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Quando si ammirano e poi si guidano certe auto, parliamoci chiaro, c’è poco da dire se non “wooooowww”. Ecco la McLaren 650S Spider, è una di queste; se poi ti danno la versione Spider, bellissima aperta, in colore ufficiale “Orange Corsa”, il “wooow” si raddoppia. Ma non è finita. Ti siedi dentro, senti subito il feeling da pista, abbiamo pure la versione con i sedili “sport”, premiamo il pulsante start, e wrooomm il V8 Biturbo , inizia subito a urlare con il suo rombo rauco: siamo in estasi!
Chi vi scrive crede che, indipendentemente dal fatto che ci siano anche le bellissime Lamborghini o Ferrari, che possono piacere anche perché italiane, di fronte ad un gioiello tale, tra estetica mozzafiato, tecnologia telaistica ai massimi livelli - a livelli da Formula 1 - ed un motore leggerissimo da 650 CV, non si possa che rimanere in totale ammirazione, per una delle auto, non a torto, considerata tra le più efficaci del mondo in pista, e tra le piu potenti mai costruite con un incredibile rapporto peso/potenza (che poi di fatto è tutto in queste auto ipersportive), di 500 CV/tonnellata.
La 650S entra a far parte della gamma McLaren come modello aggiuntivo, al fianco della 12C e della P1 (la cui produzione è oramai già stata tutta venduta), equipaggiata con dotazioni di entrambe le vetture e ispirata da 50 anni di competizioni. Disponibile in versione Coupé a tetto fisso o in versione Spider, con tetto rigido retrattile. La numerazione 650 fa riferimento alla potenza erogata – i 650 cavalli del motore V8 bi-turbo McLaren M838T, costruito in Gran Bretagna – mentre la “S” sta “Sport”, una scelta che sottolinea l’attenzione allo sviluppo di caratteristiche quali maneggevolezza, trasmissione, guidabilità e coinvolgimento del guidatore.
Linee disegnate dall’aerodinamica
La 650S è molto bella e con un'estetica aerodinamica "totale", infatti, come spesso dicono alla McLaren, le linee si adattano alla funzione. Quindi se guardate da un occhio esperto le linee sono meravigliose, perfette, soprattutto l’anteriore, super aerodinamico, ripreso dalla “sorellona” P1 da oltre 900 CV . Ammettiamo però che le linee sono meno “sexy” ed aggressive delle concorrenti, soprattutto al posteriore, che rimane un po’ old-style, anche se gli scarichi alti e l’alettone - che svolge anche la funzione di aerofreno - in fibra di carbonio fanno sempre il loro figurone.
“La numerazione 650 fa riferimento alla potenza erogata, mentre la “S” sta “Sport”, una scelta che sottolinea l’attenzione allo sviluppo di caratteristiche quali maneggevolezza, trasmissione, guidabilità e coinvolgimento del guidatore”
Bello anche il cofano centrale con cui si accede al motore, che appunto sarebbe potuto essere un po’ più grande e dotato di vetro onde pemettere di osservare il V8 britannico. L’anteriore mette invece in mostra i raffinati fari a LED e le prese d’aria, copiate dalla P1, nonché lo “svaso” sul cofano - che cela il piccolo bagagliaio - sinuoso e soprattutto caratterizzato da un'ottima visibilità, veramente da 10 e lode. I fianchi sono caratterizzati dai bei cerchi “corsa", leggerissimi, con ruote da19 all’anteriore e 20 al posteriore con impronta “305”, e dalle grandissime prese d’aria, con funzione aerodinamiche e di raffreddamento, che muovono molto l’estetica dando un deciso carattere sportivo all’auto. Sempre d’effetto le pinze freno “Gialle” con i freni carboceramici da ben 398mm (all’anteriore).
Interni: essenzialmente sportivi, ma perfetti
L’interno è completamente rivestito di serie in Alcantara o in pelle, se si preferisce. Sono anche disponibili le cuciture a contrasto, come sulla vettura da noi provata, molto belle che “muovono” l’abitacolo. In optional ci sono i sedili da corsa a schienale fisso in fibra di carbonio e presenti sulla nostra vettura: tutti in alcantara con impunture a vista di colore Orange e basati sul design utilizzato per la McLaren P1. Offrono un eccellente livello di supporto, soprattutto in pista e riducono il peso complessivo di 15 kg.
