": una soluzione che ha permesso di rendere visivamente più leggera la plancia richiamando, allo stesso tempo, concetti di facilità d'uso, tecnologia e "condivisione in rete" indispensabili per la clientela più giovane.
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Nella nuova Classe A l'attenzione per il dettaglio raffinato è elevatissima. Come su Classe B il display del sistema multimediale Audio 20 è montato con una intrigante soluzione a sbalzo
 
Un'attenzione per il dettaglio che si ritrova anche nella sofisticata illuminazione notturna dell'abitacolo, ambrata e soffusa come sui modelli di punta, e che si spinge al design sportivo dei sedili (anche i posteriori) passando per ulteriori tocchi hi-tech che si ritrovano nella scelta dei materiali di rivestimento della plancia, tra cui la pelle ed un'inedita trama simil-carbonio dall'aspetto tanto "tecnico" quanto raffinato.

Tecnologia: a misura di iPhone

Parlavamo poche righe più in alto di "condivisione in rete": il "sempre connesso" è un aspetto molto importante per Classe A ed è per questo che i tecnici Mercedes-Benz hanno lavorato duramente per dotare il Comand Online di una perfetta integrazione con iPhone che non si limita al semplice sfruttamento delle potenzialità dello smartphone Apple: a differenza di quanto fatto da molti altri costruttori, infatti, l'integrazione si è spinta oltre ed ora è possibile visualizzare sul display i contenuti come se si stesse utilizzando direttamente il telefono. A tutto questo si aggiunge la sofisticazione dei comandi vocali Siri e la promessa di una prossima integrazione, sulla falsa riga di quanto fatto con iPhone, anche per tutti gli apparecchi dotati di software Android.
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I motori vantano potenze comprese tra i 109 ed i 211 CV. Il best seller italiano, con ogni probabilità, sarà il quattro cilindri da 1.5 diesel di derivazione Renault della C 180 CDI manuale

Diesel: c'è anche un Renault

Nuovo lo stile, nuovi gli interni, e nuova anche la gamma motori con i diesel sempre in testa per quanto riguarda la clientela italiana: i più gettonati della famiglia saranno certamente i 180 CDI, di cui il primo - manuale a sei marce - è una versione aggiornata in 80 componenti del popolare 1.5 dCi Renault mentre il secondo è un 1.8 con cambio automatico a doppia frizione 7G-DCT completamente sviluppato da Mercedes. Per entrambi sono 109 i CV disponibili con diversi livelli di coppia: il 1.5 vanta 260 Nm mentre il 1.8 240 Nm. Diversi anche i consumi, con una media che vede leggermente in vantaggio l'unità transalpina (3,8l/100 km) sul quattro cilindri tedesco (4,1 l/100 km). 
 
Per chi vuole qualcosa in più, Mercedes propone lo stesso 1.8 in versione da 136 CV e 300 Nm di coppia massima sulla 200 CDI (4,3 l/100 km con cambio manuale, 4,1 con cambio 7G-DCT) ed una più generosa 220 CDI spinta dal quadricilindrico da 2.1 litri ormai utilizzato, nella versione da 204 CV, su quasi tutta la gamma di Stoccarda: in questa declinazione i CV sono 170 e la coppia massima 350 Nm. Disponibile solo con cambio automatico, la più potente delle diesel fila a 227 km/h accelerando da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi. Consumi? 4,1 l/100 km, come la sorella di cilindrata inferiore.

I 211 CV della A 250 permettono di toccare i 240 km/h di velocità massima assicurando una accelerazione 0-100 km/h in soli 6,6 secondi. Bassi, in relazione alle prestazioni, i consumi: Mercedes dichiara, infatti, sufficienti 6,1 litri di verde per fare 100 km

Benzina: iniezione diretta BlueDirect

Tutti a quattro cilindri (come i diesel) e tutti ad iniezione diretta BlueDirect anche i motori a benzina alla cui base trovano posto i 122 CV e 200 Nm della 180: 1.6 turbo, il propulsore d'accesso alla gamma è disponibile sia nella variante manuale (sei marce) sia in quella 7G-DCT con diversi risultati in termini di prestazioni e consumi: dai 5,5 l/100 km della manuale si passa ai 5,4 dell'automatica con valori di accelerazione da 0 a 100 km/h che oscillano tra i 9,2 secondi della manuale ed i 9,1 della versione senza pedale della frizione. 202 km/h la velocità massima.
 