Nonostante la McLaren 650S sia stata progettata per essere una supersportiva restituisce comunque un buon comfort di guida e la raffinatezza dei particolari sono al top. La 650S è dotata di navigatore satellitare IRIS, di sistema Bluetooth, di radio digitale, di bluetooth, di streaming audio e di comandi vocali di serie, con un livello di optional superiore rispetto al passato. La seduta è ovviamente molto bassa, quasi rasoterra, ma come dicevamo con una visibilità ottima.
Il volante molto bello, ha una presa perfetta e si può regolare sia in altezza che in profondità. La strumentazione è essenziale e molto chiara, senza inutili gadget, quindi contagiri, marcia inserita e velocità, tutto in digitale. Le restanti informazioni sono restituite dallo schermo multimediale, posizionato in maniera originale su un braccio che connette la plancia con la consolle centrale. Quindi abbiamo le classiche informazioni multimediali, radio, GPS, etc. Sotto lo schermo gli importanti manettini, 2, per la scelta dell’assetto e quindi della mappatura motore e del cambio. Abbiamo Normal, Sport e Track (appunto per girare in pista), più la funzione “Winter” per neve pioggia, o comunque situazioni in cui si vuole dosare molto la potenza. Il pulsante “Manual” mette il cambio doppia frizione in funzione totalmente manuale. Pochissimo lo spazio per oggetti, telefonini etc. Non bisogna portarsi troppa roba in abitacolo, siamo su una vera sportiva!
“Il telaio in fibra di carbonio è più rigido del 25% rispetto ad analoghe strutture in alluminio, e offre prestazioni superiori rispetto all’acciaio. È inoltre più robusto e sicuro in caso di impatto, rivestendo la funzione di cella di sicurezza, proprio come in una monoposto di Formula 1”
Telaio monoscocca in fibra di carbonio
Il telaio in fibra di carbonio – condiviso con i modelli 12C e 12C Spider – è più rigido del 25% rispetto ad analoghe strutture in alluminio, e offre prestazioni superiori rispetto all’acciaio. È inoltre più robusto e sicuro in caso di impatto, rivestendo la funzione di cella di sicurezza, proprio come in una monoposto di Formula 1. Pesa appena 75 kg ed è quindi molto più leggero dei telai di metallo utilizzati dalla maggior parte delle vetture della concorrenza.
Di conseguenza la McLaren 650S pesa appena 1.330 kg ( 1.370 kg la versione Spider da noi provata), 6 kg in meno della 12C. Come sempre, la riduzione del peso è un tema centrale di ogni modello McLaren. Altre tecnologie che si rifanno al ricco retaggio in Formula 1 della società includono sospensioni a braccio oscillante trasversale, motore montato centralmente, Brake Steer per una maggiore agilità, freni a disco carboceramici (di serie) e aerodinamica attiva.
“L’Airbrake McLaren è ora dotato di una miglior funzionalità per una maggior stabilità. L’aerofreno si aziona, sollevandosi, quando la vettura rileva la necessità di una maggior deportanza, per esempio durante la decelerazione o quando si affronta un crinale ad alta velocità”
Anche il rivoluzionario sistema di sospensione ProActive Chassis Control (PCC), anch’esso sviluppato da McLaren, è stato ulteriormente migliorato sulla 650S. Una caratteristica del sistema è la possibilità di regolare l’assetto e la modalità di guida (Normal/Sport/Track) indipendentemente dalla trasmissione e dal motore e quindi con una completa libertà in termini di preferenze. L’auto è lunga 4,51 metri, alta 1,21 metri e larga ben 2 metri.
Airbrake: viva l’aerodinamica
La performance aerodinamica della McLaren 650S è efficiente come quella della 12C e ne vanta lo stesso coefficiente di resistenza, ma la soluzione qui adottata è più efficace grazie ad una carrozzeria più funzionale. I livelli di deportanza sono stati aumentati del 24% a 241 km/h, mentre le alette posizionate dietro le ruote anteriori, sul bordo d’attacco delle portiere, convogliano l’aria dal bordo di uscita dello splitter anteriore, ottimizzando ulteriormente il grip frontale e il bilanciamento generale della vettura.
L’Airbrake McLaren è ora dotato di una miglior funzionalità per una maggior stabilità. L’aerofreno si aziona, sollevandosi, quando la vettura rileva la necessità di una maggior deportanza, per esempio durante la decelerazione o quando si affronta un crinale ad alta velocità, e questa soluzione assicura livelli ottimali di carico aerodinamico sul retrotreno della vettura, mantre in accelerazione svolge la normale funzione di profilo deportante.
Motore da 650 CV, ma ora più trattabile
La 650S utilizza una versione migliorata dell’acclamato motore V8 bi-turbo (ovvero con un turbo per bancata) da 3,8 litri M838T. Con una potenza di 650 CV a 7.250 giri ed una coppia di 678 Nm a 6.000, la McLaren 650S offre un’accelerazione mozzafiato. La curva di coppia è aumentata in un intervallo di giri più ampio (3.000-7.000 giri/min.), offrendo quindi "sostanza" ogni qualvolta richiesta. Queste super prestazioni sono state ottenute con nuovi pistoni e testate, che erogano una maggior coppia ed una maggior potenza, le quali sono state affiancate da nuove valvole di scarico, con una fasatura dell’albero a camme migliorata. Per un maggiore impatto acustico in modalità “Sport”, è stata sviluppata la tecnologia “cylinder cut”: al cambio di marcia, interrompendo momentaneamente la scintilla delle candele, il carburante emette un ritorno di fiamma alla riaccensione.
Sia il modello Coupé che quello Spider offrono prestazioni ai vertici della categoria: meno di 3 secondi da 0 a 100 km/h e meno di 8,4 secondi da 0 a 200 km/h per la versione Coupé (Spider: 8,6 secondi). La velocità massima è di 333 km/h (329 km/h per la Spider). La 650S è anche uno dei modelli più efficienti nella sua classe, con consumi che si attestano su 11,7 l/100 km (ciclo combinato UE) ed emissioni di CO2 pari a 275 g/km.
Cambio doppia frizione da sogno
Il cambio a doppia frizione e sette rapporti è stato modificato il software di controllo della frizione sviluppato da McLaren. Il tutto è stato ulteriormente ottimizzato, in particolare alle basse velocità, consentendo un cambio marcia più fluido e senza strappi. Le modalità Normal, Sport e Track sono state tutte ricalibrate per prestazioni più sportive e la tecnologia “cylinder cut” potenzia l’impatto sonoro all’innesto delle marce più alte.
In fase di elevata accelerazione, in modalità “Track”, il sistema “inertia push” che entra in gioco, sfrutta l’energia cinetica accumulata per erogare un impulso di coppia all’innesto della marcia successiva, prima del calo del regime motore, con una forte e continua accelerazione, senza alcun rallentamento al passaggio alle marce superiori. In pista lo si sente molto ed è molto utile per non perdere mai dinamicità di guida. Cambio da 10 e lode, sia in pista che in città, in uso “automatico, ovviamente.
Su strada: precisa e scattante
La McLaren 650S è un'auto che volendo si può anche guidare tutti i giorni, ma se dotata dei sedili da corsa - come l'esemplare da noi provato - si dimostra in realtà affaticante dopo qualche ora, inoltre, utilizzando il cambio robotizzato in automatico, l’auto è relativamente facile da guidare.
In città: ti guardano tutti!
La Spider di Woking non è certo un'auto cittadina, ma volendo si può andare in giro in città, grazie a un'ottima visibilità e a delle sospensioni che riescono, incredibilmente, ad essere abbastanza morbide; solo sulle buche o sui tombini piu pronunciati dimostrano la loro vocazione naturale, complici anche gli pneumatici ultraribassati. Piuttosto pesante il volante, soprattutto in manovra, dovrebbero mettere una funzione “City” (la McLaren che copia dalla Panda?), mentre in retromarcia, ovviamente, si vede poco o niente e quindi ci si deve affidare alla telecamera per i posteggi.
“In fase di elevata accelerazione, in modalità “Track”, il sistema “inertia push” sfrutta l’energia cinetica accumulata per erogare un impulso di coppia all’innesto della marcia successiva, prima del calo del regime motore, con una continua accelerazione, senza alcun rallentamento al passaggio alle marce superiori”
In statale e autostrada... occhio al gas!