Stessa motorizzazione ma 34 CV in più (156 e 250 Nm) per la 200: in questo caso sono 8,4 i secondi necessari per passare da 0 a 100 (8,3 con 7G-DCT) con consumi identici a quelli della 180
 
Più mordente, infine, per la 250: due litri turbo da 211 CV e 350 Nm di coppia massima, il più potente dei motori oggi in listino (presto arriverà la A45 AMG da più di 300 CV...) permette di toccare i 240 km/h di velocità massima assicurando una accelerazione 0-100 km/h in soli 6,6 secondi. Bassi, in relazione alle prestazioni, i consumi: Mercedes dichiara, infatti, sufficienti 6,1 litri di verde per fare 100 km.
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Sono numerosi i dettagli raffinati con cui è possibile personalizzare la nuova A. Per facilitare la scelta in Mercedes hanno messo a punto dei pacchetti con vantaggio cliente fino al 40%

Listino: si parte da 22.900 euro

In listino a partire da 22.900 euro (A 180 Executive), la nuova Classe A arriva in concessionaria con una dotazione di serie piuttosto ricca: climatizzatore, vetri elettrici, 7 airbag (compreso quello per le ginocchia lato guida) e radio con interfaccia USB sono di serie alla stregua di sistemi di sicurezza unici per la categoria come l'Attention Assist (segnala stati di stanchezza al guidatore) ed il Collision Prevent Assist, che aiuta il guidatore ad evitare tamponamenti o situazioni di pericolo che si possono creare con i veicoli che precedono.
 
A fianco dell'allestimento Executive si inseriscono l'allestimento Sport - tra gli altri aggiunge cerchi da 17", volante e sedili sportivi - ed il più raffinato Premium che prevede il pacchetto Sport AMG con cerchi in lega da 18", l'assetto ribassato e le prese d'aria maggiorate oltre che i sedili sportivi con rivestimenti in pelle, la radio Audio 20 CD Tablet con Bluetooth e gli specchi ripiegabili elettricamente.

Gli accessori: quanto costano

Molto ampia, come da tradizione tedesca, la possibilità di personalizzazione della vettura attingendo dal catalogo degli optional: costa 871 euro il kit di navigazione Becker e più di 3.000 euro il Comand Online Mercedes con funzioni di navigazione stradale ed internet via tethering su smartphone. Per l'integrazione con iPhone si spendono invece 702 euro mentre per i fari bixeno la cifra da aggiungere al preventivo è di 1.022 euro.
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Tra gli elementi stilistici di spicco dei modelli al top di gamma trova posto la particolare finitura della calandra: si tratta di un dettaglio ripreso direttamente dalla show-car che ne ha anticipato il lancio agli scorsi Saloni dell'Auto
I rivestimenti in pelle costano 290 euro in Eco-pelle e 1.270 euro in pelle vera mentre la tinta metallizzata si paga 660 euro. Costa 2.118 euro, invece, la piacevole colorazione grigio opaca "Grigio Montagna". 1.065 euro, infine, sono necessari per dotare la vettura di tetto apribile panoramico. Per quanto riguarda le agevolazioni al parcheggio il listino "parla" di 351 euro per la retrotelecamera e di 823 euro per il più completo Park Assist. 

Accessori: con i pacchetti costano meno

Gran parte di questi accessori richiedibili singolarmente entrano a far parte di alcuni pacchetti venduti, nella fase di lancio, con un vantaggio cliente del 40%: Active - 1.255 su Executive, 980 su Sport e 799 su Premium, porta con sé i fari bi-xeno ed i cerchi da 17" (Executive) o 18" su Sport e Premium. Il primo step del Connect (1.107 euro su Executive e Sport e 853 su Premium) introduce il navigatore becker, la telecamera posteriore, l'Audio 20 Tablet con BT (già su Premium) ed il Tempomat, mentre il secondo step (1.446 su Executive e Sport e 1.192 su Premium) porta in dote anche il Park Assist.
 
L'ultimo pacchetto, il Tech (1.065 su Executive e 472 su Sport), aggiunge accessori già di serie su Premium: i retrovisori ripiegabili elettricamente, l'Audio 20 tablet con BT ed i cerchi in lega da 16" con sedili sportivi. 

Messe da parte le ormai tipiche forme da monovolume la nuova Classe A è quanto di più aderente al segmento delle C Premium si potesse creare. Fortunatamente in Mercedes hanno voluto osare e le scelte, almeno stando agli sguardi dei passanti, sembrano essere sulla giusta strada

Dal vivo: com'è fuori

Messe da parte le ormai tipiche forme da monovolume la nuova Classe A è quanto di più aderente al segmento delle C Premium si potesse creare. Fortunatamente in Mercedes hanno voluto osare e le scelte, almeno stando agli sguardi dei passanti, sembrano essere sulla giusta strada.
 
Le versioni provate a Lubiana erano tutte assettate e dotate di cerchi di generose dimensioni, per cui per un giudizio definitivo bisognerà attendere le prime versioni "basic" che usciranno dalle concessionarie: per il momento l'idea è quella di una vettura dotata di dettagli particolarmente raffinati, come nel caso della sofisticatissima calandra delle versioni top, e di una linea complessivamente muscolosa. Ovvero tutto quello che i giovani cercano in una vettura di questo segmento.

Dal vivo: com'è dentro

Tanto fuori quanto dentro l'impressione è quella di avere a che fare con un progetto estremamente moderno e pensato per lasciare da parte il doveroso understatement dell'alto di gamma andando a fare l'occhiolino a persone di sesso maschile in una fascia d'età sostanzialmente sconosciuta tra i clienti Mercedes: la nuova porta d'accesso all'universo di Stoccarda è moderna, ben fatta sotto il profilo costruttivo e costruita utilizzando materiali solitamente in dotazione a vetture di categoria superiore.
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Il vano bagagli della Classe A passa da 341 a 1.157 litri in pochi istanti. Peccato che l'apertura del varco d'accesso sia limitata dalla generosa dimensione dei gruppi ottici
 
Notevole anche la cura per il dettaglio raffinato e la propensione per la tecnologia: a Stoccarda volevano una vettura in grado di soddisfare le più recenti necessità di restare sempre in rete e con la Classe A, sempre che si scelgano gli accessori adatti, questo è possibile. Peccato solamente che, come su Classe B, lo schermo montato a sbalzo non sia anche touch-screen.

Interni: comoda per quattro

Come già detto, della vecchia Classe A nella nuova rimane solamente il nome. La cosa è evidente anche alla voce posizione di guida visto e considerato che della comoda posizione di guida rialzata è rimasta solamente la propensione a mettere a proprio agio persone di tutte le taglie. Volante regolabile in altezza e profondità, alla stregua del sedile, permettono di declinare la triangolazione pedaliera/volante/sedile a proprio piacimento.
 
Anche per chi siede dietro lo spazio a disposizione non è niente male: l'accesso all'abitacolo, nonostante le forme del corpo vettura, non è difficoltoso e di spazio per le gambe ce n'è a sufficienza per ritenere la più compatta delle Mercedes una vettura "comoda" anche per i passeggeri. A lamentarsi, semmai, è il quinto: la possibilità di questa piattaforma di ospitare la trazione integrale, che debutterà sulla A 45 AMG da più di 300 CV, ha costretto i tecnici a prevedere il passaggio dell'albero di trasmissione all'interno di un tunnel centrale che prende posto tra i piedi di chi siede in mezzo.
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Nei prossimi mesi è previsto l'arrivo della A 45 AMG. Avrà più di 300 CV e sarà dotata di trazione integrale
 
Passando al vano bagagli i 341 litri sono ben sfruttabili e prevedono soluzioni di sfruttamento dello spazio intelligenti, in linea con la tradizione della Casa: peccato solamente per la ridotta ampiezza del varco d'accesso, limitata dalla presenza di gruppi ottici molto voluminosi.

Tecnologia ed ergonomia

Come ogni Mercedes che si rispetti anche la Classe A vanta uno studio dell'ergonomia estremamente raffinato. Non manca davvero nulla, in particolar modo nelle versioni più accessoriate dove spicca anche la regolazione elettrica dei sedili attraverso lo specifico comando (con possibilità di memoria) sul pannello porta.
 
Molto ben fatti sono anche i comandi al volante, la strumentazione analogica/digitale (anche se manca il display a colori), il comando del cruise control e quello del cambio automatico che non è dislocato sul tunnel centrale ma appena dietro al volante come sui modelli di classe superiore. Ai più sportivi, nel caso in cui si scelta il cambio 7G-DCT, farà piacere sapere che sono previsti i paddles + e - dietro al volante. Molto bene anche la distribuzione degli spazi a bordo: di spazio per alloggiare chiavi, smartphone ed oggetti di piccole dimensioni ce n'è tantissimo. 

La tenuta di strada è di elevato livello e guidare nel misto si dimostra estremamente piacevoli anche con le motorizzazioni meno potenti. Il sottosterzo, forzando gli ingressi, si sente ma non è fastidioso: è piuttosto un segnale che avverte del prossimo raggiungimento del limite da nel contesto di una performance in cui non vi sono particolari fenomeni di rollio o becchieggio

 
Molto piacevoli da utilizzare, infine, le bocchette dell'aria dallo stile estremamente personale, così come ci sono piaciuti moltissimo i sedili sportivi: i poggiatesta non si possono regolare ma il rapporto tra contenimento laterale e confort di bordo è davvero eccezionale.