La McLaren appena vede la strada libera si trasforma, il rombo rauco delV8 inizia a salire e farsi più acuto, insomma ci sono 650 cavalli, e lo 0-100 in soli 3 secondi, vi lascio immaginare le partenze dal casello. In statale l’auto trotterella in terza/quarta marcia per stare nei limiti, e diventa divertente nelle strade tutte curve tra seconda e terza marcia. Sfruttando il turbo per uscire a “fionda” in seconda è molto precisa nelle traiettorie, se la strada è ben tenuta si può mettere il manettino “Telaio” su Sport e l’auto si irrigidisce.
Sempre piuttosto “pesante “il volante che appunto è molto preciso. Entrando in autostrada diciamo che si può finalmente inserire la settima e mettersi a 130 all’ora poco sotto i 2.000 giri. L’auto in modalità, sia motore che telaio, Normal, risulta relativamente comoda e morbida nella guida. Solo un po’ troppo rumore, soprattutto se con il tetto aperto, dal motore e dallo scarico; non sarebbe male avere un'opzione “scarichi chiusi”, per quando, anche in città non si vuole troppo dare nell’occhio e riposare le orecchie.
“Emozioni a non finire tra rettilinei mozzafiato e curve prese con grande precisione. Perfetto per la pista lo sterzo e molto adatti i sedili racing che contengono benissimo il pilota. I freni carboceramici sono strepitosi”
In pista: micidiale
Finalmente in pista, ecco il terreno di caccia ideale della McLaren 650S Spider, con tetto aperto (e casco) o chiuso, in pista l‘auto è un fulmine. Si riescono a tirare benissimo al limite tutte le marce e gestire bene sia le cambiate in alto che le scalate (anche 2 marce alla volta) trovandosi sempre in piena coppia, quindi tra 4.500 e 7.000 giri facendo mettere a terra dai Pirelli PZero corsa tutti i seicentociquanta cavalli: meglio sempre tenere i controlli di trazione parzialmente attivi, ovvero su sport, impostazione che comunque permette di giocare un po’ con l’auto, anche se è talmente incollata al suola dall'aerodinamica che è difficile sentirla andare via anche con tutto il gas giù.
Emozioni a non finire tra rettilinei mozzafiato, e curve prese con grande precisione. Perfetto per la pista lo sterzo e molto adatti i sedili racing che contengono benissimo il pilota. I freni carboceramici dopo 2-3 giri, una volta belli caldi, sono strepitosi, mentre gli pneumatici dopo qualche giro iniziano a soffrire e bisogno farli raffreddare. Morale in pista, possiamo dare alla 650S un bel 10 e lode!
Optional
L’auto è praticamente completa di tutto, freni carboceramici compresi, quindi tecnicamente c’è poco da aggiungere, però la McLaren offre un alto grado di personalizzazione fra materiali per gli interni, pelle carbonio etc., e alcuni particolari esterni in carbon-look.
Mediamente un cliente McLaren spende altri 20.000 euro per rendere unica la propria vettura. Le opzioni includono sedili da corsa a schienale fisso in carbonio, basati sul design della P1, piantone dello sterzo regolabile elettricamente per agevolare l’ingresso e l’uscita dalla vettura, una telecamera di parcheggio posteriore e un uso estensivo di fibra di carbonio nell’abitacolo.
Potremmo dire che la spider stessa “è un optional” da 25.000 euro, questa infatti la cifra richiesta in più rispetto alla coupé. La Spider è equipaggiata con tetto rigido a due pezzi retrattile che può essere alzato o abbassato automaticamente in meno di 17 secondi. Il sistema può essere attivato a vettura ferma o a una velocità massima di 30 km/h.
Conclusioni: una F1 in garage?
Ma perché no, forse non come prima auto, ma indubbiamente la 650S contende lo scettro di supercar di serie (ovvero non a numero limitato come la P1) più veloce, potente e performante del mondo a Ferrari e Lamborghini. Un nome, McLaren, al momento molto poco inflazionato, in quanto ci sono poche vetture circolanti; una vettura quindi esclusiva, forse con un appeal estetico meno aggressivo o modaiolo, però forse più di classe e che stanca meno, certo non in Giallo o Orange…. Il prezzo di partenza per la Spider è di circa 260.000 euro e di circa 235.000 euro per la Coupé.