Su strada: fa sentire sicuri

Per quanto riguarda gli aspetti tecnologici sorprende la messa a punto del  Collision Prevent Assist: il sistema non prevede alcun intervento di frenatura ma avvisa di un imminente pericolo in base all'andatura in modo più o meno deciso utilizzando segnali visivi e luminosi e pre-allertando tutti i sistemi di sicurezza (Pre-Safe) attiva e passiva. Tra le chicche del Pre-Safe anche la taratura della cintura di sicurezza che il sistema fa ogni volta che si allaccia la cintura tirando il corpo con "discreta determinazione" verso lo schienale.

Come si guida

Trazione anteriore, la nuova Classe A è stata pensata per essere sicura e piacevole da guidare anche senza dover ricorrere agli accorgimenti d'assetto ed allo schema sospensivo più raffinato della versione più potente. La tenuta di strada è di elevato livello e guidare nel misto si dimostra estremamente piacevole anche con le motorizzazioni meno potenti. Il sottosterzo, forzando gli ingressi, si sente ma non è fastidioso: è piuttosto un segnale che avverte del prossimo raggiungimento del limite da nel contesto di una performance in cui non vi sono particolari fenomeni di rollio o becchieggio. Tutto questo senza sacrificare troppo il confort di bordo, che anche nelle versioni dotate di assetto sportivo appare del tutto in linea con le esigenze della categoria.
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Le sospensioni della A 250 hanno dimostrato una certa propensione all'utilizzo sportivo: il modello al top di gamma è veramente divertente da guidare
 
Degno di nota lo sterzo: esaltante nella versione 250, ha dimostrato di essere preciso ed in grado di far percepire cosa passa sotto le ruote, nonostante il maggior peso sull'asse anteriore, anche nelle versioni a gasolio. Ottimo, infine, il comportamento dell'ESP: sempre vigile interviene solamente quando si forza esageratamente il ritmo o nelle manovre di emergenza pur senza essere fastidiosamente lento nel rimettere il controllo nelle mani del guidatore. Sotto questo punto di vista Mercedes vanta ottimi indici di "fine tuning" del sistema.

Bene la 200 CDI, poderoso il 250

Nel corso della nostra prova, articolata lungo le strade che portano da Lubiana a Portorose abbiamo saggiato le performance della C 200 CDI in versione automatica e della più potente A 250. La 200 turbodiesel rappresenta un ottimo compromesso tra prestazioni e consumi ed anche se non sarà la motorizzazione più venduta tra quelle a gasolio - la 180 CDI spinta dal millecinque di derivazione Renault da 109 CV sarà con ogni probabilità la best seller - è certamente quella che combina al meglio valori di fluidità e regolarità nella spinta sin dai bassi regimi. Ottimo l'abbinamento con il cambio 7G-DCT, purtroppo opzionale (2.200 euro).
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Il cambio 7G-DCT a doppia frizione è tecnologicamente molto avanzato e permette di essere utilizzato manualmente attraverso specifici paddles sul volante
Discorso a parte merita il quattro cilindri turbo benzina della A 250. Punta di diamante della gamma, almeno finché non si renderà disponibile l'aggressiva versione 45 AMG, l'unità è in grado di passeggiare a regimi bassissimi consumando poca benzina così come spingere l'ago del contagiri ben oltre quota 6.000 sfoderando una progressione degna di una vera vettura da sportiva. Si tratta del classico motore dal doppio volto, dotato di un sound piacevole, calato in una vettura in cui l'Extended Traction Control XTC e le sospensioni AMG rendono la guida molto precisa nel rispetto della traiettoria e chirurgica nei cambi di direzione
 
Tra le novità meccaniche del nuovo modello si fa notare il cambio 7G-DCT: molto a punto ad andatura "normale" e nelle cambiate manuali, grazie a passaggi di rapporto morbidi ma allo stesso tempo veloci, dimostra una scarsa propensione alla guida sportiva nella modalità automatica. Rimane un elemento su cui puntare in fase d'acquisto nonostante il prezzo di 2.200 euro.

In conclusione

La nuova Classe A sembra avere tutte le carte in regola per conquistare i mercati di tutta Europa. Finiture, dotazioni, meccanica e prezzo sono di ottimo livello già nella versione Executive 180, tarata sull'Italia, alla quale basta abbinare solamente il pacchetto Active ed il secondo livello del Connect per ottenere una vettura con dotazione da ammiraglia.
 

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